Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

21 Marzo 2022

Un uomo, del quale al momento non è stata resa nota l’identità, è morto in un incidente sul lavoro all’interno di un’azienda di Marano Vicentino (Vicenza), la Bomar Engineering, situata nella zona industriale.

Secondo una prima ricostruzione l’operaio eseguendo una lavorazione su una fresatrice quando, per cause in corso di accertamento, è stato colpito violentemente al torace da una rondella di metallo.

Immediato l’allarme al Suem 118, ma all’arrivo sul posto i sanitari non hanno potuto che accertare il decesso.

Sul posto anche i tecnici dello Spisal dell’Ulss n.7 e i carabinieri.

Secondo quanto emerso l’uomo deceduto potrebbe non essere un dipendente dell’azienda, ma un pensionato, residente in zona, che stava effettuando una lavorazione per conto proprio su un pezzo metallico, dopo essere stato autorizzato dal titolare dell’azienda. Pare che la tragedia non abbia avuto testimoni. Gli operai hanno sentito un forte colpo e una volta arrivati in reparto hanno trovato l’uomo esamine riverso a terra. Il macchinario è stato posto sotto sequestro per effettuare i rilievi e per capire come è avvenuto il distacco della rondella. 

19 Marzo 2022

Incidente agricolo con conseguenze mortali questa mattina, 19 marzo, a Montecastelli Pisano, nel comune di Castelnuovo Valdecina. Un uomo di 50 anni, F.M. le sue iniziali, titolare di un’azienda agricola, è morto mentre stava conducendo un trattore. Secondo le prime ricostruzioni, mentre l’imprenditore stava facendo manovra è finito in una scarpata facendo un volo di 50 metri. Purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare: inutili i soccorsi dei sanitari del 118.

Tragico incidente su lavoro ieri pomeriggio, venerdì, a Brusaporto. Francesco Rossi, un portalettere del paese di soli 21 anni,  parente del sindaco Giuseppe Rossi, è morto travolto da un’auto, mentre alla fine del turno di lavoro si dirigeva verso Albano Sant’Alessandro. Lavorava come portalettere al centro di distribuzione di Seriate da nemmeno tre settimane.

Schianto frontale in scooter

In sella allo scooter aziendale, Francesco Rossi ha perso il controllo del mezzo ed è andato a scontrarsi frontalmente con una vettura che proveniva dalla direzione opposta, a bordo della quale c’erano tre persone, una donna (anche lei residente a Brusaporto) e i suoi due figli di 6 e 2 anni. È stata proprio la donna alla guida della vettura a chiamare i soccorsi, comprensibilmente sotto choc per quanto avvenuto. Sottoposta a test alcolemico, è risultata perfettamente sobria. Purtroppo, mentre per la donna e i suoi bambini non hanno riportato, fortunatamente, alcun tipo di ferita, per Rossi non c’è stato nulla da fare.

Inutili i soccorsi, muore portalettere di 21 anni

Sul posto sono arrivate un’ambulanza, un’automedica e un mezzo della Croce Verde di Bergamo, oltre che le forze dell’ordine, che hanno fatto i rilievi del caso e, alle 19.30 circa, hanno portato via il cadavere del giovane, riaprendo così la strada al traffico.

18 Marzo 2022


E’ rimasto incastrato nella trivella in una azienda agricola del Grossetano. Un uomo di 65 anni allunga la lista dei morti sul lavoro in Toscana. L’incidente è avvenuto il 18 marzo attorno alle 10.20 a Massa Marittima, in provincia di Grosseto.

Tragico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 marzo 2022, alla Novomeccanica di viale Ferraris, nella zona industriale di Bruino. Un operaio di 32 anni, Michele Marino, di Grugliasco, è stato travolto da un blocco pesante 40 quintali di parti meccaniche che si è sganciato mentre lo movimentava finendogli addosso. È stato trasportato dall’elisoccorso all’ospedale Cto di Torino dove è morto poco dopo l’arrivo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Piossasco e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To3, a cui competono le indagini su quanto accaduto.

16 Marzo 2022

Napoli, 16 marzo 2022 – Poche ore fa è stato trasportato all’ospedale di Nola (Napoli) Dakaj Mynyr, operaio albanese di 55 anni regolarmente assunto.

È deceduto poco dopo l’arrivo nel nosocomio, presumibilmente per un infortunio sul lavoro in una ditta di San Gennaro Vesuviano che si occupa di logistica. Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto.

La salma si trova nel policlinico di Napoli per l’autopsia. Indagini in corso dei carabinieri della compagnia di Nola e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. 

Cartura (Padova), 16 marzo 2022 –  Il giovane operaio di 25 anni è morto folgorato da una scarica elettrica mentre stava facendo lavori di giardinaggio in un giardino privato, a Cartura (Padova).

La tragedia si è verificata questa mattina 16 marzo. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, dipendente di una ditta di giardinaggio, stava tagliando i rami di un cedro, su di un cestello di una gru, quando con l’attrezzatura avrebbe toccato alcuni cavi dell’alta tensione ricevendo una scarica elettrica che lo ha ucciso. Inutili i soccorsi per il giovane non c’era più nulla da fare. 

In salvo il collega che si trovava sulla piattaforma. Sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area, e il personale sanitario del 118 che ha effettuato la constatazione di decesso. Sul posto anche il personale dello Spisal e i carabinieri.

15 Marzo 2022

Si è accasciato al suolo di colpo, davanti ai colleghi atterriti che non hanno potuto far nulla per aiutarlo. Un malore, seguito da infarto, ha ucciso alle 9.30 di lunedì 14 marzo un uomo di 34 anni di Guardiagrele (Chieti), mentre era al lavoro in un’azienda specializzata in meccanica di precisione nell’area industriale di Atessa. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 che hanno fatto alzare in volo un elicottero, ma inutilmente. Il giovane è deceduto sul colpo per arresto cardiocircolatorio. In azienda sono giunti anche i carabinieri della compagnia di Atessa, coordinati dal capitano Alfonso Venturi. Negli ultimi tre mesi in Val di Sangro altre tre persone sono morte durante l’orario di lavoro per infarto.

INAIL dossier donne 2022

infortuni e malattie professionali

 

200.557 gli infortuni sul lavoro che nel 2021 hanno interessato lavoratrici, dati provvisori, 233.731 nel 2020. 126 i casi mortali, 138 nel 2020. Sono alcuni dei dati Inail del Dossier donne 2022 pubblicato in occasione del “8 marzo”.

Il dossier riporta dati provvisori 2021, 2020 e del quinquennio 2016-2020. I citati casi del 2021, ovvero 200.557 infortuni e 126 decessi sono provvisori, per un dato completo occorrerà fare riferimento alla Relazione annuale Inail di metà anno, quando l’aggiornamento sarà aprile 2022 e non 31 dicembre 2021. Restando ancora nel 2021, rilevazione 31 dicembre, 14.901 (+23,4%) i casi di malattia professionale, 2.829 in più rispetto al 2020.

2016-2020. Per quanto riguarda il quinquennio che termina con il periodo consolidato, 2020, calo del 20,3%, da 410.725 a 327.307 dei casi totali, ma le denunce di infortunio delle lavoratrici sono invece aumentate del 6,3%, dalle 230.264 del 2016 alle 244.711 del 2020. Percentuale femminile di incidenza ferma al 38% del totale fino al 2019 e incremento di sette punti, ovvero fino al 43% nel 2020. 75 morti in più sul lavoro nel 2020 rispetto al 2016, ovvero 188 casi contro 113.

2020244.711 denunce che hanno interessato le donne, +5,9% rispetto al 2019, 188 le donne decedute, 726 gli incidenti domestici, 32.131 i casi in itinere. 12.061 malattie professionali ovvero -27,5%.

Incidenza infortuni femminili nel 2020, 90,6% settore dei servizi domestici e familiari, 73,5% sanità e assistenza sociale, 69,2% confezionamento di articoli di abbigliamento.

Distribuzione casi: Nord 66,5%, Centro 17,7%, Mezzogiorno 15,8%. Decessi 56,4% Nord, 16% Centro e 27,6% Mezzogiorno.

41.585 casi fascia d’età 50-54 anni. 15,5% le denunce riguardanti lavoratrici straniere, 37.975. Donne nell’85% degli 8.827 infortuni occorsi al corpo insegnante. 24.500 infortuni tra gli studenti e le studentesse, 44% accaduti a ragazze.

726 le denunce da lavoro domestico, 716 di cui riguardanti lavoratrici. Un decesso nel settore, donna. 16 decessi 20216-2020, 12 rendite per menomazione permanente, 7 a superstite.

32.131 gli infortuni in itinere. Le morti in incidente in itinere sono state pari a un quinto delle morti sul lavoro che hanno interessato le lavoratrici nel 2020. 38 su 188.

Malattie professionali. 12.061 denunce nel 2020 (8.206 lavoratrici), 4.600 denunce in meno rispetto al 2019. 77% Industria e servizi, 20,7% Agricoltura, 40,2% Centro, 34,1% Nord e 25,7% Mezzogiorno. 80% sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo e sistema nervoso.

