Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

28 Giugno

Trattore carico di fieno si ribalta: muore agricoltore di 42 anni

Serramazzoni, inutili i soccorsi intervenuti a San Dalmazio anche con l’elisoccorso. A Frassinoro un motociclista perde il controllo della due ruote e si schianta, è grave

Serramazzoni (Modena), 28 giugno 2025 – 

Ancora un infortunio sul lavoro mortale che ha come protagonista un agricoltore. A perdere la vita è stato un uomo di 42 anni che era alla guida del suo trattore con rimorchio. L’incidente è avvenuto sulla Nuova Estense in località San Dalmazio di Serramazzoni.

Dai primi accertamenti l’agricoltore, che era residente a Maranello, mentre stava lavorando sul suo podere per cause ancora in fase di accertamento si è ribaltato rimanendo schiacciato sotto il mezzo.

Luzzara, operaio grave dopo caduta da oltre 7 metri

Un uomo di 37 anni è caduto dopo il cedimento improvviso della copertura di un edificio. È stato portato in codice rosso all’ospedale di Parma, in elisoccorso

Luzzara (Reggio Emilia), 28 giugno 2025 – Un operaio di 37 anni, residente in Trentino, è rimasto gravemente ferito in un infortunio sul lavoro accaduto in mattinata a Luzzara, in un’area privata affacciata su via Valbrina, dove era in corso la sostituzione della copertura di un capannone. Improvvisamente, a causa del cedimento di una lastra in cima all’edificio, l’operaio è rovinato al suolo da un’altezza di oltre 6-7 metri, nonostante sembra avesse i dispositivi di sicurezza attivati, così come il casco a protezione della testa.

27 Giugno

Tragedia sul lavoro: operaio 60enne muore travolto da una vasca di cemento

Incidente mortale nel pomeriggio di venerdì 27 giugno alla Ceda di Mareno di Piave. A perdere la vita Sankinder Singh, 60enne originario dell’India: stava pulendo la vasca che lo ha travolto. Inutili i tentativi di soccorso: sul posto carabinieri e Spisal

La provincia di Treviso piange oggi, 27 giugno, una nuova vittima sul luogo di lavoro. L’incidente mortale si è consumato intorno alle 16.30 di pomeriggio all’interno della ditta Ceda di Mareno di Piave. A perdere la vita Sankinder Singh, 60 anni, operaio originario dell’India ma residente a Santa Lucia di Piave.

Per cause ora in corso di accertamento l’operaio é stato travolto da una vasca contenente sostanze cementizie che l’uomo stava pulendo. Schiacciato dalla vasca il 60enne è morto sul colpo. Immediato l’allarme dato dai colleghi dell’uomo: in pochi minuti sul posto è intervenuto il personale del Suem 118 ma per il 60enne non c’era già più nulla da fare. Sulla tragedia sono ora in corso le indagini del personale dello Spisal.

Mistero sulla morte di un operaio, i familiari: “Investito in un cantiere a Sagana, è stato un incidente sul lavoro”

Mario Nardi, 61enne di San Giuseppe Jato, è arrivato al pronto soccorso del Civico con lesioni da schiacciamento. L’uomo è deceduto in ospedale una settimana dopo. La Procura ha aperto un’inchiesta: indagato il titolare della ditta per omicidio colposo. I figli: “Ci hanno mentito, vogliamo sapere la verità e chi ha sbagliato deve pagare”

Un uomo è morto in ospedale dopo quello che, secondo quanto sostengono i familiari, è stato un incidente sul lavoro, anche se la dinamica resta ancora tutta da chiarire. La vittima si chiamava Mario Nardi, 61 anni, escavatorista esperto originario di San Giuseppe Jato, ed è deceduto lo scorso 23 giugno all’ospedale Civico, sette giorni dopo essere rimasto gravemente ferito a Sagana, località collinare del territorio di Monreale. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, sono in corso e mirano a far luce sui come sono andati i fatti. M. A., il titolare della ditta per la quale Nardi lavorava, è indagato per omicidio colposo.

Nardi, esperto manovratore di escavatori, aveva trascorso trent’anni al Nord, in un paesino in provincia di Lecco ed era stato assunto da appena sette giorni dalla ditta con un contratto a tempo determinato. Secondo quanto riferito dalla famiglia a PalermoToday, il sessantunenne “aveva bisogno di lavorare, voleva rendersi utile”. Sempre i familiari raccontano che l’uomo dopo l’incidente sarebbe stato trasportato a Palermo in auto, per poi entrare al pronto soccorso con un’ambulanza che l’avrebbe preso in carico in via Ernesto Basile. “Non è ancora chiaro – dicono i familiari – dove e in quali condizioni sia stato soccorso”. E proprio la famiglia denuncia opacità sin dalle prime comunicazioni ricevute. “Non sappiamo com’è giunto in ospedale, a un certo punto è arrivata un’ambulanza ma non sappiamo nulla di preciso – raccontano -. All’inizio ci hanno detto che era stato investito da un pick-up, poi da un cingolato, solo dopo giorni si è parlato di un escavatore. Ci hanno mentito”. 

26 Giugno

Certaldo, tragico malore sul lavoro: a 62 anni muore in un cantiere

E’ successo a Certaldo in provincia di Firenze. Il dramma si è consumato alle 7 del mattino

Certaldo (Firenze), 26 giugno 2025 – Tragico malore avvenuto in un cantiere edile a Certaldo, in via Cesare Battisti. E’ successo in via Battisti. Un uomo di 62 anni ha perso la vita alle 7 di questa mattina. Purtroppo inutili i soccorsi, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Sul posto, gli esperti di Medicina del lavoro e carabinieri per chiarire le cause della morte dell’uomo, che avrebbe accusato un malore mentre stava lavorando sul tetto. 

I vigili del fuoco hanno raggiunto l’uomo sulla parte più alta del ponteggio posizionato sulla facciata dell’edificio di due piani e dato assistenza al personale sanitario volontario alternandosi alle manovre di rianimazione cardio polmonare in attesa dell’arrivo del personale medico. Al termine delle operazioni di soccorso il medico ha purtroppo constato il decesso dell’uomo.

Il distaccamento di Empoli dei vigili del fuoco ha inviato sul posto il mezzo aereo che con il cestello ha consentito di trasportare la salma dell’uomo dal ponteggio al piano stradal

Incidente sul lavoro, morto operaio a Colobraro

Aveva 66 anni, Franco Celano, schiacciato da un cancello

Un operaio di 66 anni, Franco Celano, ha perso la vita rimanendo schiacciato da un cancello nella sede della ditta, per cui lavorava, che gestisce la raccolta rifiuti del paese. E’ accaduto nell’area artigianale di Colobraro. L’incidente si è verificato intorno alle 8,00 di stamane. L’uomo, addetto alla nettezza urbana, sarebbe stato travolto da un pesante cancello all’inizio del suo turno di lavoro. Inutile l’intervento del personale del 118 giunto sul posto. Sono in corso le indagini dei carabinieri per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Si tratta dell’ottava vittima sul lavoro in Basilicata dall’inizio dell’anno.

Operaio cade dal ponteggio, poi abbandonato alla fermata del bus

Il 19enne marocchino lasciato ferito sul marciapiede

Una scena inquietante, che racconta più di mille parole il volto oscuro di certi cantieri. Un giovane operaio marocchino di 19 anni è stato trovato ferito alla fermata dell’autobus “Marzenego”, in via Castellana a Mestre, dopo essere caduto da un’impalcatura durante il lavoro. Anziché ricevere assistenza immediata, è stato abbandonato come un peso scomodo sul ciglio della strada.

Una telefonata smentita e molti sospetti

L’episodio è avvenuto nelle prime ore del mattino del 26 giugno 2025. I carabinieri di Mestre, accorsi sul posto, hanno aperto un’indagine per chiarire dinamica, responsabilità e identità del datore di lavoro. Un dettaglio emerso durante le verifiche ha fatto scattare ulteriori allarmi: una prima chiamata al 118 segnalava l’incidente, ma subito dopo ne arrivava una seconda che lo smentiva. Un comportamento che solleva l’ipotesi di omissione di soccorso e, probabilmente, lavoro nero o mancato rispetto delle norme di sicurezza.

Andria, operaio agricolo 50enne si sente male mentre lavora in campagna all’alba e muore

L’uomo, Vincenzo Conversano, si è accasciato all’improvviso. Dieci anni fa la stessa tragedia: l’operaia agricola Paola Clemente moriva nelle campagne di Andria per il caldo il 13 luglio 2015

Un operaio agricolo di Andria, di 50 anni, è morto oggi intorno alle 6.30 nelle campagne di Andria mentre svolgeva il suo lavoro. L’uomo si è sentito male e si è accasciato: inutili i soccorsi. Lo rende noto la Asl della sesta provincia. Sono in corso le operazioni di verifica e di controllo sulla documentazione sanitaria a cura dello Spesal.


25 Giugno

69enne muore schiacciato da un trattore: tragedia a Ceresole

Un agricoltore ha perso la vita nel Cuneese in seguito a un grave incidente. Aperta un’inchiesta

Un altro infortunio mortale nei campi piemontesi, e ancora una volta nel Cuneese. A perdere la vita, questa mattina, è stato un agricoltore di 69 anni, trovato privo di sensi in un terreno agricolo in borgata Molino Marengo, nel comune di Ceresole d’Alba. L’uomo giaceva a terra, accanto al trattore con cui stava lavorando.

Sul posto sono intervenuti il reparto operativo dei carabinieri di Cuneo, un’ambulanza medicalizzata da Torino e l’elisoccorso del 118, ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Le cause dell’incidente non sono ancora del tutto chiare. Secondo una prima ricostruzione, il 69enne potrebbe essere stato colto da un malore, per poi finire a terra, venendo forse in parte travolto dal mezzo. A chiarire la dinamica sarà lo Spresal, il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, che ha avviato le verifiche del caso.

Quel che è certo è che si tratta di un infortunio sul lavoro, l’ennesimo a colpire il mondo agricolo piemontese. Solo pochi giorni fa, un altro uomo ha perso la vita in provincia di Cuneo, a Govoneschiacciato dal trattore mentre svolgeva lavori nei campi di un vicino.

Due morti in pochi giorni, stesso destino, stessa provincia. Tragedie che accendono i riflettori sulla sicurezza nei campi, dove la linea tra fatica e pericolo, troppo spesso, si spezza all’improvviso.

23 Giugno

Mortale infortunio sul lavoro nelle cave di Botticino

Una lastra di marmo ha schiacciato un operaio di 53 anni impegnato nell’attività estrattiva

È morto al Civile l’operaio di una cava di Botticino che questa mattina era stato schiacciato da una lastra di marmo. Adriano Mazzelli, questo il suo nome, aveva 53 anni ed abitava a Prevalle.

Per liberare il corpo è stato necessario un complesso intervento dei Vigili del fuoco che hanno sollevato la lastra di marmo con una gru; nonostante l’immediato trasferimento della vittima dell’infortunio all’Ospedale Civile, i medici non hanno potuto che constatare la gravità delle sue condizioni e la morte sopraggiunta poco dopo mezzogiorno.

Sulla dinamica dell’incidente  sono al lavoro Carabinieri e tecnici di Ats Brescia.

Si stacca ringhiera mentre lavorano su funi, due operai feriti

Il più grave dei due è stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. L’incidente è avvenuto a Santa Margherita

Due operai sono rimasti feriti, uno in modo grave, in seguito a un incidente sul lavoro, avvenuto intorno alle 10 di lunedì 23 giugno 2025 in via Partigiano Silvio Berto Solimano a Santa Margherita Ligure.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia municipale, auto mediche Tango 1 e 2 e un’ambulanza della Croce Bianca di Rapallo. Secondo quanto ricostruito finora i due operai stavano svolgendo lavori su fune quando una ringhiera si sarebbe staccata, colpendoli e facendoli precipitare a terra da un’altezza di circa tre metri e mezzo.

Il più grave dei due, entrambi trentenni, è stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino; l’altro in codice giallo a Lavagna. Avviate indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto ed escludere eventuali responsabilità. L’operaio più grave, nonostante il codice rosso, non ha perso conoscenza durante le fasi dei soccorsi.

Tragedia sul lavoro a Faloppio: morto schiacciato un operaio di 57 anni

Ancora pochi i dettagli emersi

Tragedia questa mattina a Faloppio in località Fornace, dove un uomo di 57 anni ha perso la vita a seguito di un grave infortunio sul lavoro, in una cava.

L’allarme è scattato poco dopo le 11, quando è stato richiesto l’intervento dei soccorsi per un incidente avvenuto all’interno di una struttura lavorativa. Sul posto sono stati inviati con urgenza un’ambulanza, un’automedica e l’elisoccorso, attivati dalla centrale operativa Soreu Laghi. Nonostante il rapido intervento, per il lavoratore non c’è stato nulla da fare: è stato dichiarato deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.

21 Giugno

Folgorato mentre esegue dei lavori: morto un operaio di 60 anni a Ficarazzi

La vittima è Giovanni Sanfilippo, il cui corpo è stato trovato senza vita accanto ad una cabina elettrica. E’ il secondo incidente in pochi giorni. Indagano i carabinieri. Disposta l’autopsia. La Cisl: “Basta con questa strage silenziosa

Un operaio di 60 anni, Giovanni Sanfilippo, è stato trovato morto vicino a una cabina di media tensione in via Mercè a Ficarazzi, probabilmente vittima di un incidente sul lavoro: da una prima verifica sembra che l’uomo sia rimasto folgorato. L’operaio stava realizzando lavori di muratura per conto terzi.

E’ successo ieri sera e sul posto sono intervenuti i tecnici Enel che hanno staccato l’impianto. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato la morte dell’operaio, i vigili del fuoco, ma anche i tecnici dell’Asp dello Spresal. La cabina è stata sequestrata e la salma di Sanfilippo è stata portata all’Istituto di medicina legale per eseguire l’autopsia, disposta dalla procura di Termini Imerese.

“Siamo stanchi ed esasperati, due lavoratori nel giro di due giorni hanno perso la vita svolgendo il proprio dovere, non possiamo più sopportare questa scia di sangue che nei nostri territori di Palermo e Trapani sta aumentando vertiginosamente”. Lo affermano Federica Badami, segretaria generale Cisl Palermo Trapani e il segretario generale Filca Cisl, Francesco Danese, dopo aver appreso  della morte dell’ennesimo lavoratore, un operaio di 60 anni rimasto folgorato a Ficarazzi, dopo l’incidente che era costato la vita ad un altro lavoratore in una cava a Castronovo di Sicilia

20 Giugno

Incidente sul lavoro: operaio di una ditta di costruzioni precipita da 9 metri, operato d’urgenza

L’intervento dei soccorritori nella zona industriale di Fiano Romano, a nord della Capitale

Incidente sul lavoro a Fiano Romano, in provincia di Roma. Un operaio dipendente di una ditta di costruzioni è precipitato al suolo da un’altezza di 9 metri. Grave è stato trasportato in ospedale dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. È accaduto giovedì pomeriggio nella zona industriale del comune a nord della Capitale.

Incidente sul lavoro a Fiano Romano

I soccorritori sono intervenuti in via del Lavoro. Qui, un operaio, 36enne romano, dipendente di una ditta di costruzioni, mentre era intento in lavori di manutenzione del tetto, per cause in corso di accertamento, perdeva l’equilibrio, precipitando al suolo da circa 9 metri di altezza. Personale sanitario del 118 ha trasportato l’uomo al policlinico Gemelli di Roma, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico e ricoverato in prognosi riservata.

Poggiomarino, operaio cade durante lo scarico merci e perde la vita: Carmine Vitolo aveva 55 anni

L’ennesima morte sul lavoro, sul posto i carabinieri

Poco fa i carabinieri della locale stazione sono intervenuti a via Arcivescovo D’Ambrosio per un incedente sul lavoro avvenuto a Poggiomarino, località in provincia di Napoli. Da una prima sommaria ricostruzione pare che poco prima un 55enne, Carmine Vitolo, operaio di una ditta operativa nel settore trasporto prodotti su strada, mentre effettuava lo scarico delle merci, è caduto da un’altezza di circa tre metri.

Si ribalta con il trattore: muore 91enne di Spoltore

Federacma rinnova l’allarme sulla sicurezza in agricoltura

Un altro dramma nelle campagne italiane. In località De Cesaris, nel comune di Spoltore, in provincia di Pescara, un uomo di 91 anni ha perso la vita mentre ripuliva un suo terreno a bordo di un trattore. Il mezzo si è improvvisamente ribaltato, travolgendolo. Nonostante il rapido intervento dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118, per l’anziano non c’è stato nulla da fare. I Carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Federacma – la Federazione Confcommercio delle associazioni dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime profondo cordoglio per la vittima e la sua famiglia, e torna a chiedere con forza l’attuazione urgente della revisione obbligatoria per i mezzi agricoli.

“Anche a 91 anni si può essere attivi in campagna – commenta il presidente di Federacma, Andrea Borio – ma proprio per questo serve garantire che ogni trattore sia sicuro, efficiente, dotato di sistemi antiribaltamento funzionanti. Ogni mezzo agricolo, anche se usato per lavori di pochi minuti su un terreno privato, può trasformarsi in una trappola mortale”.

In Italia, oltre 100 persone muoiono ogni anno in incidenti legati all’uso di trattori, la maggior parte dei quali per ribaltamento del mezzo. Rollbar, cinture di sicurezza, dispositivi di blocco, freni affidabili: questi strumenti salvano vite. Ma la legge che impone la revisione tecnica, approvata dieci anni fa, è ancora inapplicata perché manca il decreto attuativo.

“Non possiamo accettare che una norma pensata per prevenire morti come questa resti sulla carta – prosegue Borio –. Lo Stato deve assumersi la responsabilità di attuarla e Federacma è pronta a collaborare con tutte le istituzioni per renderla operativa ovunque, dalle grandi aziende agricole ai piccoli fondi familiari. La sicurezza non ha età e non ha confini catastali – conclude Borio –. Serve una vera cultura della prevenzione che coinvolga tutti, anche chi coltiva per passione o per tradizione. Altrimenti, continueremo a contare tragedie come quella di Spoltore”.

19 giugno

Incidente sul lavoro in una cava a Castronovo: muore un operaio

La vittima, orginaria di Cammarata, in provincia di Agrigento, aveva 65 anni. L’uomo è rimasto schiacciato da un mezzo meccanico. Indagano i carabinieri

Tragedia sul lavoro a Castronovo di Sicilia. Un operaio di 65 anni, Elio Reina, di Cammarata, nell’Agrigentino, è morto dopo essere stato schiacciato da un mezzo meccanico all’interno di una cava di proprietà di un piccolo imprenditore di San Giovanni Gemini. L’incidente è avvenuto ieri ma la notizia è trapelata solo nelle scorse ore.

L’uomo, nonostante i soccorsi rapidi, è morto sul colpo. Sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri per effettuare i rilievi. La salma è stata subito restituita ai familiari per celebrare i funerali. L’ultimo saluto a Reina, che lascia la moglie e due figli, è in programma domani alle 15,30 nella chiesa madre di Cammarata.

“Ancora una volta, nella nostra regione, che già sta in cima a questa triste classifica, un lavoratore, una persona, non farà più rientro a casa – affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Alfio Mannino con Francesco Lucchesi, Leonardo La Piana con Emanuele Gallo e Luisella Lionti con Ignazio Baudo – lasciando nello sconforto e nella disperazione i propri cari. Una condizione che non accettiamo più. Da troppo tempo denunciamo condizioni di lavoro scadenti e spesso al limite del disumano”.

Incidente mortale nel Modenese: vittima un camionista di 56 anni

Lo schianto sulla Fondovalle Panaro, all’altezza di Ponte Chiozzo. Ancora non è chiara la dinamica: pare che il conducente abbia perso il controllo del mezzo per poi finire in una scarpata

Ponte Chiozzo (Modena), 19 giugno 2025 – Ancora un incidente mortale sulle strade della provincia modenese. Poco fa, intorno alle 14.30 a perdere la vita in un tragico schianto è stato un camionista di 56 anni. Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente: pare che il conducente abbia perso il controllo del mezzo per poi finire in una scarpata. Lo schianto si è verificato sulla Sp4 fondovalle Panaro, all’altezza di Ponte Chiozzo.

L’autocarro condotto dalla vittima è fuoriuscito dalla carreggiata e rimasto ribaltato su un fianco. Sul posto sono accorsi subito i vigili del fuoco, che hanno estratto il conducente dalla cabina del mezzo, gli agenti della polizia locale per regolare la circolazione e i carabinieri, che si stanno ora occupando degli accertamenti di rito, al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente. Inevitabili i disagi alla circolazione sul tratto di strada interessato.

Modena: agricoltore muore schiacciato dal trattore. Federacma: “Serve la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli,,

Un agricoltore di 66 anni è deceduto nel Comune di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, dopo essere rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando a pochi passi dalla sua abitazione, nei pressi di un fossato.

Quando è scattato l’allarme, l’uomo era già senza vita. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con elisoccorso e automedica, ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile.

Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Cavezzo.

Federacma – la Federazione Confcommercio delle associazioni dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime il proprio cordoglio e rilancia l’allarme sulla sicurezza dei mezzi agricoli, a fronte dell’ennesima morte evitabile.

Non possiamo accettare che episodi del genere vengano archiviati come fatalità – dichiara il presidente di Federacma, Andrea Borio –. Il ribaltamento dei trattori è la prima causa di morte in agricoltura, ma è anche quella più prevenibile: serve una cultura della sicurezza, ma soprattutto serve applicare le norme già esistenti”.

La legge sulla revisione tecnica obbligatoria dei mezzi agricoli risale al 2015, ma da dieci anni si attende il decreto attuativo che ne renda possibile l’applicazione. Il risultato è che migliaia di trattori circolano senza controlli, senza dispositivi come rollbar e cinture, senza garanzie minime di sicurezza.

18 Giugno

Cava di granito, morto imprenditore 73enne in Gallura

18 giugno 2025 – Tragedia sul lavoro in Gallura. Pietro Bua, imprenditore di 73 anni ed ex titolare della cava Bua Graniti, ha perso la vita nel pomeriggio di oggi dopo essere rimasto schiacciato da una lastra di granito all’interno dell’impianto di estrazione situato in località Biralò, nel territorio comunale di Buddusò (Sassari). L’uomo si trovava nel piazzale dell’azienda durante le consuete operazioni di movimentazione del materiale con una gru, quando – per cause ancora in corso di accertamento – una delle lastre si è improvvisamente staccata, colpendolo in pieno e provocando lesioni fatali.

Nonostante l’arrivo tempestivo dei sanitari del 118, per l’anziano imprenditore non c’è stato nulla da fare: il personale medico ha potuto soltanto constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Ozieri, i vigili del fuoco e gli ispettori dello Spresal dell’ATS per i rilievi e l’apertura di un’indagine sulla dinamica dell’incidente. Gli investigatori stanno lavorando per capire se tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente fossero state adottate correttamente e se ci siano state eventuali negligenze nella gestione del sito.

Pietro Bua era una figura molto nota a Buddusò, pioniere del settore estrattivo gallurese. Sebbene avesse da tempo ceduto la gestione della cava al figlio, continuava a frequentare l’impianto con regolarità, spesso per controlli informali o per semplice affezione a quello che era stato il lavoro di una vita. Proprio questa abitudine a restare presente sul posto lo ha condotto, oggi, al tragico epilogo.

17 Giugno

Incidente sul lavoro a Taranto: 55enne trovato morto in un’azienda di autodemolizioni

Vito Penna, 55 anni, potrebbe essere stato schiacciato da un’auto impilata. I carabinieri e i tecnici dello Spesal indagano sull’incidente

È stato trovato senza vita nell’azienda di autodemolizioni in cui era impiegato. Il cadavere di Vito Penna, operaio di 55 anni, è stato rinvenuto ieri nell’agro di Palagiano, in provincia di Taranto, forse schiacciato da un’auto impilata. La dinamica dell’incidente tuttavia è ancora da accertare. A nulla è servito l’intervento dei soccorritori del 118.

I Carabinieri della compagnia di Massafra e i tecnici dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl indagano sulla morte dell’operaio: stanno effettuando rilievi e verifiche per constatare eventuali responsabilità legate a malfunzionamenti o errori umani

Il piede rimane incastrato nel muletto: gravemente ferito operaio bresciano di 21 anni

Grave incidente questa mattina alle 10 all’interno dell’azienda Savi Asian Food di Quinzano d’Oglio, vittima un dipendente di origini indiane. Ecco cos’è accaduto

Quinzano d’Oglio (Brescia), 17 giugno 2025 – Perde il controllo del muletto, che stava manovrando per spostare delle merci, e il piede gli rimane incastrato nel pesantissimo macchinario provocandogli un grave trauma. L’ennesimo infortunio sul lavoro si è verificato questa mattina poco dopo le 10 all’interno dell’azienda “Savi Asian Food” di Quinzano d’Oglio, nella zona industriale della cittadina della Bassa Bresciana. 

Vittima un giovane di 21 anni, di origini indiane e impiegato dell’azienda che, secondo quanto riportato dall’Azienda regionale per le emergenze sanitarie, ha subito un gravissimo schiacciamento all’arto. Vista la gravità della situazione – a dare l’allarme sono stati i dipendenti-colleghi presenti in quel momento – il 118 ha inviato sul posto oltre all’ambulanza della Croce Bianca di Leno, l’automedica e anche l’elisoccorso. Prestate le prime cure, il 21enne è stato portato in codice rosso ai Civili di Brescia.  

Grave caduta nel cantiere, ancora un infortunio sul lavoro: operaio finisce in ospedale

Non si arresta la scia di infortuni sul lavoro nel Ravennate: l’uomo è stato prontamente soccorso dal 118. Sul posto Polizia e Medicina del Lavoro per chiarire le cause dell’accaduto

Si conta ancora un grave infortunio nel Ravennate. Stavolta l’incidente che vede un operaio ferito è avvenuto intorno alle 8.30 all’interno del cantiere per l’intervento di ampliamento dell’istituto tecnico per geometri “C. Morigia” di Ravenna, sul lato che dà verso piazzale del Commercio.

Sulla vicenda sono in corso le indagini da parte della Polizia di Stato e della Medicina sul lavoro. Stando a una prima ricostruzione, pare che un lavoratore, italiano di 33 anni, sia caduto, forse da un ponteggio, riportando traumi alla testa. Subito sul posto sono giunti i soccorsi del 118 con ambulanza e automedica. L’uomo sarebbe rimasto sempre vigile, ma per il tipo di trauma riportato, si è deciso di trasportarlo all’ospedale Bufalini di Cesena con codice di media gravità.

Un altro caso di infortunio nel territorio ravennate, dove si è tornato ad affrontare il tema della sicurezza sul lavoro in seguito ai tre incidenti mortali avvenuti tra fine aprile e inizio giugno. Tragici episodi che hanno portato nei giorni scorsi i sindacati a manifestare con un presidio di fronte alla Prefettura di Ravenna.

Rimane folgorato mentre lavora in un impianto fotovoltaico, morto 26enne

Ennesimo caso di incidente sul lavoro. Il giovane stava effettuando un intervento in contrada Genovese. All’arrivo dei soccorritori non c’era più nulla da fare

Un giovane operaio di 26 anni, Samuel Scacciaferro, è morto folgorato mentre stava lavorando ad un impianto fotovoltaico ubicato in contrada Genovese tra Menfi e Santa Margherita di Belìce. La vittima, originaria di Caccamo, secondo una prima sommaria ricostruzione, stava effettuando un intervento di installazione, dato che l’impianto risulterebbe in fase di costruzione, quando qualcosa è andato storto.

Immediati i soccorsi per cercare di rianimare il ragazzo, dipendente di una ditta specializzata, ma nonostante diversi tentativi da parte del personale medico del 118 per lui non c’è stato nulla da fare.

Schiacciato dal trattore che stava guidando, morto 66enne

L’infortunio in un campo agricolo nella Bassa Modenese

Ennesimo infortunio mortale nelle campagne della Bassa Modenese: un uomo è morto schiacciato sotto al trattore che stava guidando, nei pressi della propria abitazione.

A perdere la vita un 66enne: l’incidente è avvenuto in un campo agricolo di via Rotta a San Felice sul Panaro.

In base ai primi accertamenti svolti dai Carabinieri di Cavezzo, subito intervenuti sul posto l’uomo stava lavorando nel campo quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è ribaltato con il mezzo in un fossato.
    Purtroppo ogni tentativo di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 è risultato vano: l’uomo è morto schiacciato sotto al mezzo agricolo. Sul posto era atterrato anche l’elisoccorso di Bologna. Oltre ai Carabinieri sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Medicina del Lavoro.