1 Marzo

Cade da oltre dieci metri, muore operaio 40enne a Brindisi

L’incidente nella zona industriale. Indaga la polizia

Un uomo di 40 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio nella zona industriale di Brindisi all’interno di un’azienda che si occupa di logistica.

A quanto si apprende, l’uomo era impegnato in alcuni lavori all’interno dello stabilimento quando è caduto dal tetto di una struttura alta più di dieci metri.

Inutili i tentativi di rianimarlo degli operatori del 118. Sul posto anche il personale dello Spesal. Indaga la polizia.

29 Febbraio

Si ferisce col tornio, dito amputato per un 18enne in stage

L’incidente è avvenuto a Casarza Ligure. Il giovane è stato portato all’ospedale San Paolo di Savona, specializzato in chirurgia della mano

Un ragazzo di 18 anni è rimasto ferito a una mano a Casarza Ligure. L’incidente è avvenuto in via Tangoni a Casarza Ligure poco prima delle 15 di giovedì 29 febbraio 2024.

Sul posto è intervenuta l’infermiera di turno oltre a un’ambulanza della Croce Rossa di Riva Trigoso. Secondo quanto riferisce il 118, il giovane stava facendo uno stage e manovrando un tornio quando, per ragioni da chiarire, è rimasto ferito dal macchinario.

Il ragazzo è stato accompagnato in codice giallo all’ospedale di Savona, specializzato in chirurgia della mano. Rischia l’amputazione della terza falange.

Arriva in azienda con lo scooter, sbatte contro un camion e muore

Inspiegabile infortunio mortale nel cortile della Ario di Pontoglio

Giorgio Vavassori, 61 anni, abitante a Telgate in provincia di Bergamo, dipendente della Ario di Pontoglio, è morto in un incidente che lascia sgomenti ed increduli.

Non erano ancora le 6 di questa mattina quando è arrivato a Pontoglio per iniziare il turno di lavoro: era in sella al suo scooter  quando entrato nel piazzale interno all’azienda è andato a sbattere contro il rimorchio di un camion posteggiato. Nulla hanno potuto i soccorritori: l’uomo è morto sul colpo.

SINTESI LEGGI SICUREZZA

DPR 547/55: per la protezione dagli infortuni sul lavoro, dove il lavoratore deve rispettare le norme e il DL deve attuare tutte le misure igieniche previste per legge, informare i lavoratori sui rischi a cui sono esposti , fornire i mezzi necessari di protezione obbligo di preveniriei rischi che potrebbero determinare infortuni.

Insomma misure tecniche di protezione rispetto alle macchine più che al soggetto.

DPR 303/56 norme in materia di igiene sul lavoro individuando gli obblighi previsti per il lavoratore e per il DL, presente tabella delle lavorazioni dove sono previste le visite mediche periodiche preventive rispetto ai rischi individuati.

DPR 1124/65 disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e copre tutti i casi di infortunio per causa violenta.

Legge 300/70 norma sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro.

D.lgs. 277/91 sui rischi da piombo, amianto e rumore e stabilisce le modalità di esecuzione della sorveglianza sanitaria non più basata sul concetto medico legale di presunzione del rischio (vedi 303) ma sul concetto che un inquinante per poter rappresentare un rischio deve raggiungere una determinata concentrazione sul posto di lavoro per un tempo definito (livello di azione).

D.lgs. 626/94 recepisce alcune direttive europee promuovendo una cultura della sicurezza globale della prevenzione della programmazione e soprattutto alla partecipazione dei lavoratori alla gestione dei rischi adottando misure tecniche di protezione (rischio macchine) ed errori dovuti alla progettazione del processo e dell’organizzazione del lavoro non efficace, od ad una corretta manutenzione e gestine degli impianti o decisioni inadeguate prese a livello manageriale che possano riguardare i regolamenti , la selezione del personale la formazione o la progettazione del lavoro.

Inoltre viene introdotto l’obbligo di costituire un SPP del lavoro e un RSPP interno o esterno. Vengono previste due nuove figure : il medico competente nominato dal DL che si occupa dei rischi riguardanti la salute dei lavoratori e controlli sulla salubrità dei luoghi di lavoro. L’obbligo della valutazione del rischio da parte del DL anche attraverso la considerazione degli aspetti organizzativi e gestionali legati all’attività. La formazione e informazione relativa al DVR. La nomina del RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che deve essere eletto dai lavoratori e consultatto in tutti i processi di valutazione del rischio.

D.lgs 81/08 accorpa tutte le normative precedenti in tema di sicurezza sul lavoro viene abrogato il DPR 547 e 303 il D.lgs. 277 e 626; definisce un sistema nazionale di rilevazione e controllo sulle problematiche della sicurezza sul lavoro; definisce responsabilità e sanzioni sui reati commessi. Estende a tutti i settori pubblici e privati introduceper i trasgressori sanzioni penali fino a 8 mesi, possibilità per gli RLS di ispezionare gli ambienti di lavoro ed accedere ai documenti aziendali, predisposizione di un programma di formazione sui rischi lavorativi ai lavoratori, co-responsabilità della ditta appaltatrice con quelle sub appaltatrici e sospensione dell’attività se viene riscontrata la presenza di più del 20% di lavoratori senza contratto o se i dipendenti coprono turni maggiori rispetto a quelli disposti dal CCNL.

Deve essere presente una struttura dell’organizzazione dell’azienda documentata.

Le sanzioni penali per il DL sono:

  • arresto da 4 a 8 mesi se non provvede alla nomina dell’RSPP, alla nomina degli incaricati alla sicurezza , a fornire i DPI a dare una formazione adeguata alle lavorazioni pericolose
  • arresto da 2 a 4 mesi per mancata nomina medico competente

sono state introdotte anche sanzioni per i lavoratori con:

  • con l’arresto fino ad 1 mese o ammenda da 200 a 600 euro a chi rimuove o modifica i dispositivi di sicurezza o non utilizza correttamente le attrezzature da lavoro, le sostanze pericolose i mezzi di trasporto nonché i Dispositivi di Protezione Individuale.

Amianto : Discariche

Discarica di amianto nel territorio di Marmirolo: la protesta dei cittadini

L’iter per la costruzione di una discarica di rifiuti contenenti amianto in località Campagnazza è ripartito. A confermarlo il sopralluogo della Regione, giunta nella località al confine con il Veneto con uno staff tecnico, assieme a Provincia, Ats e Comuni confinanti (Volta Mantovana, Roverbella, Valeggio). Ad accogliere la delegazione un nutrito gruppo di cittadini, oltre una cinquantina, con striscioni che chiedevano di fermare l’iter proposto dalla società bresciana Ammit, facente capo al gruppo Mauro Papa, presente sul posto

Comitato anti-discariche di amianto: «Dobbiamo aspettare un disastro ambientale?»

Gli attivisti scrivono ai sindaci dei Comuni veronesi che potrebbero essere danneggiati se venisse attivato il sito di stoccaggio dei rifiuti a Ca’ Balestra

Convinto che in solitaria il proprio agire sia meno efficace e che il problema ambientale non si riduca ad una cava o ad un piccolo lembo di terra, Il comitato contro la discarica di Ca’ Balestra offre e cerca solidarietà con chi non vuole l’attivazione di nuovi impianti di stoccaggio di rifiuti contenenti amianto.

Il comitato è concentrato nello scongiurare il via libera della Regione Veneto alla discarica di amianto nel territorio di Ca’ Balestra, a Valeggio sul Mincio, ma è vicino anche ai cittadini di Villafranca di Verona che si trovano nella stessa situazione, perché come a Ca’ Balestra anche a Caluri è potenzialmente attivabile un sito di stoccaggio simile. Ma il comitato è andato anche oltre il confine regionale, che non è poi così distante, schierandosi anche al fianco degli abitanti di Marmirolo, nel Mantovano, dove è stata progettata una discarica di amianto in una ex cava della frazione di Pozzolo.

Dall’altra parte, il comitato anti-discarica di Ca’ Balestra è alla ricerca di nuovi alleati per allargare il fronte dei contrari ai progetti previsti nel Veronese. Nei giorni scorsi, sono stati contattati con una lettera i sindaci dei 16 Comuni veronesi che rientrano nelle zone di alta pianura e ricarica delle falde acquifere, ovvero quei territori che potrebbero essere danneggiati dalla discarica nella frazione di Valeggio. I Comuni contattati sono quelli di Arcole, Buttapietra, Castel d’Azzano, Isola della Scala, Mozzecane, Oppeano, Povegliano Veronese, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Sommacampagna, Sona, Verona e Zevio e a tutti è stata segnalata la pericolosità contenuta nel Piano regionale di rifiuti, ovvero la deroga alla realizzazione di discariche di amianto nelle zone di ricarica delle falde acquifere. Ai primi cittadini, il comitato ha ricordato anche il parere contrario alle discariche espresso dalla Provincia di Verona ed ha chiesto di compattarsi per chiedere alla Regione di cancellare questa deroga e di predisporre uno studio in grado di localizzare siti in cui attivare discariche di amianto che non siano in zone di ricarica delle falde acquifere o in zone instabili, esondabili e alluvionabili. Inoltre, il comitato vorrebbe che la Regione finanziasse uno studio che valuti le alternative oggi esistenti al conferimento in discarica di rifiuti contenenti amianto. «L’assurdità della deroga di consentire la realizzazione di discariche di amianto in zone instabili, esondabili ed alluvionabili assume risvolti ancora più allarmanti e drammatici proprio in questi giorni di allerta rossa in Veneto per il maltempo – hanno commentato i due portavoce del comitato Tatiana Facincani e Gianni Bertaiola – Prevenire è meglio che curare, o dobbiamo aspettare un disastro ambientale?».

Amianto : Sentenze

Esposizione all’amianto, un anno e pena sospesa per 5 ex dirigenti Materit accusati di omicidio

Gli ex dirigenti accusati a vari titolo di omicidio e lesioni colpose nei confronti di 4 operai, per averne causato il decesso o procurato malattie professionali da esposizioni da amianto.

MATERA – Il Tribunale di Matera ha condannato a un anno di reclusione (pena sospesa), Silvano Benitti, Pietro Pini, Michele Cardinale, Michele Bonanni e Lorenzo Mo, ex dirigenti delle ex aziende Cemater-Materit dell’area industriale di Ferrandina (Matera), accusati a vari titolo di omicidio e lesioni colpose nei confronti di quattro lavoratori, per averne causato il decesso o procurato malattie professionali da esposizioni da amianto.

L’accusa, nel giugno 2023, aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi di reclusione. I fatti contestati riguardano un periodo che va dal 1975 al 1989, data di chiusura dello stabilimento Materit. Il giudice ha, inoltre, condannato gli ex dirigenti al pagamento di diecimila euro ciascuno nei confronti delle parti civili. E ha disposto il pagamento della somma di 50mila euro per i familiari dei quatto operai. Ha infine stabilito non doversi procedere, per intervenuta prescrizione dei reati, per episodi riferiti ad altri 16 operai.

27 Febbraio

Incidente sul lavoro, muore schiacciato da un tir in manovra

Il fatto è accaduto nel Teramano, la vittima è Gaetano Mastroieni 66enne di Cesena. La tragedia sarebbe avvenuta durante le operazioni di carico e scarico

Cesena, 27 febbraio 2024 – Incidente sul lavoro, muore schiacciato dalla motrice di un mezzo pesante in manovra. Il fatto è accaduto nel Teramano, la vittima è Gaetano Mastroieni66enne di Cesena, residente a Forlimpopoli. La tragedia è avvenuta nel piazzale interno dello stabilimento Amadori a Mosciano Sant’Angelo nella tarda serata di ieri

Incidente sul lavoro: operaio precipita dal terzo piano di un palazzo di Rimini, è grave

Tragedia sfiorata, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio facendo un volo di 10 metri. All’impatto con il terreno del cortile sottostante, il 44enne sarebbe atterrato in piedi, sbattendo solo in un secondo momento la testa

Rimini, 27 febbraio 2024 – E’ stata sfiorata la tragedia ieri pomeriggio in zona San Giuliano a Rimini, dove in via Pietro Garattoni un operaio moldavo di 44 anni è precipitato dal terzo piano di un palazzo in cui stava svolgendo, a quanto si apprende, alcuni lavori di ristrutturazione.

Secondo le ricostruzioni dell’accaduto il moldavo si trovava intorno alle 17 sopra una pensilina al terzo piano del palazzo quando, forse a causa della perdita di equilibrio, l’uomo è caduto di sotto per circa una decina di metri.

Stornara, operaio di 23 anni muore travolto dagli scavi per un impianto di irrigazione

l giovane era impegnato nella messa in opera di un impianto idrico. A seppellirlo il materiale di scavo. Al lavoro vigili del fuoco e carabinieri

STORNARA – Un giovane operaio di 23 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto alla periferia di Stornara nel Foggiano. Stando alle prime notizie l’operaio era impegnato in lavori per la messa in opera di un impianto di irrigazione quando sarebbe stato travolto e schiacciato dal materiale accumulato sul bordo dello scavo.

25 febbraio 2024

Morto dopo 2 mesi di ricovero operaio caduto da ponteggio

Cinquantenne vittima di un incidente sul lavoro nel Messinese

MESSINA – È morto oggi dopo oltre due mesi di ricovero in ospedale Nino Spanò, 51 anni, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro a Montagnareale (Messina) lo scorso 20 dicembre. Stava effettuando alcuni lavori di carpenteria in uno stabile in fase di costruzione in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Caterina. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio, per ragioni ancora sconosciute, cadendo da una impalcatura posta a circa tre metri dal suolo e battendo violentemente la testa sull’asfalto. Immediato il trasporto in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti dove gli sono state prestate le prime cure. Da qui l’operaio era stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Messina in ragione del grave quadro clinico delineato dai sanitari del nosocomio pattese. Oggi la morte in ospedale.

Incidente sulla A7 nell’Alessandrino, muore operaio

Una persona è morta oggi in un incidente avvenuto sull’autostrada A7 Milano-Genova all’altezza di Castelnuovo Scrivia (Alessandria) in direzione sud.

Secondo le prime informazioni si dovrebbe trattare di un operaio che si trovava sulla carreggiata.

Gli operatori del servizio di soccorso 118 hanno tentato inutilmente di rianimarlo.
    Cause e dinamica dell’incidente sono al vaglio della polizia stradale di Milano ovest.
    Dopo le 15:30 sulla A7 si è creato un km di coda a partire da Casei Gerola, nel Pavese.

24 Febbraio 2024

Tragico incidente sul lavoro in un cantiere edile a Olbia: morto operaio precipitato davanti ai colleghi

Un operaio è morto in un cantiere edile a Olbia, terzo incidente sul lavoro in Gallura nel giro di una settimana

Ennesimo tragico incidente sul lavoro in Sardegna, nella zona della Gallura. A Olbia, un operaio originario del Kosovo è morto dopo essere precipitato da un’altezza di oltre 10 metri dal ponteggio del cantiere edile a cui lavorava. A nulla sono valsi i soccorsi chiamati dai colleghi presenti.

Si chiamava Bitichi Baskim, riportano i media locali, ed era nato in Kosovo nel 1981, non aveva ancora compiuto 43 anni, l’operaio morto in un cantiere edile di Olbia.

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato 24 febbraio in via Londra.

Stando a una prima ricostruzione, l’uomo è precipitato da un’altezza di circa 10 metri, di fronte agli occhi degli inermi colleghi.

Testimoni presenti riferiscono che Baskim non fosse di turno al lavoro, ma che si trovasse sul luogo di passaggio, per salutare degli amici.

22 Febbraio 2024

Lavoro. Schiacciato da un macchinario, muore un altro operaio: sono 148 da inizio anno

La vittima lavorava per una ditta esterna impegnata nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Stop immediato degli altri lavoratori. «Fermare questa strage silenziosa»

Non si arresta la tragica contabilità dei morti sul lavoro. E mentre sono ancora al vaglio della magistratura le cause che hanno provocato il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, dove hanno perso la vita cinque operai e altri tre sono rimasti gravemente feriti, in Campania si è consumata l’ennesima tragedia. È successo nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, dove un operaio di 52 anni, Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna con sede legale a Foggia, è morto schiacciato da un macchinario. L’uomo, un tecnico manutentore, stava lavorando nel reparto basamento motori ed è rimasto incastrato nel macchinario durante un intervento di manutenzione. Immediato l’allarme dei compagni di lavoro, ma per il tecnico non c’è stato nulla da fare: è morto durante i tentativi di liberarlo da parte dei sanitari del 118. La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta, mettendo sotto sequestro il macchinario e l’area dello stabilimento. Quello di Domenico Fatigati è soltanto l’ultimo nome della lista, già molto lunga, delle vittime del lavoro in queste prime settimane del 2024. 

Ennesimo infortunio sul lavoro, ferite gravi per un operaio di Gonars

Ennesimo infortunio sul lavoro in Friuli. Un operario di Gonars di 58 anni, dipendente di una ditta impegnata in alcuni lavori nell’area del Bastione fiorito e del Teatro Tenda del Castello di Gorizia, ieri mattina è rimasto gravemente ferito cadendo da un’altezza di circa 6 metri, mentre si trovava sul muro di cinta del maniero. Il personale medico giunto sul posto ha stabilizzato l’uomo che è stato trasportato in volo in condizioni piuttosto serie all’ospedale di Cattinara, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Indagano i Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco.

E proprio ieri i segretari generali di Cgil e Uil Udine, Emiliano Giareghi e Luigi Oggi, hanno incontrato il Prefetto di Udine, nell’ambito della mobilitazione nazionale alla quale hanno aderito, in provincia, le aziende metalmeccaniche e delle costruzioni. È stato proclamato uno sciopero di due ore a fine giornata o fine turno.

21 Febbraio 2024

Incidente sul lavoro, operaio muore travolto da un muro nel Palermitano

Un uomo di 50 anni è stato travolto dal crollo di un’abitazione in ristrutturazione a Campofelice di Roccella

Un operaio edile di 50 anni originario di Lascari è morto a Campofelice di Roccella, nel Palermitano, investito dal crollo del muro di un’abitazione in ristrutturazione che si trova in via Madonnina di Gibilmanna. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, carabinieri e personale dell’Asp.  La ditta per cui l’uomo lavorava stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un’immobile in campagna. L’operaio di 50 anni, è stato travolto dai blocchi di tufo che si sono sbriciolati e per lui non c’è stato nulla da fare.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile