La strage dei braccianti nel Materano che viaggiavano in dieci dentro un’auto da 7 posti. “Garantire trasporti pubblici”
Quattro morti nell’impatto con un tir: nelle statistiche dell’Inail saranno decessi “in itinere”, ma la loro tragedia racconta le reali condizioni di lavoro in agricoltura
Il più giovane di tutti era Singh Jaskaran, aveva 20 anni. Il più anziano, si fa per dire, si chiamava Kumar Manoj e ne aveva 34. Singh Surjit e Singh Harwinder ne avevano rispettivamente 33 e 31. Indiani, non pakistani come era stato detto in un primo momento. La loro morte verrà catalogata come “incidente in itinere” nelle fredde statistiche dell’Inail riguardo ai morti sul lavoro. Un dato che solitamente racchiude i nomi di coloro che sono vittime di un incidente stradale, ad esempio, mentre ritornano dal luogo sul quale avevano prestato la loro fatica. Alcune volte è il fato, in tanti casi colpa della stanchezza. Resta da chiarire cosa sia invece in questa circostanza, se non l’ennesimo episodio che racconta – ancora una volta – della sicurezza sul lavoro e delle condizioni di lavoro nelle campagne italiane, cristallizzando a quali braccia e con quale grado di sfruttamento si consegni la raccolta di frutta e verdura che riempiono gli scaffali dei supermercati e poi le tavole delle famiglie.
Perché Kumar e gli altri braccianti agricoli viaggiavano con altri sei connazionali a bordo di una Renault Scenic. Un’auto che ha sette posti, eppure loro erano costretti a viaggiarci in dieci. Una situazione che ha certamente inciso sul bilancio della strage: 4 morti, sei feriti. Un’imprudenza evidentemente “necessaria”, ci si passi il termine, se il gruppo di lavoratori aveva deciso di rischiare così tanto. Si sono schiantati contro un furgone Iveco Eurostar lungo la la strada statale 598 Fondovalle dell’Agri, in territorio di Scanzano Jonico, in provincia di Matera, zona a forte vocazione agricola per l’ortofrutta. Cinque altri connazionali, feriti, sono stati trasferiti all’ospedale di Policoro, l’ultimo occupante della vettura – il più grave tra i sopravvissuti – è al San Carlo di Potenza.
Resta schiacciato da un albero durante la potatura, Davide Di Girolamo muore a 29 anni
La tragedia in un terreno a Pontinia; inutili i soccorsi per il giovane. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri
Tragedia nel pomeriggio di ieri a Pontinia dove un giovane di 29 anni, Davide Di Girolamo, è morto schiacciato da un albero durante dei lavori di potatura. A nulla è valso il tentativo di soccorso da parte dei sanitari del 118, purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.
Tutto è avvenuto nel pomeriggio d sabato 4 ottobre in un terreno agricolo nei pressi della migliora 47. Qui è avvenuta la tragedia mentre, secondo le prime informazioni, il ragazzo era impegnato in alcune operazioni di potatura degli alberi. Per cause che al momento sono ancora al vaglio, proprio mentre stava tagliando una delle grosse piante, il tronco gli è caduto addosso.
Sul posto oltre ai sanitari del 118 soo intervenuti anche i carabinieri a cui ora sono affidate le indagini per ricostruire quanto accaduto. Davide Di Girolamo, come riporta FrosinoneToday, era originario di Amaseno dove era conosciuto come ragazzo laborioso ed era benvoluto da tutti. Padre di una bambina lascia un vuoto nella sua famiglia e nell’intera comunità sconvolta alla notizia della sua scomparsa.