COMUNICATO STAMPA
GIUSEPPE E LORENZO, DUE MORTI CHE SI DOVEVANO EVITARE
Non è trascorso nemmeno un mese dalla terribile morte in fabbrica di Lorenzo Parelli e dobbiamo
registrare una nuovo incidente mortale nel corso di uno stage aziendale: Giuseppe Lenoci, uno studente
sedicenne è morto sull’auto aziendale della ditta termo-idraulica nella quale stava svolgendo un periodo
di tirocinio. Si tratta di uno studente che, come Lorenzo, frequentava la formazione professionale
regionale che, lo ricordiamo a quanti si impegnano nel fare capziosi e pericolosi distinguo, fa parte
integrante del sistema nazionale di istruzione e formazione professionale.
Giuseppe e Lorenzo dovevano stare a scuola, formarsi come cittadini e fare esperienza dei diritti e dei
doveri che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di esigere, primo fra tutti quello ad un lavoro e ad
uno stipendio dignitosi. Invece sono stati travolti dalla natura classista della nostra società e della nostra
scuola e avviati precocemente al lavoro non già per comprendere quali problematiche agitino quel
mondo (precarietà, bassi salari, assenza di controlli, ecc..) ma piuttosto per apprendere la dura legge del
mercato e della gerarchia aziendale, imparare a competere con i loro pari e capire quale posto gli sia
riservato nella scala sociale.
Con questi due giovani la strage che quotidianamente si consuma sui posti di lavoro si è allargata alla
scuola e non si tratta di un caso poiché i governi che si sono succeduti nel tempo hanno concordemente
lavorato per assoggettare l’intera vita sociale alle necessità del profitto. Per questo nel 2021 siamo
arrivati ad avere 1.404 morti sul lavoro e al 14 febbraio 2022 ne contiamo già 143!
Non avendo paura del ridicolo il ministro Bianchi ha immediatamente promesso un “tavolo per la
sicurezza”. Egli finge di non far parte del Governo in carica, si esonera dal prendere misure concrete a
tutela della vita e della sicurezza dei lavoratori e degli studenti e non fa ciò che dovrebbe: ascoltare la
protesta che si leva dalle centinaia di scuole occupate nelle principali città italiane e dagli studenti e
dalle studentesse che venerdì 18 febbraio saranno di nuovo in piazza.
Anche questa volta la CUB SUR sarà convintamente al loro fianco per condurre una battaglia di civiltà
contro l’assoggettamento della scuola alle leggi di mercato spacciato come stage, tirocinio o alternanza
scuola lavoro. E invitiamo fermamente la ministra Lamorgese ad impegnarsi nel controllare i
comportamenti violenti di alcuni suoi dipendenti piuttosto che nel cercare fantomatici provocatori tra le
fila degli studenti.
CUB Scuola Università Ricerca
il coordinatore nazionale
Natale Alfonso
Tutti gli articoli di Maurizio Barsella
15 Febbraio 2022 muore studente in alternanza scuola lavoro
Giuseppe Lenoci, originario di Monte Urano (Fermo), aveva 16 anni e studiava in un centro di formazione professionale che prevede una parte di lezioni in aula e una parte pratica con uno stage presso un’azienda. Si tratta di corsi organizzati da enti di formazione del territorio e finanziati dalla regione Marche che prevedono anche stage curriculari nel campo della termo-idraulica. Ieri Giuseppe è morto sul colpo, durante l’orario di lavoro, mentre sedeva al posto del passeggero a bordo di un furgone che è finito contro un albero a Serra de’ Conti in provincia di Ancona. L’uomo di 37 anni alla guida del mezzo è stato sbalzato a diversi metri di distanza a causa dell’impatto che ha accartocciato il veicolo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti la polizia locale, i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del ragazzo rimasto incastrato tra le lamiere.
14 febbraio 2022
Un operaio di una ditta di trasporti è morto sul piazzale di un’azienda nella Zona industriale di Puglianello, in provincia di Benevento. La vittima è un uomo di 43 anni di San Giuseppe vesuviano (Napoli). Il personale del 118 è intervenuto subito ma ha potuto solo constatare il decesso.

11 febbraio 2022
Grave incidente sul lavoro a Milano, al civico 2 di viale Monza, nei pressi di piazzale Loreto. Poco prima delle 14 due operai sono precipitati all’interno del vano di un ascensore mentre lavoravano in un palazzo (il Palazzo di Fuoco) in ritrutturazione.
Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, i due lavoratori sono caduti da un’altezza di circa 20 metri. Uno dei due, Jaroslav Marnka, slovacco di 55 anni, è morto sul colpo mentre il collega e connazionale, L.M., di 26 anni, forse un parente, è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda, sottoposto a un primo intervento chirurgico – neurologico e maxillofacciale. È in prognosi riservata e c’è qualche probabilità che se la cavi. Stando a quanto risulta al momento, erano al lavoro per la Schindler, una multinazionale di ascensori.
Pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020. Dati Inail 2021
Nell’ultima rilevazione dati INAIL del 23 dicembre 2021 i casi di pneumoconiosi per esposizione ad amianto (asbestosi) di origine professionale (codice J61 nella classificazione internazionale delle malattie professionali ICD-10) denunciati e accertati in Italia nel corso del 2020 sono stati 210. Di questi Inail ha valutato in 188 casi come positiva la sussistenza del nesso causale con l’attività lavorativa.
Regioni italiane per casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020. Dati INAIL 2021
Numero di casi pneumoconiosi da amianto di origine professionale in Italia nel 2020 distribuiti per regione:
- Campania:132 casi (62.9%), di cui 131 riconosciuti (*)
- Sicilia: 17 casi (8.1), di cui 13 riconosciuti
- Toscana: 10 casi (4.8%), di cui 7 riconosciuti
- Friuli-Venezia Giulia (4.3%): 9 casi riconosciuti
- Piemonte: 7 casi (3.3%), di cui 6 riconosciuti
- Liguria: 6 casi (2.9%), di cui 5 riconosciuti
- Sardegna: 6 casi (2.9%), di cui 2 riconosciuti
- Lombardia: 5 casi (2.4%), di cui 3 riconosciuti
- Veneto: 5 casi (2.4%), di cui 2 riconosciuti
- Emilia Romagna: 3 casi (1.4%), di cui 2 riconosciuti
- Marche: 3 casi (1.4%), di cui 2 riconosciuti
- Puglia: 3 casi riconosciuti (1.4%)
- Lazio: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Calabria: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Trentino-Alto Adige: 1 caso riconosciuto (0.5%)
Province italiane per casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale nel 2020. Dati INAIL 2021
https://www.risarcimentomalattieprofessionali.it/wp-content/uploads/charts/chart-bar-pneumoconiosi-amianto-province-inail-2020.htmlUsa il pulsante in alto a destra per copiare il codice di embed e utilizza liberamente il grafico sul tuo sito web! Infografica a cura di Risarcimento Malattie Professionali. Fonte dei dati: INAIL OpenData, rilevazione 23 dicembre 2021.
Numero di casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020 per provincia:
- Napoli: 131 casi (62.4%), di cui 130 riconosciuti (*)
- Palermo: 17 casi (8.1%), di cui 13 riconosciuti
- Torino: 7 casi non riconosciuti (3.3%)
- Sud Sardegna: 6 casi (2.9%), di cui 2 riconosciuti
- Gorizia: 5 casi riconosciuti (2.4%)
- Varese: 4 casi (1.9%), di cui 2 riconosciuti
- Genova: 3 casi riconosciuti (1.4%)
- Ancona: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Brindisi: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Grosseto: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- La Spezia: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Lucca: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Pisa: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Treviso: 2 casi non riconosciuti (1.0%)
- Trieste: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Udine: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Venezia: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Arezzo: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Barletta-Andria-Trani: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Bolzano: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Catanzaro: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Fermo: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Ferrara: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Frosinone: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Livorno: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Mantova: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Prato: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Parma: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Reggio Emilia: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Roma: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Salerno: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Savona: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Siena: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Vicenza: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
Pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020. Agenti causali. Dati INAIL 2021
Gli agenti causali che hanno causato i 188 casi riconosciuti di pneumoconiosi da amianto di origine professionale per i quali Inail ha dato una valutazione “positiva”, ordinati per frequenza:
- fibre di amianto: 187 casi, 99.47%
- cemento-amianto: 1 caso, 0.53%
In Europa
Morti sul lavoro, un problema non solo italiano. Ma in Ue siamo tra quelli che fanno peggio


In termini assoluti il numero di decessi nel nostro Paese è il secondo dell’Unione dopo quello della Francia, ma in rapporto alla popolazione la situazione è più grave in Romania, Lussemburgo e Lettonia
9 febbraio 2022
Infortunio mortale sul lavoro in una cartiera a San Marcello Piteglio (Pistoia), in via Pesciatina, al confine con la provincia di Lucca. La vittima è un operaio di 58 anni, italiano: secondo le prime notizie diffuse dalla Asl – intervenuta con i tecnici del proprio servizio di prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro – è stato investito da un carrello elevatore nel piazzale della ditta. L’azienda, si spiega ancora sempre dalla Asl, era stata controllata dai servizi negli ultimi tempi.
A Braccagni, frazione di Grosseto, un operaio di 32 anni di origine straniera è in gravi condizioni dopo essere caduto da un ponteggio: è stato soccorso dagli altri operai. È intervenuta un’ambulanza della Croce Rossa di Grosseto insieme ai sanitari del 118. L’uomo, secondo quanto si è appreso in condizioni gravi ma stabili, è stato trasferito con l’elicottero Pegaso all’ospedale Le Scotte di Siena. A Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, un altro operaio ha invece subìto la parziale amputazione del braccio. È rimasto incastrato in un macchinario presso l’azienda Origoni Zanoletti, ditta che si occupa della lavorazione delle lamiere. L’uomo, 52 anni, è stato portato in gravissime condizioni all’ospedale di Rozzano.
8 febbraio 2022
BRESCIA
Malore mentre è al lavoro: si accascia e muore davanti colleghi
Il dramma avvenuto stamattina in un’azienda di Orzinuovi, in provincia di Brescia: la vitima è un uomo di 56 anni


Un uomo di 56 anni, dipendente della Prandelli drink System, è morto nella mattina di oggi, martedì 8 febbraio, mentre all’interno dell’azienda dove prestava servizio, situata in via Adua, a Orzinuovi, in provincia di Brescia. La tragedia è avvenuta intorno alle ore 10, durante l’orario di lavoro: il 56enne si sarebbe accasciato a terra sotto gli occhi attoniti dei colleghi mentre camminava lungo i corridoi del magazzino dell’azienda, specializzata nella distribuzione di vino e bevande.
Il centro unico per le emergenze, allertato subito dopo il malore, ha inviato sul posto due ambulanze e l’elisoccorso, ma purtroppo la situazione era già compromessa. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è stato rianimato a lungo, ma senza successo. I rilievi sono stati affidati ai carabinieri di Verolanuova: in attesa degli esiti degli accertamenti medico-legali, non ci sarebbero comunque dubbi sulla dinamica dell’accaduto, e sulle cause naturali del decesso.
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5 febbraio 2022
Montemurlo (Prato), 5 febbraio 2022 – Tragedia in una tessitura di Montemurlo (Prato): un operaio 41enne, di nazionalità pachistana, si è accasciato a terra durante il turno di notte e poco dopo il medico del 118 ne ha constatato la morte. E’ accaduto intorno alle 6 di oggi, 5 febbraio.
Ravenna, morti sul lavoro: muratore di 52 anni cade da impalcatura e muore

La vittima è Vasile Burcut. L’incidente risale a venerdì, ma la notizia si è diffusa solo nelle ultime ore. Il Pm ha contestualmente aperto un fascicolo per omicidio colposo06 FEBBRAIO 2022 1 MINUTI DI LETTURA
Un muratore di origine romena di 52 anni, Vasile Burcut, è morto in seguito a un infortunio sul lavoro verificatosi in un cantiere edile di via Carso a Ravenna. L’incidente risale alle 15 circa di venerdì scorso, ma la notizia si è diffusa solo nelle ultime ore. Sul posto oltre agli operatori del 118, sono intervenuti anche gli ispettori della Medicina del Lavoro dell’Ausl, i carabinieri della Stazione principale della città romagnola e il Pm di turno Lucrezia Ciriello.