20 Aprile

Incidente in un cantiere navale a Brindisi, ustionato un operaio

Ferito al volto e al braccio un 52enne, prognosi di 25 giorni

Un operaio 52enne ha riportato ustioni al braccio e al volto in seguito ad un incidente sul lavoro che si è verificato ieri in un cantiere navale a Brindisi.

L’uomo è stato soccorso e trasporto nell’ospedale Perrino di Brindisi dove poi è stato ricoverato nel reparto grandi ustioni.

Si ribalta col trattore, addio a Eugenio Candi

L’imprenditore di 75 anni trovato senza vita nella tenuta di famiglia alla Torre di Gazone, l’antica dimora che aveva restaurato

Bologna, 20 aprile 2025 – Una manovra brusca, l’albero troppo grande che fa resistenza. Il trattore che si ribalta. E schiaccia, intrappolandolo, il guidatore. È morto così, in un incidente nelle sue terre che tanto amava, Eugenio Candi. L’imprenditore settantacinquenne, erede della famiglia Ranuzzi De’ Bianchi, proprietario della dimora storica e della tenuta Torre di Gazone, a Monteveglio, è stato travolto ieri pomeriggio dal trattore su cui lavorava, mentre era impegnato nella sistemazione di alcuni alberi.

L’incidente è avvenuto intorno alle 18.20. Candi era assieme al figlio, tornato per passare la Pasqua in famiglia. È stato lui a dare l’allarme, quando ha visto il mezzo, che il padre stava usando per tirare giù un grosso albero, rovesciarsi. Subito in via Cassola sono arrivati i soccorsi: i vigili del fuoco hanno tirato fuori il corpo incastrato sotto il trattore. I sanitari del 118, arrivati con ambulanza e automedica, non hanno potuto che constatare la morte di Candi. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale, per ricostruire la dinamica della tragedia.

19 Aprile

Manciano, incidente sul lavoro: uomo colpito da un ramo, portato in ospedale con l’elisoccorso

Il ferito non sarebbe in pericolo di vita. L’incidente è avvenuto nella sua proprietà

Manciano (Grosseto), 19 aprile 2025 – Grave incidente sul lavoro a Mancianoun uomo, mentre stava lavorando nella sua proprietà è stato colpito dal ramo di un albero. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Subito soccorso, è stato portato in elicottero all’ospedale di Grosseto. Resta ancora da capire l’esatta dinamica  dell’incidente.

È morto l’operaio di 45 anni precipitato dal tetto di un’abitazione a Besnate

L’incidente venerdì pomeriggio 18 aprile in via Palestro: un volo di 7 metri che si è rivelato fatale nonostante i tempestivi soccorsi. L’operaio era originario della vicina Sumirago

Besnate (Varese), 19 aprile 2025 – È morto l’operaio di 45 anni precipitato dal tetto di un’abitazione ieri pomeriggio 18 aprile, alle 16,30 circa, a Besnate. L’uomo è spirato poche ore dopo il ricovero all’ospedale di Circolo di Varese: troppo gravi le ferite riportate dalla caduta. Un volo di almeno sette metri, che gli ha procurato delle lesioni gravissime agli arti e agli organi interni.

Particolarmente drammatica la dinamica dell’incidente: l’uomo, che si trovava sul tetto per sistemare le tegole, per conto di un’azienda di Milano, ha perso l’equilibrio ed è scivolato. Precipitando a terra, ha impattato contro un’auto parcheggiata. 

18 Aprile

Incidente mortale sul lavoro, 65enne perde la vita cadendo da un ponteggio

La vittima, Nunzio Mazzone, era titolare di una ditta edile insieme al fratello. Inutile l’intervento dell’elisoccorso, l’uomo è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate

Incidente mortale sul lavoro questa mattina in contrada Castagna, nelle vicinanze della zona industriale di Scordia. Nunzio Mazzone, 65 anni, è deceduto dopo essere caduto dal ponteggio di una palazzina a due piani mentre eseguiva dei lavori. Mazzone, descritto da chi lo conosceva come una persona dal carattere mite e un gran lavoratore, gestiva insieme al fratello una ditta edile. Nonostante l’intervento dell’elisoccorso del 118, l’uomo è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate.

