Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

22 Novembre 2022

Triste Notizia In Basilicata: Un Operaio È Morto In Un Incidente Sul Lavoro

Tragico incidente sul lavoro in Basilicata.

Ecco l’accaduto riportato da RaiNews:

Un operaio forestale di 67 anni di Moliterno, Vito Forastiero, è morto in un incidente sul lavoro.

L’uomo stava caricando legna su un autocarro.

Sul caso indagano i Carabinieri che stanno ancora cercando di accertare le cause della morte.

Diverse le ipotesi al vaglio: la morte per schiacciamento, il malore o la caduta accidentale.

Il cadavere è stato infatti trovato sotto la legna, caduta dal mezzo”.

TORANO NUOVO: OPERAIO MUORE A 35 ANNI PER UN INFARTO. LASCIA LA COMPAGNA E DUE FIGLI

TERAMO- Un giovane operaio marocchino, Hicham Zaki, è morto ieri  mentre stava lavorando in un cantiere edile a Torano Nuovo in provincia di Teramo.

L’uomo, secondo quanto riferisce il Centro, si è accasciato agonizzante in bagno e non si è più ripreso. I colleghi di lavoro, che  lo hanno trovato privo di sensi, hanno subito chiamato il 118 ma quando i soccorritori sono arrivati  il giovane era già deceduto. Sono stati  comunque fatti dei tentativi di rianimazione che non hanno dato esito. La causa della tragedia è certamente un infarto.

21 Novembre 2022

Auto contro trattore, muore 48enne, gravi moglie e 2 figlie

Viaggiavano tutti in una Renault Modus, incidente in Salento

ANSA) – LECCE, 21 NOV – Un 48enne è morto mentre sua moglie e le due figlie che viaggiavano con lui sono rimaste ferite gravemente nell’impatto della loro auto con un trattore.


    L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale che collega Casarano a Taurisano, in provincia di Lecce.

La vittima è Cosimo Carangelo, di Taurisano. Era alla guida di una Renault Modus con a bordo la moglie e le due figlie quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un trattore. L’impatto è avvenuto su un rettilineo. Ferito ma non in pericolo di vita il conducente del trattore. Sul posto per i rilievi gli agenti del commissariato di Taurisano. (ANSA).

19 Novembre 2022

Incidenti lavoro, cade in una scarpata in Canton Ticino: è grave

In ospedale operaio comasco precipitato per una decina di metri

ANSA) – MILANO, 19 NOV – Un operaio comasco di 53 anni è rimasto ferito in modo grave cadendo lungo una scarpata per una decina di metri in Canton Ticino (Svizzera).

Lo rende noto la Polizia cantonale.

L’uomo, a Vico Morcote, era impegnato in alcuni lavori di giardinaggio quando è caduto.
    Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia cantonale e i soccorritori della Croce Verde di Lugano che, dopo aver prestato le prime cure all’operaio, lo hanno trasportato in ospedale. (ANSA).
   Incidente sul lavoro ad Arezzo, muore sotto il trattore ribaltato

Incidente sul lavoro ad Arezzo, muore sotto il trattore ribaltato


Incidente mortale sul lavoro, questa mattina 19 novembre, nell’Aretino. Un uomo di 75 anni è rimasto schiacciato dal suo trattore.

E’ successo poco dopo le 10,00 in località San Zeno alle porte di Arezzo. Sul posto un’auto medica e un’ambulanza della Misericordia.

E’ stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso 2 e il Soccorso Alpino, perchè l’incidente si è verificato in un luogo impervio. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato. Il 75enne è morto sul posto.

Travolto dal carico del rimorchio del trattore, 54enne ricoverato in condizioni gravi

È accaduto questa mattina mentre l’uomo lavorava vicino a casa, a Madonna di Campiglio: sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso

MADONNA DI CAMPIGLIO. È stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Santa Chiara di Trento un uomo di 54 anni travolto questa mattina dal carico di un rimorchio, mentre faceva dei lavori vicino a casa, a Madonna di Campiglio.

Stando alle prime informazioni, l’uomo stava operando con un trattorino che trainava un carico di assi di legno. Il cedimento di una sponda del rimorchio avrebbe fatto finire violentemente il carico sul 54enne.

Sul posto è intervenuto anche l’elicottero di Trentino Emergenza

18 Novembre 2022

Avellino, operaio cade da 10 metri nella vasca per cemento: morto sul colpo

Ancora un morto sul lavoro in Campania. E’ successo a Montefredane, a pochi chilometri da Avellino. Il tragico incidente si è verificato nella tarda serata di ieri in un’azienda del nucleo industriale di Arcella.

La vittima è un operaio di 55 anni di Avellino che stava lavorando all’interno di un opificio per la realizzazione di manufatti in cemento.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Avellino.


Secondo una prima ricostruzione il 55enne, per cause in corso di accertamento, è precipitato in una vasca profonda circa 10 metri, adibita alla lavorazione di cemento. Per lui non c’è stato nulla da fare. Su disposizione della Procura della repubblica di Avellino, la salma, recuperata dai Vigili del Fuoco, è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale “Moscati”.

Incidente sul lavoro a Marsala, settantaquattrenne muore schiacciato dal suo trattore

Stava arando un suo appezzamento di terreno quando improvvisamente l’uomo, di 74 anni, è finito schiacciato sotto il trattore sul quale stava in quel momento.

17 Novembre 2022

Incidente sul lavoro nel Pisano, 38enne operaio cade da una scuola e muore

Sul posto anche l’elisoccorso, ma il medico ha solamente potuto constatarne il decesso

È l’ennessimo caso di morte sul lavoro: questa volta la tragedia si è consumata all’interno di un cantiere edile a Ponteginori, nel comune di Montecatini Val di Cecina, provincia di Pisa. La vittima è un operaio di 38 anni, di origine albanese e residente a Empoli: l’uomo è morto dopo essere caduto dalla cima di una scalinata. L’operaio stava lavorando all’interno della tenuta Mocajo, una prestigiosa residenza settecentesca da alcuni anni trasformata e riconvertita in albergo di lusso. Nel corso della giornata di ieri, per cause che sono ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Volterra (Pisa) che stanno indagando sulle dinamiche dell’incidente, l’uomo è stato trovato privo di sensi ai piedi di una lunga scalinata. A dare l’allarme sono stati i suoi stessi colleghi che appena lo hanno trovato riverso a terra hanno immediatamente chiamato il numero unico per le emergenze, il 112.

Agricoltore muore schiacciato da una rotoballa a Scandiano

Tragico infortunio sul lavoro a Rondinara, vittima un 69enne

La vittima, un 69enne, si trovava su una scala quando all’improvviso una balla di fieno impilata è caduta e lo ha fatalmente travolto. Sul posto si sono precipitati un’ambulanza e un’automedica, ma ogni tentativo di soccorso è purtroppo stato vano. Troppo gravi i traumi da schiacciamento riportati dall’uomo.

Per fare luce sull’accaduto sono in corso gli accertamenti carabinieri della tenenza di Scandiano – coordinati dalla Procura di Reggio – e il personale della medicina del lavoro dell’Ausl locale.

15 Novembre 2022

Due operai morti in poche ore per incidenti sul lavoro

Uno è caduto dal mezzo schiacciasassi che guidava e l’altro è precipitato mentre ispezionava una canna fumaria

Incidente mortale sul lavoro alle 12 di oggi a Cerreto Guidi, nel Fiorentino in un cantiere per la realizzazione di un collettore fognario nei pressi del depuratore.

La vittima è un operaio di 51 anni: ha perso la vita ribaltandosi con lo schiacciasassi che stava guidando, finendo in un fossato.

Sul posto ispettori della Asl Toscana Centro e i carabinieri territoriali e del nucleo ispettorato del lavoro di Firenze. 

Sempre oggi un altro operaio di 57 anni ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina in un’abitazione di Bellizzi (Salerno). L’uomo, secondo una prima ricostruzione, stava ispezionando la canna fumaria di una stufa a pellet in un appartamento di via Olmo quando, per cause ancora ignote, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto battendo la testa. L’impatto non gli ha lasciato scampo. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia e da parte del servizio di prevenzione ed infortuni dell’Asl di Salerno. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma che nelle prossime ore sarà sottoposta ad autopsia.

Incidenti lavoro: uomo cade da sei metri, gravissimo

In Friuli. Impatto al suolo con oggetto metallico

(ANSA) – UDINE, 15 NOV – Un uomo, di circa 60 anni, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina, a Udine.


    Per cause al vaglio della Polizia e degli ispettori dell’Azienda sanitaria, l’uomo è caduto da un’altezza di circa 6 metri e nell’impatto al suolo è finito contro un oggetto metallico, che gli ha causato una grave lesione all’addome.


    A dare l’allarme, chiamando il numero unico di emergenza Nue112, è stato il figlio, che era con lui in quel momento. Gli infermieri della centrale Sores Fvg hanno inviato immediatamente sul posto un’ambulanza e l’automedica.
    L’uomo, che è sempre rimasto cosciente, è stato trasportato con la massima urgenza, in codice rosso, all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Sul posto hanno operato anche i Vigili del fuoco del Comando provinciale. (ANSA).

Amianto:A teatro con Bebo Storti


A TEATRO

Bebo Storti avvia un confronto aperto sul tema dell’amianto

Porte aperte a Gavi per lo studio dello spettacolo “Non sentirai niente”


A TEATRO

Bebo Storti avvia un confronto aperto sul tema dell’amianto

Porte aperte a Gavi per lo studio dello spettacolo “Non sentirai niente”

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Bebo Storti

GAVI — La stagione del Teatro della Juta si apre con un regalo, un appuntamento gratuito dedicato al suo pubblico: si tratta di uno studio del nuovo spettacolo con Bebo Storti, ‘Non sentirai niente‘, un confronto aperto sul tema dell’amianto. Al Teatro Civico di Gavi una serata informale per raccogliere spunti e “assaggiare” in anteprima la nuova produzione, mentre è ancora in fase di studio.

Inseguito da un paio d’anni, stoppato dalla pandemia, questo spettacolo è quasi giunto in dirittura d’arrivo, ma il protagonista/regista Bebo Storti vuole ancora affinare la drammaturgia, parlando soprattutto con chi, in zona, conosce bene il problema, in un territorio martoriato da Terzo Valico e inquinamento da amianto.

Il dialogo semiserio con il Signor Morte parte all’inizio e si snoda fino alla fine dello spettacolo, sollevando questioni e scatenando riflessioni. ‘Non sentirai niente’ è la storia dell’amianto, cominciata all’inizio del ‘900 ma già figlia dei tempi antichi. Ne parlavano i narratori da martirologio, narrando di santi e di miracoli. Nei tempi moderni, dalla metà dell’Ottocento, in Inghilterra, nel regno dei Savoia. Si parlava di pericoli per i lavoratori. Fino ad arrivare al fascismo e al primo
dopoguerra. Il boom economico e gli anni Sessanta hanno poi incrementato l’uso dell’amianto. E i morti sono aumentati, 4.000/6.000 all’anno.

L’amianto ha generato una guerra civile: proprietari di aziende contro operai e lavoratori, le famiglie e i figli, le mogli e i mariti. Le storie sono quelle della gente delle fabbriche, degli avvocati pagati dai “padroni del vapore” della neve ad agosto. Storie di incurie delittuose, fatte di paura ma anche di ironia quando non di comicità. Sembra impossibile ma la gente sa ridere dei propri dolori. Mentre altri intanto contano i soldi…

14 Novembre 2022

Cede la gru, due feriti in un incidente sul lavoro in provincia di Pavia

Entrambi gli operai sono finiti in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Pavia con forti traumi da schiacciamento

È di due lavoratori finiti in ospedale in codice rosso il bilancio dell’infortunio sul lavoro avvenuto lunedì mattina a Trivolzio, provincia di Pavia, in un cantiere edile.

Dalle prime informazioni si tratta di due uomini che hanno subito traumi da schiacciamento dovuti al crollo di una gru sul quale era presente un bancale: entrambi i feriti sono finiti all’ospedale San Matteo di Pavia con trauma cranico e traumi agli arti inferiori per uno dei due feriti, di 35 anni e con trauma al volto e ad una gamba per l’altro ferito, di 58 anni.

Ucciso da una mucca: la vittima è il 62enne Mario Antiga, ex autista di autobus

Un agricoltore di 62 anni è morto a Beduzzo, una frazione di Corniglio, in provincia di Parma, dopo essere stato colpito da un calcio da una mucca. La vittima, scrivono i giornali locali, si chiamava Mario Antiga ed era un ex autista di autobus alla Tep di Parma. L’incidente mortale è avvenuto in una stalla a Case Monticelli. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica del fatto.

Amianto:Vitalizio

Morte per amianto, il vitalizio riconosciuto alla moglie

La sezione Lavoro del Tribunale di Taranto, giudice Giulia Viesti, ha stabilito il diritto ad una rendita vitalizia alla vedova di un ex lavoratore dell’indotto Ilva di Taranto (ora Acciaierie d’Italia), morto per mesotelioma pleurico, riconoscendo come causa l’esposizione all’amianto.

AMIANTO:Risarcimento

Ancona, due operai uccisi dall’amianto: maxi risarcimento alle famiglie

ANCONA – Altre due vittime dell’amianto, altre due sentenze risarcitorie stabilite dal tribunale di Ancona. Ammonta a circa 900mila euro la somma che Fincantieri (a meno che non impugni le sentenze) dovrà versare a ognuna delle famiglie dei due ex operai stroncati dalle fibre killer. Le storie delle vittime sono state trattate in procedimenti distinti.

Atrent’anni esatti dalla messa fuorilegge nei luoghi di lavoro, l’amianto continua a uccidere. Asbestosi, mesotelioma pleurico, due delle conseguenze medico-sanitarie più devastanti che negli ultimi anni sono stati al centro di una raffica di cause civili e penali intentate dai familiari delle vittime nei confronti di grandi aziende. Fincantieri in particolare che da alcuni giorni a questa parte ha dovuto incassare anche le condanne inflitte dai giudici del lavoro del tribunale di Ancona per la morte di due operai, dipendenti del cantiere navale tra gli anni ’50 e gli anni ’90. Due cause, come tutte quelle allestite ad Ancona, seguite dallo studio legale Berti di Ancona. La prima sentenza è stata emessa alla fine della scorsa settimana dal giudice Tania De Antoniis che ha condannato Fincantieri a risarcire con 900mila euro gli eredi di un carpentiere osimano morto nel 2014 quando aveva 73 anni. Una sentenza difficile da ribaltare visto che un documento inchioda l’azienda triestina alle sue responsabilità: l’autopsia disposta al tempo sul corpo della vittima aveva evidenziato la presenza di corpuscoli di amianto nel parenchima polmonare 200 volte superiori alla soglia di guardia. Un limite che divide la presenza casuale di amianto nei polmoni da quella contratta direttamente sul posto di lavoro. E nei cantieri anconetani, è risaputo, l’amianto veniva utilizzato tantissimo per realizzare le navi al tempo, prima del 1992. Il carpentiere in questione aveva lavorato sia a bordo che in officina come allestitore delle navi, una carriera lunga quasi quarant’anni. Più o meno lo stesso percorso lavorativo di un tubista anconetano morto nel 2020 quando aveva 79 anni a causa di un mesotelioma pleurico. Una diagnosi drammatica che nel giro di tre mesi lo ha portato alla morte. il tubista ha lavorato nel cantiere navale proprio fino agli anni in cui l’amianto è stato messo fuorilegge, ma ormai era tropo tardi e il mesotelioma gli ha presentato il conto. L’aspetto forse più terribile è che sempre il minerale killer, usato per decenni nelle produzioni del nostro Paese, aveva lasciato il segno sulla sua famiglia. Dieci anni fa, otto anni prima della morte del tubista, suo fratello era morto sempre a causa di un mesotelioma pleurico. A inizio settimana la giudice Arianna Sbano ha letto la sentenza che condanna Fincantieri a risarcire i familiari del tubista anconetano con 870mila euro.