Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

Amianto : Sentenze

Amianto: Eni Rewind condannata a pagare a Inail 7 milioni

Dal Tribunale di Ravenna per indennizzi versati a 24 lavoratori

RAVENNA, 28 SET – Il giudice del lavoro Dario Bernardi del Tribunale di Ravenna ha condannato Eni Rewind spa a pagare a Inail gli indennizzi versati a suo tempo per 24 lavoratori perlopiù morti di mesotelioma a causa della esposizione professionale all’amianto all’interno del petrolchimico di Ravenna.

Il totale ammonta a circa 7 milioni di euro compresi gli interessi.

 La decisione, come riferito da ‘il Resto del Carlino’, è arrivata in seguito al ricorso di azione di regresso promosso da Inail (avvocato Gianluca Mancini) nei confronti di Eni Rewind spa, già Syndial Attività Diversificate spa. E prende spunto dalla sentenza penale, passata in giudicato nel dicembre 2021, che aveva visto una raffica di assoluzione dei vari responsabili di settore avvicendatisi nel tempo ma con una formula che lasciava intuire che, anche se non era stato possibile stabilire il momento esatto della formazione del tumore irreversibile e dunque non era possibile associarlo a una persona fisica precisa, il fatto comunque sussisteva.
    L’indagine penale aveva abbracciato un arco produttivo che andava dagli anni ’60 al 2012 individuando 78 parti offese tra lavoratori ammalati o familiari di deceduti (c’era pure la moglie di un operaio che si era ammalata lavando le sue tute).
    Dopo l’esclusione di 32 casi dal Gup perché caduti in prescrizione, per gli altri il giudice del Lavoro ha ora isolato quelli per i quali nel penale si è dimostrato il nesso di causalità tra malattia e inalazione amianto. In particolare – si legge nella sentenza – “nel lungo excursus penale, per i mesoteliomi c’è stata assoluzione ma per non avere commesso il fatto, essendo al contrario accertata la dannosita’ dell’ambiente, le malattie dei lavoratori, nonché il nesso di causalità tra questi due poli”.

Napoli, morì a causa dell’amianto: risarcimento da 700mila euro alla famiglia

L’uomo era un infermiere e lavorava in un presidio ospedaliero di Napoli, dove era frequentemente esposto all’amianto, presente in un locale caldaia adiacente alla sala sterilizzazione

Ex infermiere di un ospedale di Napoli morto a causa dell’amianto: arriva il maxi risarcimento per i familiari. Una sentenza del Tribunale di Napoli, confermata dalla Corte d’Appello, ha condannato l’Asl Napoli 1 Centro, in rappresentanza di un presidio ospedaliero, al pagamento di un risarcimento di 727mila euro in favore degli eredi di un ex infermiere del napoletano, deceduto per mesotelioma pleurico causato da esposizione all’amianto.

La consulenza medico-legale del dottor Nicola Maria Giorgio ha dimostrato ai giudici il nesso di causalità tra l’esposizione all’asbesto e il mesotelioma pleurico che ha colpito l’infermiere. Il dipendente sanitario, deceduto durante il processo di primo grado, aveva lavorato per anni in un presidio ospedalierodi Napoli, dove era frequentemente esposto all’amianto, presente in un locale caldaia adiacente alla sala sterilizzazione. Grazie alla perizia dettagliata del medico legale è stato possibile stabilire in modo inconfutabile che l’esposizione a questa sostanza tossica ha causato la patologia, poi risultatafatale.

Amianto killer nella Marina Militare: il Tar condanna il ministero della Difesa per la morte di un capitano di fregata

I familiari del militare, deceduto per un mesotelioma causato dall’esposizione in servizio, riceveranno un risarcimento di 135mila euro

AGI – Il Tar del Lazio ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire con 135 mila euro la famiglia del capitano di Fregata S.Z., morto per un mesotelioma pleurico causato dall’esposizione all’amianto. Il militare, deceduto ad Albano Laziale a 62 anni, è stato impegnato nelle unità navali della Marina Militare per oltre 10 anni, e a terra presso l’Arsenale militare marittimo e la Scuola sottufficiali di Taranto, nonché in diverse altre sedi di servizio.

Nel novembre 2004 all’uomo venne diagnosticato il mesotelioma che ne ha determinato il decesso poco dopo, nel marzo 2005. Nel 2009 l’infermità sofferta dall’ufficiale è stata riconosciuta come dipendente da causa di servizio e nel 2011 si è aggiunta anche l’equiparazione alle vittime del dovere. La famiglia del capitano, ritenuta la responsabilità della Difesa che, oltre all’esposizione alla fibra killer e ad altri cancerogeni, avrebbe “omesso di assicurare, le informazioni circa il rischio derivante dall’amianto e la sorveglianza sanitaria, oltre che gli strumenti di prevenzione tecnica e di protezione individuale”, si è rivolta all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Amianto, in Italia il numero più alto Ue di morti per mesotelioma

In Italia il numero più alto di morti per mesotelioma dell’Unione Europea. Si tratta del tumore che si sviluppa a contatto con l’amianto. Lo certifica una ricerca Eurostat.

29 Settembre

Incidente sul lavoro, operaio investito dalle fiamme

Ora è ricoverato in Terapia intensiva e la prognosi è riservata

Incidente sul lavoro in un’azienda di Trevi. Un operaio di 51 anni è stato investito da un ritorno di fiamma in una impresa del settore chimico. È successo nella giornata di venerdì 27 settembre. Secondo quanto ricostruito da La Nazione Umbria l’uomo è stato prima soccorso dai colleghi e poi dal 118. L’operaio è stato portato prima all’ospedale di Foligno e poi trasferito in elisoccorso al centro Grandi ustioni del Sant’Eugenio di Roma. Ora è ricoverato in Terapia intensiva e la prognosi è riservata. 

27 Settembre

Incidente sul lavoro, operaio schiacciato da una lastra di acciaio, è grave

È accaduto ai Castelli Romani. L’uomo è stato elitrasportato d’urgenza al policlinico Gemelli

Èstato trasportato d’urgenza in ospedale un operaio rimasto ferito. Un incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di venerdì ad Ariccia, comune dei Castelli Romani. Il lavoratore è rimasto schiacciato da una pesante lastra di acciaio che stava trasportando con un carrello all’interno dell’azienda per la quale lavora. 

In condizioni gravi l’uomo – un 50enne residente nella provincia di Frosinone – è stato soccorso immediatamente dagli operatori del 118 per poi essere eltrasportato in codice rosso al policlinico universitario Agostino Gemelli. Lievi ferite anche per un collega.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Cecchina e il personale della Asl. I militari hanno sequestrato il carrello e le lastre di metallo.


26 Settembre

Architetto cade dal balcone dell’hotel e muore sul colpo, tragedia sul lavoro a Gabicce

La vittima è il 62enne Alessandro Riberti, libero professionista di Ferrara. L’incidente che gli è costato la vita è avvenuto al Continental, che risulta chiuso al pubblico. La salma è stata sottoposta a fermo giudiziario, sarà effettuata l’autopsia

Gabicce Mare (Pesaro), 26 settembre 2024 – Tragedia sul lavoro nel Pesarese, a Gabicce, in provincia di Pesaro-Urbino. La vittima è un architetto di 62 anni, Alessandro Riberti, sposato e originario di Ferrara.

Era incaricato dalla proprietà di svolgere alcuni rilievi nell’hotel per procedere entro l’inverno con dei lavori. Era solo nell’hotel. La causa della caduta è ancora da accertare. Non si esclude nemmeno il gesto volontario benché non ci siano elementi certi per suffragare questa tesi. Eppure il professionista si trovava nel terrazzo, ben protetto dalla balaustra, alle 17.30. Nel letto c’erano il metro e il quaderno degli appunti.

Castrezzato, morto l’operaio investito da una ruspa in un cantiere: Alessandro Cigolini aveva 47 anni

L’uomo è stato subito soccorso dai colleghi. Poi, portato in ospedale con l’elicottero del 118, è stato sottoposto a un delicato intervento ma nella notte le sue condizioni si sono aggravate
Castrezzato (Brescia), 26 settembre 2024 – Non ce l’ha fatta Alessandro Cigolini, l’operaio edile addetto a lavori di fresatura e asfaltatura di 47 anni finito ieri, dopo essere scivolato, sotto le ruote di una ruspa in un cantiere nelle campagne di Castrezzato, nel Bresciano. L’infortunio è accaduto ieri mattina, mercoledì 25 settembre, alle 10 in via Calura.


25 Settembre

Incidenti sul lavoro, operaio di 46 anni precipita da tetto e muore nel Pavese

La tragedia presso l’azienda Intals a Parona

Incidente sul lavoro mortale a Parona, centro industriale alle porte di Vigevano, nel Pavese. Un operaio di 50 anni, poco prima delle 10.30 di mercoledì, è precipitato dal tetto della Intals, storica azienda di riciclo dell’alluminio. Sarebbe scivolato da un’altezza di circa 8 metri e i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne la morte sul posto.

Il lavoratore, di origine egiziana, residente a Vigevano, intorno alle 10 si trovava sul tetto di un capannone di proprietà della fonderia Intals quando ha ceduto il pannello su cui era appoggiato. Una caduta al suolo da almeno otto metri di altezza. L’operaio, dipendente di una ditta esterna che effettuava la manutenzione, è morto poco dopo. 

Muore operaio di 61 anni schiacciato da un bancale di 12 quintali: l’incidente sul lavoro nella periferia di Spoleto

Tragico incidente sul lavoro a Spoleto. E’ morto un operaio di 61 anni schiacciato da un bancale dal peso di 12 quintali. L’uomo era residente in Campania e, secondo le prime ricostruzioni, stava scaricando del materiale fotovoltaico quando è accaduto l’incidente, nel pomeriggio di martedì 24 settembre in un terreno privato nella prima periferia di Spoleto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per effettuare i rilievi del caso e ricostruire la dinamica del fatale incidente. L’uomo sarebbe morto sul colpo, è intervenuta anche un’ambulanza del pronto intervento della Croce Rossa, ma gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne

Affonda un barchino, marittimo muore durante una battuta pesca

Annegato al largo di San Benedetto del Tronto

Un marittimo di 60 anni di Martinsicuro (Teramo) è morto in un incidente sul lavoro avvenuto al largo della costa di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).

L’uomo stava partecipando ad una battuta di pesca a bordo di una lampara a 30 miglia al largo della costa sambenedettese.

Intorno alle 5 è salito insieme ad un altro marinaio sulla barchetta con le lampade che servono ad attirare i pesci e che si utilizza per stendere le reti da pesca.
    Entrambi sono finiti in mare con il barchino affondato improvvisamente, stando al racconto del comandante del Brivido, peschereccio di una cooperativa di pescatori abruzzesi che fa base al porto di San Benedetto.
    Gli altri marittimi che erano sulla lampara sono riusciti a recuperare vivo solo uno dei due. Per l’altro, un 60enne originario del vicino Abruzzo, non c’è stato niente da fare nonostante i tentativi di rianimarlo effettuati dai compagni di pesca: il comandante ha raccontato che il pescatore era già deceduto nel momento in cui è stato riportato a bordo. Il Brivido è rientrato al porto di San Benedetto alle 8 e a bordo sono saliti gli uomini della Capitaneria di Porto e personale sanitario che ha confermato il decesso. “Stiamo effettuando tutti gli accertamenti necessari per capire e come e perché il barchino coi due marittimi è affondato, causando questa tragedia” ha riferito all’ANSA la comandante dela Capitaneria Di Maglio

Incidente sul lavoro nel cantiere della galleria Küchelberg(Bolzano)

Ferito gravemente un 39enne

Un 39enne è rimasto gravemente ferito cadendo da un’altezza di alcuni metri.

L’uomo, che ha riportato diversi traumi, è stato soccorso in cantiere dall’equipaggio dell’ambulanza di emergenza della Croce bianca di Merano e trasportato all’ospedale di Bolzano. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco volontari di Monte San Zeno.

24 Settembre

Un altro morto sul lavoro nella Granda: “Inaccettabile, ora chiediamo verità e giustizia”

La vittima aveva 57 anni, lavorava come autista per la Bsp di Verduno: la tragedia nella ditta di serramenti Emmer a Villanova Mondovì

Un operaio di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. La vittima si trovava nello stabilimento della Emmer, azienda attiva nella fabbricazione di serramenti.

Secondo le prime informazioni, il lavoratore sarebbe stato travolto dal crollo di una lastra di vetro che era poggiata su un veicolo. Inutili i soccorsi prestati dal 118.

Incidente, lavoratore muore travolto da pannelli fotovoltaici

Un uomo di 61 anni, pugliese dipendente di una ditta della Campania che lavora in Umbria, è deceduto nel primo pomeriggio di martedì 24 settembre nell’area di Poreta, alla prima periferia di Spoleto, in un tragico incidente sul lavoro. L’uomo, un operaio di Foggia, stava lavorando in un terreno privato dove è in corso l’installazione di panelli fotovoltaici, in un’area adiacente ad un’altra dove insiste già un parco fotovoltaico. Mentre era in corso lo scaricamento del materiale, il 61enne è stato travolto da un bancale di pannelli solari dal peso di 12 quintali. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.

Amianto : Sentenze

Il tribunale condanna l’Inail per la malattia di un operaio esposto all’amianto

L’uomo, 78 anni, ha lavorato per molti anni alla realizzazione di navi nel centro pontino, dall’ente un no alla malattia professionale

Il Tribunale di Latina ha condannato l’Inail al riconoscimento della malattia professionale dell’operaio Enrico Armeni causata dall’esposizione all’amianto quando era alle dipendenze della Cantieri Posillipo S.p.A., con sede in località “Porto del Bufalo” a Sabaudia. L’uomo, 78 anni, originario di Latina, è stato impiegato come tecnico e capo reparto di manutenzione nel cantiere navale dal maggio del 1966 al luglio 1983. Nel 2019 ha manifestato i primi sintomi della malattia asbesto correlata, una infiammazione pleuro-polmonare precancerosa di ispessimenti pleurici, fibrosclerosi, bronchectasia e pneumocosi, ha richiesto all’Inail l’attivazione dell’iter amministrativo per il riconoscimento della malattia professionale e il rilascio del certificato di esposizione ad amianto per ottenere da INPS l’adeguamento contributivo che avrebbe comportato un maggiore importo di pensione. 

L’ente ha rigettato la domanda costringendo il lavoratore all’azione giudiziaria innanzi il Tribunale Pontino, affiancato dalla tutela legale dall’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Come si legge in sentenza, il CTU nominato dal tribunale specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina del Lavoro, ha accertato che le lesioni pleuro-polmonari del lavoratore sono di natura occupazionale e causate dall’esposizione alla fibra killer che ha subito nel corso dell’attività all’interno del cantiere navale.

23 Settembre

Morti sul lavoro, operaio travolto da una lastra di vetro nel cuneese

La vittima, 57 anni, ha perso la vita dopo essere stata schiacciata da una pesante lastra di vetro. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, che hanno constatato il decesso dell’uomo

Ennesimo incidente sul lavoro, questa volta in Piemonte: la tragedia è avvenuta  in una ditta di serramenti a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. Da quanto si apprende, un uomo di 57 anni ha perso la vita dopo essere stato travolto da una pesante lastra di vetro. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco che hanno costatato il decesso dell’uomo, recuperando il corpo.

22 Settembre

Operaio resta incastrato in un macchinario: gamba amputata

Si tratta di un 23enne impiegato in un’azienda agricola. Soccorso, è stato portato in ospedale ma le ferite riportate erano troppo gravi e non è stato possibile salvargli l’arto

Gravissimo incidente sul lavoro in una cooperativa agricola di Striano, nel Napoletano. Un operaio di 23 anni è rimasto incastrato all’interno di un macchinario. Al giovane è stata amputata una gamba.

Secondo quanto si è appreso l’operaio è stato soccorso e portato in ospedale prima a Sarno e poi a Salerno. Le ferite erano troppo gravi e i sanitari l’hanno sottoposto all’amputazione della gamba destra. Indagini in corso per ricostruire la vicenda da parte dei carabinieri della compagnia di Nola: dalla posizione lavorativa alla tempestività dei soccorsi.

21 Settembre

Tragedia in azienda, 57enne muore schiacciato da un muletto

Incidente mortale sabato 21 settembre alla Termoidraulica Cecconato di Arcade. A perdere la vita Mirco Cecconato, co-titolare dell’azienda, schiacciato da un muletto in manovra. Inutile l’intervento del Suem118, sul posto Spisal e carabinieri

Ennesima tragedia in provincia di Treviso: nella mattinata di oggi, sabato 21 settembre, Mirco Cecconato, 57 anni, ha perso la vita nella sede dell’azienda di famiglia, la Termoidraulica Cecconato di Arcade. Lunedì scorso un altro grave incidente sul lavoro si era verificato a Riese Pio X.

L’infortunio mortale è avvenuto poco dopo le 9 di questa mattina: dalle prime testimonianze raccolte Cecconato sarebbe rimasto schiacciato da un muletto che stava manovrando lui stesso per motivi personali, manovrando la piscina che aveva posizionato in estate per i familiari. Immediata la chiamata ai soccorsi: in via Montenero ad Arcade il Suem 118 è intervenuto con ambulanza ed elisoccorso ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Carabinieri e Spisal sono ora al lavoro per gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente. Cecconato lascia moglie e una figlia giovane.

Argegno, tragedia sul lavoro: operaio precipita e muore

Stava lavorando per un’impresa di betonaggio

Ancora un incidente mortale sul lavoro oggi 21 settembre a Argegno. I soccorsi sono partiti intorno alle 11. Sul posto i vigili del fuoco, i soccorsi del 118 e i carabinieri. Presenti anche gli uomini del soccorso alpino e del Cnsas trattandosi di un luogo impervio, il personale Ats e i carabinieri di Menaggio. Secondo le primissime informazioni l’operaio di 45 anni di nazionalità italiana sarebbe stato recuperato dopo essere precipitato in un corso d’acqua in un dirupo e sarebbe morto a causa della caduta. A notare la sua assenza i colleghi che hanno chiamato i soccorsi. Stavano lavorando per un’impresa di betonaggio che si stava occupando della strada provinciale (via Valle Intelvi, zona salita Andrea Brenta), all’altezza del primo tornante. Non si conoscono ancora le dinamiche dell’incidente e della caduta fatale nel dirupo.

Tragedia sul lavoro in Val Rendena: si ribalta un trattore, morto un uomo di 75 anni

La vittima è Giambattista Pollini, 75enne di Pelugo in Val Rendena. L’incidente è avvenuto questa mattina, 21 settembre. In pochi minuti sono arrivati sul posto i carabinieri di Spiazzo, gli uomini del Soccorso Alpino, i vigili del fuoco volontari di Pelugo e gli operatori sanitari. (Foto Vigili del fuoco)

PELUGO. Incidente sul lavoro nella giornata di oggi, 21 settembre, a Pelugo, in Val Rendena. Un 75enne della zona, Giambattista Pollini, 75enne di Pelugo in Val Rendena. alla guida di un trattore carico di legna è andato fuori strada ed è rimasto schiacciato nel ribaltamento del mezzo. In pochi minuti sono arrivati sul posto i carabinieri di Spiazzo, gli uomini del Soccorso Alpino, i vigili del fuoco volontari di Pelugo e gli operatori sanitari.