Amianto : Sentenze

Milano, amianto alla Scala, in appello confermate assoluzioni. Comitato difesa salute: “Sentenza indegna, fu una strage silenziosa”

Sono stati assolti anche in appello le quattro persone, tra ex vertici e consulenti del Teatro alla Scala, imputate con l’accusa di omicidio colposo di alcuni lavoratori morti di tumore per la presenza di amianto prima delle bonifiche dei locali del Piermarini. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Corte d’appello confermando la sentenza di primo grado del 30 aprile 2021.

Il verdetto era stato impugnato dal pm Maurizio Ascione, applicato poi nel processo di secondo grado. Gli imputati per cui era stata chiesta la condanna erano Carlo Fontana, l’ex sovrintendente della Scala dal primo ottobre 1990 al 24 febbraio 2005, Giovanni Traina, dal 1987 referente del Centro Diagnostico Italiano e successivamente, con la Società di Prevenzione, consulente esterno del Teatro in materia di igiene e sicurezza, Franco Malgrande, direttore tecnico dal primo gennaio 1994 e dal primo aprile 1995 direttore dell’allestimento scenico e Maria Rosaria Samoggia, alla direzione affari generali dal 27 settembre 1991 al 21 ottobre 1996. Le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni.

In questo paese se rubi una mela per fame vai in galera; se rubi migliaia di vite umane “il fatto non sussiste”.

20 Dicembre 2022

Uscito fuoristrada con betoniera, finito in una scarpata

Operaio muore in cantiere nel Messinese

(ANSA) – MESSINA, 20 DIC – Un operaio di 49 anni è morto a Ucria (Me) mentre lavorava nel cantiere per un’opera di adeguamento sismico e idrogeologico.

L’uomo è uscito fuori strada con una betoniera finendo in una scarpata e muorendo sul colpo.

Originario di Favara, nell’Agrigentino, era impiegato in una ditta privata che eseguiva i lavori di Protezione civile, appaltati per la messa in sicurezza del territorio. (ANSA).

19 Dicembre 2022

Ancora morti sul lavoro: perde la vita a 46 anni. Fatale la caduta dal tetto

Tragedia a Marina di Massa, inutile la corsa all’ospedale delle Apuane

arina di Massa, 19 dicembre 2022 – Un uomo di 46 anni, romeno, è morto questa mattina a Marina di Massa dopo un tragico volo dal tetto sul quale stava lavorando.

L’uomo stava lavorando in un cantiere di una villetta sul viale Mattei a Marina di Massa (Massa Carrara). Secondo le prime testimonianze il 46enne stava intervenendo sul tetto per sostituire la copertura, quando è caduto a seguito del cedimento di una parte del tetto, facendo un volo di oltre cinque metri.

L’allarme è scattato immediatamente, così come i soccorsi, con un’ambulanza che ha trasportato l’operaio, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, al pronto soccorso del Noa, distante poche centinaia di metri da cantiere.

Qua però l’uomo è deceduto dopo poco a causa delle gravi ferite riportate. Sul luogo della tragedia sono subito intervenuti anche i vigili del fuoco e i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl. Sul posto anche i rappresentanti della Fillea Cgil, che hanno puntato il dito sul rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Amianto:Aviazione Civile

Aviazione civile, Cassazione conferma esposizione ad amianto

Aviazione civile e amianto. “Con la più recente sentenza della corte di Cassazione n. 35228 del 2022, si pone la parola fine in ordine alla conferma della elevata esposizione amianto anche in questo settore. Questa esposizione naturalmente riguarda anche l’Aeronautica militare. Infatti, nella componentistica degli aeromobili l’amianto ha avuto un ruolo decisivo, non solo per le sue qualità antincendio, ma anche per la sua forte resistenza e il poco peso”. Così ha commentato il pronunciamento degli Ermellini il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, che assiste la famiglia di Aldo Converso. L’uomo è stato tecnico aeronautico nelle aziende Ati e Atitec tra il 1966 e il 2004, presso l’officina di Napoli Capodichino. Nel 2006 morì per un mesotelioma causato dall’asbesto.

Nel dispositivo sancisce un importante principio: “L’accertamento incidentale in sede civile del fatto costituente reato (e quindi della responsabilità penale del datore di lavoro, ndr), sia nel caso di azione proposta dal lavoratore per la condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno cd. differenziale, sia nel caso della azione di regresso proposta dall’Inail, deve essere condotto secondo le regole comuni della responsabilità contrattuale, anche in ordine all’elemento soggettivo della colpa e del nesso causale tra fatto ed evento”.

Significa che l’accertamento del reato in sede civile risponde non alle regole del diritto penale, ma a quelle del civile. In questo secondo caso per la prova vige il principio del “più probabile che non” e non, come in sede penale, dell’“oltre ogni ragionevole dubbio”.

E’ una differenza fondamentale perchè dimostrare qualcosa oltre ogni ragionevole dubbio è molto più difficile. Nelle cause civili sul lavoro, quindi, è ora sufficiente dimostrare la violazione delle norme cautelari non solo per provare la colpa, ma anche il nesso causale tra l’esposizione all’amianto e la patologia asbesto correlata

16 Dicembre 2022

Incidenti lavoro: morto edile caduto da ponteggio

Carmelo Spanò era rimasto ferito il 5 dicembre a Ventimiglia

E’ morto oggi all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure Carmelo Spanò, di 51 anni, titolare di una impresa edile, che era rimasto ferito in modo grave dopo una caduta da un ponteggio.

L’incidente era avvenuto lo scorso 5 dicembre in via Cavour a Ventimiglia (Imperia).

Spanò era caduto da una scala mentre era intento a sistemare una trave di un ponteggio. Aveva compiuto un volo di tre metri e cadendo a terra si era procurato gravi ferite. Soccorso dal personale del 118 e da un’ambulanza della Croce Verde Intemelia era stato accompagnato all’elisoccorso per il successivo trasferimento all’ospedale savonese, dove è giunto in condizioni disperate. Da quel momento non si è più ripreso. (ANSA).

15 Dicembre 2022

Rider investito e ucciso a Roma: il giovane che lo ha travolto positivo al test della droga

La tragedia martedì notte nel quartiere di Tomba di Nerone. L’autista della Fiat 500 è stato arrestato

n rider indiano di 28 anni è stato travolto e ucciso da un ragazzo di 22 anni al volante di una Fiat 500, nel quadrante nord di Roma. Muralidharan Abhishek, il nome della vittima, era a bordo di uno motorino Honda e stava lavorando.

L’incidente, secondo quanto si è appreso, è avvenuto nella notte di mercoledì 14 dicembre in via Santi Cosma e Damiano, nella zona di Tomba di Nerone. Sul posto gli agenti del XIV gruppo Monte Mario della polizia locale di Roma capitale e il personale del 118. 

Il conducente dell’auto è risultato positivo agli stupefacenti ed è stato arrestato. È accusato di omicidio stradale. La sua posizione è al vaglio della magistratura. Oggi, invece, il medico legale riceverà l’incarico da parte del sostituto procuratore per effettuare autopsia all’ospedale Gemelli. La polizia locale lavora per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. 

14 Dicembre 2022

Tragedia in cantina, operaio 43enne muore asfissiato in una cisterna nel Trevigiano

Incidente sul lavoro alle 11.30 circa di oggi, 14 dicembre, a Cessalto, alla “Corvezzo” via Palù. A perdere la vita Dritan Mecaj, lascia moglie e un figlio di 11 anni. Intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, medico e infermieri del Suem 118 e gli ispettori del nucleo Spisal dell’Ulss 2

Tragedia del lavoro nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 14 dicembre, poco dopo le 11.30, a Cessalto all’interno dell’azienda vitivinicola Corvezzo. Secondo una prima ricostruzione un operaio albanese di 43 anni, residente nella zona, Dritan Mecaj, è rimasto soffocato mentre stava lavorando all’interno di una cisterna in acciaio, in autoclave, utilizzata solitamente per stoccare il vino. Fatali sarebbe stata l’anidride carbonica. Intervenuti sul posto medico e infermieri del Suem 118 che hanno tentato inutilmente di rianimare l’operaio, subito svenuto. Per gli accertamenti del caso sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cessalto e i tecnici del nucleo Spisal dell’Ulss 2. Intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Motta di Livenza. Dritan Mecaj viveva da molti anni in Italia e fin dal 1992 lavorava per la Corvezzo Vinery (il patron Renzo è stato presidente del calcio Treviso), era sposato con una connazionale ed era padre di un bambino di 11 anni. «Siamo rimasti molto colpiti, grande cordoglio per la sua famiglia: era inserito da anni, un grande lavoratore»: ha detto il sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato.

13 Dicembre 2022

Tragico incidente sul lavoro a Pavone Canavese: uomo morto schiacciato dal suo trattore

Quando la compagna del padre se n’è accorta era ormai troppo tardi per salvarlo

Tragico incidente sul lavoro in borgata Sanguignolo a Pavone Canavese nel pomeriggio di oggi. Alessandro Anselmo, 33enne dipendente dell’azienda agricola del padre e residente lì, è morto schiacciato slla ruota di un trattore da cui era appena sceso mentre stava eseguendo alcuni interventi. Il decesso è avvenuto sul colpo, come ha stabilito il medico legale intervenuto sul posto.

Ad accorgersi dell’accaduto, quando ormai era troppo tardi per salvare l’uomo, è stata la convivente del padre, che ha dato l’allarme. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri della compagnia di Ivrea e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4, a cui competono le indagini sull’accaduto.

11 dicembre 2022

Dramma in campagna: il trattore si ribalta, muore anziano: inutili i soccorsi

L’incidente nelle campagne di Nocera Umbra

Dramma nelle campagne di Nocera Umbra. Nel pomeriggio di domenica 11 dicembre, per cause ancora in fase di accertamento, il trattore guidato da un anziano si è ribaltato. L’uomo è morto. Inutili, purtroppo, i soccorsi. Sul posto vigili del fuoco, 118 e carabinieri.

10 Dicembre 2022

Cesena: incidente sul lavoro a Gatteo, operaio muore dopo caduta da muletto

Tragedia in una ditta di imballaggi industriali, il colpo alla testa sarebbe stato fatale all’uomo che lascia la moglie e tre figli. Si Cobas: stato di agitazione e sciopero immediato

Un uomo di 51 anni di origine senegalese e residente a Rimini ha perso la vita cadendo da un carrello elevatore all’interno di una fabbrica che costruisce imballaggi industriali in legno 

Tragedia sul lavoro nel Cesenate. La scorsa notte un operaio di 51 anni origine senegalese ha perso la vita cadendo dalle forche di un carrello elevatore. L’incidente è avvenuto  a Gatteo, in provincia di Forlì-Cesena, in un’azienda che si occupa di imballaggi industriali in legno. La dinamica è al vaglio degli inquirenti. 

Un altro Mondo senza Amianto è possibile