Era disperso in mare: recuperato il corpo del pescatore Tony Magliozzi a 50 metri di profondità
L’imbarcazione si era capovolta al largo di Anzio. Ieri era stato salvato il figlio 37enne, Andrea, anche lui a bordo del peschereccio. Del padre non c’era però nessuna traccia
E’ stato trovato il corpo di Tony Magliozzi, il 66enne disperso dalla mattina del 22 luglio dopo che un peschereccio di 15 metri si è ribaltato ed è affondato ad Anzio. Le ricerche, interrotte nel tardo pomeriggio di ieri a causa delle condizioni del mare, sono riprese quasta mattina e si sono concluse quando la salma dell’uomo è stata avvistata e recuperata dai sommozzatori. Il figlio Andrea, 37 anni, era stato salvato.
L’imbarcazione “Resurgo”, dove si trovavano Tony Magliozzi e il figlio, è sprofondata a circa 50 metri di profondità. Le operazioni di ricerca, condotte dal nucleo sommozzatori del comando di Roma con il supporto dei colleghi di Napoli e della capitaneria di porto, sono state particolarmente delicate e complesse. L’area interessata doveva infatti essere messa in sicurezza a causa della presenza di 250 metri di rete da pesca.
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. L’imbarcazione si è repentinamente inclinata e si è poi capovolta in acqua. Andrea Magliozzi, è stato tratto in salvo quasi subito mentre del padre non c’è alcuna traccia. Fino a oggi, quando il corpo senza vita è stato recuperato e portato al molo di Anzio.
Tragedia a Sant’Angelo a Cupolo: operaio muore cadendo da un ponteggio nella chiesa di Motta
Un nuovo dramma scuote il Sannio. Un operaio di 62 anni ha perso la vita questo pomeriggio dopo essere precipitato da un ponteggio mentre era impegnato come volontario in lavori di ristrutturazione in una chiesa alla frazione di Motta, nel comune di Sant’Angelo a Cupolo, dove era stata fatta una raccolta fondi per la riqualificazione.
A causa degli interventi di manutenzione dell’edificio religioso, infatti, il parroco don Francois Balinda Bazimana aveva chiesto e ottenuto dal Comune l’uso temporaneo dell’ex edificio scolastico di Motta per lo svolgimento di funzioni liturgiche nel periodo estivo.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava lavorando a diversi metri d’altezza quando, per cause ancora in fase di accertamento, sarebbe caduto nel vuoto battendo violentemente la testa a terra. L’impatto si è rivelato fatale: inutili i soccorsi giunti sul posto, che hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Al momento della caduta, all’interno dello stabile c’era solo un altro operaio – volontario anche lui -, il quale ha sentito un tonfo, si è affacciato nella stanza accanto ed ha visto il corpo a terra del 62enne
Tragedia sul lavoro a Torre Le Nocelle: muore operaio 41enne in un cantiere
Torre Le Nocelle (AV) – Un drammatico incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina in un cantiere edile del comune irpino: un operaio di 41 anni ha perso la vita dopo una caduta, durante il turno di lavoro.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe scivolato e avrebbe battuto violentemente la testa su alcune pietre, perdendo subito conoscenza. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi, ma per il 41enne non c’è stato nulla da fare: è deceduto prima dell’arrivo in ospedale.
Le cause del decesso sono ancora in fase di accertamento. Al momento, gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un malore improvviso, che potrebbe aver causato la caduta. Non si esclude, però, neppure l’eventualità di un incidente legato a una manovra accidentale sul luogo di lavoro.
Sul posto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, che hanno proceduto al sequestro dell’area del cantiere per consentire i rilievi tecnici e gli accertamenti del caso. È stato allertato anche il personale dello SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) per verificare il rispetto delle norme di sicurezza.