10 Marzo 2022

Un incidente mortale sul lavoro è avvenuto oggi alle 14 a Biassono, in provincia di Monza e Brianza. Un operaio di 33 anni è morto e un altro di 26 è rimasto ferito precipitando al suolo durante una operazione di manutenzione di un traliccio in un cantiere di via delle Industrie. È stata un’antenna a travolgere l’operaio all’interno della San Giorgio Mobili. Questo quanto emerso dagli accertamenti della Polizia Locale. La struttura, caduta per cause ancora da accertarsi, lo ha travolto in pieno facendolo cadere dall’autoscala sulla quale stava lavorando. Precipitato per oltre sei metri, l’operaio è morto in seguito ai gravi traumi riportati.

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 MAR – Un operaio, Giuseppe Cuzzola, di 42 anni, è morto in un incidente su lavoro nello stabilimento dell’Hitachi di Reggio Calabria, la più importante industria della città.

La vittima era il titolare di una ditta esterna che gestisce lo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dallo stabilimento.

Cuzzola, stando a quanto é emerso dai primi accertamenti dei carabinieri, è deceduto mentre stava raccogliendo i rifiuti utilizzando un braccio meccanico per spostare l’alluminio, una parte del quale lo avrebbe schiacciato all’interno del cassone in cui si stava effettuando il deposito del materiale. Cuzzola, secondo quanto si é appreso, è morto sul colpo ed i soccorsi che gli sono stati prestati si sono rivelati inutili.
    A rendere noto l’incidente, poi confermato dai carabinieri, é stata la Rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento.
    La Rsu ha anche espresso solidarietà alla famiglia della vittima.

5 Marzo 2022

CRONACAPREDAZZO

Tragedia nei boschi: 22enne morto sul lavoro

A chiamare i soccorsi è stato il padre del giovane

Repertorio

Una terribile tragedia si è consumata in Trentino, nella mattinata di sabato 5 marzo, nel bosco a Predazzo. Un ragazzo di Predazzo di 22 anni ha perso la vita mentre era impegnato nel lavoro di allestimento di una teleferica nei boschi sopra l’abitato di Predazzo in Val di Fiemme, sul versante dove sale l’impianto di risalita dello Ski center Latemar. A dare l’allarme al Numero unico per le emergenze 112, poco prima delle 9, è stato il padre del ragazzo e alcuni colleghi, che lo hanno trovato incosciente alla base di un dirupo alto una quindicina di metri. La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento; da una prima ricostruzione, il ragazzo potrebbe essere scivolato lungo il pendio scosceso mentre stava maneggiando la traente della teleferica. 

Il Tecnico di Centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano gli operatori della stazione di Moena, con i vigili del fuoco e i carabinieri. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati sul posto. Le condizioni del ragazzo sono parse da subito molto gravi; nonostante i tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita nella piazzola della Guardia di Finanza di Predazzo, per essere affidata al carro funebre.

4 marzo

Incidenti sul lavoro, operaio 61enne resta schiacciato ad Aosta | A Bologna morto un artigiano

L’uomo è stato investito da una rampa di un mezzo pesante su cui avrebbe dovuto caricare una ruspa. A Castel Maggiore un 50enne è caduto da un solaio 

Un operaio 61enne di Nus, in provincia di Aosta, è morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto a Chambave.

L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, è stato travolto da una rampa di un mezzo pesante su cui avrebbe dovuto caricare una ruspa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per accertare le cause del guasto.

Morto un artigiano a Bologna – Un artigiano di 50 anni è morto in un incidente sul lavoro a Castel Maggiore (Bologna), nell’area del cantiere edile di un palazzo in ristrutturazione. Sembra che l’uomo sia caduto da un solaio dove stava lavorando. Ha fatto un volo di circa sei metri che non gli ha lasciato scampo. I soccorritori hanno solo potuto constatare il decesso dell’uomo, che ha riportato ferite mortali nella caduta.

2 marzo 2021

Un uomo di 56 anni è morto, mentre stava eseguendo un lavoro di potatura alberi. È quanto successo nella mattinata di oggi, mercoledì 2 marzo, a Nemi, comune dei Castelli Romani. Vittima dell’incidente sul lavoro, un uomo di Genzano. 

Sul posto, allarmati da alcuni residenti, i soccorritori del 118. I medici hanno tentato il tutto per tutto. Dal nuovo ospedale dei Castelli Romani era anche partito e poi atterrato un elicottero. Il personale sanitario ha provato a rianimare l’uomo per diversi minuti, ma i soccorsi si sono rivelati vani.

Morto un uomo sul lavoro

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Nemi che indagano, il 56enne stava lavorando su una scala, potando alcuni alberi in un terreno privato. Ad un certo punto, per cause al vaglio degli inquirenti, l’uomo ha perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di sette metri.

La salma del 56enne è stata portata al policlinico di Tor Vergata per l’autopsia e sarà messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul luogo della tragedia, oltre i militari dell’Arma, anche il personale dell’ispettorato del lavoro della Asl Roma 6. Saranno le indagini a determinare se ci siano state eventuali responsabilità nella morte del lavoratore autonomo.