27 Giugno

Tragedia sul lavoro: operaio 60enne muore travolto da una vasca di cemento

Incidente mortale nel pomeriggio di venerdì 27 giugno alla Ceda di Mareno di Piave. A perdere la vita Sankinder Singh, 60enne originario dell’India: stava pulendo la vasca che lo ha travolto. Inutili i tentativi di soccorso: sul posto carabinieri e Spisal

La provincia di Treviso piange oggi, 27 giugno, una nuova vittima sul luogo di lavoro. L’incidente mortale si è consumato intorno alle 16.30 di pomeriggio all’interno della ditta Ceda di Mareno di Piave. A perdere la vita Sankinder Singh, 60 anni, operaio originario dell’India ma residente a Santa Lucia di Piave.

Per cause ora in corso di accertamento l’operaio é stato travolto da una vasca contenente sostanze cementizie che l’uomo stava pulendo. Schiacciato dalla vasca il 60enne è morto sul colpo. Immediato l’allarme dato dai colleghi dell’uomo: in pochi minuti sul posto è intervenuto il personale del Suem 118 ma per il 60enne non c’era già più nulla da fare. Sulla tragedia sono ora in corso le indagini del personale dello Spisal.

Mistero sulla morte di un operaio, i familiari: “Investito in un cantiere a Sagana, è stato un incidente sul lavoro”

Mario Nardi, 61enne di San Giuseppe Jato, è arrivato al pronto soccorso del Civico con lesioni da schiacciamento. L’uomo è deceduto in ospedale una settimana dopo. La Procura ha aperto un’inchiesta: indagato il titolare della ditta per omicidio colposo. I figli: “Ci hanno mentito, vogliamo sapere la verità e chi ha sbagliato deve pagare”

Un uomo è morto in ospedale dopo quello che, secondo quanto sostengono i familiari, è stato un incidente sul lavoro, anche se la dinamica resta ancora tutta da chiarire. La vittima si chiamava Mario Nardi, 61 anni, escavatorista esperto originario di San Giuseppe Jato, ed è deceduto lo scorso 23 giugno all’ospedale Civico, sette giorni dopo essere rimasto gravemente ferito a Sagana, località collinare del territorio di Monreale. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, sono in corso e mirano a far luce sui come sono andati i fatti. M. A., il titolare della ditta per la quale Nardi lavorava, è indagato per omicidio colposo.

Nardi, esperto manovratore di escavatori, aveva trascorso trent’anni al Nord, in un paesino in provincia di Lecco ed era stato assunto da appena sette giorni dalla ditta con un contratto a tempo determinato. Secondo quanto riferito dalla famiglia a PalermoToday, il sessantunenne “aveva bisogno di lavorare, voleva rendersi utile”. Sempre i familiari raccontano che l’uomo dopo l’incidente sarebbe stato trasportato a Palermo in auto, per poi entrare al pronto soccorso con un’ambulanza che l’avrebbe preso in carico in via Ernesto Basile. “Non è ancora chiaro – dicono i familiari – dove e in quali condizioni sia stato soccorso”. E proprio la famiglia denuncia opacità sin dalle prime comunicazioni ricevute. “Non sappiamo com’è giunto in ospedale, a un certo punto è arrivata un’ambulanza ma non sappiamo nulla di preciso – raccontano -. All’inizio ci hanno detto che era stato investito da un pick-up, poi da un cingolato, solo dopo giorni si è parlato di un escavatore. Ci hanno mentito”.