Tragedia in un’azienda agricola: operaio di 38 anni trovato morto nei campi
Inutili i soccorsi del 118, con il medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne
L’ennesimo infortunio sul lavoro che si è trasformato in un dramma mortale. A perdere la vita, martedì pomeriggio, è stato un uomo di appena 38 anni. L’uomo, di nazionalità albanese ma residente da tempo a Castel Bolognese, stava lavorando in un campo di un’azienda agricola tra Solarolo e Castel Bolognese. Attorno alle 18 i familiari, non riuscendo a mettersi in contatto con il 38enne, sono andati a cercarlo.
La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire, sta di fatto che l’uomo sarebbe rimasto ferito a morte da un trattore. L’ipotesi è che l’uomo sia stato schiacciato dalle forche del muletto. Inutili i soccorsi del 118, con il medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne. Sul posto anche la Medicina del lavoro e i Carabinieri. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per le indagini del caso, mentre il trattore è stato posto sotto sequestro.
Incidente sul lavoro nel Siracusano, muore 48enne catanese
I soccorsi sono stati inutili a causa delle gravi ferite riportate. La dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire e sono in corso indagini per ricostruire i fatti
Le morti sul lavoro continuano a segnare la Sicilia. L’ultima tragedia si è consumata a Noto, nel Siracusano, dove Carmelo Magistro, autotrasportatore di 48 anni, originario di Biancavilla, ha perso la vita in un incidente sul lavoro all’interno di un’azienda agricola. L’uomo è deceduto sul posto a causa delle gravi ferite riportate. I soccorsi si sono rivelati inutili. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e sono in corso accertamenti per ricostruire quanto accaduto.
Infortunio sul lavoro: precipita da 8 metri, operaio gravissimo in ospedale
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, sul posto l’elisoccorso
Gravissimo incidente sul lavoro a Trezzo sull’Adda, alle porte della Brianza. Un operaio di 34 anni che lavorava all’interno di un cantiere è precipitato da un’altezza di 8 metri.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, venerdì 30 maggio. Erano circa le 15.20 quando il giovane è precipitato da un’altezza di 8 metri in un cantiere in via Giulio Pastore. È stata attivata subito la macchina dei soccorsi. Dall’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) sono state inviate ambulanza, automedica, elisocorrso. Sul posto anche gli agenti della polizia locale di Trezzo.
Lo schianto è stato violentissimo. Il giovane ha riportato un trauma cranico, al volto, al bacino e agli arti superiori. Il 34enne è stato trasferito in codice rosso con l’elisoccorso al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Al momento non è nota la dinamica dell’incidente.
Tragedia in porto, trovato morto a 39 anni dai colleghi di lavoro. Il dolore degli amici: “Ciao Dario”
Il drammatico episodio nella mattinata di sabato 31 maggio, per l’uomo purtroppo non c’è stato niente da fare
Tragedia nella mattinata di sabato 31 maggio all’interno del porto di Livorno. Un uomo di 39 anni, livornese, Dario Pellegrini, è stato infatti trovato morto a causa di un malore. L’allarme è scattato in via Cappellini intorno alle 8.20, quando i colleghi di lavoro non vedendolo uscire dal bagno si sono preoccupati andando a controllare. Il 39enne, purtroppo, non rispondeva agli stimoli.
Incidente sul lavoro a Centallo: artigiano cade da un tetto e muore
La vittima aveva 62 anni e abitava a Trinità: era impegnato in un cantiere per la costruzione di una casa
Incidente mortale sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi (sabato 31 maggio) in frazione Roata Chiusani di Centallo. Paolo Schena, artigiano intonacatore, è caduto da un tetto ed è deceduto sul colpo. L’uomo, 62 anni, stava lavorando da solo, su un cantiere per la costruzione di una casa privata, quando per cause in fase di accertamento è scivolato e caduto da un’altezza di circa 4 metri. La tragedia è avvenuta tra le 13 e l5 quando un residente di un’abitazione vicina ha rinvenuto il corpo a terra nel cortile e ha lanciato l’allarme. Vano l’intervento dell’équipe medica del 118, Schena sarebbe deceduto sul colpo per un gravissimo trauma cranico. La salma è stata trasferita nelle camere mortuarie di Centallo. Le indagini sulla dinamica e le eventuali responsabilità sono condotte dallo Spresal dell’Asl Cn1, intervenuti con i carabinieri.
Originario di Caraglio, Schena aveva abitato a lungo in frazione Paschera San Defendente e più recentemente si era trasferito a Trinità. Artigiano muratore, in età giovanile aveva lavorato in un’impresa edile con i due fratelli, quindi alla Tomatis di Caraglio (pavimentazioni stradali e industriali), per poi decidere di tornare nel mondo delle costruzioni come riquadratore ed aprire una ditta individuale. Tanti clienti nell’area Cuneese, era specializzato anche nella realizzazione di capitelli, decorazioni e cornici in cemento. Appassionato di ballo (liscio e tango in particolare), amava anche i fiori e sognava di realizzare una serra per coltivare le sue piante preferite. Uomo dedito alla famiglia e al lavoro, lascia i figli Jennifer, Alessandro e Emily con la mamma Susi, i fratelli Mauro e Federico. La famiglia attende il nullaosta per i funerali dalla Procura di Cuneo, non si esclude l’autopsia.
Incidente sul lavoro nei campi: agricoltore muore schiacciato dal suo trattore
Tragedia a Guiglia, sull’Appennino modenese: a vedere la salma dell’uomo, forse ore dopo l’infortunio, è stato un passante
Modena, 30 maggio 2025 – Il terreno scosceso, forse un attimo di disattenzione: l’ennesimo incidente sul lavoro è quello che ha spezzato la vita di un uomo di 75 anni che stava guidando un trattore su un campo vicino a Guiglia (in provincia di Modena). La tragedia è avvenuta ieri sera: il pesante mezzo si è ribaltato: l’agricoltore è stato sbalzato dal mezzo e poi è stato schiacciato.
A chiamare i soccorsi, un uomo della zona, dopo essersi accorto della presenza, in un fondo agricolo, della salma dell’anziano agricoltore. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 e i carabinieri. L’incidente sarebbe avvenuto nel pomeriggio di ieri, quindi alcune ore prima che la salma fosse vista.
Sul posto anche i vigili del fuoco di Vignola per estrarre la salma del 76enne rimasta incastrata sotto al mezzo, che è stata poi trasferita in medicinalegale a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini sull’accaduto sono ora nelle mani dei carabinieri.
Malore in cantiere, operaio muore nell’Aquilano
Si è sentito male durante la pausa pranzo, inutili i soccorsi
Tragedia in un cantiere edile a Casentino, frazione di Sant’Eusanio Forconese (L’Aquila), dove un operaio di 65 anni, Hasan Senja, è morto ieri a causa di un malore durante la pausa pranzo.
L’uomo, secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Centro’, era di origine albanese ma da tempo residente in Italia, lavorava per una ditta di famiglia impegnata nei lavori in via Capo La Terra. All’arrivo del 118, l’operaio era già deceduto.
Sono due giovani operai i morti in Autobrennero
L’incidente questa mattina in direzione nord
Sono due giovani operai bolzanini, di 21 e 23 anni, le vittime dell’incidente stradale avvenuto questa mattina, verso le 6.40, sull’Autostrada del Brennero in Alto Adige.
Sulla carreggiata nord, tra le uscite di Bolzano e Bressanone, un camioncino di una ditta edile bolzanina ha tamponato violentemente un tir, fermo in coda a causa del forte traffico di mezzi pesanti verso il Brennero dopo il giorno di festa ieri in Austria.
I due passeggeri del camioncino sono morti sul colpo, mentre il guidatore ha riportato ferite medie. Sul posto sono intervenuti la Croce bianca, la Polizia stradale, i Vigili del fuoco e l’elisoccorso con il medico d’urgenza. L’autostrada è rimasta a lungo chiusa al traffico, causando forti disagi alla viabilità transalpina.
Tragedia sul lavoro: operaio di 63 anni precipita dal tetto e muore
Nella tarda mattinata di giovedì 29 maggio l’incidente alla Work Metal di San Biagio di Callalta. Un operaio macedone, Muhammed Memishoski, di una ditta esterna che stava eseguendo la manutenzione del tetto è precipitato a terra, morendo sul colpo. Indagano Spisal e carabinieri
Si allunga la drammatica scia di incidenti sul lavoro in Veneto: oggi, 29 maggio, è la provincia di Treviso a piangere una nuova vittima. Si tratta di un operaio macedone di 63 anni, Muhammed Memishoski, residente a Monastier, precipitato giovedì mattina dal tetto della ditta Work Metal Srl con sede in via Pascoli a San Biagio di Callalta.
L’operaio era impiegato presso la ditta Eurolat di Monastier incaricata di eseguire i lavori di manutenzione al tetto dell’azienda. Poco dopo le 11 di mattina, il 63enne è precipitato a terra da un’altezza di circa sette metri durante i lavori di sistemazione della copertura del capannone. Immediato l’allarme lanciato dagli altri lavoratori che hanno assistito impotenti alla tragedia. Sul posto si è precipitato l’elicottero di Treviso Emergenza con gli operatori del Suem 118 che hanno fatto il possibile per rianimare l’uomo sul posto. Troppo gravi però le lesioni riportate nella caduta: il 63enne non ce l’ha fatta. Carabinieri e tecnici dello Spisal sono ora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e fare luce sulle cause all’origine dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
Muhammed Memishoski viveva nella Marca da ben 34 anni: da alcuni anni si era trasferito a Monastier ma era ben inserito nella comunità di Zenson di Piave dove prestava servizio come volontario nelle fila della locale Protezione civile. Nonostante non fosse più residente il 63enne, sposato e con quattro figli, un maschio tre femmine, oltre a otto nipoti, ci teneva ad aiutare gli amici. Tra questi anche il sindaco, Daniele Dalla Nese, molto colpito dalla tragedia che si è consumata stamattina. «Una bravissima persona, sempre disponibile durante le emergenze» ha detto «era un amico. La scorsa settimana abbiamo svolto un’attività formativa con la protezione civile nella scuola elementare del paese e lui si era preso una giornata di ferie perchè voleva a tutti i costi essere presente». Muhammed ha servito la sua comunità in occasione di tutte le emergenze legate al maltempo degli ultimi anni, su tutte la tempesta Vaia.
Incidente nel cantiere in autostrada: operaio muore trafitto da una lancia
La vittima aveva 55 anni. Secondo fonti sindacali, stava facendo una idrodemolizione quando è stato colpito dal tubo dove scorre l’acqua ad alta pressione
Ennesimo incidente mortale sul lavoro. Un operaio di 55 anni, Salvatore Cugnetto di Lamezia Terme, è morto oggi 29 maggio mentre lavorava in un cantiere aperto lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo nel Cosentino.
Incidente nel cantiere in autostrada: muore operaio di 55 anni
L’incidente mortale sul lavoro è reso noto dal sindacato Fillea Cgil. La vittima, secondo la ricostruzione fornita, stava facendo una idrodemolizione in un cantiere lungo un tratto chiuso dell’arteria autostradale. La lancia, cioè il tubo dal quale esce l’acqua ad alta pressione, si sarebbe liberata durante le operazioni colpendolo in pieno torace. I soccorsi sono stati inutili. È stata aperta un’indagine per accertare l’esatta dinamica ed eventuali responsabilità.
Incidente sul lavoro a Chions, grave un operaio di 24 anni
Il giovane è stato colpito da una trave d’acciaio nella mattinata del 29 maggio
Incidente sul lavoro nella mattina del 29 maggio. Un operaio di 24 anni stava lavorando in un’azienda di Chions quando è stato colpito da una trave di acciaio che stava manovrando. Il lavoratore in seguito all’impatto è caduto al suolo, battendo la testa e procurandosi un grave trauma cranico. È stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Muore a 92 anni ma lavorò in ambienti con presenza di amianto: gli eredi risarciti con 700mila euro
All’ex dipendente dell’Arsenale di La Spezia l’asbestosi fu diagnosticata nel 2016. Nonostante il “caso atipico” per l’età avanzata, per il giudice le fibre furono “concausa del decesso”
Assistente tecnico si ammala di tumore a causa dell’amianto presente a scuola, risarcimento di 600mila euro [SENTENZA]. In Italia 2mila scuole da bonificare e 5mila docenti a rischio
La Corte d’Appello di Trieste ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito al risarcimento di circa 600mila euro nei confronti della famiglia di un ex aiutante tecnico dell’Istituto A. Volta di Trieste. La decisione ha riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo la correlazione tra il decesso dell’uomo e l’esposizione all’amianto durante il servizio scolastico.
L’episodio riguarda un assistente tecnico, deceduto nel 2016 a causa di un mesotelioma pleurico, patologia direttamente connessa all’esposizione all’amianto. L’uomo, attivo per 15 anni nei laboratori e officine dell’istituto, avrebbe gestito macchinari, manipolato materiali contaminati e smaltito rifiuti pericolosi senza adeguati dispositivi di protezione.
La diagnosi della malattia risale al 2014; il decesso è avvenuto meno di due anni dopo, a 77 anni. La Corte ha riconosciuto il nesso causale tra le mansioni svolte e l’insorgenza del tumore. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), altri lavoratori dello stesso istituto hanno manifestato patologie simili, e un caso ha riguardato anche uno studente.
La vicenda triestina non rappresenta un’anomalia isolata. L’ONA, guidato da Ezio Bonanni, ha segnalato che oltre 2.000 scuole italiane presentano ancora tracce di amianto, con 2.292 edifici non bonificati secondo i dati del 2021. Questo dato rappresenta circa il 4,3% del patrimonio scolastico nazionale.
Le aree a maggiore incidenza comprendono:
Torino: 66 scuole non bonificate;
Milano: 89 su 665;
Genova: 154 su 193.
Le fonti di rischio non si limitano a tetti e coperture: l’amianto può essere presente anche negli impianti elettrici, nelle pavimentazioni in linoleum e in altri elementi strutturali.
Grave incidente sul lavoro a Jesi, operaio in codice rosso
Dipendente 47enne di una ditta privata schiacciato da furgone
Grave incidente sul lavoro questa mattina a Jesi (Ancona), in via del Tornabrocco, nei pressi della fonte del Tornabrocco.
Un uomo di 47 anni, un operaio dipendente di un’azienda privata, la Santini Impianti di Senigallia, è rimasto schiacciato sotto il furgone della ditta che stava operando su un carico di macerie per conto di Viva Servizi.
Cade da un’impalcatura, operaio morto nel Ferrarese
Il decesso a Lido delle Nazioni, inutili i soccorsi. L’uomo aveva circa 70 anni
Un operaio di circa settant’anni è morto oggi, 27 maggio, dopo essere precipitato da un’impalcatura in una proprietà privata in viale Paraguay a Lido delle Nazioni. L’incidente è avvenuto attorno alle 14. L’uomo sarebbe precipitato da un’altezza di circa quattro metri e per lui, nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118 (giunti pure con l’elisoccorso), sono intervenuti anche i carabinieri di Comacchio e il personale della Medicina del Lavoro per i rilievi e gli accertamenti del caso.
Schiacciato tra un macchinario e una trave: muore 25enne
La tragedia oggi 23 maggio in una ditta in provincia di Trento. La vittima, Victor Durbala, originario dell’Ucraina viveva nel padovano. A nulla sono serviti i tempestivi tentativi dei sanitari di salvarlo
Ancora un morto sul lavoro. La tragedia si è consumata a Roncone in provincia di Trento. Oggi 23 maggio qualche minuto prima delle 10 all’interno della ditta CMV (Costruzioni meccaniche Valentini), un operaio di 25 anni, Victor Durbala originario dell’Ucraina, ma residente a Padova, secondo i primi riscontri raccolti dalle forze dell’ordine, sarebbe rimasto schiacciato mentre stava manovrando una trave d’acciaio con un carro ponte. In un primo momento si è ipotizzato che il carico si fosse staccato. Da analisi più accurate, invece, sarebbe emerso che la vittima è finito schiacciato tra il carico e un’altra trave. Un impatto devastante che di fatto non gli ha dato scampo. Immediati i soccorsi, ma i sanitari giunti in fabbrica non hanno potuto far altro che constatarne l’avvenuto decesso. Sul luogo della tragedia è giunto anche l’elisoccorso, ma ogni tentativo è risultato vano.
Victor Durbala 25 anni
Sul luogo dell’ennesima tragedia sul lavoro sono arrivati anche gli ispettori dell’ufficio provinciale per la sicurezza sul lavoro. A loro e ai militari di Riva del Garda il compito di ricostruire l’accaduto, capire se si sia trattato di un errore umano, oppure qualcosa nei macchinari non abbia funzionato a dovere. Della vicenda è stato messo al corrente il pubblico ministero di turno Ottavia Ciccarelli che ha concesso il nullaosta per la rimozione della salma che è stata trasferita all’istituto di Medicina Legale a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ancora da chiarire se la vittima fosse sotto contratto con l’azienda CMV o stesse prestando servizio per una ditta esterna impegnata in lavori. La notizia del decesso si è sparsa velocemente nel padovano lasciando senza parole tutti coloro che conoscevano il 25enne e ne apprezzavano le qualità umane e professionali.
Cade dal tetto di un capannone a Napoli, morto operaio: 13esima vittima sul lavoro in Campania nel 2025
Un uomo di 62 anni è morto nel pomeriggio di oggi dopo essere precipitato dal tetto di un capannone in zona Poggioreale. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Un bilancio tremendo quello dei morti sul luogo di lavoro in Campania nel 2025: in questi primi 5 mesi dell’anno, gli operai deceduti mentre lavoravano sono già 13. L’ultima vittima è arrivata proprio oggi, venerdì 23 maggio: a Napoli, un operaio di 62 anni è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone. Da quanto si apprende l’uomo, fabbro e titolare di una ditta che si occupa di lavori in ferro con sede a Casoria, stava svolgendo un sopralluogo in via Fontanelle al Trivio, nel quartiere napoletano di Poggioreale, quando si è verificato il tragico incidente.
Per cause che sono ancora in corso di accertamento, il 62enne, nel corso del sopralluogo, ha perso l’equilibrio ed è caduto dal capannone, precipitando al suolo da un’altezza di circa 4/5 metri. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per il 62enne non c’è stato nulla da fare: l’uomo è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate nella violenta caduta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato tutti i rilievi utili a ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente mortale e per individuare anche eventuali responsabilità. Come detto, il 62enne è la 13esima vittima del lavoro in Campania dall’inizio del 2025; un record negativo per la regione, che in questi primi mesi dell’anno ha visto un incremento degli incidenti mortali sui luoghi di lavoro rispetto al 2024.
Imprenditore cade dall’impalcatura e muore
Un altro infortunio sul lavoro si aggiunge alla tragica lista delle morti bianche in Veneto
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, venerdì 23 maggio, a Roana, sull’Altopiano.
Secondo una prima ricostruzione l’imprenditore stava controllando l’avanzamento dei lavori di una ristrutturazione in via Maggiore e ha perso l’equilibrio che l’ha fatto poi cadere nel vuoto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118 che hanno trasportato il ferito all’ospedale di Asiago in codice giallo. L’uomo però è deceduto qualche ora dopo il ricovero in ospedale.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale dello Spisa
Muore agricoltore schiacciato da baracca mentre lavora
Grosseto, col trattore urta pilastro e la struttura crolla
Un agricoltore di 41 anni è morto questa mattina nelle campagne di Cinigiano (Grosseto).
L’uomo era sul trattore per fare alcuni lavori nel suo podere quando sarebbe finito addosso ad un pilastro che sorreggeva una baracca che gli è crollata addosso, uccidendolo. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, i sanitari della Asl, l’elisoccorso Pegaso e i carabinieri.
Resta sotto macchina agricola, secondo morto in Toscana
Vittima 85enne a Montespertoli, lavorava nel suo campo
Secondo morto in lavori di agricoltura in Toscana oggi dopo quello a Cinigiano (Grosseto).
Un anziano è morto questa mattina per un incidente col trattore in un campo nel territorio di Montespertoli (Firenze).
Aveva 79 anni e lavorava ancora part time come autista, la tragica scomparsa di Emilio Gambon
Pensionato padovano e autista part-time, Gambon è la vittima dell’incidente di ieri sulla A4: è la ventesima morte sul lavoro in maggio, la nona tra gli over 70
È stato identificato l’uomo deceduto ieri nel tragico incidente sull’autostrada A4, nel tratto trevigiano all’altezza di Meolo: si tratta di Emilio Gambon, 79 anni, residente ad Abano Terme (Padova). Ex istruttore di scuola guida in pensione, Gambon continuava a lavorare come autista part-time per la Templari Spa, azienda padovana specializzata nella produzione e vendita di pompe di calore.
Operaio resta incastrato in un mezzo, è grave
Nel savonese, trasportato in codice rosso al Santa Corona
Incidente sul lavoro stamani nel savonese.
Un operaio che stava lavorando nel cantiere del ponte sul torrente Stagno di Vado Ligure sarebbe rimasto incastrato in un mezzo di lavoro.