Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

18 Giugno

Cava di granito, morto imprenditore 73enne in Gallura

18 giugno 2025 – Tragedia sul lavoro in Gallura. Pietro Bua, imprenditore di 73 anni ed ex titolare della cava Bua Graniti, ha perso la vita nel pomeriggio di oggi dopo essere rimasto schiacciato da una lastra di granito all’interno dell’impianto di estrazione situato in località Biralò, nel territorio comunale di Buddusò (Sassari). L’uomo si trovava nel piazzale dell’azienda durante le consuete operazioni di movimentazione del materiale con una gru, quando – per cause ancora in corso di accertamento – una delle lastre si è improvvisamente staccata, colpendolo in pieno e provocando lesioni fatali.

Nonostante l’arrivo tempestivo dei sanitari del 118, per l’anziano imprenditore non c’è stato nulla da fare: il personale medico ha potuto soltanto constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Ozieri, i vigili del fuoco e gli ispettori dello Spresal dell’ATS per i rilievi e l’apertura di un’indagine sulla dinamica dell’incidente. Gli investigatori stanno lavorando per capire se tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente fossero state adottate correttamente e se ci siano state eventuali negligenze nella gestione del sito.

Pietro Bua era una figura molto nota a Buddusò, pioniere del settore estrattivo gallurese. Sebbene avesse da tempo ceduto la gestione della cava al figlio, continuava a frequentare l’impianto con regolarità, spesso per controlli informali o per semplice affezione a quello che era stato il lavoro di una vita. Proprio questa abitudine a restare presente sul posto lo ha condotto, oggi, al tragico epilogo.

17 Giugno

Incidente sul lavoro a Taranto: 55enne trovato morto in un’azienda di autodemolizioni

Vito Penna, 55 anni, potrebbe essere stato schiacciato da un’auto impilata. I carabinieri e i tecnici dello Spesal indagano sull’incidente

È stato trovato senza vita nell’azienda di autodemolizioni in cui era impiegato. Il cadavere di Vito Penna, operaio di 55 anni, è stato rinvenuto ieri nell’agro di Palagiano, in provincia di Taranto, forse schiacciato da un’auto impilata. La dinamica dell’incidente tuttavia è ancora da accertare. A nulla è servito l’intervento dei soccorritori del 118.

I Carabinieri della compagnia di Massafra e i tecnici dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl indagano sulla morte dell’operaio: stanno effettuando rilievi e verifiche per constatare eventuali responsabilità legate a malfunzionamenti o errori umani

Il piede rimane incastrato nel muletto: gravemente ferito operaio bresciano di 21 anni

Grave incidente questa mattina alle 10 all’interno dell’azienda Savi Asian Food di Quinzano d’Oglio, vittima un dipendente di origini indiane. Ecco cos’è accaduto

Quinzano d’Oglio (Brescia), 17 giugno 2025 – Perde il controllo del muletto, che stava manovrando per spostare delle merci, e il piede gli rimane incastrato nel pesantissimo macchinario provocandogli un grave trauma. L’ennesimo infortunio sul lavoro si è verificato questa mattina poco dopo le 10 all’interno dell’azienda “Savi Asian Food” di Quinzano d’Oglio, nella zona industriale della cittadina della Bassa Bresciana. 

Vittima un giovane di 21 anni, di origini indiane e impiegato dell’azienda che, secondo quanto riportato dall’Azienda regionale per le emergenze sanitarie, ha subito un gravissimo schiacciamento all’arto. Vista la gravità della situazione – a dare l’allarme sono stati i dipendenti-colleghi presenti in quel momento – il 118 ha inviato sul posto oltre all’ambulanza della Croce Bianca di Leno, l’automedica e anche l’elisoccorso. Prestate le prime cure, il 21enne è stato portato in codice rosso ai Civili di Brescia.  

Grave caduta nel cantiere, ancora un infortunio sul lavoro: operaio finisce in ospedale

Non si arresta la scia di infortuni sul lavoro nel Ravennate: l’uomo è stato prontamente soccorso dal 118. Sul posto Polizia e Medicina del Lavoro per chiarire le cause dell’accaduto

Si conta ancora un grave infortunio nel Ravennate. Stavolta l’incidente che vede un operaio ferito è avvenuto intorno alle 8.30 all’interno del cantiere per l’intervento di ampliamento dell’istituto tecnico per geometri “C. Morigia” di Ravenna, sul lato che dà verso piazzale del Commercio.

Sulla vicenda sono in corso le indagini da parte della Polizia di Stato e della Medicina sul lavoro. Stando a una prima ricostruzione, pare che un lavoratore, italiano di 33 anni, sia caduto, forse da un ponteggio, riportando traumi alla testa. Subito sul posto sono giunti i soccorsi del 118 con ambulanza e automedica. L’uomo sarebbe rimasto sempre vigile, ma per il tipo di trauma riportato, si è deciso di trasportarlo all’ospedale Bufalini di Cesena con codice di media gravità.

Un altro caso di infortunio nel territorio ravennate, dove si è tornato ad affrontare il tema della sicurezza sul lavoro in seguito ai tre incidenti mortali avvenuti tra fine aprile e inizio giugno. Tragici episodi che hanno portato nei giorni scorsi i sindacati a manifestare con un presidio di fronte alla Prefettura di Ravenna.

Rimane folgorato mentre lavora in un impianto fotovoltaico, morto 26enne

Ennesimo caso di incidente sul lavoro. Il giovane stava effettuando un intervento in contrada Genovese. All’arrivo dei soccorritori non c’era più nulla da fare

Un giovane operaio di 26 anni, Samuel Scacciaferro, è morto folgorato mentre stava lavorando ad un impianto fotovoltaico ubicato in contrada Genovese tra Menfi e Santa Margherita di Belìce. La vittima, originaria di Caccamo, secondo una prima sommaria ricostruzione, stava effettuando un intervento di installazione, dato che l’impianto risulterebbe in fase di costruzione, quando qualcosa è andato storto.

Immediati i soccorsi per cercare di rianimare il ragazzo, dipendente di una ditta specializzata, ma nonostante diversi tentativi da parte del personale medico del 118 per lui non c’è stato nulla da fare.

Schiacciato dal trattore che stava guidando, morto 66enne

L’infortunio in un campo agricolo nella Bassa Modenese

Ennesimo infortunio mortale nelle campagne della Bassa Modenese: un uomo è morto schiacciato sotto al trattore che stava guidando, nei pressi della propria abitazione.

A perdere la vita un 66enne: l’incidente è avvenuto in un campo agricolo di via Rotta a San Felice sul Panaro.

In base ai primi accertamenti svolti dai Carabinieri di Cavezzo, subito intervenuti sul posto l’uomo stava lavorando nel campo quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è ribaltato con il mezzo in un fossato.
    Purtroppo ogni tentativo di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 è risultato vano: l’uomo è morto schiacciato sotto al mezzo agricolo. Sul posto era atterrato anche l’elisoccorso di Bologna. Oltre ai Carabinieri sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Medicina del Lavoro.

16 Giugno

Operaio colpito da fioriera mentre lavora all’impianto idraulico in giardino

L’incidente mentre il 60enne era impegnato nella posa di un impianto idraulico a Dragoncello

Colpito alla testa da una fioriera mentre stava lavorando in un giardino al piano terra di uno stabile. Un operaio, rimasto ferito in un incidente sul luogo di lavoro a Dragoncello. L’uomo, un 60enne, è stato trasportato in ospedale con l’elisoccorso. È accaduto nel primo pomeriggio di lunedì 16 giugno.

Colpito da una fioriera

Sono stati i carabinieri della stazione di Acilia a intervenire in via di Dragoncello dove il lavoratore, un 60enne di Frosinone, operaio di una ditta di costruzioni, impegnato nella realizzazione di uno scavo nel giardino al piano terra di uno stabile, per la posa dell’impianto idraulico, è stato colpito accidentalmente da una fioriera distaccatasi dal quarto piano dell’abitazione sotto alla quale stava lavorando. 

Trasportato in ospedale con l’eliambulanza

L’uomo, non in pericolo di vita, è stato soccorso e trasportato in codice rosso, a mezzo eliambulanza, presso il pronto soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma dove è tuttora sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso.

Muore operaio di Ivrea. Travolto dal suo stesso camion: tragedia in un cantiere a Bruino

Morte silenziosa in cantiere: un operaio perde la vita travolto dal suo camion, sotto accusa la mancanza di sicurezza nel lavoro

Si chiamava Michele Maravita, aveva 55 anni e abitava a Ivrea. È morto questa mattina a Bruino, nel Torinese, schiacciato dal camion che lui stesso aveva parcheggiato pochi minuti prima. Un destino assurdo e atroce che lo ha colpito mentre stava lavorando in un cantiere per la posa della fibra ottica in via Rivalta. Un altro nome da scrivere nella lunga, lunghissima lista dei morti sul lavoro in Italia.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Pinerolo, affiancati dalla polizia locale e dai tecnici dello Spresal dell’Asl To3, il camion di cui Maravita era alla guida ha iniziato a muoversi all’indietro lungo un tratto di strada in leggera pendenza, perché non era stato inserito il freno a mano. Una disattenzione? Un malfunzionamento? Le indagini dovranno stabilirlo, ma quello che è certo è che Michele è stato travolto e ucciso all’istante. Inutili i soccorsi. L’elisoccorso, atterrato in pochi minuti, ha potuto solo constatarne il decesso.

Operaio precipita durante il lavoro: ricoverato in gravi condizioni a Napoli

Immediati i soccorsi per l’uomo

Grave incidente sul lavoro a Sacco, intorno alle 14: un operaio è caduto mentre lavorava in un cantiere edile privato. Il volo è stato di diversi metri e, a quanto pare, il malcapitato ha battuto la testa perdendo i sensi.

Come riporta SalernoToday, sul posto, l’elicottero di soccorso che ha trasportato il ferito in gravi condizioni a Napoli. Indagano dunque, i carabinieri per far luce sulla dinamica e sulle cause dell’accaduto.

15 Giugno

Due operai morti il 15 giugno in seguito a gravi incidenti sul lavoro

 Il 15 giugno 2025 si sono registrati due decessi in seguito a distinti incidenti sul lavoro avvenuti nei giorni precedenti in Basilicata e in Toscana.

A Potenza, è deceduto Ferdinando Roma, operaio 35enne rimasto gravemente ferito il 9 giugno scorso nell’azienda “Patrone e Mongiello” di Tito (Potenza), specializzata nella deformazione a freddo di materiali metallici. L’uomo era stato schiacciato da una pressa e, nonostante il tempestivo intervento del 118 Basilicata e il ricovero all’ospedale San Carlo, le sue condizioni erano apparse da subito disperate. Sull’accaduto la Procura di Potenza ha aperto un’inchiesta, affidata ai Carabinieri del Comando provinciale.

Sempre il 15 giugno, è morto all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena un operaio agricolo 47enne, di origine albanese e da tempo residente in Italia, che il 13 giugno era rimasto vittima di un incidente nei campi a Monterchi (Arezzo), in località Centena. Mentre stava lavorando, era stato travolto da un trattore, riportando gravissimi traumi addominali e al bacino. Ricoverato in condizioni critiche, è deceduto dopo due giorni di agonia. Le autorità competenti stanno svolgendo accertamenti per chiarire le dinamiche dell’incidente.

14 Giugno

Malore in azienda, muore operaio 48enne a Suisio: disposta l’autopsia

La tragedia è avvenuta sabato mattina alla Tecnoimpianti Apm. L’uomo, di origine romena e residente a Bergamo, è stato colto da un improvviso malore mentre lavorava.

Un operaio di 48 anni, di origine romena e residente a Bergamo, ha perso la vita nella tarda mattinata di sabato 14 giugno mentre si trovava al lavoro presso la Tecnoimpianti Apm, azienda situata in via dei Piazzoli, nella zona industriale di Suisio.

L’uomo, impiegato come conto terzista per un’azienda milanese specializzata in sabbiature, è stato trovato a terra privo di sensi intorno alle 11 dai colleghi, che hanno immediatamente cercato di prestargli i primi soccorsi, allertando nel contempo il numero di emergenza 112.

Intervento immediato ma vano
Sul posto sono giunti l’auto medicalizzata da Bergamo e un’ambulanza della Croce Rossa di Bergamo Ovest da Bonate Sotto. I sanitari hanno tentato ripetutamente di rianimarlo, ma le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate. Dopo diversi minuti di tentativi, è stato dichiarato il decesso.

Indagini sul posto di lavoro
Essendo avvenuto sul posto di lavoro, il decesso ha richiesto l’intervento dei tecnici del Dipartimento Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Bergamo, oltre alla polizia locale intercomunale di Centrisola, guidata dal comandante Manolo Vincenzo Mangoni. Le autorità hanno raccolto testimonianze dai colleghi e dai responsabili della ditta, ricostruendo l’accaduto.

L’ipotesi più probabile resta quella di un malore improvviso. Al momento non sono stati riscontrati elementi che facciano pensare a un incidente o infortunio legato all’attività lavorativa. Per escludere ogni dubbio, tuttavia, la Procura ha disposto l’autopsia sulla salma.

La salma trasferita a Bergamo
familiari del 48enne sono stati rintracciati nel corso della giornata. A Suisio sono arrivati due nipoti, mentre la salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove verrà effettuato l’esame autoptico nei prossimi giorni.

L’episodio ha scosso i dipendenti della ditta e la comunità locale. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni per accertare eventuali responsabilità e verificare la regolarità delle condizioni di lavoro.

Alternanza scuola-lavoro, una 17enne rischia la mano

Capitale disumano Ferita da un tosaerba e operata: dall’inizio del 2025 ci sono stati 600 studenti infortunati. Un sistema perverso: correre simili rischi è un obbligo, altrimenti niente maturità

Ha diciassette anni la studentessa di Castelfranco Emilia in provincia di Modena che è rimasta ferita nel secondo giorno di alternanza scuola-lavoro in un vivaio cittadino. Insieme a un gruppo di campagne di classe aveva appena iniziato un’attività indefinibile, sospesa tra la formazione al lavoro degli adolescenti e l’abuso del lavoro minorile, oggi obbligatoria per accedere all’esame di maturità. La famiglia della studentessa ha presentato denuncia, i carabinieri indagano e stanno per iniziare gli esami di Stato dove 524.415 studenti presenteranno un certificato di frequenza a questa «attività formativa».

I FATTI SONO ACCADUTI il 4 giugno scorso. Sono emersi ieri sul Resto del Carlino. Secondo le ricostruzioni la studentessa si è ferita gravemente alla mano sinistra, e ha rischiato di perdere tre dita, mentre stava utilizzando un tosaerba. È stato detto che stava operando all’esterno del vivaio, sul ciglio della strada e da sola. E non pare nemmeno che fosse seguita dalla figura del «tutor». La studentessa è stata sottoposta ad un delicato intervento urgente e non è ancora dato sapere se riacquisterà l’uso completo dell’arto. «Un episodio che può sottendere gravissime responsabilità – ha detto l’avvocato della famiglia, Henrich Stove – anche in considerazione del massimo scrupolo che si deve porre quando si ricevono studenti nell’abito di percorsi formativi con le scuole». Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’istruzione Valditara. «Il ministro dimostra che l’attenzione sulle norme di sicurezza e l’attività di Pcto non sono una priorità per il ministro» ha denunciato Eleonora Verde (Flc-Cgil, Modena)

13 Giugno

Tamponamento a catena fra tir, muore un camionista di 53 anni. Chi era la vittima

L’incidente nel tratto prima dell’uscita per Chiusi. Nicola Gnazzo era di Capacci Paestum. Lascia moglie e figlia

Siena, 13 giugno 2025 – Un inferno. Prima di fuoco, poi, di sangue. Perché si sono verificati due incidenti molto gravi nel tratto senese dell’autostrada, a circa venti chilometri di distanza però e in corsie diverse. Nel secondo ha perso la vita un camionista di 53 anni, Nicola Gnazzo, originario di Salerno ma residente nel comune di Capaccio Paestum. La dinamica viene ricostruita in queste ore dalla polizia stradale di Orvieto, coordinata dalla procura di Siena che si è trovata a gestire una situazione a dir poco complessa. Sembra che l’Iveco a bordo del quale viaggiava il trasportatore campano sia rimasto coinvolto in un tamponamento a catena fra tir con un carico di generi alimentari. E’ stato necessario un lungo lavoro dei vigili del fuoco di Montepulciano per tirare fuori il conducente dalla cabina del bisonte della strada, completamente schiacciata contro il mezzo che lo precedeva. La salma è stata trasferita all’obitorio delle Scotte: non è da escludere che il pm Valentina Magnini disponga l’autopsia. Il mezzo pesante, recuperato dall’Aci di Fabro e di Arezzo, è stato sequestrato e si trova a disposizione della magistratura per gli

Si ribalta con il trattore a Verona, muore 48enne

Stava lavorando nella campagna vicino alla sua abitazione

Un 48enne di Sezano è morto oggi pomeriggio dopo essere rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando mentre lavorava nella campagna vicino alla sua abitazione, nella frazione di Verona in Valpantena.

Gli ispettori della Spisal dell’Ulss 9 Scaligera stanno ricostruendo la dinamica del tragico ribaltamento.

12 Giugno

Mirko De Persiis, chi è l’operatore ecologico morto sul lavoro a Valmontone

L’uomo, 42 anni, è rimasto schiacciato dal furgoncino con cui lavorava. Tanti i messaggi che lo hanno ricordato: “”Hai lasciato un grande vuoto troppo presto”

“Hai lasciato un grande vuoto troppo presto”. Mirko De Persiis, 42 anni, è morto giovedì 12 giugno a Valmontone. La vittima, che lavorava come operatore ecologico, è stato schiacciato dal furgoncino per la raccolta dei rifiuti. Secondo una delle ipotesi al vaglio, il mezzo che era parcheggiato all’inizio di via Colle Sant’Angelo, una strada con una salita ripida che porta al cimitero, potrebbe essersi sfrenato. E il veicolo, scorrendo all’indietro, si sarebbe portato dietro l’uomo per diversi metri, fino al tremendo impatto.

Incidente sul lavoro in una riseria, ferito uomo di 50 anni

Con frattura esposta caviglia, un uomo trasportato a Cto Torino

In una riseria di Morano sul Po (Alessandria) è avvenuto un incidente sul lavoro, per il quale è stato necessario l’intervento del personale sanitario del 118.

Dalle prime informazioni – come fatto sapere in una breve nota dell’ufficio stampa della centrale operativa – un uomo di 50 anni ha riportato la frattura esposta della caviglia.
    È stato trasportato in elicottero, in codice giallo, al Cto di Torino.
    Sul posto anche vigili del fuoco, Spresal (Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) e carabinieri per ricostruire cause ed esatta dinamica di quanto accaduto.

Tragedia nel beneventano: 68enne muore schiacciato dal trattore a Cautano

Questa volta la tragedia si è consumata a Cautano, nel beneventano, dove Angelo Saccomando, 68 anni, ha perso la vita mentre ripuliva dall’erba un terreno in contrada Loreto. Secondo le prime ricostruzioni, durante la lavorazione, il mezzo si sarebbe avvicinato a una piccola scarpata che ha improvvisamente ceduto, provocando il ribaltamento del trattoreL’uomo è rimasto schiacciato, senza possibilità di liberarsi.

A fare la drammatica scoperta è stato il figlio Nicola, allertato dalla madre Pasqualina, preoccupata per il mancato rientro del marito all’ora di pranzo. I soccorsi – con l’intervento del 118 e dei Vigili del Fuoco – si sono rivelati purtroppo inutili: non è stato possibile salvare Saccomando, noto in paese anche per la sua attività di imprenditore edile.

11 Giugno

Tragedia sul lavoro: operaio muore schiacciato da un cingolato

Il terribile incidente è avvenuto a cavallo tra la provincia di Trento e quella di Bolzano, con l’uomo che stava lavorando a quota 1.800 metri. Nonostante la rapidità dei soccorsi per lui non c’è stato nulla da fare

Un 65,enne, Othmar Weger, che stava lavorando in un cantiere forestale è morto, schiacciato dal mezzo cingolato che stava manovrando; questo è ciò che è emerso dai primi riscontri. È successo poco prima di mezzogiorno di oggi, mercoledì 11 giugno, in alta val di Non, al confine con la provincia di Bolzano.  Più precisamente in località Sous, a Castelfondo, nel territorio comunale di Borgo d’Anaunia.

La vittima stava lavorando con un cingolato in quota, a 1.800 metri, nell’area di malga Castrin. Sul posto i vigili del fuoco volontari e il soccorso alpino dell’Alto Adige. Purtroppo, però, per l’operaio non c’è stato nulla da fare.

Operaio muore cadendo per 7 metri, un altro schiacciato da un cingolato: ennesime tragedie sul lavoro in Italia

Altri due operai sono morti sul posto di lavoro: a Lecce il 26enne Razvan Iulian Gurau è deceduto in seguito a una caduta di 7 metri, mentre a Borgo d’Anaunia, nel tridentino, un lavoratore è rimasto schiacciato da un cingolato.

Un volo di 7 metri, che gli è costato la vita. A Lecce è morto oggi pomeriggio Razvan Iulian Gurau, operaio rumeno di 26 anni, che stava eseguendo dei lavori di manutenzione in uno stabile in viale Leopardi numero 160. L’uomo era un dipendente della Edac Lecce, ditta di edilizia acrobatica con sede nella città puglie

Secondo una prima ricostruzione, l’incidente si sarebbe verificato intorno alle 13, quando il lavoratore era impegnato a pulire alcune vetrate dell’edificio. Ad un certo punto, però, una delle corde di sicurezza si è spezzata e ha ceduto: l’uomo si è schiantato al suolo dal quarto piano. Nonostante i tentativi da parte di un collega di 22 anni, non sarebbe stato possibile impedire l’incidente. Arrabbiato per non esser riuscito a salvare il 26enne, il soccorritore ha tirato un pugno al muro e si è rotto la mano.

Sul posto si è presentato il personale sanitario, che, però, non è riuscito a salvare Gurau, forse morto sul colpo. Presenti anche la Polizia di Stato per i rilievi necessari e i tecnici del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spesal) dell’ASL, che hanno il compito di verificare se siano state rispettate le normative riguardanti la sicurezza sul lavoro. Cruciale sarà capire cos’ha provocato la rottura della corda, elemento fondamentale per ricostruire la dinamica della tragedia.

6 Giugno

Shiacciato dal trattore nel Fanese, morto un 81enne

Tragedia nel pomeriggio durante il lavoro nei campi

Terre Roveresche (Pesaro e Urbino), 6 giugno 2025 – Tragedia, nel tardo pomeriggio a Piagge di Terre Roveresche. Un uomo di 81 anni, Maurizio Pasquini, ha perso la vita dopo essersi ribaltato col proprio trattorino mentre stava eseguendo dei lavori nei campi dietro alla sua abitazione, posta all’ingresso del paese provenendo lungo la Provinciale Orcianese in direzione monte-mare.

L’incidente si è verificato poco prima delle 18. Ancora da chiarire l’esatta dinamica, anche se sembra che l’uomo, ex mobiliere, molto conosciuto in zona, sarebbe rimasto schiacciato sotto il mezzo agricolo, forse a causa di una manovra sbagliata o di un improvviso sbilanciamento dello stesso. L’intervento dei sanitari del 118 è stato tempestivo, ma nonostante i tentativi di rianimazione l’anziano non ha più ripreso conoscenza.

3 Giugno

Tragedia in un’azienda agricola: operaio di 38 anni trovato morto nei campi

Inutili i soccorsi del 118, con il medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne

L’ennesimo infortunio sul lavoro che si è trasformato in un dramma mortale. A perdere la vita, martedì pomeriggio, è stato un uomo di appena 38 anni. L’uomo, di nazionalità albanese ma residente da tempo a Castel Bolognese, stava lavorando in un campo di un’azienda agricola tra Solarolo e Castel Bolognese. Attorno alle 18 i familiari, non riuscendo a mettersi in contatto con il 38enne, sono andati a cercarlo. 

La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire, sta di fatto che l’uomo sarebbe rimasto ferito a morte da un trattore. L’ipotesi è che l’uomo sia stato schiacciato dalle forche del muletto. Inutili i soccorsi del 118, con il medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne. Sul posto anche la Medicina del lavoro e i Carabinieri. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per le indagini del caso, mentre il trattore è stato posto sotto sequestro.

Incidente sul lavoro nel Siracusano, muore 48enne catanese

I soccorsi sono stati inutili a causa delle gravi ferite riportate. La dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire e sono in corso indagini per ricostruire i fatti

Le morti sul lavoro continuano a segnare la Sicilia. L’ultima tragedia si è consumata a Noto, nel Siracusano, dove Carmelo Magistro, autotrasportatore di 48 anni, originario di Biancavilla, ha perso la vita in un incidente sul lavoro all’interno di un’azienda agricola. L’uomo è deceduto sul posto a causa delle gravi ferite riportate. I soccorsi si sono rivelati inutili. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e sono in corso accertamenti per ricostruire quanto accaduto.