15 Giugno

Operaio di 32 anni muore schiacciato in un’azienda per la lavorazione dei metalli della Brianza

Un operaio di 32 anni è morto per i traumi da schiacciamento subìti stamani in un incidente sul lavoro avvenuto all’interno di un’azienda per la lavorazione di metalli a Sovico (Monza). Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, un’automedica, un’ambulanza, i carabinieri e i tecnici di Ats. Non è al momento chiaro se l’operaio, marocchino, sia stato schiacciato da un macchinario o da lastre di metallo. L’uomo è morto sul colpo. Solo nei primi tre mesi del 2024 (ultimi dati Inail) i decessi sul lavoro sono stati 191.

Muore schiacciato da un trattore a Pavarolo: un cane resta a vegliarlo, l’altro corre a dare l’allarme

La vittima si chiamava Marinica Alfiri. Intervenuto l’elicottero dei vigili del fuoco con il medico del 118 ma non c’è stato nulla da fare

Una folle corsa a quattro zampe fino a casa, abbaiando per dare l’allarme nel tentativo disperato di portare soccorso al padrone, Marinica Alfiri (nella foto sotto), più conosciuto come Marino, purtroppo già deceduto dopo essere rimasto schiacciato sotto il trattore. A vegliare il corpo, rimane l’altro cane. La tragedia è avvenuta sabato 15 giugno 2024 nel pomeriggio a Pavarolo in località Tetti Fantini. 

L’uomo, 55 anni di origini romene, è precipitato in una scarpata con il trattore rimanendo schiacciato dal mezzo e ha perso la vita. La vittima era alla guida di un piccolo escavatore e stava lavorando in un terreno. Forse una manovra sbagliata o il cedimento del terreno ed è scivolato in una scarpata per diversi metri.

Sul posto sono intervenuti i sanitari con ambulanze e con l’elisoccorso, i vigili del fuoco anche con l’ausilio dell’elicottero Drago e delle squadre Usar, specializzate in recuperi di persone in condizioni difficoltose. Procede la Spresal Asl To5 Il medico del 118 ha rianimato a lungo il 55enne ma alla fine non ha potuto far altro che constatare il decesso. 

13 Giugno

Incidente sul lavoro in un cantiere saluzzese, morto un operaio

È successo nel pomeriggio di oggi (giovedì 13 giugno), a Saluzzo in frazione Bronda: intervento dei sanitari del 118

Un uomo è deceduto per un incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi (giovedì 13 giugno): il fatto è avvenuto in un cantiere a Saluzzo in frazione Bronda, verso le 16. La vittima è un operaio di 51 anni di origine romena, residente nella zona di Moretta. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe caduto da un tetto durante operazioni per interventi di rimozione della copertura in eternit: sono intervenuti sanitari del 118, ma i soccorsi sono stati vani. Sul posto per i rilievi e per la ricostruzione dell’accaduto anche Carabinieri e Spresal.

Il settore delle costruzioni è il più colpito

Alla fine del primo trimestre del 2024 è ancora il settore delle Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 25. Seguito dalle Attività Manifatturiere (19), da Trasporti e Magazzinaggio (13) e dal Commercio (10).6 mag 2024

Incidente sul lavoro a San Carlo Canavese: operatore ecologico cade dall’autocompattatore, è grave

Un incidente sul lavoro si è verificato nella tarda mattinata di oggi, giovedì 13 giugno 2024, in strada San Giovanni a San Carlo Canavese. Un operatore ecologico italiano di 57 anni residente a San Giusto Canavese, dipendente della ditta Alma Ecologica di Villanova Canavese, è caduto dalla pedana dell’autocompattatore dei rifiuti riportando un grave trauma. Sul posto è atterrato l’elisoccorso che lo ha trasporato all’ospedale Cto di Torino. I medici si sono riservati la prognosi: a preoccuparli è il grave trauma cranico che ha subito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria Reale ma gli accertamenti sulla dinamica e sulle responsabilità sono a cura degli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.

Incidenti lavoro:operaio cade da ponteggio e muore a Mantova

Traumi e fratture mortali dopo caduta in un cantiere

Un operaio è morto stamani in un incidente sul lavoro avvenuto a Mantova.


    L’uomo è caduto attorno alle 9.30 da un ponteggio di un cantiere in via Pellegrino Salandri e ha riportato traumi e fratture.I sanitari che lo hanno soccorso sul posto, riferisce l’Areu, lo hanno trovato in arresto cardiaco e poco dopo l’uomo è morto.
    Nel cantiere, oltre a un’ambulanza e a un’automedica, sono intervenuti le forze dell’ordine e i tecnici dell’Ats per ricostruire la dinamica dell’infortunio.

Amianto: Discariche

Oltre 6.200 firme in Regione contro la discarica di amianto di Caluri

Si aggiungono alle 12mila sottoscrizioni raccolte contro quella di Ca’ Balestra. Bigon: «È necessario inviare un segnale istituzionale forte a tutela di queste aree»

Striscione contro la discarica di Caluri (Foto Facebook – Comitato Tutela Ambiente e Salute Villafranc

Amaggio, era stato il comitato contro la discarica di amianto a Ca’ Balestra di Valeggio a consegnare quasi 12mila firme contro il progetto ad un gruppo di consiglieri regionali. Ora, a distanza di circa tre settimane, l’iniziativa è stata ripetuta dal comitato “Tutela Ambiente e Salute” di Villafranca che ha portato a Venezia più di 6.200 firme per chiedere di bloccare la discarica di eternit in località Caluri.

Il presidente del comitato Stefano Marconcini ed gli altri rappresentanti sono stati ricevuti dai consiglieri veronesi Stefano Valdegamberi ed Anna Maria Bigon e dal portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni. «È stata l’occasione per incontrare i cittadini del territorio e fare il punto della situazione – ha commentato Bigon – È emersa la necessità di dare un segnale istituzionale forte, a tutela di queste aree. I cittadini sono molto preoccupati per le conseguenze ambientali e sulla salute pubblica che potrebbe avere questo sito di smaltimento, grande il doppio dello stadio Bentegodi di Verona. Sul tavolo del consiglio regionale ci sono due mozioni che chiedono lo stop all’aggiornamento del Piano dei rifiuti del 2022 che ha reso possibile in Veneto la realizzazione di discariche di amianto anche in prossimità delle falde acquifere. Già la Provincia di Verona ospita ben 95 centri nei quali vengono smaltite 239.523 tonnellate di rifiuti speciali, pari a circa il 36% di tutto il Veneto. È necessario che l’individuazione dei siti adatti passi per criteri più stringenti e di massima tutela. L’approvazione trasversale delle mozioni risulta in questo senso un passaggio chiave con il quale procedere urgentemente»

La Redazione

Amianto : Sentenze

Johnson e & Johnson paga 700 milioni di dollari per chiudere le cause sul talco con amianto

Il colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per risolvere le accuse di aver ingannato i clienti sulla sicurezza dei suoi prodotti in polvere a base di talco con tracce di amianto, accusato di essere legato diversi casi di tumore

Il colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per risolvere le accuse di aver ingannato i clienti sulla sicurezza dei suoi prodotti in polvere a base di talco con tracce di amianto, accusato di essere legato diversi casi di tumore. Lo ha rivelato il procuratore generale di New York.

La strategia per chiudere la storia senza ammettere colpe

L’accordo con 42 stati Usa e il Distretto di Columbia, rientra nella strategia di Johnson & Johnson per chiudere il caso senza essere costretta ad ammettere alcun illecito, nonostante abbia ritirato il prodotto dal mercato nordamericano già nel 2020. Già lo scorso maggio, Johnson & Johnson aveva annunciato il pagamento di 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle cause legali intentate negli Usa da donne che si sono ammalate di mesotelioma, un cancro alle ovaie collegato all’uso di prodotti a base di talcoL’accordo è legato ad una terza dichiarazione di fallimento di una società controllata da J&J, la LTL Management.

11 Giugno

Morto schiacciato dal trattore in una azienda agricola: il mezzo si è ribaltato

A Guiglia nel Modenese l’incidente: la vittima aveva 78 anni ed era alla guida del mezzo agricolo

Modena, 11 giugno 2024 – Incidente mortale questa mattina, intorno alle 9, in una azienda agricola di via per Marano a Guiglia sull’Appennino Modenese.

Un uomo di 78 anni era al lavoro in una tenuta. Stava guidando un trattore, quando il mezzo si è ribaltato e il lavoratore è morto schiacciato

Esplosione in una ditta di vernici in Brianza, morto un operaio

Incidente a Brugherio. Dal capannone industriale si è alzata una colonna di fumo visibile a distanza

Brugherio (Monza Brianza), 11 Giugno 2024 – È un 24enne del Gambia di nome Amadou Sanneh l’operaio morto questa mattina dopo un’esplosione che si è verificata nell’azienda di vernici Mega Wilckens in via Aristotele 22 a Brugherio. E’ successo questa mattina poco prima delle 10. Sul posto sono intervenute le ambulanze e le auto mediche inviate da Areu Lombardia, ma al momento non risultano altre persone coinvolte. Sul luogo dell’esplosione anche i vigili del fuoco, che hanno già domato le fiamme.

Una guardia giurata è morta durante il turno di lavoro. Lascia moglie e figlio

Giovanni Parise, 56 anni, guardia giurata del gruppo Italpol è morto durante il suo turno di lavoro. L’uomo ha accusato un infarto mentre era nel gabbiotto di competenza nella sede della Sda Poste a Corcolle, nella serata dello scorso 10 giugno. Sul posto la polizia di Stato e il personale del 118. Inutili i soccorsi. 

Per Parise il malore è stato fatale. Lascia una moglie e un figlio piccolo, Lorenzo. Sul caso è intervenuto il presidente dell’associazione nazionale guardie particolari giurate Giuseppe Alviti, che chiede di fare “piena luce sulle dinamiche a maggior tutela futura delle guardie giurate”.

Amianto : Sentenze

Pompiere triestino ucciso dall’amianto: Viminale condannato a risarcire

Decisione del Consiglio di Stato: 389 mila euro alla famiglia. Primo caso appurato su un vigile del fuoco

l Consiglio di Stato ha condannato il Ministero dell’Interno a riconoscere – oltre agli indennizzi della speciale elargizione di 230mila euro – un ulteriore risarcimento di 140mila euro per la famiglia di un vigile del Fuoco triestino, S.

G., deceduto nel 2008 a due anni e mezzo dalla diagnosi di mesotelioma pleurico correlato all’esposizione ad amianto all’età di 75 anni.

L’uomo aveva subito un’esposizione a livelli elevati di fibre di amianto durante il servizio prestato per 34 anni al Comando di Trieste, quando la prassi era indossare “guanti e tute antincendio in amianto”.

   Una volta che il Ministero dell’Interno, in seguito a una azione legale avviata davanti al Tribunale di Trieste, “aveva dovuto ammettere il legame tra l’esposizione all’asbesto e il mesotelioma pleurico, e riconoscere lo status ‘vittima del dovere’, i legali della famiglia, avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, e Corrado Calacione, avviarono la domanda di risarcimento, accolta dal Tar del Friuli Venezia Giulia nel 2020”. Come ricostruisce l’Ona, il Ministero aveva però presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione della condanna, ma l’istanza fu rigettata ed ora, “a distanza di quattro anni diventa definitiva la prima sentenza che condanna il Ministero dell’ Interno”. Per l’Osservatorio il caso è destinato “a scoperchiare il vaso di Pandora di un fenomeno epidemico di mesoteliomi e altre malattie asbesto-correlate tra il personale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile – spiega Bonanni – abbiamo dimostrato che l’esposizione è avvenuta senza adeguata informazione, formazione e strumenti di prevenzione attraverso l’utilizzo di guanti e tute, negli interventi per incendi ed eventi sismici, e per il contatto con le macerie”.
   

8 Giugno

Ancora un incidente sul lavoro, operaio investito da autocompattatore

l 54enne è stato trasportato prima al Pronto soccorso di Villa Sofia e subito dopo al Trauma Center

Ancora un incidente sul lavoro a Palermo. Stamattina un operaio di 54 anni è stato investito da un autocompattatore nella zona di Mondello, rimanendo gravemente ferito: adesso si trova al Trauma Center dell’ospedale Villa Sofia, in codice rosso. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, mentre era al lavoro, sarebbe stato colpito dal mezzo in retromarcia finendo schiacciato contro un cassonetto; dopo l’arrivo dei sanitari, seguito immediatamente da quello dei carabinieri per chiarire la dinamica dell’incidente, il 54enne è stato trasportato prima al Pronto soccorso di Villa Sofia e subito dopo al Trauma Center, dove si trova tuttora.

Operaio muore travolto da un carro nel Cosentino

Era impegnato nelle raccolta delle pesche in un terreno agricolo

Un operaio di 58 anni, Alexsandr Piscun, di nazionalità lituana, ma residente da tempo a Corigliano-Rossano, è morto dopo essere stato schiacciato da un grosso carro per la raccolta della frutta che si è ribaltato.
    L’incidente è accaduto in un frutteto in località “Sette Ponti”, nel territorio del comune di Cassano allo Ionio, dove Piscun era intento, sembra insieme ad altri due operai, a raccogliere le pesche.
    Mentre stava lavorando, il carro si è ribaltato, per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Cassano, finendo nel fiume Eiano.

Sul posto, immediatamente allertati, sono arrivati i sanitari della postazione del 118 della città delle terme che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
    I vigili del fuoco, intervenuti con diverse squadre dei distaccamenti del territorio, con una autogru hanno sollevato il grosso mezzo finito nel corso d’acqua per permettere il recupero della salma del 58enne.

5 Giugno

Incidente sul lavoro a Latina, muore un operaio di 38 anni

Continuano le morti sul lavoro nel Lazio

Un operaio di 38 anni è morto questa notte in un incidente sul lavoro verificatosi in una azienda di logistica in strada Macchia Grande, a borgo Santa Maria, nella periferia di Latina.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma purtroppo i soccorsi si sono rivelati del tutto inutili.

Insieme ai paramedici anche i carabinieri del comando provinciale e il personale Spresal, vale a dire i tecnici che si occupano della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, al lavoro per ricostruire quanto accaduto.

A Gorizia un operaio di 30 anni è rimasto gravemente ferito attorno alle 13.40. Per cause al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dell’Azienda sanitaria, l’uomo è scivolato in uno scavo, all’interno di un cantiere, e ha riportato rilevanti politraumi. Inizialmente soccorso dal personale di un’ambulanza, è stato poi condotto d’urgenza nell’ospedale di zona. In considerazione del peggioramento delle sue condizioni, è stato poi trasferito d’urgenza, in elicottero, all’ospedale triestino di Cattinara, dov’è stato accolto, in Pronto soccorso, in codice rosso e in prognosi riservata.

4 Giugno

Cade dalla pensilina di tre metri: gravissimo operaio di 57 anni

E’ successo ieri a Pontesasso, dove si stava lavorando sul tetto di un impianto di autolavaggio L’uomo è stato trasferito in eliambulanza a Torrette e sottoposto ad intervento. E’ in prognosi riservata. E’ uno dei due titolari della A.R. Service di Riccione

Fano, 4 giugno 2024 – Stava lavorando sul tetto dell’impianto di autolavaggio della stazione di benzina di Pontesasso, quando è caduto dall’altezza di circa 3 metri.

Era salito per rimuovere la copertura di metallo ammalorato da smaltire che poi avrebbe dovuto sostituire con una nuova, il 57enne romagnolo – R.R. le sue iniziali – che ora versa in gravissime condizioni all’Ospedale regionale di Torrette di Ancona. Un’operazione che, così esperto com’era, avrà fatto centinaia di volte. Ma intorno alle 14 di ieri è precipitato nel vuoto finendo a terra, dove ha sbattuto violentemente la testa. Tracce di sangue erano ben visibili, ieri pomeriggio, sull’asfalto. Il 57enne è uno dei due titolari della A.R. Service di Riccione, da 22 anni punto di riferimento per gli operatori e i gestori di autolavaggi ed aree di servizio della Romagna e delle Marche.

Grave infortunio al porto: operaio ferito durante la movimentazione di un tubo

Il lavoratore è stato soccorso e trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena

Un grave infortunio è avvenuto questa notte al porto di Ravenna. A darne notizia sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil – assieme alle categorie edili di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – che esprimono grande preoccupazione per l’incidente sul lavoro avvenuto nella notte tra lunedì e martedì all’interno dell’hub portuale. all’altezza del terminal Nord. Dai primi riscontri pare che sia “rimasto gravemente ferito un lavoratore di un’azienda edile, che è impegnata nei lavori in appalto, all’interno del porto di Ravenna”, spiegano i sindacati. L’infortunio sarebbe avvenuto durante la movimentazione di un tubo e il ferito sarebbe stato poi subito trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena. In attesa che le indagini possano fare luce in tempi rapidi su quanto accaduto, i sindacati manifestano “piena vicinanza al lavoratore vittima dell’infortunio e rimarcano, ancora una volta, la massima attenzione verso le condizioni di salute e sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori”. 

Camion vola giù da ponte Sassari-Alghero, arriva l’elisoccorso

Sul posto anche i vigili del fuoco

‘morto a causa delle gravi ferite riportate il conducente del tir precipitato da un cavalcavia sulla quattro corsie della Sassari-Alghero, all’altezza del bivio per Bancali.

La vittima è Sandro Ascione, 65 anni di Porto Torres.
I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere l’abitacolo e hanno estratto l’uomo rimasto incastrato sul mezzo pesante.
Inizialmente sembrava cosciente, poi le sue condizioni si sono aggravate.

La statale 291 Var è chiusa al traffico in direzione Olmedo, all’altezza del km 9,800.

3 Giugno

Incidente sul lavoro a Latina, muore un operaio di 38 anni

Continuano le morti sul lavoro nel Lazio

Un operaio di 38 anni è morto questa notte in un incidente sul lavoro verificatosi in una azienda di logistica in strada Macchia Grande, a borgo Santa Maria, nella periferia di Latina.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma purtroppo i soccorsi si sono rivelati del tutto inutili.

Insieme ai paramedici anche i carabinieri del comando provinciale e il personale Spresal, vale a dire i tecnici che si occupano della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, al lavoro per ricostruire quanto accaduto.

Incidente sul lavoro, quattro operai sono rimasti feriti a Galliera Veneta: due sono in gravi condizioni

Quattro lavoratori sono rimasti feriti mentre erano a lavoro in una cisterna a Galliera Veneta. Ricoverati in ospedale, due sono in gravi condizioni

Incidente sul lavoro a Galliera Veneta. Nel pomeriggio almeno quattro operai sono rimasti feriti mentre erano a lavoro nel cantiere in via Galilei 34. Secondo le prime informazioni, sarebbero finite in una cisterna. Dei quattro feriti, due sono in gravi condizioni. Si riaccendono le luci sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile