Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

24 giugno

Operaio muore schiacciato in un cantiere navale ad Ameglia

Stamani in un panificio uomo cade da scala, codice rosso

Un operaio del quale non sono ancora state rese note le generalità è morto oggi in un cantiere navale in località Fiumaretta, nel comune di Ameglia (La Spezia) .

Secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato dallo stabilizzatore di una gru con la quale stava movimentando alcune imbarcazioni. Tempestivi ma inutili i soccorsi. Sul posto i Carabinieri.
    E’ il secondo incidente sul lavoro in Liguria oggi: stamattina in un panificio un uomo di circa 50 anni stava lavorando su una scala ed è caduto procurandosi un trauma cranico. E’ stato ricoverato in codice rosso, il più grave, all’ospedale San Martino.

   Aveva 69 anni l’operaio morto oggi a Fiumaretta, una frazione di Ameglia (La Spezia). L’anziano manutentore lavorava da diversi decenni per un’azienda di rimessaggio. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente la gru che l’operaio stava manovrando si sarebbe sbilanciata su un fianco e l’uomo non è riuscito a spostarsi in tempo, venendo schiacciato dallo stabilizzatore.

22 giugno

Inferno all’Aluminium, i sei feriti sono tutti lavoratori stranieri

L’esplosione nella fabbrica metallurgica durante la fase di colatura dell’alluminio fuso: gli operai – tre senegalesi, due albanesi e un tunisino – sono stati investiti dalle fiamme, cinque sono in gravi condizioni. Inchiesta per stabilire le cause, i sindacati proclamano lo sciopero 

BOLZANO. L’inferno è durato pochi istanti. Il tempo di un’esplosione inattesa e devastante che, una ventina di minuti dopo la mezzanotte tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno ha investito e straziato sei operai dell’Aluminium Bozen, all’interno dello stabilimento di via Toni Ebner, nella Zona Industriale di Bolzano. Tutto è accaduto all’improvviso, durante la fase di colatura e raffreddamento di alluminio fuso in uno stampo: la deflagrazione è stata potentissima, tanto da squarciare letteralmente il capannone sul lato verso via Brida e da far saltare l’elettricità in una vasta area attorno allo stabilimento.

A lanciare l’allarme e a chiedere aiuto è stato quello tra loro che in quel momento ha avuto la fortuna di trovarsi più lontano dall’epicentro della deflagrazione e, per questo, ha subito lesioni meno gravi. I soccorsi sono stati immediati e la scena che si è presentata ai vigili del fuoco permanenti di Bolzano – con i volontari di Bolzano Centro e Oltrisarco – che in breve tempo hanno domato le fiamme, e ai sanitari della Croce Bianca e della Croce Rossa è stata apocalittica.

Nella distruzione totale, a una temperatura che era ancora altissima, quattro dei sei operai giacevano a terra, privi di sensi: investiti in pieno dalle fiamme, presentavano tutti ustioni gravissime al volto e su gran parte del corpo. Le condizioni degli altri due lavoratori, invece, che pur erano feriti e sotto choc, sono parse meno serie. La macchina dell’emergenza s’è attivata immediatamente e, nel giro di pochi minuti, dopo essere stati stabilizzati, cinque degli operai erano già su elicotteri che li hanno trasferiti nei centri grandi ustionati di Verona, Padova, Milano, Bolzano e Murnau am Staffelsee, in Baviera.

Loro sono Mboup Mor-diarra (senegalese di 44 anni), il tunisino Oussama BenyahaiaDjette Aboubacar (senegalese di 25 anni), Diallo Bocar, senegalese, e Hyseni Sokol, albanese di 34 anni. Il più grave e Artan Vila, albanese di 48 anni che sta lottando tra la vita e la morte a Milano. Ha riportato gravissime ustioni al volto e su gran parte del corpo. Sono stati sottoposti a trattamenti d’avanguardia e le prossime ore saranno determinanti: nella migliore delle ipotesi, li attende un lungo e dolorosissimo percorso necessario alla ricostruzione dell’epidermide e del derma distrutti.


Tra le prime ipotesi c’è quella di un accidentale versamento d’acqua sul metallo incandescente e allo stato liquido. Saranno comunque gli accertamenti tecnici che verranno disposti dalla procura, e che saranno svolti in contraddittorio, dopo la nomina di esperti, a fare piena chiarezza. Gli inquirenti potranno contare su elementi determinanti forniti dalle immagini raccolte dalle telecamere nel reparto, posto subito sotto sequestro. Per questo, il procuratore facente funzioni Axel Bisignano ha chiarito, con un comunicato stampa, che «allo stato attuale non vi sono ancora degli indagati, dovendo gli organi accertatori ricostruire le posizioni di garanzia all’interno dello stabilimento sulla base della documentazione aziendale che è stata acquisita ad esito dei primi interventi».

21 Giugno

Incidente sul lavoro, il tetto del capannone cede e precipita da 10 metri: Valerio Salvatore muore a 29 anni

Abitava a Villa Gordiani. Sul caso indagano i carabinieri e la Procura di Velletri che ha aperto una indagine per omicidio colposo

Ancora una morte sul lavoro. Dopo il caso di Satnam Singh, un’altra vittima nel Lazio. Valerio Salvatore, un ragazzo di 29 anni di Roma, è morto cadendo da circa dieci metri di altezza, dal tetto di un’azienda a Campoleone, in provincia di Latina.

Valerio Salvatore lavorava per l’impresa Fazel Impianti come elettricista e operaio e lo scorso venerdì 21 giugno, ed è morto mentre si trovava in una ditta sulla Nettunense, tra Aprilia e Lanuvio. Stava svolgendo lavori per sistemare un cavo elettrico su parte del tetto del capannone che, secondo quanto appreso, presentava delle parti in eternit. A un certo punto, per cause al vaglio di chi indaga, il tetto ha ceduto facendo precipitare il lavoratore 29enne. 

Morto sul lavoro 

Immediato è scattato l’allarme al personale del 118. Nonostante i tentativi di rianimazione, per Valerio Salvatore non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre i medici, anche i carabinieri di Lanuvio, il personale del servizio prevenzione e sicurezza del lavoro e della Asl. Adesso si indaga per ricostruire la dinamica della tragedia.

La Procura di Velletri, come atto dovuto per svolgere una serie di indagini, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’obiettivo sarà quello di verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro. La porzione del capannone dove è avvenuto il cedimento, “marcia” vedendo le prime immagini scattate, è stata sequestrata. Ora la famiglia vuole risposte e giustizia.

Operaio muore incastrato tra i rulli di un macchinario nel Mantovano

Aveva 34 anni. Inutile l’intervento dei colleghi

Morire di lavoro.

È successo ancora in Lombardia. Due morti, e tutti di giovane età, nel giro di due giorni. Prima a Lodi, giovedì scorso, dove a perdere la vita era stato Giampaolo Bodini, 18 anni, e oggi a Mantova. La seconda vittima è un 35enne , Mirko Schirolli di Rivarolo Mantovano, schiacciato dal macchinario a cui era addetto all’interno dello stabilimento Sintostamp di Cividale Mantovano, che si occupa di stampaggio di materiale plastico.

La tragedia si è verificata questa mattina poco prima delle 8. Il giovane, prima di cominciare la produzione, doveva pulire con uno straccio i rulli del macchinario. In servizio, in quel momento, c’era un altro collega che si trovava però distante, dall’altra parte del capannone. Schirolli ha cominciato a svolgere la sua mansione. Si sarebbe avvicinato troppo ai due rulli rimanendo impigliato con un braccio. Il macchinario lo ha risucchiato in un baleno senza lasciargli scampo. Il collega non si è accorto di nulla e solo dopo un po’, quando si è avvinato al macchinario, ha trovato Schirolli riverso, ormai senza vita.

Operaio cade dal tetto per 8 metri nel Reggiano, è grave

Infortunio sul lavoro a Correggio, 29enne all’ospedale

Grave infortunio sul lavoro stamattina a Lemizzone di Correggio, nel Reggiano, dove un operaio edile è caduto da un’altezza di circa 8 metri mentre stava effettuando alcune manutenzioni sul tetto di un capannone aziendale.

Subito sono stati allertati i soccorsi.
    L’uomo – un 29enne di origine egiziana, residente in Toscana – è stato portato d’urgenza in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma dove si trova ricoverato nel reparto Obi (osservazione breve intensiva) in prognosi riservata, ma al momento non sarebbe giudicato in pericolo di vita.
    Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Bagnolo in Piano e dal personale del servizio prevenzione e sicurezza della medicina del lavoro dell’Ausl, si sarebbe verificato un cedimento che ha portato l’operaio a precipitare al suolo.

20 Giugno

Diciottenne al lavoro muore schiacciato da un mezzo agricolo

Era impegnato in una cascina a Brembio, nel Lodigiano. Malore per un collega che ha assistito alla scena

Un 18enne è morto, stamani, nel crollo di un macchinario che lo ha travolto mentre lavorava in un campo all’interno di una cascina a Brembio, nel Lodigiano.

All’infortunio ha assistito un collega di 20 anni che ha accusato un malore.

Da una prima ricostruzione, la vittima sarebbe rimasta schiacciata dalla caduta di un pesante componente di una macchina agricola. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto il ragazzo era già morto. I tecnici dell’Ats di Lodi, i vigili del fuoco e i carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto. 

La Procura di Lodi ha sequestrato il mezzo agricolo che secondo quanto ricostruito finora, si è rovesciato e ha schiacciato Pierpaolo Bodini, 18 anni. Il ragazzo, che sdraiato stava pulendo il macchinario, è morto sul colpo. L’infortunio è avvenuto nella cascina di un’azienda agricola a Brembio, in provincia di Lodi. Il procuratore Maurizio Romanelli ha intanto disposto che non venga eseguita l’autopsia. I familiari del ragazzo possono quindi organizzare i funerali.

19 Giugno

Colpito da una trave: tragedia sul lavoro a Ceprano. Muore un 58enne

La vittima dell’incidente un uomo di Pontecorvo: Vincenzo De Lorenzis

Incidente sul lavoro mortale nella nella tarda mattinata di oggi, 19 giugno 2024, all’interno di una fabbrica a Ceprano. Un uomo classe 66 residente a Pontecorvo, Vincenzo De Lorenzis, è stato centrato da una trave di metallo mentre lavorava.

Immediatamente soccorso dai colleghi è stato attivato il 118 e il servizio di elisoccorso, ma purtroppo tutto risultato inutile: l’operaio è morto poco dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pontecorvo diretti dal capitano Bartolo Taglietti insieme all’ispettorato del lavoro della Asl di Frosinone. 

Operaio si sente male e muore ad Anagni, è il secondo morto sul lavoro nel Lazio in poche ore

Un operaio è morto ad Anagni, in provincia di Frosinone. Si tratta della seconda vittima sul lavoro in poche ore nel Lazio, l’episodio è avvenuto nella mattinata di oggi, mercoledì 19 giugno. L’uomo era residente a Colleferro e dipendente di una ditta esterna all’azienda per la quale lavorava. L’ipotesi è che si sia sentito male, colto da un malore improvviso, che non gli ha lasciato scampo. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 sul posto è giunto il personale sanitario con l’ambulanza, ma per l’operaio non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Presenti per gli accertamenti di rito i carabinieri della Compagnia di Anagni.

Dichiarata la morte cerebrale del bracciante ferito sul lavoro a Latina

Il trentunenne indiano aveva perso un braccio mentre lavorava a un macchinario e, invece di essere trasportato in ospedale, era stato scaricato davanti casa

È stata dichiarata la “morte cerebrale” per il 31enne indiano rimasto vittima di un gravissimo incidente sul lavoro avvenuto, due giorni fa, in un’azienda agricola di Latina. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri che stanno ascoltando diversi testimoni.

L’uomo era rimasto gravemente ferito lunedì pomeriggio mentre lavorava a un macchinario. Dopo aver perso un braccio e aver riportato lacerazioni alle gambe, il bracciante era stato scaricato davanti alla sua abitazione. Soccorso, è stato poi trasportato all’ospedale San Camillo di Roma. La Procura di Latina indaga per omicidio colposo e omissione di soccorso. A essere iscritto sul registro degli indagati il titolare dell’azienda.

Precipita dal ponte col trattore e muore: addio ad Anton Ennemoser

L’agricoltore aveva 70 anni e si stava dirigendo nei pressi del maso Ebenwieshof quando è avvenuto l’incidente fatale. Inutili i soccorsi di vigili del fuoco, sanitari e carabinieri: per l’uomo non c’era più nulla da fare

Aveva 70 anni Anton Ennemoser, l’agricoltore morto nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 19 giugno, nei pressi del maso Ebenwieshof in quel di San Leonardo in Passiria.

L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 15: l’uomo si stava dirigendo verso il fienile del maso quando, secondo le prime ricostruzioni, il ponte su cui è passato con il suo trattore non ha retto, facendo precipitare l’anziano e il mezzo da un’altezza di circa quattro metri.

18 Giugno

Incidente sul lavoro a Borgomasino: uomo ferito da un macchinario agganciato a un trattore

Atterrati due elicotteri, le sue condizioni sono apparentemente gravi

Un incidente sul lavoro si è verificato nella tarda mattinata di oggi, martedì 18 giugno 2024, in un’azienda agricola di via Ferruccio, nelle campagne di Borgomasino. Un italiano di 45 anni, residente lì, è rimasto ferito a una gamba da un macchinario agganciato al trattore guidato dal padre mentre facevano alcuni lavori sui campi. Sul posto sono atterrati due elicotteri: quello del servizio sanitario e quello dei vigili del fuoco. I pompieri sono arrivati anche con una squadra dal distaccamento di Ivrea. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Cto di Torino in condizioni apparentemente gravi. In ospedale è stato immediatamente escluso il pericolo di vita, anche se c’è preoccupazione per le lesioni che ha subito alla gamba destra che potrebbero necessitare di alcuni mesi di prognosi. Sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale oltre, naturalmente, agli ispettori dello Spresal dell’Asl To4 a cui competono le indagini sull’accaduto.

Morti sul lavoro, operatore autostradale travolto da un Tir nel trevisano. A Grosseto 66enne schiacciato da un trattore

Ancora morti sul lavoro. Un operatore in servizio sull’autostrada A27 Mestre-Belluno è stato travolto e ucciso da un tir in transito mentre era intento a segnalare la presenza di un’automobile in avaria sulla carreggiata. È accaduto tra le province di Treviso e Belluno, non lontano dalla località Fadalto, in direzione nord. Il decesso dell’uomo, di 41 anni, è stato immediato; i sanitari del Suem hanno potuto solo costatarne la morte. La vittima lavorava per una ditta del Trevigiano.

Un altro incidente si è verificato a Magliano in Toscana, nella provincia di Grosseto. Un uomo di 66 anni che stava lavorando su un trattore è deceduto dopo essere stato schiacciato dal mezzo che si è ribaltato. È accaduto sulla strada provinciale 146. Inutile ogni soccorso, per quanto tempestivo. Sul posto sono intervenuti la Croce Rossa di Magliano, l’elisoccorso Pegaso 2, l’ambulanza multi-associazioni della Sierra Scansano, forze dell’ordine e i vigili del fuoco.

17 Giugno

Tornano in sette dal lavoro, l’auto finisce nel canale: due morti

Ferrara, l’incidente stradale è avvenuto a Portoverra: l’autista della monovolume ha perso il controllo del mezzo. Erano tutti braccianti agricoli pachistani che tornavano a casa dopo ore nelle serre

Ferrara, 17 giugno 2024 – Due morti e cinque feriti: è tragico il bilancio dell’incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio a Portoverrara, tra il centro abitato della frazione portuense e il ristorante ‘Baruffino’.

Il primo a perdere la vita è stato un 38enne, seguito da un suo compagno di lavoro poco più tardi nonostante le cure cui si erano prodigati i sanitari. Coinvolte sette persone, tutte provenienti dal Pakistan e residenti a Portomaggiore e frazioni, tutti braccianti agricoli che stavano tornando dal lavoro, a Lagosanto nelle serre di Salvi.

Latina, sindacati: “Lavoratore perde un braccio e viene abbandonato in strada come un sacco di rifiuti”

Grave incidente sul lavoro in provincia di Latina. È il sindacato della Flai Cgil a denunciare il grave episodio, ricostruendo quanto accaduto. “In una azienda agricola, nei pressi di Borgo Santa Maria, un lavoratore di nazionalità indiana addetto al taglio del fieno ha avuto un braccio staccato da un macchinario e riportato altre gravi fratture”. La Flai Cgil aggiunge: “All’orrore dell’incidente si aggiunge il fatto che, invece di essere soccorso dai datori di lavoro, è stato scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione”

15 Giugno

Operaio di 32 anni muore schiacciato in un’azienda per la lavorazione dei metalli della Brianza

Un operaio di 32 anni è morto per i traumi da schiacciamento subìti stamani in un incidente sul lavoro avvenuto all’interno di un’azienda per la lavorazione di metalli a Sovico (Monza). Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, un’automedica, un’ambulanza, i carabinieri e i tecnici di Ats. Non è al momento chiaro se l’operaio, marocchino, sia stato schiacciato da un macchinario o da lastre di metallo. L’uomo è morto sul colpo. Solo nei primi tre mesi del 2024 (ultimi dati Inail) i decessi sul lavoro sono stati 191.

Muore schiacciato da un trattore a Pavarolo: un cane resta a vegliarlo, l’altro corre a dare l’allarme

La vittima si chiamava Marinica Alfiri. Intervenuto l’elicottero dei vigili del fuoco con il medico del 118 ma non c’è stato nulla da fare

Una folle corsa a quattro zampe fino a casa, abbaiando per dare l’allarme nel tentativo disperato di portare soccorso al padrone, Marinica Alfiri (nella foto sotto), più conosciuto come Marino, purtroppo già deceduto dopo essere rimasto schiacciato sotto il trattore. A vegliare il corpo, rimane l’altro cane. La tragedia è avvenuta sabato 15 giugno 2024 nel pomeriggio a Pavarolo in località Tetti Fantini. 

L’uomo, 55 anni di origini romene, è precipitato in una scarpata con il trattore rimanendo schiacciato dal mezzo e ha perso la vita. La vittima era alla guida di un piccolo escavatore e stava lavorando in un terreno. Forse una manovra sbagliata o il cedimento del terreno ed è scivolato in una scarpata per diversi metri.

Sul posto sono intervenuti i sanitari con ambulanze e con l’elisoccorso, i vigili del fuoco anche con l’ausilio dell’elicottero Drago e delle squadre Usar, specializzate in recuperi di persone in condizioni difficoltose. Procede la Spresal Asl To5 Il medico del 118 ha rianimato a lungo il 55enne ma alla fine non ha potuto far altro che constatare il decesso. 

13 Giugno

Incidente sul lavoro in un cantiere saluzzese, morto un operaio

È successo nel pomeriggio di oggi (giovedì 13 giugno), a Saluzzo in frazione Bronda: intervento dei sanitari del 118

Un uomo è deceduto per un incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi (giovedì 13 giugno): il fatto è avvenuto in un cantiere a Saluzzo in frazione Bronda, verso le 16. La vittima è un operaio di 51 anni di origine romena, residente nella zona di Moretta. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe caduto da un tetto durante operazioni per interventi di rimozione della copertura in eternit: sono intervenuti sanitari del 118, ma i soccorsi sono stati vani. Sul posto per i rilievi e per la ricostruzione dell’accaduto anche Carabinieri e Spresal.

