Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

11 Giugno

Morto schiacciato dal trattore in una azienda agricola: il mezzo si è ribaltato

A Guiglia nel Modenese l’incidente: la vittima aveva 78 anni ed era alla guida del mezzo agricolo

Modena, 11 giugno 2024 – Incidente mortale questa mattina, intorno alle 9, in una azienda agricola di via per Marano a Guiglia sull’Appennino Modenese.

Un uomo di 78 anni era al lavoro in una tenuta. Stava guidando un trattore, quando il mezzo si è ribaltato e il lavoratore è morto schiacciato

Esplosione in una ditta di vernici in Brianza, morto un operaio

Incidente a Brugherio. Dal capannone industriale si è alzata una colonna di fumo visibile a distanza

Brugherio (Monza Brianza), 11 Giugno 2024 – È un 24enne del Gambia di nome Amadou Sanneh l’operaio morto questa mattina dopo un’esplosione che si è verificata nell’azienda di vernici Mega Wilckens in via Aristotele 22 a Brugherio. E’ successo questa mattina poco prima delle 10. Sul posto sono intervenute le ambulanze e le auto mediche inviate da Areu Lombardia, ma al momento non risultano altre persone coinvolte. Sul luogo dell’esplosione anche i vigili del fuoco, che hanno già domato le fiamme.

Una guardia giurata è morta durante il turno di lavoro. Lascia moglie e figlio

Giovanni Parise, 56 anni, guardia giurata del gruppo Italpol è morto durante il suo turno di lavoro. L’uomo ha accusato un infarto mentre era nel gabbiotto di competenza nella sede della Sda Poste a Corcolle, nella serata dello scorso 10 giugno. Sul posto la polizia di Stato e il personale del 118. Inutili i soccorsi. 

Per Parise il malore è stato fatale. Lascia una moglie e un figlio piccolo, Lorenzo. Sul caso è intervenuto il presidente dell’associazione nazionale guardie particolari giurate Giuseppe Alviti, che chiede di fare “piena luce sulle dinamiche a maggior tutela futura delle guardie giurate”.

Amianto : Sentenze

Pompiere triestino ucciso dall’amianto: Viminale condannato a risarcire

Decisione del Consiglio di Stato: 389 mila euro alla famiglia. Primo caso appurato su un vigile del fuoco

l Consiglio di Stato ha condannato il Ministero dell’Interno a riconoscere – oltre agli indennizzi della speciale elargizione di 230mila euro – un ulteriore risarcimento di 140mila euro per la famiglia di un vigile del Fuoco triestino, S.

G., deceduto nel 2008 a due anni e mezzo dalla diagnosi di mesotelioma pleurico correlato all’esposizione ad amianto all’età di 75 anni.

L’uomo aveva subito un’esposizione a livelli elevati di fibre di amianto durante il servizio prestato per 34 anni al Comando di Trieste, quando la prassi era indossare “guanti e tute antincendio in amianto”.

   Una volta che il Ministero dell’Interno, in seguito a una azione legale avviata davanti al Tribunale di Trieste, “aveva dovuto ammettere il legame tra l’esposizione all’asbesto e il mesotelioma pleurico, e riconoscere lo status ‘vittima del dovere’, i legali della famiglia, avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, e Corrado Calacione, avviarono la domanda di risarcimento, accolta dal Tar del Friuli Venezia Giulia nel 2020”. Come ricostruisce l’Ona, il Ministero aveva però presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione della condanna, ma l’istanza fu rigettata ed ora, “a distanza di quattro anni diventa definitiva la prima sentenza che condanna il Ministero dell’ Interno”. Per l’Osservatorio il caso è destinato “a scoperchiare il vaso di Pandora di un fenomeno epidemico di mesoteliomi e altre malattie asbesto-correlate tra il personale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile – spiega Bonanni – abbiamo dimostrato che l’esposizione è avvenuta senza adeguata informazione, formazione e strumenti di prevenzione attraverso l’utilizzo di guanti e tute, negli interventi per incendi ed eventi sismici, e per il contatto con le macerie”.
   

8 Giugno

Ancora un incidente sul lavoro, operaio investito da autocompattatore

l 54enne è stato trasportato prima al Pronto soccorso di Villa Sofia e subito dopo al Trauma Center

Ancora un incidente sul lavoro a Palermo. Stamattina un operaio di 54 anni è stato investito da un autocompattatore nella zona di Mondello, rimanendo gravemente ferito: adesso si trova al Trauma Center dell’ospedale Villa Sofia, in codice rosso. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, mentre era al lavoro, sarebbe stato colpito dal mezzo in retromarcia finendo schiacciato contro un cassonetto; dopo l’arrivo dei sanitari, seguito immediatamente da quello dei carabinieri per chiarire la dinamica dell’incidente, il 54enne è stato trasportato prima al Pronto soccorso di Villa Sofia e subito dopo al Trauma Center, dove si trova tuttora.

Operaio muore travolto da un carro nel Cosentino

Era impegnato nelle raccolta delle pesche in un terreno agricolo

Un operaio di 58 anni, Alexsandr Piscun, di nazionalità lituana, ma residente da tempo a Corigliano-Rossano, è morto dopo essere stato schiacciato da un grosso carro per la raccolta della frutta che si è ribaltato.
    L’incidente è accaduto in un frutteto in località “Sette Ponti”, nel territorio del comune di Cassano allo Ionio, dove Piscun era intento, sembra insieme ad altri due operai, a raccogliere le pesche.
    Mentre stava lavorando, il carro si è ribaltato, per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Cassano, finendo nel fiume Eiano.

Sul posto, immediatamente allertati, sono arrivati i sanitari della postazione del 118 della città delle terme che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
    I vigili del fuoco, intervenuti con diverse squadre dei distaccamenti del territorio, con una autogru hanno sollevato il grosso mezzo finito nel corso d’acqua per permettere il recupero della salma del 58enne.

5 Giugno

Incidente sul lavoro a Latina, muore un operaio di 38 anni

Continuano le morti sul lavoro nel Lazio

Un operaio di 38 anni è morto questa notte in un incidente sul lavoro verificatosi in una azienda di logistica in strada Macchia Grande, a borgo Santa Maria, nella periferia di Latina.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma purtroppo i soccorsi si sono rivelati del tutto inutili.

Insieme ai paramedici anche i carabinieri del comando provinciale e il personale Spresal, vale a dire i tecnici che si occupano della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, al lavoro per ricostruire quanto accaduto.

A Gorizia un operaio di 30 anni è rimasto gravemente ferito attorno alle 13.40. Per cause al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dell’Azienda sanitaria, l’uomo è scivolato in uno scavo, all’interno di un cantiere, e ha riportato rilevanti politraumi. Inizialmente soccorso dal personale di un’ambulanza, è stato poi condotto d’urgenza nell’ospedale di zona. In considerazione del peggioramento delle sue condizioni, è stato poi trasferito d’urgenza, in elicottero, all’ospedale triestino di Cattinara, dov’è stato accolto, in Pronto soccorso, in codice rosso e in prognosi riservata.

4 Giugno

Cade dalla pensilina di tre metri: gravissimo operaio di 57 anni

E’ successo ieri a Pontesasso, dove si stava lavorando sul tetto di un impianto di autolavaggio L’uomo è stato trasferito in eliambulanza a Torrette e sottoposto ad intervento. E’ in prognosi riservata. E’ uno dei due titolari della A.R. Service di Riccione

Fano, 4 giugno 2024 – Stava lavorando sul tetto dell’impianto di autolavaggio della stazione di benzina di Pontesasso, quando è caduto dall’altezza di circa 3 metri.

Era salito per rimuovere la copertura di metallo ammalorato da smaltire che poi avrebbe dovuto sostituire con una nuova, il 57enne romagnolo – R.R. le sue iniziali – che ora versa in gravissime condizioni all’Ospedale regionale di Torrette di Ancona. Un’operazione che, così esperto com’era, avrà fatto centinaia di volte. Ma intorno alle 14 di ieri è precipitato nel vuoto finendo a terra, dove ha sbattuto violentemente la testa. Tracce di sangue erano ben visibili, ieri pomeriggio, sull’asfalto. Il 57enne è uno dei due titolari della A.R. Service di Riccione, da 22 anni punto di riferimento per gli operatori e i gestori di autolavaggi ed aree di servizio della Romagna e delle Marche.

Grave infortunio al porto: operaio ferito durante la movimentazione di un tubo

Il lavoratore è stato soccorso e trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena

Un grave infortunio è avvenuto questa notte al porto di Ravenna. A darne notizia sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil – assieme alle categorie edili di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – che esprimono grande preoccupazione per l’incidente sul lavoro avvenuto nella notte tra lunedì e martedì all’interno dell’hub portuale. all’altezza del terminal Nord. Dai primi riscontri pare che sia “rimasto gravemente ferito un lavoratore di un’azienda edile, che è impegnata nei lavori in appalto, all’interno del porto di Ravenna”, spiegano i sindacati. L’infortunio sarebbe avvenuto durante la movimentazione di un tubo e il ferito sarebbe stato poi subito trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena. In attesa che le indagini possano fare luce in tempi rapidi su quanto accaduto, i sindacati manifestano “piena vicinanza al lavoratore vittima dell’infortunio e rimarcano, ancora una volta, la massima attenzione verso le condizioni di salute e sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori”. 

Camion vola giù da ponte Sassari-Alghero, arriva l’elisoccorso

Sul posto anche i vigili del fuoco

‘morto a causa delle gravi ferite riportate il conducente del tir precipitato da un cavalcavia sulla quattro corsie della Sassari-Alghero, all’altezza del bivio per Bancali.

La vittima è Sandro Ascione, 65 anni di Porto Torres.
I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere l’abitacolo e hanno estratto l’uomo rimasto incastrato sul mezzo pesante.
Inizialmente sembrava cosciente, poi le sue condizioni si sono aggravate.

La statale 291 Var è chiusa al traffico in direzione Olmedo, all’altezza del km 9,800.

3 Giugno

Incidente sul lavoro a Latina, muore un operaio di 38 anni

Continuano le morti sul lavoro nel Lazio

Un operaio di 38 anni è morto questa notte in un incidente sul lavoro verificatosi in una azienda di logistica in strada Macchia Grande, a borgo Santa Maria, nella periferia di Latina.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma purtroppo i soccorsi si sono rivelati del tutto inutili.

Insieme ai paramedici anche i carabinieri del comando provinciale e il personale Spresal, vale a dire i tecnici che si occupano della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, al lavoro per ricostruire quanto accaduto.

Incidente sul lavoro, quattro operai sono rimasti feriti a Galliera Veneta: due sono in gravi condizioni

Quattro lavoratori sono rimasti feriti mentre erano a lavoro in una cisterna a Galliera Veneta. Ricoverati in ospedale, due sono in gravi condizioni

Incidente sul lavoro a Galliera Veneta. Nel pomeriggio almeno quattro operai sono rimasti feriti mentre erano a lavoro nel cantiere in via Galilei 34. Secondo le prime informazioni, sarebbero finite in una cisterna. Dei quattro feriti, due sono in gravi condizioni. Si riaccendono le luci sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

2 Giugno

Incidente col trattore nel Bolognese, morto 77enne

Ieri a Savigno. Travolto dal mezzo finito contro una pianta

Un pensionato 77enne ha perso la vita travolto dal trattore, di cui era alla guida, nei suoi campi a Savigno, municipio di Valsamoggia nel Bolognese.

I fatti risalgono al pomeriggio di ieri quando, intorno alle 17, l’uomo ha perso il controllo del mezzo agricolo che, finito contro una pianta, si è poi ribaltato travolgendolo.

A quanto appreso, il 77enne potrebbe essere stato colto da un malore e, per questo, avere perso il controllo del trattore. Sul posto – oltre ai sanitari del 118 intervenuti con una ambulanza, un’automedica e l’elisoccorso – i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.

31 Maggio

Camion fuori strada vicino a una cava, morto un operaio

L’incidente a Ruvo del Monte, in provincia di Potenza

ARuvo del Monte (Potenza), nel pomeriggio, è morto un operaio che era alla guida di un camion finito fuori strada – per cause in fase di accertamento – nei pressi di una cava.

Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 “Basilicata soccorso” che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo.

30 Maggio

Colto da malore mentre lavora in caserma: morto militare a Persano

A dare l’allarme sono stati i colleghi, che hanno allertato i sanitari del 118, i quali hanno tentato di rianimarlo ma è stato tutto inutile

Dramma, ieri pomeriggio, nella casera di Persano, dov’è deceduto uno dei militari. Il sergente maggiore aiutante Vincenzo Alfano, che viveva con la famiglia ad Altavilla Silentina ma era originario della provincia di Caserta, sarebbe stato colto da un improvviso malore mentre si trovava nel suo ufficio.

Giovane padre morto all’alba in tangenziale: stava andando al lavoro

Come tutte le mattine, o quasi, era sveglio prima dell’alba per andare al lavoro: partito da Ponti sul Mincio, dove abitava con la famiglia, si stava muovendo in direzione del Benaco. E proprio sul lago ha trovato la morte: mercoledì prima delle 5.30 si è schiantato contro il jersey in cemento del cantiere stradale sul cavalcavia dello svincolo di San Martino della tangenziale Ss11, in territorio di Desenzano del Garda. È stato sbalzato dalla sua moto Kawasaki per diversi metri di distanza: il mezzo è finito sulla carreggiata sottostante. Il povero Edoardo Rigucci è morto sul colpo.

Amianto : in R.A.I.

Amianto alla Rai di Napoli, la denuncia della famiglia di Pasquale Russo, morto per mesotelioma

A seguito delle vicende Di Mare e Sodkiewicz, la storia di Pasquale Russo, morto nel 2020 affetto da mesotelioma. La figlia racconta: “Non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla pericolosità dell’amianto, né su eventuali problemi di salute correlati”.

La presunta presenza di amianto nelle sedi Rai continua ad essere un tema, soprattutto dopo il clamore suscitato dalla morte di di Mariusz Marian Sodkiewicz e il caso Di Mare. In queste ore l’Osservatorio Nazionale Amianto ha segnalato una nuova denuncia di una parente di un ex dipendente Rai di Napoli, Pasquale Russo, altra vittima del mesotelioma.

Nella denuncia/querela presentata il 23 dicembre 2023 dalla vedova Assunta Atardo, si legge che il pericoloso minerale “fu utilizzato anche dopo l’entrata in vigore della L. 257/92”. Allora Pasquale Russo prestava servizio come “capo operaio costruttori, in falegnameria ed in parte negli studi televisivi per montaggio e smontaggio e relative alla realizzazione di costruzioni scenografiche per produzioni in studio ed esterno”.

Tra le richieste al Procuratore della Repubblica di Napoli evidenziate nell’atto quella di “identificare i responsabili dell’esposizione ad amianto del congiunto, iscriverli nel registro degli indagati e di avviare un procedimento penale”, e che di attivare “una verifica su base epidemiologica dell’impatto dell’uso dell’amianto nella RAI (in tutte le sue sedi) tra i dipendenti e collaboratori”.

Nel racconto che Lucia fa della vicenda di suo padre spiega che a maggio 2020, iniziava a mostrare i primi sintomi di spossatezza, fastidi allo stomaco e qualche colpo di tosse, a luglio gli fu diagnosticato un mesotelioma. Dopo pochi mesi, consapevole del fatto che non gli restasse molto tempo da vivere: “ci ringraziò per tutto ciò che avevamo fatto e chiese di essere accompagnato con la terapia del dolore. Morì il 31 agosto 2020”. L‘origine professionale della malattia dell’uomo è stata riconosciuta da INAIL solo il 18 febbraio 2022. Commenta Ezio Bonanni:

È quanto mai opportuno e doveroso che, oltre a risarcire le vittime senza ulteriori ritardi, la RAI valuti di sottoporre a sorveglianza sanitaria tutti i dipendenti che possono essere stati esposti all’amianto e porti a termine le bonifiche.