6 Maggio 2024

Incidente sul lavoro: cinque morti a Casteldaccia nel palermitano. Mattarella: ennesima e inaccettabile strage

Ipotizzabile una intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento

Cinque morti, un ferito grave trasportato intubato al Policlinico di Palermo ed è in coma e uno rimasto ferito in maniera lieve. Morti uno dietro l’altro dopo essersi calati in un tombino dell’impianto fognario, che si trova sotto la cantina Duca di Salaparuta a Casteldaccia nel palermitano. E’ il bilancio e la prima ricostruzione del tragico incidente sul lavoro di Casteldaccia dove sei operai sono rimasti intrappolati mentre stavano eseguendo dei lavori nelle fognature e avrebbero respirato esalazioni tossiche delle acque nere. Gli operai stavano lavorando alla manutenzione dell’impianto Amap di sollevamento delle acque reflue sul lungomare di Casteldaccia e non in una cisterna di vino di proprietà della vini Corvo come hanno scritto inizialmente le agenzie. Secondo una ricostruzione dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme.

Interrogati direttore lavori e responsabile sicurezza Amap

Il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza, indicati dall’Amap sono stati interrogati dalla polizia che indaga sulla strage su disposizione della Procura di Termini Imerese che ha aperto una inchiesta.

Le prime ricostruzioni dell’incidente: due le ipotesi

Le squadre dei vigili del fuoco sono arrivate a Casteldaccia, alle 14, per soccorrere gli operai colti da malore all’interno della vasca di depurazione delle acque reflue. Sei operai, dei sette coinvolti, che erano a Casteldaccia impegnati nei lavori fognari sono dipendenti della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico (Palermo): si tratta di un’azienda che ditta lavorava su mandato della municipalizzata palermitana Amap che si occupa della gestione idrica in città e in alcuni comuni della provincia. Questi i nomi delle cinque vittime: Epifanio Assazia, 71 anni, che dovrebbe essere il contitolare dell’azienda Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera.

Incidente sul lavoro, 34enne resta schiacciato da un camion: grave in ospedale

L’episodio alle 12.20 circa a Segusino in via Cal de Pont. Intervenuti medico e infermieri del Suem 118, vigili del fuoco e carabinieri

Un 34enne di origini moldave ma residente a Salzano, è rimasto gravemente ferito, poco dopo le 12.20 di oggi, 6 maggio, all’esterno di un’abitazione di via Cal de Pont a Segusino. L’uomo, dipendente dell’azienda Goldengas di Zero Branco specializzata nel trasporto di bombole Gpl, è stato stata schiacciato da un camion contro un muro. Intervenuti medico e infermieri del Suem 118. Accertamenti in corso da parte dei carabinieri e del nucleo Spisal dell’Ulss 2.

Secondo una prima ricostruzione il 32enne stava scendendo dal camion su un vicolo molto stretto ed é rimasto schiacciato tra muro di un’abitazione e la portiera del camion. A causare l’incidente è stata una dimenticanza fatale da parte del giudatore: quella dell’inserimento del freno a mano. I vigili del fuoco di Montebelluna, hanno utilizzato, per liberare l’uomo, dei cuscini pneumatici, che sono stati  messi tra il muro e il camion per guadagnare spazio e tagliato internamente la portiera del camion, riuscendo a liberare l’uomo. Preso in carico dall’automedica di Pieve del Grappa e ambulanza di Valdobbiadene é stato trasportato poco lontano dove attendeva elicottero di Belluno (impossibilitato ad atterrare sul posto per mancanza di spazio). Il 32enne ha riportato vari traumi: attualmente si trova ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La prognosi è riservata.

5 Maggio

Altra vittima sul lavoro: John Floriani è morto dieci giorni dopo l’infortunio

Aveva 26 anni. Era precipitato per sessanta metri sulle rocce mentre stava lavorando a un intervento di disgaggio sul Calisio.«Speravamo che ce la facesse», hanno detto i genitori distrutti dal dolore. «Era uno scalatore fortissimo», ricordano gli amici

TRENTO. Si allunga il tragico elenco dei morti sul lavoro in Trentino. John Sebastian Floriani, il ventiseienne che lo scorso 24 aprile era rimasto vittima di un gravissimo infortunio mentre stava lavorando a un intervento di disgaggio sul Calisio, è morto ieri all’alba nel reparto di terapia intensiva del S. Chiara. Dopo essere precipitato per sessanta metri sulle rocce, il giovane non ha più ripreso conoscenza.

Cresciuto nel Perginese, a Canzolino, da qualche tempo aveva lasciato la famiglia per trasferirsi a vivere a Martignano. «Speravamo che ce la facesse», hanno detto i genitori distrutti dal dolore. «Era uno scalatore fortissimo», ricordano gli amici

4 Maggio

Brindisi, operaio muore in zuccherificio. Anche il padre morì in un incidente sul lavoro

Vincenzo Valente, 46 anni, stava effettuando lavori di manutenzione al nastro dell’impianto in un turno notturno. Nel 2015 anche il padre dell’operaio, all’epoca 65enne, rimase vittima di un incidente mortale sul lavoro

Un operaio di 46 anni, Vincenzo Valente, ha perso la vita nella notte in un incidente sul lavoro in uno zuccherificio di Brindisi. Il lavoratore, dipendente di una ditta esterna che stava effettuando lavori di manutenzione al nastro dell’impianto, era di Latiano, nel Brindisino. L’incidente, nel quale Valente ha subito l’amputazione di un arto, è avvenuto dopo la mezzanotte, ma ancora non è chiara la dinamica, su cui indagano le forze dell’ordine. A dare l’allarme sono stati i colleghi di lavoro del 46enne. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno recuperato il corpo trasportandolo a piano terra, gli ispettori dello Spesal e la Polizia. La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta ed è stato disposto il sequestro preventivo del nastro 6, l’impianto dove l’uomo è deceduto. Le indagini sono condotte dalla polizia. La salma di Valente si trova ora all’obitorio dell’ospedale Perrino di Brindisi. 

 L’11 febbraio del 2015, anche il padre dell’operaio, Cosimo Valente, all’epoca 65enne, rimase vittima di un incidente mortale sul lavoro; perse la vita dopo un volo di diversi metri, cadendo da un albero che stava potando nelle campagne tra San Michele Salentino e Latiano. 

Malore in fabbrica durante il turno di notte: morto operaio 56enne ad Atessa

L’uomo è deceduto mentre lavorava nel reparto di Montaggio della ex Sevel. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori sanitari

Un operaio di 56 anni è morto la scorsa notte mentre era al lavoro alla ex Sevel, nello stabilimento Stellantis di Atessa. L’uomo, di Lanciano, secondo quanto ricostruito da Adnkronos ha accusato un malore mentre stava effettuando il terzo turno, quello di notte, nel reparto di Montaggio: si sarebbe improvvisamente accasciato mentre era su un carrello

Il dramma si è verificato intorno alle 23.30 di ieri sera, venerdì

Inutili i tentativi di rianimare l’operaio da parte degli operatori sanitari, sia interni che del 118.  Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Atessa per le indagini e i rilievi di legge

3 Maggio

Incidente sul lavoro, operaio morto nel Siracusano

Vittima un 59enne, operaio della ditta che si stava occupando dei lavori sul tetto della casa.

Per cause ancora da accertare si è verificato un cedimento e l’operaio è caduto ed è stato poi stato travolto dal materiale. Inutili i soccorsi da parte del personale del 118.
    Sono intervenuti i carabinieri del Nil che si stanno occupando di raccogliere elementi per accertare la dinamica. La Procura di Siracusa, che ha aperto un fascicolo sull’incidente, sequestrato l’area.

2 Maggio

Incidente sul lavoro il 1 maggio,muore mentre ara suo terreno

Il trattore si ribalta e cade in laghetto artificiale

Un 64enne di Agrigento, Mario Mondello, è morto cadendo in un laghetto artificiale con il suo trattore che si è ribaltato mentre lo stava utilizzando per arare un appezzamento di terreno in contrada Burraiti, in territorio della Città dei Tempi.

L’incidente è avvenuto ieri sera, 1 maggio, giorno della Festa del lavoro

Incidente alla vigilia del Primo Maggio, muore operaio

A Gioia del Colle, sbalzato dal muletto che manovrava

Tragedia sul lavoro in provincia di Bari.

Un operaio di 59 anni di Gioia del Colle è morto dopo un incidente avvenuto ieri in un’azienda. L’uomo sarebbe stato sbalzato da un muletto che stava manovrando e ha riportato ferite risultate mortali.

 “Con profondo sgomento ho appreso la drammatica notizia del decesso di un nostro concittadino sul proprio posto di lavoro.

Campania, due morti sul lavoro all’indomani del primo maggio

I carabinieri sono intervenuti nei due Paesi in provincia di Napoli

Due tragedie sul lavoro all’indomani del primo maggio.

Lettere, nel Napoletano, i carabinieri sono intervenuti in via Depugliano per il decesso di un operaio di 57 anni.

Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, l’uomo sarebbe precipitato dal terzo piano di un palazzo attorno al quale era in allestimento un cantiere edile.

Quasi nello stesso momento i carabinieri della tenenza di Casalnuovo sono intervenuti presso la clinica villa dei fiori di Acerra.

30 Aprile

Cade dalla gru mentre lavora: morto operaio trevigiano di 68 anni

Tragedia sul lavoro in un allevamento di animali domestici a Fiume Veneto, nella mattinata di martedì 30 aprile: a perdere la vita Ivo Bellotto, operaio residente a Fontanelle. Inutile l’intervento dell’elisoccorso, l’uomo è morto sul colpo

Alla vigilia del Primo Maggio, martedì 30 aprile, un nuovo tragico incidente sul lavoro è avvenuto in un cantiere all’esterno di un allevamento di animali da cortile, in via Kennedy a Fiume Veneto, nel Pordenonese.

Secondo le prime ricostruzioni della tragedia, Ivo Bellotto, operaio di 68 anni residente nella frazione di Lutrano a Fontanelle e impiegato presso la ditta Biemme Costruzioni e scavi di Fontanelle (incaricata di eseguire i lavori), ha perso la vita mentre stava operando con una gru. Colpito dal gancio e sbalzato dal mezzo con il quale stava sollevando dei materiali edili, l’uomo è caduto a terra perdendo la vita sul colpo. Sul posto è stato inviato l’elisoccorso del Suem 118 ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Il medico legale ha accertato il decesso per arresto cardiaco traumatico. La zona dell’incidente è stata transennata: sul posto sono giunti anche i familiari della vittima. Bellotto, nato nel novembre del 1955, viveva a Lutrano con la moglie; lascia un figlio e una figlia. Iscritto alla cassa edile, era stato assunto come operaio specializzato dalla ditta Biemme Costruzioni e scavi a maggio 2020

Amianto

Sessantamila morti d’amianto in Italia in 10 anni

I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime di Amianto. Il cancerogeno presente in edifici di 2.500 scuole

In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone morte per malattie legate all’amianto.

Nello stesso anno sono state circa 4.000 le nuove diagnosi di tumore del polmone per esposizione ad amianto (al netto del fumo e degli altri agenti cancerogeni), con un indice di sopravvivenza (a 5 anni) stimato del 12% per un calcolo di circa 3.500 decessi. I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime di Amianto che si celebra.

Nell’anno 2023 l’Osservatorio Nazionale Amianto ha censito circa 2.000 casi di mesotelioma, con un indice di mortalità, rapportato ai 5 anni antecedenti, di circa il 93% dei casi.

Nello stesso anno sono state circa 4.000 le nuove diagnosi di tumore del polmone per esposizione ad amianto (al netto del fumo e degli altri agenti cancerogeni), con un indice di sopravvivenza (a 5 anni) stimato del 12% per un calcolo di circa 3.500 decessi. I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime di Amianto che si celebra domani.

    “In questo giorno, in cui si ricordano le vittime dell’amianto rivolgiamo un appello alla premier Meloni perché torni nell’agenda di governo – afferma Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio -. Ricordiamo che soltanto la bonifica e messa in sicurezza può evitare le esposizioni ad amianto e quindi le future diagnosi di malattie asbesto correlate che, purtroppo, in più del 90% dei casi si tramutano in una sentenza di morte”.

    L’Osservatorio spiega, inoltre , che “ogni anno ci sono 10mila nuove diagnosi, in prevalenza uomini, per motivi del loro impegno professionale e operai negli stabilimenti o nei siti militari e in particolare nelle regioni a maggior rischio che, con una media annua di casi diagnosticati compresa tra 1.500 e 1.800, sono la Lombardia, il Piemonte, la Liguria e il Lazio che rappresentano oltre il 56% dei casi segnalati”.

29 Aprile

Ustionato durante i lavori di ristrutturazione di un albergo, 46enne via in elicottero

Caricato dall’elisoccorso del Suem di Treviso l’uomo è stato portato a Mestre e in seguito al centro ustioni di Verona per la gravità delle ferite. Stava facendo manutenzione in un albergo a Caorle

Un uomo di 46 anni impiegato in un cantiere per la ristrutturazione di un albergo a Caorle è rimasto gravemente ferito nel pomeriggio di lunedì ed è stato soccorso e trasferito in codice rosso a Mestre dall’elicottero del Suem di Treviso. Non in pericolo di vita ma con ferite gravi, l’operaio in seguito è stato portato al centro ustionati di Verona. Il cantiere era stato allestito per sistemare una struttura ricettiva in vista della stagione in arrivo e lavorando all’interno probabilmente per la sostituzione o riparazione di qualche impianto dev’essere stato investito da qualcosa di incandescente.

CRONACA

Incidente sul lavoro a Monza, muratore colpito alla testa dalla trave di una gru: morto cinque giorni dopo in ospedale

Un muratore di origini egiziane di 42 anni è morto in ospedale dopo un incidente sul lavoro. L’uomo era stato ricoverato il 24 aprile scorso per le ferite riportate in seguito all’incidente avvenuto in un cantiere edile a Monza.

Il 42 enne era stato colpito da una trave di una gru che si era staccata all’improvviso. Soccorso dall’automedica e dal personale sanitario della Croce Verde Lissonese – come riportato da Il Giorno – il 42enne era stato trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza, in codice rosso e in gravi condizioni. Le cure ospedaliere però non sono bastate: dopo cinque giorni di ricovero, il muratore è morto.

Sono ancora in corso le indagini della procura e dei tecnici di Ats per capire le cause che hanno portato all’infortunio e quindi al decesso dell’uomo.

Schiacciato dal trattore, Marlengo e il mondo dei vignaioli piangono Erhard Tutzer

L’imprenditore, titolare del Plonerhof, è morto a 78 anni in un incidente nei campi. Terzo infortunio mortale sul lavoro in una settimana in Alto Adige

MARLENGO. È il terzo incidente sul lavoro in pochi giorni in Alto Adige. Sabato pomeriggio a Marlengo è morto Erhard Tutzer di 78 anni, conosciuto imprenditore, titolare del Plonerhof e vignaiolo pluripremiato a livello internazionale.

Tutzer, nella zona del Plonerhof – che si trova sopra la linea ferroviaria nel tratto tra Foresta e Marlengo – era impegnato nei campi per concimarli. È rotolato con il proprio trattore da un muro di circa 4 metri. Il mezzo agricolo si è ribaltato ed ha schiacciato l’uomo che è morto praticamente sul colpo. L’allarme è stato dato tempestivamente. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Marlengo e di Merano, la Croce Bianca con il medico d’urgenza ed i carabinieri. Le gravissime lesioni riportate non hanno tuttavia lasciato scampo all’uomo.

Nuovo dramma nei boschi: muore travolto da un albero a Rasun di Sotto

La tragedia nei boschi della val Pusteria. Nelle stesse ore un grave incidente anche in val di Non: ferito un uomo di 38 anni, colpito da una pianta. Solo quattro giorni fa la morte del giovane Armin Mittermair a Nova Levante

BOLZANO. Un nuovo drammatico incidente mortale nei boschi dell’Alto Adige, a soli quattro giorni dalla morte di Armin Mittermair a Nova Levante. 

Un uomo è morto oggi pomeriggio (26 aprile) in val Pusteria, nel bosco sopra Rasun di Sotto, colpito da un albero mentre lavorava. 

26 Aprile

Milano, operaio precipita da 10 metri mentre sta lavorando. È grave

E successo in pieno centro in un edificio in ristrutturazione in via Senato. Il ragazzo, 18enne, è stato trasportato in ospedale in codice rosso

Un altro grave incidente sul lavoro. Nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 26 aprile, un operaio di 18 anni è caduto da circa 10 metri di altezza in un cavedio in Via Senato 13 a Milano. Le sue condizioni sono apparse subito gravi ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso. In corso le indagini della Polizia locale che sta cercando di ricostruire con esattezza le dinamiche del fatto.

L’incidente

In base alle prime ricostruzioni, l’operaio, 18enne di origini albanesi, intorno alle 15 stava lavorando in un edificio in ristrutturazione nel pieno centro di Milano. Per cause ancora da accertare, sarebbe precipitato da circa 10 metri di altezza cadendo all’interno di un cavedio. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco del Nucleo Speleo Alpino Fluviale, che lo hanno riportato in superficie grazie a una complessa manovra di soccorso. Il giovane è stato trasportato all’ospedale San Raffaele di Milano, con diversi traumi. Ancora ignote le esatte dinamiche dell’incidente.

Venerdì 26 aprile a Sambuca Pistoiese (Pistoia), è stato ritrovato sul greto di un torrente, in fondo a un dirupo di una quindicina di metri, il corpo di Andrea Granati, 49 anni, dipendente di un’impresa edile.

24 Aprile

Operaio muore schiacciato da una lastra di metallo a Brescia. Nel Potentino un’altra vittima

All’interno di un’azienda siderurgica nel Bresciano. Un altro incidente mortale sul lavoro nel Potentino

Infortunio mortale sul lavoro in provincia di Brescia.

A Lograto un operaio italiano di 47 anni è morto dopo essere stato schiacciato da una lastra metallica. Secondo le prime ricostruzione l’operaio stava manovrando un carroponte quando si è staccata la lastra che lo ha travolto. L’infortunio è avvenuto all’interno di un’azienda siderurgica.

Incidente sul lavoro a Potenza, cade da impalcatura cantiere: morto un operaio

La tragedia ad Oppido Lucano. Da una prima ricostruzione, l’uomo è caduto dall’impalcatura nel cantiere per la costruzione della chiesa nuova

Incidente mortale  sul lavoro ad Oppido Lucano, nel Potentino. Vittima un operaio, Donato De Luca, 56 anni, del posto. Da una prima ricostruzione, l’uomo è caduto dall’impalcatura nel cantiere di costruzione della chiesa nuova. Sul posto sanitari del 118 e carabinieri, impegnati a ricostruire la dinamica dell’incidente.

Secondo la prima ricostruzione, l’operaio che era al lavoro all’esterno, probabilmente a causa del forte vento, è stato colpito da una lamiera ed è caduto da un’altezza di circa tre metri. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Oppido Lucano e della Compagnia di Acerenza (Potenza). 

Un altro Mondo senza Amianto è possibile