“La tragedia del nostro caro concittadino Nunzio Mazzone – ha scritto sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Scordia, Francesco Barchitta – avvolge la Nostra Comunità nel dolore, da tutti definito, come persona buona, rispettosa e grande Amico di tutti. Dio l’accolga tra le braccia”.

17 Aprile

Muore in fabbrica a 17 anni: “Lavorava in nero, ed era al primo giorno”

Aperta un’inchiesta per omicidio colposo: quattro indagati per la morte di un giovane di origine marocchina in un’azienda di lavorazione del legno a Nocera Inferiore

Entra in fabbrica e rimane ucciso in un incidente sul lavoro: aveva solo 17 anni un ragazzo di origine marocchina morto durante i primissimi giorni di impiego in un’azienda della provincia di Salerno. La procura di Nocera ha aperto un’inchiesta per chiarire se il giovane avesse ricevuto una formazione adeguata.

Secondo quanto si è appreso il ragazzo di diciassette anni è morto la settimana scorsa in ospedale, dopo l’infortunio in una ditta che si occupa di lavorazione del legno a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno.

Il giovane sarebbe stato sul posto di lavoro con modalità non regolari. Sul corpo è stata eseguita l’autopsia: al momento ci sono quattro indagati tra i responsabili dell’azienda, come atto dovuto. La Procura procede per l’ipotesi di omicidio colposo: sta operando per ricostruire le ultime ore di vita del minorenne.

Al momento gli investigatori non hanno confermato la circostanza, emersa nelle primissime ore, che il giovane fosse stato abbandonato in ospedale dagli accompagnatori che avevano fatto perdere le proprie tracce. I Carabinieri sono riusciti a risalire alla identità del giovane soltanto grazie al rilievo delle impronte digitali in quanto il ragazzo era sprovvisto di documenti.

16 Aprile

Valle d’Aosta, muore al lavoro cadendo dal tetto a Chambave

IMAGOECONOMICA
IMAGOECONOMICA

L’uomo, 54 anni, era il titolare di una ditta edile individuale ed eseguiva alcuni interventi in una villetta privata. Cgil e Uil VdA “Politica e Istituzioni si assumano le proprie responsabilità”

Un uomo di 54 anni di origini calabresi ha perso la vita a Chambave, in Valle d’Aosta. Il suo nome era Antonio Maiorano ed era nato di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Nel pomeriggio di venerdì, 11 aprile, è caduto dal tetto, a circa tre metri di altezza, di una villetta privata nella quale, come titolare di un’impresa edile individuale, stava eseguendo alcuni interventi. Ieri, 15 aprile, è deceduto in seguito alle gravi ferite riportate.

Dramma sul lavoro a Corato: operaio muore precipitando da tre metri durante un sopralluogo

L’uomo, dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di tendaggi, è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’equipe sanitaria del 118, intervenuta tempestivamente sul posto

Un operaio di 55 anni, il coratino Pasquale Mastrototaro, ha perso la vita dopo essere precipitato da un’altezza di circa tre metri mentre era impegnato in un sopralluogo presso una villetta situata in viale dei Papaveri.

L’uomo, dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di tendaggi, è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’equipe sanitaria del 118, intervenuta tempestivamente sul posto.

Secondo le prime ricostruzioni, l’operaio stava effettuando una verifica preliminare in vista di un intervento programmato. Durante il sopralluogo, avrebbe perso l’equilibrio, probabilmente a causa di una superficie instabile o scivolosa, ed è caduto nel vuoto. L’impatto al suolo, da un’altezza di oltre tre metri, non gli ha lasciato scampo.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno immediatamente avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità. Sarà fondamentale accertare se siano state rispettate tutte le norme in materia di sicurezza sul lavoro, e se l’operaio fosse dotato dei dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge.

Il cantiere è stato posto sotto sequestro in attesa delle verifiche tecniche da parte degli ispettori del lavoro, che dovranno stabilire se le condizioni di sicurezza fossero adeguate e se vi siano state negligenze da parte del datore di lavoro o di altri soggetti coinvolti.

