Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

10 Febbraio

Incidente sul lavoro a Locana: operaio caduto in una vasca, trasportato in ospedale

Le sue condizioni non sono gravi

Un operaio è rimasto ferito precipitando in una vasca all’interno del cantiere di realizzazione del nuovo potabilizzatore delle acque della Smat in frazione Praie a Locana nella mattinata di oggi, lunedì 10 febbraio 2025. È stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Cto di Torino, dove gli è stata riscontrata la frattura di una caviglia. Sul posto, oltre ai sanitari, sono intervenuti i vigili del fuoco del reparto volo del comando provinciale, con l’elicottero Drago, i loro colleghi del distaccamento di Ivrea e quelli del nucleo speleo-alpino-fluviale, oltre ai carabinieri della compagnia di Ivrea e agli ispettori dello Spresal dell’Asl To4, a cui competono le indagini sull’accaduto.

Lasciato ferito davanti all’ospedale, indagato imprenditore

Fascicolo in procura sul caso dell’operaio 22enne nel Torinese

Il nome di un imprenditore di origine romena è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Torino per il caso dell’operaio di 22 anni che il 3 febbraio è stato portato all’ospedale di Rivoli (Torino) con ferite verosimilmente riconducibili a incidente sul lavoro, in un cantiere edile.
    L’indagato è il responsabile di una ditta individuale che si occupa di demolizioni.

Il fascicolo è aperto per lesioni colpose gravissime.

La vittima è un peruviano che, secondo quanto ricostruito, era al suo secondo giorno di lavoro e ancora non aveva portato all’imprenditore i documenti necessari per la messa in regola. A portarlo in ospedale sarebbe stato lo stesso romeno.

Amianto : Sentenze

Taranto, operaio lavora per 20 anni sulle navi militari e muore per l’amianto. Il ministero della Difesa dovrà risarcire

Il Tribunale:«Non osservate le norme di sicurezza». Disposto un risarcimento di 50 mila euro ai familiari

Dal 1972 al 1992 ha lavorato sulle navi della Marina militare entrando in contatto con l’amianto ma senza indossare i dispositivi di protezione dalla dispersione in aria delle fibre del micidiale minerale. È stato così colpito da un carcinoma polmonare con successive metastasi e la malattia l’ha condotto a morte. Ora il giudice Raffaele Ciquera, del tribunale del Lavoro di Taranto, ha condannato il ministero della Difesa a risarcire la famiglia, moglie e due figli, con 50mila euro

L’uomo, che lavorava come operaio manutentore e movimentatore di materiali in una ditta appaltatrice dell’Arsenale militare, s’è trovato per vent’anni in un ambiente di lavoro a rischio perché era incaricato di rimuovere l’amianto senza utilizzare guanti, calzari e tute di protezione per fronteggiare il pericolo degli effetti nocivi del contatto. 

Ansia da esposizione all’amianto: «È una malattia professionale». Il caso dell’operaio toscano

Riconosciute le ragioni di un ex carpentiere dello stabilimento di Larderello: i motivi

GROSSETO. Fabio a maggio compirà 58 anni. Da tempo, da troppo tempo, convive con l’angoscia di potersi ammalare. Ex operaio di Enel a Larderello – carpentiere, tirafilista e manutentore degli impianti di alta tensione – ha visto tanti suoi colleghi rimanere vittime delle conseguenze dell’esposizione all’amianto. Lui no, non ha avuto nulla, ma ha sviluppato uno “stato ansioso-ansia anticipatoria” connesso proprio alla paura che un giorno tutto ciò potesse o possa ancora capitare anche a lui. L’Inail non ha mai voluto riconoscere questa patologia psichica come malattia professionale. Ma Fabio ha presentato ricorso in Tribunale e il giudice gli ha dato ragione.

9 Febbraio

Incidente sul lavoro a Montesano sulla Marcellana: operaio ferito gravemente a un braccio

Un operaio di 59 anni, per cause da accertare, è rimasto incastrato in un macchinario ed ha riportato gravi lesioni al braccio

Incidente sul lavoro, ieri, in un caseificio di Montesano sulla Marcellana: un operaio di 59 anni, per cause da accertare, è rimasto incastrato in un macchinario ed ha riportato gravi lesioni al braccio. 

I soccorsi

Sul posto, allertati dai colleghi, sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 che hanno soccorso il malcapitato, conducendolo in ospedale, dove è stato ricoverato. Si indaga, dunque, per ricostruire l’esatta dinamica e le cause dell’accaduto.

Sospetta intossicazione sul lavoro, bracciante in gravi condizioni. Amputata una gamba

Il 46enne avrebbe sviluppato una necrosi agli arti. È ricoverato da giorni all’ospedale Santa Maria Goretti. La Cigl del Lazio: “Si faccia chiarezza su quanto accaduto”

Un bracciante agricolo di origine indiana, di 46 anni, è ricoverato da giorni in gravi condizioni all’ospedale “Goretti” di Latina, come spiega l’Ansa. L’uomo avrebbe riportato un’intossicazione in circostanze ancora poco chiare, forse riconducibili al contatto prolungato con prodotti chimici che avrebbe maneggiato al lavoro senza utilizzare le dovute precauzioni. Il 46enne avrebbe sviluppato una necrosi agli arti, tanto che si è resa necessaria l’amputazione di una gamba. Rischia ora di perdere anche gli altri arti.

La Cigl del Lazio, in un comunicato, afferma: “Nell’esprimere al bracciante tutta la nostra vicinanza auspichiamo che la magistratura e le forze di polizia del territorio, che stanno già facendo un gran lavoro in una situazione difficilissima, facciano chiarezza al più presto su quanto accaduto. Ribadiamo quanto sia necessario intensificare il confronto sul tavolo della Prefettura di Latina e dare piena attuazione a quanto stabilito nel recente protocollo contro lo sfruttamento lavorativo tra Procura, enti ispettivi, forze dell’ordine e azienda sanitaria locale, rafforzandone i contenuti ed estendendone l’efficacia a tutti i settori.

7 Febbraio

Colpito alla testa da un tubo: morto l’operaio coinvolto in un incidente sul lavoro a Santeramo

L’uomo era in ospedale al Miulli ricoverato in gravissime condizioni dopo essere rimasto ferito mentre lavorava all’interno del Palacooper

Non ce l’ha fatta l’operaio che ieri, giovedì 6 febbraio, era stato colpito alla testa da un tubo mentre si trovava al lavoro nel palazzetto dello sport di Santeramo in Colle.

Trasportato in condizioni disperate all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, il 59enne è deceduto oggi. La conferma è arrivata con un post su Facebook di Vincenzo Casone, sindaco di Santeramo in Colle, il quale ha espresso cordoglio per la tragedia: “Desidero esprimere, a nome dell’amministrazione e dell’intera cittadinanza, profondo cordoglio alla famiglia del capocantiere di un’azienda non locale, appaltatrice dei lavori in corso presso il Palacooper, venuto a mancare per un tragico incidente sul lavoro. Che la terra gli sia lieve”.

-“Dopo tanti disperati tentativi, è morto questa mattina l’edile gravinese di 59 anni, che nella giornata di ieri è stato coinvolto in un grave incidente sul lavoro nel cantiere pubblico di riqualificazione del Palazzetto dello Sport di Santeramo in Colle, nell’area metropolitana di Bari – si legge in una nota diffusa da Fillea Cgil (Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell’edilizia, delle industrie affini ed estrattive) -. Registriamo la terza morte, solo nei cantieri della provincia di Bari, in meno di 30 giorni: non possiamo più tollerare che la sicurezza nei cantieri venga trattata come un costo da tagliare. Ogni giorno lavoratrici e lavoratori escono di casa per guadagnarsi da vivere e troppo spesso non fanno ritorno. Queste tragedie non sono mai fatalità, ma il risultato di scelte sbagliate in materia di appalti e sicurezza sul lavoro”.

Infortunio sul lavoro: resta con la gamba incastrata sotto l’escavatore. E’ grave

Protagonista un uomo che stava eseguendo dei lavori lungo la Sp31 all’altezza di Chiusdino

Chiusdino (Siena), 7 febbraio 2025 – Grave infortunio sul lavoro nel senese. Accade a Chiusdino, dove un operaio è rimasto con una gamba incastrata sotto il montante di un escavatore mentre era impegnato in attività lavorative. Il pronto intervento dell’unità dei Vigili del Fuoco ha permesso di liberare l’uomo, che è stato immediatamente consegnato al personale medico del 118.

Quattro morti in due giorni, è strage del lavoro tra Puglia e Basilicata. A Santeramo deceduto l’operaio colpito da un tubo

Oltre al 60enne, arrivato gravissimo al Miulli di Acquaviva, sono morti un agricoltore 61enne di San Vito dei Normanni e un collega 48enne di Grassano Lucano. A Ferrandina, 50enne è caduto nella grata del depuratore

Nel Brindisino agricoltore schiacciato dal trattore

Nella serata del 6 febbraio, invece, a San Vito dei Normanni, il 61enne Francesco Mansueto è stato schiacciato da un trattore. A quanto si apprende, l’uomo era all’interno della sua proprietà, intento a manovrare il mezzo agricolo. Molto probabilmente, si è accorto di non aver fermato il trattore e ha provato a salire sul mezzo per bloccarlo, ma è stato travolto dalla ruota posteriore sinistra. Sul luogo, i carabinieri e il personale dello Spesal per i rilievi del caso.

I morti sul lavoro tra Ferrandina e Grassano Lucano

Anche la Basilicata è stata segnata dal dolore nella mattinata del 7 febbraio. Alle ore 8 circa, a Ferrandina, il 50enne Antonio Pirretti – dipendente di una ditta esterna di manutenzione – ha perso la vita cadendo in una griglia del depuratore di Acquedotto Lucano. Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora ignote. Infatti, le autorità competenti hanno avviato le indagini per chiarire le responsabilità e le dinamiche della tragedia. 
Al momento non si esclude possa avere avuto un malore prima della caduta. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale medico del 118, arrivati sul posto con un’ambulanza e un elicottero. Tuttavia, i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

6 Febbraio

Incidente sul lavoro nel Barese: operaio in gravissime condizioni

E’ accaduto a Santeramo: l’uomo era impegnato in lavori nel PalaCooper, il palazzetto dello sport della cittadina. Sul posto carabinieri e Spesal

ricoverato in gravissime condizioni un operaio 52enne, rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro avvenuto oggi, 6 febbraio, a Santeramo, nel Barese. L’uomo era impegnato in lavori all’interno del PalaCooper, il palazzetto dello sport della cittadina.

Al vaglio la ricostruzione dell’accaduto: secondo prime informazioni, l’uomo sarebbe stato colpito alla testa da un tubo. Soccorso dal 118, è stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime. Sul posto, per gli accertamenti del caso, sono giunti i carabinieri e il personale dello Spesal.

Amianto : Sentenze

Amianto killer sulle navi militari, Difesa condannata a risarcire 280 mila euro per il motorista morto

Dal 1992 vietato l’amianto sulle navi, ma continua a mietere vittime: 2000 casi di mesotelioma nel settore marittimo-difesa. La Marina stanzia 54 milioni per le bonifiche entro 2030

Il ministero della difesa è stato condannato dal tribunale civile di Torino a versare 280 mila di risarcimento alla figlia di un militare deceduto in città  a 60 anni, nel 2010, per una malattia legata all’esposizione all’amianto. 

A riportare la notizia l’avvocato della donna, Ezio Bonanni. L’uomo, Luigi Angelo Pittau, motorista navale, aveva prestato servizio nelle unità della Marina e in diverse basi dove, in qualità di tecnico meccanico, si occupava di manutenzione delle caldaie a turbine e a vapore.

«Nel 2019 – spiega Bonanni – il Ministero della Difesa aveva dovuto emettere, a seguito di una pronuncia della Corte d’appello di Torino, il decreto di riconoscimento di Pittau di `Vittima del dovere con equiparazione´». La sentenza è per  Bonanni «l’ennesima condanna, in sede civile, a carico della Difesa per la malattia e il decesso di un militare per l’elevata e non cautelata esposizione a fibre e polveri d’amianto nelle unità navali e nelle basi arsenalizie».

5 Febbraio

Un operaio è morto nel porto di Genova, altri 4 feriti sul lavoro in Brianza, nel Pratese, Lecco e Pistoia

La vittima, 36 anni sarebbe stata colpita da un’elica. Un collega è in stato di choc

Ancora un morto sul lavoro e ancora feriti. Di nuovo a Genova, a molo Giano, dove nel 2013 crollò la torre piloti del porto uccidendo nove lavoratori, questa volta la vittima è un operaio di 36 anni schiacciato da un’elica di manovra di uno yatch in un bacino delle riparazioni navali.

A Lecco, Pistoia e Prato, invece, tre persone sono rimaste ferite in modo grave: una è caduta da un tetto di un capannone, un’altra travolta dall’esplosione di una cabina elettrica e l’ultima colpita da calcinacci caduti da una galleria. Lorenzo Bertanelli, originario di Marina di Massa, era sotto la carena dell’imbarcazione su una specie di ponteggio di due metri insieme a un collega, nel bacino 2 di Ente Bacini, in un appalto per i cantieri navali Amico & Co. Avevano appena smontato il ‘thruster’, l’elica di manovra del peso di due tonnellate mezzo, e lo stavano calando a terra dopo averlo appoggiato a una sorta di sella.

“All’improvviso – il racconto dell’operaio sopravvissuto – l’elica ha come perso l’equilibrio ed è scivolata. Ha colpito Lorenzo e sfondato l’impalcatura. Il mio collega è precipitato e l’elica gli è caduta addosso”. Cosa sia andato storto in quella che è una operazione delicatissima e complessa saranno gli ispettori del nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3 a chiarirlo. Sul posto sono arrivati i medici del 118 che hanno provato a rianimarlo e i vigili del fuoco. A coordinare l’inchiesta è il pubblico ministero Stefano Puppo. Sabato verrà eseguita l’autopsia mentre gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e la documentazione di cantiere. Dopo l’incidente mortale Ente Bacini e il settore dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero immediato che proseguirà anche domani con un corteo nella zona delle riparazioni navali. Bertanelli era un operaio specializzato. “I lavori – sottolinea la società Amico & Co. – avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità. Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo s.r.l., che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline s.r.l., di cui era dipendente la vittima dell’incidente”. Dura la reazione dei sindacati. “La scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria – affermano Igor Magni, segretario generale della Camera del lavoro di Genova e Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria – gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente. Una vera e propria mattanza”. Il commissario straordinario Uil Liguria Emanuele Ronzoni dice “basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale e organizzare la discussione anche territorialmente”.

Esplosione in una cabina elettrica, ferito un operaio a Pistoia

Incidente sul lavoro nel pomeriggio ad Agliana (Pistoia). Un uomo di 58 anni, italiano, è rimasto ferito mentre stava lavorando a una cabina elettrica in via Trieste, vicino allo stadio della cittadina. Per cause ancora in corso di accertamento all’interno della cabina è avvenuta una esplosione, che ha ferito il tecnico. Sul posto sono intervenuti i sanitari, inviati dal 118 e personale della medicina del lavoro. Il tecnico, un elettricista, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Pistoia e da lì è stato trasferito con l’elisoccorso Pegaso 1 a Pisa, al Centro Grandi Ustioni. Secondo prime informazioni, l’impianto dove c’è stata l’esplosione è all’interno di un’azienda e si stava svolgendo un’attività di manutenzione. La cabina è di proprietà privata. Con l’esplosione Il tecnico è rimasto folgorato (elettrocuzione) e ustionato. Accertamenti in corso.

Si staccano calcinacci in cantiere galleria, ferito operaio in provincia di Lecco

Un addetto ai lavori nel cantiere della galleria Monte Piazzo, lungo la Superstrada 36 in provincia di Lecco, è rimasto ferito la scorsa notte a causa del distacco di calcinacci. Le condizioni dell’uomo, un operaio di 41 anni, in un primo momento classificate come codice rosso di massima gravità, sono state poi codificate in giallo mentre veniva soccorso e trasportato in elicottero all’ospedale Niguarda di Milano. L’incidente è avvenuto lungo la corsia sud in direzione Lecco e Milano, tra i territori dei comuni di Colico e Dorio, nella parte nord della provincia di Lecco. Quello della galleria Monte Piazzo è uno dei cantieri funzionali anche alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La strada era stata chiusa al traffico per consentire i lavori notturni programmati nel tunnel, più volte al centro di interventi negli ultimi anni.

Un operaio cade da capannone nel Pratese, è grave

Grave incidente sul lavoro stamani nella provincia di Prato per un operaio 32enne caduto per alcuni metri dal tetto di un capannone di un’azienda. E’ stato soccorso in codice di urgenza rosso in via Nuova per Migliana, nel comune di Cantagallo, un’area dove ci sono delle imprese. Il 118 lo ha portato all’ospedale di Careggi con l’elisoccorso. Sul posto la polizia municipale e il dipartimento di Prevenzione degli infortuni sul lavoro della Asl Toscana Centro. Il ferito ha riportato lesioni e traumi a causa della caduta. 

Infortunio sul lavoro in Brianza, ferito operaio metalmeccanico

Infortunio sul lavoro a Desio (Monza Brianza) dove un operaio metalmeccanico della Lima Eusider, attiva nella laminazione a freddo dei nastri in acciaio, è stato ferito al volto dal ‘ritorno’ di una bobina in fase finale di lavorazione. Lo si apprende da fonti sindacali, secondo le quali il lavoratore coinvolto è un 44enne, delegato sindacale della Fiom-Cgil e rappresentate dei lavoratori per la sicurezza. A seguito dell’infortunio l’operaio è stato trasportato in emergenza all’Ospedale San Gerardo di Monza per gravi lesioni. Entrato in ospedale con il codice rosso, il lavoratore si trova ora in codice giallo. 

Caduta sul lavoro, è grave

L’incidente è avvenuto a Pieve Ligure. L’uomo è stato soccorso dall’elicottero Drago dei vigili del fuoco e portato al pronto soccorso dell’ospedale San Martino

Un uomo di circa 45 anni è rimasto ferito in seguito a una caduta nella zona di via Chiossa a Pieve Ligure, riportando un trauma cranico. La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 10.40 di mercoledì 5 febbraio 2025.

Sul posto, oltre all’automedica Golf 6 e a un’ambulanza della Croce Verde di Bogliasco, sono intervenuti i vigili del fuoco con l’elicottero Drago e gli ispettori del nucleo Psal dell’Asl per le indagini del caso.

Stando alle prime informazioni si tratterebbe di incidente sul lavoro. L’uomo è stato accompagnato dall’elicottero, cosciente, in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino.

Camion si ribalta in autostrada, morto l’autista

Tragico schianto in basso Piemonte. L’A7 è stata chiusa in direzione Genova

Un camionista è morto in seguito a un incidente, pare autonomo, avvenuto intorno alle 14.40 di mercoledì 5 febbraio 2025 sull’autostrada A7 tra Serravalle Scrivia e Vignole Borbera in basso Piemonte. Il tratto è stato chiuso in direzione Genova (poi riaperto verso le 20,30). La vittima è un cittadino del Ghana, nato nel 1995.

L’incidente è avvenuto all’altezza del km 86 e ha visto il ribaltamento del camion. All’interno del tratto chiuso il traffico è rimasto bloccato con 1 km di coda. All’uscita obbligatoria di Serravalle Scrivia si segnala 1 km di coda. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso e il personale di Autostrade.

Crolla balcone, morto giovane durante lavori a casa fidanzata

Nel Casertano, 23enne travolto dalle macerie

Stava effettuando dei lavori al piano terra dell’abitazione della fidanzata, in cui avrebbe dovuto trasferirsi in vista del matrimonio ormai imminente, quando è stato travolto dal crollo del balcone posto al primo piano.

È morto così a Castel Volturno (Caserta) un 23enne, rimasto schiacciato dalle macerie.

È stata la futura suocera ad avvertire il rumore del crollo e ad accorrere avvisando i Vigili del Fuoco; dal distaccamento di Mondragone è quindi giunta una squadra di pompieri, che hanno liberato dai detriti il corpo ormai senza vita del 23enne. La salma è stata sequestrata per la successiva autopsia.

5 Febbraio

Un operaio è morto nel porto di Genova, altri 4 feriti sul lavoro in Brianza, nel Pratese, Lecco e Pistoia

La vittima, 36 anni sarebbe stata colpita da un’elica. Un collega è in stato di choc

Ancora un morto sul lavoro e ancora feriti. Di nuovo a Genova, a molo Giano, dove nel 2013 crollò la torre piloti del porto uccidendo nove lavoratori, questa volta la vittima è un operaio di 36 anni schiacciato da un’elica di manovra di uno yatch in un bacino delle riparazioni navali.

A Lecco, Pistoia e Prato, invece, tre persone sono rimaste ferite in modo grave: una è caduta da un tetto di un capannone, un’altra travolta dall’esplosione di una cabina elettrica e l’ultima colpita da calcinacci caduti da una galleria. Lorenzo Bertanelli, originario di Marina di Massa, era sotto la carena dell’imbarcazione su una specie di ponteggio di due metri insieme a un collega, nel bacino 2 di Ente Bacini, in un appalto per i cantieri navali Amico & Co. Avevano appena smontato il ‘thruster’, l’elica di manovra del peso di due tonnellate mezzo, e lo stavano calando a terra dopo averlo appoggiato a una sorta di sella.

“All’improvviso – il racconto dell’operaio sopravvissuto – l’elica ha come perso l’equilibrio ed è scivolata. Ha colpito Lorenzo e sfondato l’impalcatura. Il mio collega è precipitato e l’elica gli è caduta addosso”. Cosa sia andato storto in quella che è una operazione delicatissima e complessa saranno gli ispettori del nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3 a chiarirlo. Sul posto sono arrivati i medici del 118 che hanno provato a rianimarlo e i vigili del fuoco. A coordinare l’inchiesta è il pubblico ministero Stefano Puppo. Sabato verrà eseguita l’autopsia mentre gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e la documentazione di cantiere. Dopo l’incidente mortale Ente Bacini e il settore dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero immediato che proseguirà anche domani con un corteo nella zona delle riparazioni navali. Bertanelli era un operaio specializzato. “I lavori – sottolinea la società Amico & Co. – avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità. Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo s.r.l., che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline s.r.l., di cui era dipendente la vittima dell’incidente”. Dura la reazione dei sindacati. “La scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria – affermano Igor Magni,segretario generale della Camera del lavoro di Genova e Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria – gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente. Una vera e propria mattanza”. Il commissario straordinario Uil Liguria Emanuele Ronzoni dice “basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale e organizzare la discussione anche territorialmente”.

Esplosione in una cabina elettrica, ferito un operaio a Pistoia

Incidente sul lavoro nel pomeriggio ad Agliana (Pistoia). Un uomo di 58 anni, italiano, è rimasto ferito mentre stava lavorando a una cabina elettrica in via Trieste, vicino allo stadio della cittadina. Per cause ancora in corso di accertamento all’interno della cabina è avvenuta una esplosione, che ha ferito il tecnico. Sul posto sono intervenuti i sanitari, inviati dal 118 e personale della medicina del lavoro. Il tecnico, un elettricista, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Pistoia e da lì è stato trasferito con l’elisoccorso Pegaso 1 a Pisa, al Centro Grandi Ustioni. Secondo prime informazioni, l’impianto dove c’è stata l’esplosione è all’interno di un’azienda e si stava svolgendo un’attività di manutenzione. La cabina è di proprietà privata. Con l’esplosione Il tecnico è rimasto folgorato (elettrocuzione) e ustionato. Accertamenti in corso.

Si staccano calcinacci in cantiere galleria, ferito operaio in provincia di Lecco

Un addetto ai lavori nel cantiere della galleria Monte Piazzo, lungo la Superstrada 36 in provincia di Lecco, è rimasto ferito la scorsa notte a causa del distacco di calcinacci. Le condizioni dell’uomo, un operaio di 41 anni, in un primo momento classificate come codice rosso di massima gravità, sono state poi codificate in giallo mentre veniva soccorso e trasportato in elicottero all’ospedale Niguarda di Milano. L’incidente è avvenuto lungo la corsia sud in direzione Lecco e Milano, tra i territori dei comuni di Colico e Dorio, nella parte nord della provincia di Lecco. Quello della galleria Monte Piazzo è uno dei cantieri funzionali anche alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La strada era stata chiusa al traffico per consentire i lavori notturni programmati nel tunnel, più volte al centro di interventi negli ultimi anni.

Un operaio cade da capannone nel Pratese, è grave

Grave incidente sul lavoro stamani nella provincia di Prato per un operaio 32enne caduto per alcuni metri dal tetto di un capannone di un’azienda. E’ stato soccorso in codice di urgenza rosso in via Nuova per Migliana, nel comune di Cantagallo, un’area dove ci sono delle imprese. Il 118 lo ha portato all’ospedale di Careggi con l’elisoccorso. Sul posto la polizia municipale e il dipartimento di Prevenzione degli infortuni sul lavoro della Asl Toscana Centro. Il ferito ha riportato lesioni e traumi a causa della caduta. 

Infortunio sul lavoro in Brianza, ferito operaio metalmeccanico

Infortunio sul lavoro a Desio (Monza Brianza) dove un operaio metalmeccanico della Lima Eusider, attiva nella laminazione a freddo dei nastri in acciaio, è stato ferito al volto dal ‘ritorno’ di una bobina in fase finale di lavorazione. Lo si apprende da fonti sindacali, secondo le quali il lavoratore coinvolto è un 44enne, delegato sindacale della Fiom-Cgil e rappresentate dei lavoratori per la sicurezza. A seguito dell’infortunio l’operaio è stato trasportato in emergenza all’Ospedale San Gerardo di Monza per gravi lesioni. Entrato in ospedale con il codice rosso, il lavoratore si trova ora in codice giallo. 

4 Febbraio

Incidente sul lavoro, imprenditore travolto dal muletto

Intervento di 118, carabinieri e personale Spresal. L’uomo è stato soccorso d’urgenza in eliambulanza

Incidente sul lavoro a Fabrica di Roma. Martedì mattina, 4 febbraio, per cause ancora in fase di accertamento, un imprenditore artigiano 60enne è rimasto ferito dopo essere stato travolto dal muletto con il quale stava operando che si è ribaltato.

Immediatamente allertato, il personale sanitario è giunto sul posto stabilizzando il ferito prima di disporne il trasferimento in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma. Nonostante il codice rosso, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Per le indagini di competenza, sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e il personale dello Spresal, il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro. Hanno effettuato tutti gli accertamenti necessari a determinare la dinamica esatta dell’accaduto.

L’Aquila, operaio cade da 20 metri cercando di recuperare tablet e muore

Si tratta di Giancarlo Ferretti, originario di Montesilvano (Pescara), aveva 61 anni

Incidente mortale sul lavoro nell’Aquilano. Un operaio è morto, sul posto di lavoro, cadendo da un’altezza di circa una ventina di metri, nel tentativo di recuperare un tablet. Si tratta di Giancarlo Ferretti, originario di Montesilvano (Pescara) di 61 anni che stava lavorando su un gradone per una ditta edile di Spoltore.

L’incidente è avvenuto in una cava a Navelli, nell’aquilano. L’operaio sarebbe scivolato e precipitato nel vuoto per recuperare il computerino portatile che aveva. Aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo. Indagano i carabinieri di Sulmona.

Ispezione nel cantiere dei tecnici della Azienda sanitaria locale n. 1 per verificare il rispetto delle normative di sicurezza. All’ospedale dell’Aquila si svolgerà l’esame autoptico sulla salma dell’uomo. 

3 Febbraio

Sava, agricoltore si recide l’arteria femorale con la motosega: morto dissanguato

SAVA – Si recide l’arteria femorale con una motosega mentre è a lavoro nei campi: morto dissanguato un 65enne di Sava. Il tragico incidente si è verificato questa mattina nelle campagne tra Sava e Francavilla Fontana.

L’uomo era a lavoro per la potatura di un albero di ulivo e si è ferito con la motosega a batteria: l’utensile gli ha reciso l’arteria femorale. Inutile l’intervento del 118 chiamato dal figlio che era con lui e che ha visto il padre morire dissanguato.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana che dopo i rilievi e la certificazione di morte accidentale, su disposizione del magistrato di turno hanno liberato la salma e l’hanno riconsegnata ai familiari per il funerale.