Il settore delle costruzioni è il più colpito

Alla fine del primo trimestre del 2024 è ancora il settore delle Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 25. Seguito dalle Attività Manifatturiere (19), da Trasporti e Magazzinaggio (13) e dal Commercio (10).6 mag 2024

Incidente sul lavoro a San Carlo Canavese: operatore ecologico cade dall’autocompattatore, è grave

Un incidente sul lavoro si è verificato nella tarda mattinata di oggi, giovedì 13 giugno 2024, in strada San Giovanni a San Carlo Canavese. Un operatore ecologico italiano di 57 anni residente a San Giusto Canavese, dipendente della ditta Alma Ecologica di Villanova Canavese, è caduto dalla pedana dell’autocompattatore dei rifiuti riportando un grave trauma. Sul posto è atterrato l’elisoccorso che lo ha trasporato all’ospedale Cto di Torino. I medici si sono riservati la prognosi: a preoccuparli è il grave trauma cranico che ha subito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria Reale ma gli accertamenti sulla dinamica e sulle responsabilità sono a cura degli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.

Incidenti lavoro:operaio cade da ponteggio e muore a Mantova

Traumi e fratture mortali dopo caduta in un cantiere

Un operaio è morto stamani in un incidente sul lavoro avvenuto a Mantova.


    L’uomo è caduto attorno alle 9.30 da un ponteggio di un cantiere in via Pellegrino Salandri e ha riportato traumi e fratture.I sanitari che lo hanno soccorso sul posto, riferisce l’Areu, lo hanno trovato in arresto cardiaco e poco dopo l’uomo è morto.
    Nel cantiere, oltre a un’ambulanza e a un’automedica, sono intervenuti le forze dell’ordine e i tecnici dell’Ats per ricostruire la dinamica dell’infortunio.

11 Giugno

Morto schiacciato dal trattore in una azienda agricola: il mezzo si è ribaltato

A Guiglia nel Modenese l’incidente: la vittima aveva 78 anni ed era alla guida del mezzo agricolo

Modena, 11 giugno 2024 – Incidente mortale questa mattina, intorno alle 9, in una azienda agricola di via per Marano a Guiglia sull’Appennino Modenese.

Un uomo di 78 anni era al lavoro in una tenuta. Stava guidando un trattore, quando il mezzo si è ribaltato e il lavoratore è morto schiacciato

Esplosione in una ditta di vernici in Brianza, morto un operaio

Incidente a Brugherio. Dal capannone industriale si è alzata una colonna di fumo visibile a distanza

Brugherio (Monza Brianza), 11 Giugno 2024 – È un 24enne del Gambia di nome Amadou Sanneh l’operaio morto questa mattina dopo un’esplosione che si è verificata nell’azienda di vernici Mega Wilckens in via Aristotele 22 a Brugherio. E’ successo questa mattina poco prima delle 10. Sul posto sono intervenute le ambulanze e le auto mediche inviate da Areu Lombardia, ma al momento non risultano altre persone coinvolte. Sul luogo dell’esplosione anche i vigili del fuoco, che hanno già domato le fiamme.

Una guardia giurata è morta durante il turno di lavoro. Lascia moglie e figlio

Giovanni Parise, 56 anni, guardia giurata del gruppo Italpol è morto durante il suo turno di lavoro. L’uomo ha accusato un infarto mentre era nel gabbiotto di competenza nella sede della Sda Poste a Corcolle, nella serata dello scorso 10 giugno. Sul posto la polizia di Stato e il personale del 118. Inutili i soccorsi. 

Per Parise il malore è stato fatale. Lascia una moglie e un figlio piccolo, Lorenzo. Sul caso è intervenuto il presidente dell’associazione nazionale guardie particolari giurate Giuseppe Alviti, che chiede di fare “piena luce sulle dinamiche a maggior tutela futura delle guardie giurate”.