Amianto : Sentenze

Nessun nesso tra amianto e tumore al colon retto, la Cassazione conferma

La Corte d’appello di Bologna, decidendo in sede di rinvio da Cass. n. 10273 del 2018, ha rigettato la domanda del lavoratore volta ad accertare l’etiologia professionale della patologia tumorale di cui è portatore e a conseguire dall’INAIL le consequenziali prestazioni di legge. Secondo i giudici non c’è nesso tra amianto e tumore al colon retto e la Cassazione conferma (Corte di Cassazione, IV – Lavoro civile, ordinanza 11 aprile 2025, n. 9468).

“Il dissidio tra due CTU che siano state disposte nei gradi di merito può dar luogo al vizio di omesso esame di un fatto decisivo solo quando quella recepita dalla sentenza impugnata ometta l’esame di un fatto storico avente portata astrattamente decisiva, ossia tale che, se considerato, avrebbe potuto condurre ad una diversa decisione”.

Il caso

Il soccombente si rivolge nuovamente alla Corte di Cassazione censurando omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione per avere i Giudici di merito recepito le conclusioni della CTU disposta in sede di rinvio senza dare adeguata e specifica spiegazione della preferenza accordatale rispetto a quella effettuata in prime cure e senza dar conto delle osservazioni critiche rivoltele dal CTP.

Nello specifico, il Consulente nominato in sede di rinvio, sarebbe giunto alle proprie conclusioni in contrasto con le risultanze istruttorie, e avrebbe formulato ipotesi erronee circa il periodo complessivo di esposizione all’amianto, assumendo che l’odierno ricorrente, pur avendo lavorato dall’1/2/1960 al 30/4/1987 per la Compagnia Portuale di Ravenna, sarebbe stato meno esposto alla dispersione delle fibre d’amianto a partire dal 1976, allorché aveva assunto la carica di consigliere e poi, dal 1979, di vice console e quindi console della Compagnia Portuale.

Nessun nesso tra amianto e tumore al colon retto

Ebbene, i Giudici di merito, dopo aver dato atto che la neoplasia al retto da cui è affetto il lavoratore non rientra tra le malattie tabellate, hanno recepito le conclusioni della CTU disposta in sede di rinvio, secondo cui “non esiste al momento alcuna evidenza scientifica che attesti l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra esposizione ad amianto e tumore al colon retto, che rappresenta invece la seconda o terza delle patologie per incidenza nella popolazione maschile italiana di età anagrafica corrispondente a quella dell’odierno ricorrente”, concludendo pertanto, anche alla luce delle osservazioni formulate dal CTU in replica alle critiche della CTP, per “l’insussistenza di un grado di probabilità sufficiente per affermare una rapporto anche concausale tra la malattia e la sua pregressa attività lavorativa”.
Che la più recente giurisprudenza si è consolidata nel senso che “il dissidio tra due CTU che siano state disposte nei gradi di merito può dar luogo al vizio di omesso esame circa un fatto decisivo solo quando quella recepita dalla sentenza impugnata ometta l’esame di un fatto storico avente portata astrattamente decisiva, ossia tale che, se considerato, avrebbe potuto condurre ad una diversa decisione (cfr., tra le più recenti, Cass. nn. 8429 del 2021, 31511 del 2022, 18886 del 2023 e 7716 del 2024).”

Le doglianze sono inammissibili.

L’elenco delle malattie oggetto di denuncia obbligatoria non amplia il catalogo delle patologie tabellate

Le stesse si agganciano alla affermazione della CTU che, concernendo la durata dell’esposizione all’amianto, sono del tutto irrilevanti alla luce della conclusione secondo cui, alla stregua delle attuali conoscenze scientifiche, perfino un’elevata esposizione giornaliera e cumulativa per molti anni all’amianto è considerata come concausa soltanto “possibile” dell’insorgenza di un carcinoma al colon retto.

Non è rilevante, secondo i Giudici, il fatto che il D.M. 10/6/2014, nell’aggiornare l’elenco delle malattie per cui è obbligatoria la denuncia abbia incluso il tumore al colon retto tra le patologie a “limitata probabilità” di derivazione causale dall’esposizione ad amianto, essendo consolidato il principio di diritto secondo cui l’elenco delle malattie oggetto di denuncia obbligatoria non amplia il catalogo delle patologie tabellate, con la conseguenza che gli elenchi succedutisi nel tempo in relazione alla citata disposizione assumono valore probatorio vario, in relazione all’intensità probabilistica del nesso eziologico accertato dalla commissione scientifica, ma sempre nel quadro di una concreta verifica probatoria il cui onere incombe sul lavoratore.

Ciò risponde anche al principio che vada esclusa la rilevanza della mera possibilità dell’origine professionale, potendo quest’ultima essere ravvisata solo in presenza di un rilevante grado di probabilità.

Per tutte le ragioni anzidette il ricorso viene rigettato con conferma del secondo grado.

Morì a causa dell’esposizione all’amianto, 400mila euro alla vedova di un radiotelegrafista pugliese

TRANI – Il ministero della Difesa dovrà risarcire per una somma pari a 400mila euro la vedova di un radiotelegrafista pugliese morto il 10 febbraio 2020 a causa di un mesotelioma pleurico causato dall’esposizione all’amianto e riconosciuto, dalla sentenza del tribunale di Trani diventata definitiva, vittima del dovere.

Il Tribunale ha riconosciuto il nesso causale tra la malattia e l’esposizione a bordo, e ha disposto «l’erogazione dei benefici spettanti per legge», alla vedova. Alla vedova dovrà essere corrisposta una speciale elargizione di circa 300.000 euro, oltre a ratei arretrati per circa 100.000 euro e un vitalizio mensile di circa 2.400 euro. «A quasi cinque anni dalla sua morte, il militare ha ottenuto giustizia – dichiara Ezio Bonanni, legale della famiglia della vittima e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – Con la sentenza definitiva, possiamo procedere con ulteriori azioni per il risarcimento integrale dei danni». «Il nostro impegno prosegue a tutela di tutte le vittime dell’amianto e delle vittime del dovere», conclude. 

12 Aprile

Cade da scala mentre tinteggia casa, 54enne morto nel Napoletano

Indagini dei Carabinieri in corso, forse lavorava in nero

Incidente sul lavoro a Pollena Trocchia, in provincia di Napoli: un’ora fa circa un uomo di 54 anni è morto dopo una caduta da una scala.

Stava tinteggiando un’abitazione in via San Giacomo 7.

È morto sul colpo. Indagini dei carabinieri sono in corso per chiarire dinamica. Non si esclude che fosse un lavoratore in nero. La vittima è Giuseppe Scarpato, di Massa di Somma.

Incidente con il trattore, soccorso in eliambulanza uomo finito sotto la fresa

Intervento di 118, carabinieri e vigili del fuoco in località Fiordini, a Montefiascone

Incidente agricolo nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 12 aprile, in località Fiordini, a Montefiascone. Intorno alle 19 un uomo è rimasto incastrato sotto la fresa del trattore con cui stava lavorando un terreno.

Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di accertamento, l’uomo stava effettuando operazioni agricole quando, per cause da chiarire, è finito sotto al mezzo, rimanendo bloccato sotto l’attrezzo.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri oltre ai vigili del fuoco. Insieme a loro anche il personale sanitario: è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. L’uomo, rimasto ferito in particolare agli arti inferiori, è stato stabilizzato sul posto e poi trasportato in ospedale in codice rosso.

11 Aprile

Grave incidente sul lavoro a Vigevano. Operaio si ferisce a una mano: in codice rosso in ospedale

L’infortunio si è verificato all’interno dell’azienda Green Biologicals. È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso

Vigevano (Pavia), 11 aprile 2025 – Ennesimo incidente sul lavoro, in Lombardia. Questa volta l’infortunio si è verificato in provincia di Pavia, a Vigevano, all’interno dell’azienda Green Biologicals. Intorno alle 15.45 un operaio di trent’anni è rimasto ferito gravemente mentre lavorava a un macchinario, pare un miscelatore industriale dove è rimasto incastrato con la mano. 

Subito è stata chiara la gravità della situazione e sul posto, in viale Agricoltura 124, sono arrivati l’elisoccorso, l’auto infermieristica, l’ambulanza, vigili del fuoco, carabinieri e ATS. VVF, CC e ATS. L’uomo è stato portato immediatamente e in codice rosso al pronto soccorso del San Matteo di Pavia. 

Trapani. Incidente mortale sul lavoro, la vittima Pietro Zito

L’operaio sarebbe stato travolto da una porta blindata che stava consegnando

Trapani – Il suo cuore non ha retto e oggi pomeriggio è morto. Pietro Zito 35 anni, originario di Montelepre ma residente a Cinisi è  è rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella mattina di ieri, giovedì 10 aprile

Tragico tamponamento in autostrada, violento scontro fra due mezzi pesanti: muore un uomo

A perdere la vita è un camionista residente nel Ravennate. Il tratto autostradale è rimasto chiuso per ore, causando lunghe code

Si conta un’altra tragedia in autostrada, dopo l’incidente mortale che è costato la vita ieri a un operaio 60enne. Un tremendo tamponamento tra mezzi pesanti ha causato la morte di un camionista residente a Castiglione di Ravenna intorno alle 11.15 di oggi, venerdì, lungo il tratto cesenate dell’autostrada A14. Il dramma è avvenuto all’altezza del chilometro 99, in direzione Ancona. Qui un autoarticolato di un’azienda agricola di Pioppa di Cesena avrebbe sbattuto violentemente contro un altro mezzo pesante che, in base ai primi accertamenti, era parte di un cantiere autostradale. Lo riferisce CesenaToday.

Il tamponamento tra i due ‘bisonti della strada’ è stato violentissimo, tanto che l’autista del camion dell’azienda cesenate è morto praticamente sul colpo, inutili i soccorsi. La vittima è Gianni Minotti e il 25 aprile avrebbe compiuto 49 anni. Era residente a Castiglione di Ravenna. Il mezzo trasportava un carico di sementi, mangimi e cereali che in conseguenza del tremendo impatto si è riversato completamente sulla carreggiata rendendo ancora meno agevoli le lunghe operazioni di soccorso e messa in sicurezza del luogo dell’incidente.  

Incidente col trattore nel bosco, uomo di 76 anni muore a Monchio di Palagano

Il 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’anziano

Modena, 11 aprile 2025 – Tragedia in provincia di Modena: un uomo di 76 anni, Luigi Pugnaghi, originario di Montefiorino e residente a Sassuolo, è morto a seguito di un incidente col trattore avuto in un bosco di Monchio di Palagano mentre stava tagliando della legna.

Il corpo è stato rinvenuto ieri sera poco dopo le 21 e a condurre tutti gli accertamenti del caso sono stati i carabinieri.

Incendio alla raffineria Sonatrach, due operai feriti

Rogo controllato da squadre interne

Due operai sono rimasti feriti in un incendio scoppiato questa sera alla raffineria Sonatrach di Augusta, nel polo industriale di Siracusa.

Secondo una prima ricostruzione i due lavoratori erano impegnati nelle operazioni di riavvio di un forno degli impianti.


10 Aprile

Bologna, l’operaio Francesco D’Alò morto investito da un furgone che travolge il cantiere in tangenziale: «Ci sono altri due feriti»

La vittima è un operaio di 60 anni che stava segnalando un cantiere in fase di smontaggio: alla guida del furgone un 28enne. Il sindaco Lepore scrive a Salvini: «In quel tratto c’è poca sicurezza, si intervenga»

Si chiamava Francesco D’Alò ed era in quel momento addetto a segnalare la rimozione del cantiere agli automobilisti di passaggio. L’alba della mattina del 10 aprile, intorno alle 5.30, gli operai avevano lavorato nella notte e adesso stavano smontando l’area dalla sede stradale. 

Operaio morto nell’incidente in tangenziale a bologna

Il 60enne pugliese aveva la bandiera in mano, il segnale di fare attenzione. Ma un camion, alla guida del quale c’era un uomo italiano, non l’ha visto e l’ha centrato in pieno. Per l’operaio non c’è stato niente da fare, ferito sia pure non gravemente ma trasportato in ospedale in codice 2, quello di media gravità, anche il conducente del mezzo pesante, nel frattempo tamponato da un altro mezzo che arrivava nella direzione di Casalecchio. È successo tutto all’altezza dell’uscita 3 San Giovanni, sulla tangenziale di Bologna.

D’Alò, al lavoro per la 3Ssafety, ditta specializzata di Faenza, secondo le prime ricostruzioni stava segnalando come previsto la rimozione del cantiere che aveva operato in una delle due corsie. 

Il furgone che ha travolto un cantiere

L’impatto è stato tremendo e al personale del 118, arrivato sul posto con due ambulanze e un’automedica, non è rimasto altro che constatare il decesso. Tra lo choc dei colleghi, uno dei quali in particolare ha avuto bisogno di essere soccorso dagli stessi sanitari.

Sul posto la Polizia Stradale per i rilievi del caso, e la medicina del lavoro dell’Ausl, che procederanno insieme per la parte stradale e per quella dell’infortunio mortale sul lavoro. E anche i vigili del fuoco, che hanno agevolato le operazioni di pulizia stradale. 

Muore sul lavoro a 76 anni

IMAGOECONOMICA, ANDREA GIANNETTI

Dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è deceduto probabilmente a causa di un malore mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini. Era al primo giorno di prova

Un uomo di 76 anni, dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è morto, probabilmente a causa di un malore, mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini (Pistoia). Ne dà notizia l’Ansa. L’incidente è avvenuto questa mattina. L’uomo si è improvvisamente accasciato a terra e nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari, allertati da un operaio che lavora in un cantiere adiacente alla struttura alberghiera, non è stato possibile salvarlo, informa sempre l’Ansa. Sul posto, per gli accertamenti del caso, è intervenuto anche personale della Asl. Il lavoratore deceduto, autista di professione, era residente a Livorno e, secondo quanto riporta Repubblica, era al primo giorno di prova.

Rimane schiacciato dal trattore, grave un anziano

Villa Minozzo: l’incidente a Gaggiolo, l’uomo è stato portato in ospedale in elisoccorso

Villa Minozzo  Grave incidente agricolo nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 10 aprile, in via Gaggiola, in località Gaggiolo di Villa Minozzo. Intorno alle 15:30, un trattore si è ribaltato mentre era in funzione, schiacciando alle gambe l’uomo di 77 anni alla guida, un anziano del posto. I soccorsi sono stati immediati. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’elisoccorso da Pavullo. L’uomo, rimasto sotto il mezzo agricolo, ha riportato gravi traumi agli arti inferiori. Stabilizzato sul posto, è stato trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Parma, in condizioni giudicate gravi.

9 Aprile

Incidente sul lavoro a Fino Mornasco, morto un operaio edile precipitato da 10 metri nel cantiere della nuova scuola

La tragedia nel complesso di via Leonardo da Vinci. L’uomo, 54 anni, deceduto sul colpo. Aperta l’indagine

Fino Mornasco, 9 aprile 2025 – Un uomo di 54 anni è morto nel tardo pomeriggio di oggi, in un infortuni sul lavoro avvenuto all’interno di un cantiere per la realizzazione di un edificio scolastico, in via Leonardo Da Vinci a Fino Mornasco.

L’operaio, residente a Cogliate (Monza Brianza), è caduto da un’altezza di una decina di metri, ma al momento non si sa quali sono stati i motivi e come sia avvenuto il tragico infortunio. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori del 118 con ambulanza e auto medica, ed era stato fatto alzare in volo anche l’elisoccorso da Como, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare, morto sul colpo in conseguenza dell’impatto a terra.

Incidente agricolo a Cupello, muore un 71enne

Un uomo ha perso la vita durante dei lavori nei campi. Inutili i soccorsi: sul posto i carabinieri, il 118 e i vigili del fuoco

Un drammatico incidente si è verificato nelle campagne di Cupello. Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 9 aprile, un uomo di 71 anni ha perso la vita in circostanze tragiche.

Le prime informazioni disponibili parlano di un uomo residente della zona, rimasto vittima di un grave incidente agricolo: l’uomo sarebbe stato travolto e schiacciato da un trattore, forse durante alcune attività di lavoro nei campi. Le cause esatte dell’accaduto sono ancora in fase di accertamento.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 e una squadra dei vigili del fuoco di Vasto, ma purtroppo ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano: all’arrivo, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile