Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

22 Agosto

Gardone Valtrompia, operaio muore in ospedale dopo l’infortunio

La vittima è il 53enne Paolo Gatta, caduto da quattro metri dopo un incidente sul lavoro avvenuto al Banco nazionale di prova il 12 agosto. E’ spirato alla Poliambulanza.

Gardone Valtrompia. Paolo Gatta, l’operaio 53enne di Gardone Valtrompia che lunedì 12 agosto era caduto da quattro metri di altezza in un incidente sul lavoro al Banco nazionale di prova delle armi portatili di via Mameli, è morto alla Poliambulanza.
L’azienda era chiusa per ferie fino al 26 agosto e l’uomo era impegnato in alcuni lavori di manutenzione. Era salito su un soppalco per effettuare delle verifiche a un aspiratore quando, per cause ancora in corso d’accertamento, è caduto.
I colleghi hanno lanciato l’allarme e Paolo Gatta è stato trasportato alla clinica Poliambulanza di Brescia in codice rosso per un trauma cranico e fratture alle vertebre.
Il ferito è stato operato e tenuto in coma farmacologico, ma è morto nella giornata di mercoledì 21 agosto, a nove giorni dall’infortunio. Presidente dell’associazione Cirenaica, volontario in oratorio e appartenente al gruppo di Protezione Civile, Paolo Gatta lascia la moglie e due figli, un maschio e una femmina. E’ stata disposta l’asportazione degli organi per la donazione.

21 Agosto

Incidente sul lavoro a Monza, morto operaio di 22 anni

l ragazzo era impiegato nell’azienda Corioni che si occupa di servizi ambientali. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e agenti della questura del centro brianzolo

Un ragazzo di 22 anni, impiegato come operaio nell’azienda Corioni di Monza, è morto dopo essere rimasto incastrato in un nastro trasportatore per la compattazione dei rifiuti. La Corioni s.r.l. si occupa di servizi ambientali e l’incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 21 agosto poco prima delle 16, nella sede di via Comunale per Cinisello. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e agenti della questura di Monza ma all’arrivo dei soccorsi per il giovane non c’era più niente da fare e i medici non hanno potuto solo constatare il decesso. Il personale di Ats è al lavoro per ricostruire esattamente quanto accaduto.

Dai primi accertamenti, risulterebbe che l’incidente mortale sia avvenuto mentre l’operaio, regolarmente assunto dall’azienda, stava pulendo il nastro trasportatore. Bisognerà capire se quanto avvenuto è da imputare a una distrazione o imprudenza, oppure se la causa sia un’altra. co altri fattori. La Procura di Monza ha disposto il sequestro del macchinario e l’autopsia sul corpo del giovane, e aprirà nelle prossime ore un fascicolo per omicidio colposo che inizialmente potrebbe essere anche a carico di ignoti. Secondo Flai Cgil di Monza e Brianza, si tratta del quarto incidente mortale sul lavoro nella provincia dall’inizio dell’anno, stesso numero complessivo raggiunto nel 2023.

Bimbo di 4 anni muore schiacciato dal trattore guidato dal cugino: «​L’ho afferrato per la canottiera ma si è strappata»

I genitori della piccola vittima hanno autorizzato la donazione degli organi

Tragico incidente in Valle Pellice, in provincia di Torino. Avrebbe compiuto cinque anni venerdì 23 agosto, il bambino morto schiacciato da una ruota del carro di fieno trasportato da un trattore nel cuore delle valli Valdesi. Il mezzo agricolo era guidato dal cugino diciottenne e il lavoro mattutino di raccolta del foraggio era quasi completato. Poi il dramma improvviso: forse per un sobbalzo sul terreno, il bambino ha perso l’equilibrio ed è caduto all’indietro, finendo tra il trattore e il carro.


20 Agosto

Tragedia in un cantiere di Airola: operaio irpino perde la vita a 67 anni

Le indagini in corso per accertare le cause dell’incidente. La comunità si stringe attorno alla famiglia della vittima

Questo pomeriggio, un tragico incidente ha sconvolto la comunità di Airola, nel Beneventano, dove un operaio di 67 anni originario di Rotondi ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere situato in Via Trociano. Le dinamiche precise dell’incidente sono ancora oggetto di verifica. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava eseguendo le sue normali attività lavorative quando si è verificato l’evento fatale. Subito dopo l’incidente, sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Airola, l’Ispettorato del Lavoro e i rappresentanti dell’ASL per avviare le indagini. A conclusione di un primo esame, il Pubblico Ministero ha ordinato il sequestro parziale del cantiere, limitandolo all’area di accesso al garage, lasciando tuttavia il resto del cantiere in attività.

Sul luogo è giunto anche l’avvocato Vittorio Fucci, rappresentante legale del titolare del cantiere, attualmente indagato per l’accaduto. Il legale ha seguito gli accertamenti disposti dalla Procura di Benevento, focalizzati sulla raccolta di prove e sull’interrogatorio dei testimoni presenti al momento dell’incidente. Le indagini continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di accertare eventuali negligenze o violazioni delle norme di sicurezza. Intanto, la comunità di Airola si unisce nel dolore alla famiglia dell’operaio, colpita da una perdita tanto improvvisa quanto straziante.

17 Agosto

Bracciante agricolo morto nei campi: stroncato da un malore

L’uomo è stato ritrovato senza vita in un’azienda alla periferia di Latina. Accertamenti in corso

E’stato trovato senza vita all’interno di un’azienda agricola di Borgo Piave, alla periferia di Latina. A stroncare la vita un bracciante di nazionalità indiana è stato probabilmente un malore. A scoprire il corpo riverso a terra, nei campi, è stato il titolare, che ieri pomeriggio si è recato in azienda, in strada del Crocifisso, e ha lanciato l’allarme al 112.

I soccorsi, intervenuti con un’ambulanza e un’auto medica, non hanno potuto però far altro che constatare il decesso. Le verifiche sono affidate ai carabinieri e al servizio di prevenzione e sicurezza della Asl di Latina. Secondo le prime informazioni raccolte sul posto, il bracciante, assunto con contratto regolare e con permesso di soggiorno, si era recato al lavoro per aprire l’impianto di irrigazione. L’ipotesi più probabile è che il decesso sia stato causato da un improvviso malore.

14 Agosto

Incidente sul lavoro, ad Asti muore operaio 32enne

Nicholas Colombini, in forza alla «Gigli e Pacifici», era impegnato in opere di manutenzione alla A2A di Quarto d’Asti

È morto martedì 13 agosto in ospedale ad Asti un operaio di 32 anni che il 10 agosto era rimasto ferito in un incidente sul lavoro. Nicholas Colombini, impegnato in opere di manutenzione alla A2A di Quarto d’Asti, era rimasto folgorato. Aveva una moglie, Anna, e due figli, uno di pochi mesi e l’altro di tre anni. La procura di Asti ha aperto un fascicolo.

A2A in una nota ha espresso «profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia», precisando che «Nicholas Colombini lavorava per El.Te, la società che ha in appalto i lavori di rinnovo di una porzione dell’impianto di trattamento del rottame vetroso di Asti. Sin da principio, A2A Ambiente ha assicurato la massima collaborazione alle autorità competenti per stabilire le cause di quanto accaduto».

13 Agosto

Precipitano da un’altezza di 5 metri: gravissimi due operai

Sul posto due elicotteri del 118

Terribile infortunio sul lavoro a Pisogne, nella zona industriale di Gratacasolo. Martedì 13 agosto, verso le 9 di mattina, due operai di 37 e 44 anni sono precipitati da un’altezza di circa 5 metri, pare a seguito del crollo di parte del tetto di un capannone, sul quale stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione per conto di una ditta esterna.

Immediato all’allarme dei colleghi al 112. Per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco, due autolettighe, un’auto medica e due eliambulanze decollate da Brescia e da Bergamo: i feriti sono stati portati d’urgenza in ospedale per il ricovero in codice rosso. Sono in corso gli accertamenti degli uomini dell’Ats Montagna e dei carabinieri di Breno sulla dinamica dell’incidente.
 

BresciaToday

12 Agosto

Incidente sul trattore, muore carabiniere in servizio a Salerno

L’uomo stava eseguendo una manovra con il trattore quando ha accidentalmente urtato un arco in ferro

Tragico incidente a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. Un uomo di 58 anni, carabiniere in servizio a Salerno, ha perso la vita mentre si trovava a bordo del suo trattore in una contrada rurale nei pressi di via Enrico Fermi.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava eseguendo una manovra con il trattore quando ha accidentalmente urtato un arco in ferro. L’impatto avrebbe provocato la rottura dell’arco, che è poi caduto colpendolo fatalmente al collo. I carabinieri della stazione di Grumo Nevano sono intervenuti immediatamente sul posto. La salma del 58enne è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti del caso.

Amianto : Sentenze

Amianto, tribunale Vercelli condanna l’Inail a risarcire una vedova

La donna era moglie di un operaio 67enne morto di mesotelioma. Trasportava Eternit per una ditta di Casale Monferrato.

Il tribunale di Vercelli ha condannato l’Inail al risarcimento previdenziale in favore della vedova di Vincenzo Patrucco, ex operaio di Casale Monferrato (Alessandria), che durante la sua attività lavorativa era stato esposto all’amianto. amianto che aveva provocato la morte dell’operaio all’età di 67 anni per un mesotelioma pleurico. Rita Sempio,
assistita dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, riceverà mensilmente un’indennità di 1.740 euro, e tutti gli arretrati per una cifra di circa 150mila euro. La sentenza di condanna, spiegano dall’Osservatorio, è di gennaio, ma solo ora è passata in giudicato. Patrucco lavorava come trasportatore di cemento-eternit per una ditta casalese, esponendosi all’asbesto senza protezioni. La diagnosi di mesiotelioma è del 2016; dopo il decesso del marito, la donna si è vista respingere dall’Inail il riconoscimento della malattia professionale, e si è affidata al legale che ha presenta ricorso. I giudici di Vercelli hanno accolto le istanze del legale e condannato l’ente all’indennizzo. “L’Inail continua a negare il riconoscimento del mesotelioma causato dall’amianto e costringe i familiari a intraprendere lunghe azioni giudiziarie – commenta Bonanni -. La nostra battaglia non finisce qui, agiremo per avere dall’Inps anche le maggiorazioni contributive e la liquidazione della pensione di reversibilità”.

10 agosto

Malore a fine turno di lavoro a Frosinone, muore in fabbrica a 25 anni

Lauro Ciavardini  morto nello spogliatoio dello stabilimento chimico farmaceutico Catalent di Anagni. Ad accorgersi del decesso è stato uno dei sorveglianti che ha subito dato l’allarme ma per il giovane non c’era più niente da fare. Del caso ora si sta occupando il Servizio di Prevenzione della Asl di Frosinone con i carabinieri della compagnia di Anagni

È morto a causa di un malore alla fine di un turno di lavoro Lauro Ciavardini, operaio di 25 anni di Anagni. È stato trovato senza vita nello spogliatoio dello stabilimento chimico farmaceutico Catalent della città, in provincia di Frosinone. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria di Frosinone per gli accertamenti.  Ad accorgersi del decesso è stato uno dei sorveglianti dello stabilimento che a dato l’allarme ai sanitari interni e al 118. I medici però hanno solo potuto constatare il decesso del giovane. Del caso ora si sta occupando il Servizio di Prevenzione della Asl di Frosinone con i carabinieri della compagnia di Anagni. La salma è stata trasferita su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo presso la sala mortuaria dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Alla fine dello scorso mese di giugno, nello stesso stabilimento era morto per un malore un operaio di 55 anni.

9 Agosto

Operaio muore schiacciato in un macchinario nel Milanese


La vittima aveva 61 anni. La tragedia è avvenuta nell’officina Tecnostill di Bareggio, in provincia di Milano. Nonostante l’intervento di forze dell’ordine, soccorsi e vigili del fuoco per l’uomo non c’è stato nulla da fare


Un operaio è morto questa sera, intorno alle 21.45, nell’officina Tecnostill di Bareggio, in provincia di Milano. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, l’uomo è rimasto incastrato in un Bobcat, tra la pala e il telaio. Sul posto sono giunti i soccorritori del 118 e dell’Ats Città metropolitana, i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e i vigili del fuoco di Milano. Ma non è stato possibile salvare l’uomo di 61 anni.