31 Dicembre

Morto sul lavoro dopo una caduta dal tetto, l’operaio era il 24enne egiziano Sayed Atef El Bendary

Stava lavorando alla restaurazione del capannone dell’ex Polenghi di Montanaso quando il tetto ha ceduto, il giovane viveva con un parente

I tecnici di Ats Lodi, l’agenzia per la tutela della salute, hanno iniziato a verificare le condizioni di sicurezza del cantiere cercando di individuare eventuali irregolarità.

Lodi: incidente sul lavoro, Sayed muore a 24 anni

Si chiamava Sayed Atef El Bendary il 24enne morto sul lavoro martedì 31 dicembre 2024 a San Grato, alle porte di Lodi. Il giovane era di origine egiziana e viveva in Italia da poco, a casa di un parente. Con sé aveva solamente una richiesta di permesso di soggiorno, fondamentale per l’identificazione.

Il ragazzo stava lavorando per ristrutturare un capannone che, fino a pochi anni fa, apparteneva all’azienda lattiera-casearia Polenghi Lombardo. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto intorno alle 10 del mattino. Sayed si trovava sul tetto del capannone ed era impegnato in un intervento di restaurazione.

Morto Pompeo Mezzacapo, 39 anni, schiacciato da un muletto a Gricignano. L’operaio lascia tre figli

La lunga e drammatica contabilità dei morti sul luogo di lavoro non si arresta nemmeno l’ultimo giorno dell’anno. Il 2024 si chiude con un incidente mortale a Gricignano d’Aversa, comune nel Casertano. Lì un operaio di 39 anni, Pompeo Mezzacapo, nato a Marcianise e residente a Capodrise, ha perso la vita nella ditta Frigocaserta srl (magazzini frigoriferi e noleggio celle frigo), di cui era dipendente.

La dinamica è in corso di accertamento. Ciò che al momento si sa dalle prime indagini, condotte dai carabinieri di Marcianise, è che il lavoratore è rimasto schiacciato da un muletto, cioè quel mezzo usato per sollevare e spostare merci all’interno di magazzini. Il 39enne è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate.

I carabinieri stanno svolgendo le indagini per ricostruire l’accaduto, è presumibile che la Procura di Napoli Nord apra un fascicolo con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo. La vittima era sposata e lascia tre figli.

30 Dicembre

Incidente sul lavoro a Vercelli, operaio morto folgorato

L’uomo stava lavorando all’interno di un capannone chiuso per eseguire una manutenzione al quadro elettrico per conto di una ditta esterna, quando sarebbe rimasto folgorato dalla corrente elettrica. Non si esclude un infarto

Ennesimo incidente sul lavoro, questa volta in Piemonte. Un operaio 51enne, originario del novarese, è morto oggi a Ghislarengo, comune in provincia di Vercelli al confine con quella di Novara. L’uomo stava lavorando all’interno di un capannone chiuso per eseguire una manutenzione al quadro elettrico per contro di una ditta esterna, quando sarebbe rimasto folgorato dalla corrente elettrica. L’operaio è deceduto in ospedale, dove era stato ricoverato. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Per chiarire le cause del decesso saranno effettuati ulteriori accertamenti. Sanitari e forze dell’ordine infatti non escludono che a causare la morte possa essere stato un infarto.

27 Dicembre

Milano, incidente sulla tangenziale Ovest a Settimo Milanese: morto il vigile del fuoco Filippo Masi, era vicino alla pensione

Lo schianto venerdì sera dopo una carambola. L’uomo, 59 anni, in sella a una moto, stava tornando a casa dopo il turno a Milano, dove era capo reparto. Un collega ha provato a rianimarlo

24 Dicembre

Incidente mortale sul lavoro a Milano, vittima un 52enne di Cernusco sul Naviglio

Si tratta di un operaio dell’Amsa. E’ rimasto schiacciato tra un mezzo dell’azienda e un’auto parcheggiata

Un uomo di 55 anni è deceduto a Milano in un impianto dell’Amsa, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani della città.

Secondo una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe rimasto schiacciato tra il suo camion e un’autovettura.

Sul posto, in via Zama, ci sono i soccorritori del 118, la Polizia di Stato e i vigili del fuoco di Milano.

Tragedia sul lavoro nel pomeriggio della vigilia di Natale a Milano. Un dipendente di Amsa, Maurizio Mazzeo, è morto intorno alle 6. Aveva 52 anni e abitava a Cernusco sul Naviglio.

È successo in via Zama 31, presso l’impianto di Amsa. L’uomo stava lavorando a bordo di un mezzo della società di raccolta dei rifiuti di Milano. Secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco, è rimasto schiacciato tra il mezzo e un’auto parcheggiata. Sono ancora in corso le cause e la dinamica di quanto avvenuto. 

Il corpo estratto dai vigili del fuoco

Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica. Il corpo del 52enne è stato estratto dai vigili del fuoco del distaccamento di piazzale Cuoco, coadiuvati dall’Unimog. Purtroppo era già deceduto. Sul posto anche la polizia di Stato, che indaga sulla dinamica.

In serata, l’azienda ha diramato una nota di cordoglio. “Amsa esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Maurizio Mazzeo, deceduto nel tardo pomeriggio di oggi a seguito di un incidente verificatosi nei pressi dell’impianto di via Zama”, si legge nella nota: “Amsa ha da subito assicurato la massima collaborazione alle autorità competenti per stabilire le cause di quanto accaduto”.

19 Dicembre

Tragedia in azienda, operaio di 49 anni muore stroncato da un malore

Giovedì mattina, 19 dicembre, Suem 118 e carabinieri sono intervenuti alla Metalpress di San Zenone degli Ezzelini per il decesso di Francesco Ponzetta, operaio di Lecce da tempo residente in paese. Inutili i soccorsi

È morto stroncato da un infarto mentre lavorava in fabbrica Francesco Ponzetta, operaio di 49 anni originario di Lecce ma residente nella Marca. Giovedì mattina, 19 dicembre, i colleghi della Metalpress di San Zenone degli Ezzelini l’hanno visto accasciarsi a terra privo di sensi. Inutili i tentativi disperati di rianimarlo.

Sul posto sono intervenuti il personale del Suem118 e i carabinieri di Asolo-Fonte. Dalle prime ricostruzioni della tragedia Ponzetta stava lavorando a un macchinario quando è stato colpito da un malore improvviso. A praticare il massaggio cardiaco, in un primo momento, sarebbe stato proprio il titolare dell’azienda presente sul posto. Per una ventina di minuti l’imprenditore ha tentato di rianimare Ponzetta ma per il 49enne non c’era già più nulla da fare. A dare per primi l’allarme erano stati i colleghi dell’uomo. Originario di Lecce, Ponzetta aveva preso residenza a San Zenone per lavorare nell’azienda in cui oggi ha perso la vita. Lascia moglie e un figlio.

Travolta dal camion della spazzatura, donna muore nel Sassarese

E’ accaduto a Sorso davanti a un’area di servizio

18 Dicembre

Cagliari, operai schiacciati da un camion in manovra: un morto e un ferito

‘E successo intorno alle 13 nella zona industriale di Elmas, in provincia di Cagliari. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, due operai sono stati schiacciati da un camion in manovra: per uno di loro non c’è stato scampo, mentre il collega è stato trasportato dal 118 presso l’ospedale Brotzu

Dopo il grave incidente sul lavoro avvenuto la scorsa notte al porto di Genova Prà, dove un operaio di 52 anni è morto schiacciato contro un container ed un altro è rimasto ferito, un’altra tragedia sul lavoro si è registrata questa volta in Sardegna. E’, infatti, di un morto e un ferito grave il bilancio di un incidente avvenuto intorno alle 13 nella zona industriale di Elmas, in provincia di Cagliari. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, due operai sono stati schiacciati da un camion in manovra: per uno di loro non c’è stato scampo, mentre il collega è stato trasportato dal 118 presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, in codice rosso. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente e certificare eventuali responsabilità. 

Porto di Genova, incidente sul lavoro: un operaio morto e uno ferito. Sciopero immediato di 24 ore

Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stop del lavoro banchine. Il terminal Psa è chiuso per lutto. Bloccato varco Etiopia. La vittima è stata travolta da una ralla. Aperta indagine per omicidio colposo: sequestrati video e mezzi. Il commissario Seno convoca i sindacati

Nella tragica Spoon River ligure quella di Giovanni Battista Macciòportuale di 52 anni conosciuto anche come Francesco, è la croce numero 20 del 2024.

Macciò è rimasto schiacciato tra due ralle, due mezzi adibiti allo spostamento dei container, nel porto di Genova mentre, alle tre del mattino, controllava i sigilli di un container. E’ successo oggi in una giornata nera per gli incidenti sul lavoro in Italia. Un altro morto nel cagliaritano, uno a Salerno, un ferito grave nell’aretino.

Secondo una prima ricostruzione Macciò si sarebbe trovato in mezzo a uno scontro frontale tra i due speciali mezzi che spostano i contenitori. In particolare una delle due ralle era ferma mentre l’altra era in marcia e dopo aver fatto una manovra di inversione avrebbe iniziato a sbandare, per cause ancora da chiarire, scontrandosi contro l’altra. L’uomo sul mezzo fermo è stato sbalzato ed è finito a terra: ha lesioni alla testa e alla schiena ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Martino.

   Sul posto sono intervenuti medici, capitaneria di porto, polizia stradale e ispettori del Nucleo Prevenzione e sicurezza della Asl. Per Macciò il personale sanitario ha capito subito che non c’era nulla da fare. Il conducente del mezzo in movimento è stato portato in ospedale per essere sottoposto ai test tossicologici e alcolemici. E’ indagato. 

 Infine a Postiglione, nel Salernitano, a perdere la vita è stato Domenico Caputo, 36enne del posto, travolto da un camion mentre lavorava nell’azienda di famiglia, nella zona industriale del comune.

   Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli investigatori, l’operaio sarebbe stato schiacciato dal portellone del camion, probabilmente a causa di un guasto meccanico. Pare che fosse intento a scaricare un carico dal mezzo pesante quando è rimasto coinvolto nell’incidente. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Eboli. 

   Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione locale.

   Nonostante i tentativi di rianimare il 36enne, per lui non c’è stato nulla da fare. L’episodio ha sconvolto la comunità di Postiglione, dove Domenico Caputo era molto conosciuto e stimato. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, mentre proseguono le indagini delle autorità per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. 

15 Dicembre

Tragedia sul lavoro a Eboli: operaio perde la vita schiacciato da un mezzo

Un’altra tragedia sul lavoro scuote il Salernitano. Questa tarda mattinata, un operaio di 40 anni, originario di Battipaglia, ha perso la vita in un drammatico incidente sul lavoro. L’uomo è rimasto schiacciato da un mezzo di lavoro mentre era impegnato nella sua attività in un cantiere della zona industriale.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i soccorritori del 118, ma per il lavoratore non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate si sono rivelate fatali. Presenti anche i carabinieri della Compagnia di Eboli, che stanno conducendo le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.

L’intera comunità di Battipaglia si stringe attorno alla famiglia della vittima, sconvolta dalla perdita improvvisa. Questo ennesimo incidente riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, tema sempre più urgente e che richiede interventi decisi per evitare simili tragedie.

Cade dalla scala a chiocciola, morto macellaio a Tricesimo

Ieri sera l’incidente sul lavoro

E’ deceduto nel reparto di terapia intensiva l’uomo ricoverato in gravi condizioni dopo essere caduto dalle scale a chiocciola della macelleria di Tricesimo nella quale operava.

Vittima dell’incidente sul lavoro Roberto Fumagalli, macellaio di 70 anni, padre del titolare della rivendita di carni. L’infortunio mortale si è verificata nella serata di ieri, quando l’uomo è stato trovato a terra all’interno della bottega con gravi ferite al capo. Immediati i soccorsi e il trasporto all’ospedale di Udine. Poche ore dopo il ricovero, i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 70enne.

La dinamica dell’infortunio mortale è al vaglio dei carabinieri di San Daniele.

14 Dicembre

Morta sul lavoro nel resort a Barberino, Teresa lascia due figli. Cosa sappiamo della dinamica

La donna sarebbe precipitata con un veicolo in un’area collinare sopra la struttura principale

BARBERINO. Continua la conta delle morti sul lavoro in Toscana, come se non ci fosse soluzione di continuità. Un’altra morte è quella di Teresa Carceo, 49 anni, sposata e madre di due figli, di Barberino di Mugello, che ha perso la vita in un incidente mentre stava lavorando all’agriturismo Il Castelluccio nel comune del Fiorentino. Anni fa Teresa aveva lavorato all’outlet di Barberino, ma da tempo era occupata all’agriturismo country resort Il Castelluccio.

Il tragico fatto sarebbe avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì. Ma poco si sa dei dettagli di questo ennesimo incidente mortale. Da quanto finora è trapelato, Teresa Carceo stava lavorando alla guida di un veicolo in un’area collinare sopra la struttura principale dell’agriturismo quando a un tratto il mezzo che stava manovrando si sarebbe ribaltato e la Carceo sarebbe volata per alcuni metri su un terreno terrazzato sottostante con il macchinario che l’avrebbe poi travolta nella caduta. Fatti e rilievi sono per ora sotto il più stretto riserbo delle forze dell’ordine intervenute sul posto, degli ispettori dell’Asl della sicurezza sul lavoro e dell’inchiesta aperta dalla procura fiorentina.

13 Dicembre

Malore al cantiere, operaio muore davanti ai colleghi

Tragedia a Castel Folignano: l’uomo era appena rientrato dalla pausa pranzo

Ascoli, 13 dicembre 2024 – Un improvviso malore ha stroncato la vita di un operaio impegnato nel cantiere edile di Castel Folignano. La vittima è un uomo di 60 anni di nazionalità albanese, residente a Monteprandone.

Insieme ad altri colleghi nel primo pomeriggio di ieri aveva ripreso a lavorare dopo la pausa pranzo in un cantiere edile. D’un tratto gli altri operai lo hanno visto sofferente, si è accasciato finché non è caduto a terra, privo di forze.

Macchinista morto sul lavoro a Rubiera: il 13 dicembre sciopero dei treni di 8 ore

Tragedia in Valtellina: 65enne muore nel cantiere della tangenziale di Tirano, opera olimpica. Due giorni fa la visita di Salvini

La vittima si chiamava Salvatore Briamonte ed era originario della provincia di Potenza. L’incidente all’una e mezza, l’uomo è caduto da un macchinario per il trattamento del cemento ed è rimasto incastrato

Bianzone (Sondrio), 13 dicembre 2024 – Un incidente che sulle prime sembrava non fosse particolarmente serio si è invece rivelato fatale per un uomo di 65 anni, Salvatore Briamonte, originario della provincia di Potenza, che stava lavorando a Bianzone, nel cantiere della tangenziale di Tirano una delle opere previste per le Olimpiadi invernali del 2026. La tragedia poco dopo le 13.30: il lavoratore sarebbe caduto in un macchinario per il trattamento del cemento, rimanendo lì incastrato. Allertati i soccorsi, sul posto sono giunti un’automedica, un’ambulanza e l’elisoccorso decollato dalla base di Caiolo, ma per lo sfortunato lavoratore non c’è stato nulla da fare. In loco anche i carabinieri di Tirano. Sgomento tra i colleghi dell’uomo, le cui testimonianze saranno determinanti per fare luce su cosa esattamente abbia provocato l’incidente in cui l’uomo ha perso la vita

12 Dicembre

Cusago, cade dal tetto di un capannone: morto operaio di 56 anni

Ennesimo infortunio mortale sul lavoro, la tragedia in viale Europa. L’uomo, di nazionalità marocchina, lavorava per una ditta esterna

Cusago (Milano), 12 dicembre 2024 – Un uomo di 56 anni, di nazionalità marocchina, è morto questo pomeriggio, 12 dicembre 2024, in un capannone di viale Europa a Cusago: sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari con ambulanza e automedica ma per ‘uomo non c’è stato nulla da fare.

Sul luogo dell’ennesima morte sul lavoro anche i carabinieri della compagnia di Corsico e gli inquirenti per chiarire le cause della caduta. L’uomo, che pare fosse di una ditta esterna, stava effettuando dei lavori sul tetto di un capannone dal quale è precipitato.

Morto sul lavoro a 45 anni: travolto da una benna al termovalorizzatore di Parona

La vittima è Antonio D’Angiolella di Vigevano. I sindacati: «Non vogliamo sentire parlare di nuovo di fatalità

È stato travolto dal braccio di una benna, staccatasi improvvisamente da una ruspaAntonio D’Angiolella, operaio di 45 anni residente a Vigevano, ha riportato traumi gravissimi all’addome e al torace, e i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvarlo. L’incidente mortale sul lavoro si è verificato nella mattinata di giovedì all’interno del termovalorizzatore di Parona, dove il 45enne lavorava come dipendente di una ditta esterna che si occupa di manutenzioni, pulizie industriali e caricamento di rifiuti. L’allarme è scattato intorno alle ore 8, e poco dopo all’interno dell’impianto sono intervenuti i mezzi del 118, compreso l’elisoccorso partito da Milano; ma le lesioni provocate erano troppo gravi, e il medico ha dovuto constatare il decesso. Sono poi intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vigevano e gli ispettori di Ats di Pavia; saranno questi ultimi a effettuare gli accertamenti per determinare l’esatta dinamica dell’incidente.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile