1 Dicembre 2023

Comunità sotto choc per la morte di Riccardo, il collaboratore scolastico schiacciato da un trattore

Riccardo Bianco era un collaboratore scolastico dell’istituto comprensivo Aldo Moro Stornarella-Ordona. La tragedia ieri 1° dicembre in contrada Forcone a Cerignola

Comunità sotto choc per la tragica morte di Riccardo Bianco, collaboratore scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Aldo Moro’ Stornarella-Ordona, schiacciato da un mezzo agricolo nelle campagne di Cerignola, dove è stato trovato senza vita nel tardo pomeriggio di ieri 1° dicembre, dopo che il figlio, non riuscendo a mettersi in contatto con il padre, aveva lanciato l’allarme ai carabinieri.

Nell’oscurità della campagna situata in contrada Forcone, che dopo la scuola Riccardo Bianco aveva raggiunto per preparare i terreni in vista della semina, in un fazzoletto di terra confinante con un altro appezzamento, più precisamente in prossimità di un dislivello di poco più di un metro, i militari del 112 e i parenti hanno scorto il trattore ribaltato e, sotto al mezzo, il corpo senza vita del 58enne, i cui funerali si sono svolti questo pomeriggio alle 16 presso la Chiesa Beata Vergine Maria della Stella’.

La vittima era alla guida di un trattore che si è rovesciato su un fianco e lo ha schiacciato non lasciandogli scampo, tant’è che è stato necessario l’intervento di una autogru per sollevare il mezzo agricolo. Le operazioni sono terminate intorno alle 3 di oggi 2 dicembre. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i militari dell’Arma. 

Morti sul Lavoro Novembre (16-29) 2023

16 Novembre

Incidente sul cantiere della Pedemontana, morto vigilante

Un addetto alla vigilanza notturna è morto in un incidente avvenuto sul tratto in costruzione della Strada Pedemontana Veneta, tra i caselli di Montecchio Maggiore e Valleagno (Vicenza).
    Per cause da accertare, la vettura su cui era alla guida è andata ad impattare, durante la notte, contro una macchina operatrice del cantiere.
    Ad intervenire questa mattina, dopo l’allarme dei colleghi, una squadra dei vigili del fuoco del comando di Vicenza, che ha estratto l’uomo bloccato tra le lamiere, per affidarlo alle cure del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione il medico del Suem non ha potuto che constatarne il decesso.

17 Novembre

Morto operaio forestale infortunatosi nel palermitano

Era caduto in un burrone il 21ottobre scorso. Aveva 66 anni

Èmorto l’operaio forestale che si era infortunato il 21 ottobre scorso nel cantiere forestale di Monte Cuccio, a Palermo, cadendo in un burrone.

Calogero Raccuglia, 66 anni, di Torretta, ricoverato in ospedale subito dopo l’infortunio, non ce l’ha fatta.

Operaio cade da un ponteggio, è grave

L’uomo era al lavoro in un cantiere edile

Un operaio è in gravi condizioni dopo essere caduto dal ponteggio mentre si trovava al lavoro in un cantiere edile in via Corsica a Forte dei Marmi.

L’infortunio si è verificato poco prima delle 15 di oggi (17 novembre) per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine. Sembra che il ponteggio abbia in parte ceduto, facendo cadere il muratore da un’altezza di circa due metri.

18 Novembre

Ancarano – Trattore si ribalta, muore schiacciato l’imprenditore Capoferri

Tragedia in contrada Madonna della Carità, ad Ancarano, in provincia di Teramo, dove ieri sera intorno alle 19:30, un imprenditore agricolo di 68 anni, Pompilio Capoferri, è morto dopo che il suo trattore si è ribaltato, schiacciandolo. L’uomo stava lavorando al terreno di sua proprietà quando qualcosa è andato storto.  A lanciare l’allarme, il figlio della vittima che per primo ha fatto la tragica scoperta. Inutile ogni tentativo di salvargli la vita, da parte del personale sanitario immediatamente giunto sul posto: per il 68enne non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre al 118 anche vigili del fuoco e carabinieri, per i rilievi.

Infarto fatale mentre lavora sul tetto: muore operaio di 50 anni

Genova. Un uomo di circa 50 anni è stato colto da un malore fatale mentre era impegnato in alcune lavorazioni su il tetto di una casa di salita della Chiappa, in Val Bisagno. Immediato l’intervento dei soccorsi che dopo oltre due ore di tentativi di rianimazione non han potuto fare altro che constatarne il decesso

Secondo le prime informazioni l’uomo sarebbe stato vittima di un arresto cardiaco mentre lavorava sulla copertura di un piccolo edificio della zona. Non è ancora chiaro la dinamica degli eventi,  ma secondo le prime informazioni l’operaio stava partecipando ai lavori per conto di un ditta edile.

I soccorsi, allertati nell’immediato, vista la difficoltà nel raggiungere l’uomo, hanno chiesto supporto all’elicottero dei vigili del fuoco che ha calato i medici direttamente su tetto grazie all’arrivo di Drago. Purtroppo però non c’ stato nulla da fare. Le prime manovre sono state fatte sul posto, mentre i tentativi di rianimarlo sono continuati anche durante il trasporto all’ospedale, il San Martino, dove però l’uomo è stato infine dichiarato morto.

19 Novembre

Cade dalla scala mentre cambia una lampadina al Merlata Bloom, grave operaio di 59 anni

Milano, l’infortunio nella prima domenica di apertura del nuovo mall inaugurato nella zona di Cascina Merlata. Le condizioni dell’uomo si sono aggravate dopo l’arrivo in ospedale per una emorragia cranica

Incidente agricolo a Villa Santa Maria: si ribalta con il trattore e muore

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di domenica 19 novembre in contrada Poggio: l’83enne è morto a causa delle ferite riportate

Incidente agricolo mortale nel pomeriggio di oggi, 19 novembre, a Villa Santa Maria. A perdere la vita è stato un uomo di 83 anni del posto, Donato Di Tomaso.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 14 in contrada Poggio, al di sotto del viadotto della Fondovalle Sangro.

Il pensionato era alla guida di un trattore, munito di un piccolo carrello per la raccolta delle olive, su un terreno di proprietà privata. Per cause in corso di accertamento, il mezzo si è ribaltato e l’uomo è finito a terra, sotto il trattore.

Lì lo hanno trovato i familiari, che hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenute l’ambulanza del 118 di Villa Santa Maria e quella di Atessa con medico a bordo. A Villa Santa Maria è arrivato anche l’elisoccorso del 118, ripartito poco dopo. Per l’anziano, infatti, non c’è stato nulla da fare, è deceduto a causa delle lesioni riportate.

20 Novembre

Operaio muore schiacciato da una trivella in un cantiere nel centro di Roma

La vittima, 60 anni, è morta sul colpo. Sul posto i carabinieri che indagano e il personale del 118

Tragedia sul lavoro a Roma, dove oggi un operaio di 60 anni è morto schiacciato da una trivella, un macchinario che sarebbe servizio per dei lavori geologici a ridosso fondamenta di un palazzo in via Ludovisi, all’altezza del civico 46, in pieno centro, a pochi metri da via Vittorio Veneto. Il dramma si è consumato intorno alle 7 del mattino di lunedì 20 novembre.

Morto sul colpo

Sul posto è intervenuto il 118 che inutilmente ha provato a rianimarlo. L’operaio 60enne, infatti, è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente, avvenuto in via Cadore, all’incrocio con via Ludovisi, anche i carabinieri della stazione di via Vittorio Veneto e della compagnia di Roma Centro per le indagini. Secondo quanto appreso la trivella era a bordo di un camion parcheggiato, mentre il macchinario stava per essere fatto calare dal mezzo pesante qualcosa però è andato storto. 

La prima ipotesi

Il camion si sarebbe sbilanciato, non è escluso se per un avvallamento del manto stradale, e la trivella è così caduta lateralmente travolgendo e schiacciando l’operaio. Saranno adesso le indagini a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente mortale avvenuto sul lavoro.

Malore alla guida mentre va al lavoro, si schianta e muore

Tragico incidente all’alba di lunedì a Desenzano del Garda. Un uomo di 62 anni si è sentito male alla guida mentre stava andando al lavoro, con il furgone della ditta: si è accasciato al volante, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato sulla rotatoria di accesso all’autostrada A4. Dai primi accertamenti pare sia morto a causa di un malore.

Si ribalta con il trattore durante la raccolta delle olive, morto 83enne

VILLA SANTA MARIA. Muore dopo essersi ribaltato con il trattore durante la raccolta delle olive, è deceduto così l’83enne Donato Di Tomaso.

21 Novembre

Infortunio sul lavoro, morto in ospedale Eduard Steinkasserer

L’uomo di 59 anni, gestore della malga Stalleralm, era ricoverato da tre giorni al San Maurizio di Bolzano

BOLZANO. Era ricoverato da tre giorni all’ospedale di Bolzano Eduard Steinkasserer, 59enne originario di Anterselva, che lo scorso venerdì, 10 novembre, era rimasto coinvolto in un grave incidente sul lavoro.

Dopo tre giorni di ricovero, l’uomo è purtroppo deceduto.

Troppo gravi le ferite riportate venerdì scorso a Riscone di Brunico quando l’uomo, durante dei lavori sul tetto di un edificio, era caduto per circa 7 metri, battendo violentemente la testa.

Steinkasserer nella zona era noto per essere il gestore della malga Stalleralm, non lontano da Anterselva, e nei mesi in cui la struttura non era in attività lavorava come carpentiere.

Camionista 61enne sbanda in A14 e muore sul colpo

Un camionista di 61 anni di origine romena è deceduto in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale verificatosi in mattinata sull’autostrada A14 nel Ravennate.

In particolare, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale, verso le 6.30 l’uomo ha improvvisamente perso il controllo del camion mentre stava procedendo nel tratto tra Imola e Faenza, nel territorio di Solarolo.

Finito fuori strada è morto sul colpo.

Schiacciato dal trattore, muore 32enne nel pescarese

Un uomo romeno di 32 anni, Claudiu-Onut Stafie, è deceduto questa mattina in un incidente agricolo accaduto in via Monte di Fonte Alto nel territorio comunale di Bussi sul Tirino.
    Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto l’uomo sarebbe stato sbalzato e poi schiacciato da un trattore mentre stava facendo la legna.

Una volta scattato l’allarme sul posto, difficile da raggiungere, i sanitari del 118 sono arrivati con l’elisoccorso, ma hanno potuto constatare solo il decesso.

Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri.

22 Novembre

FORNI AVOLTRI/ LOCALITÀ PIERABECH

Colpito da un malore al lavoro, i colleghi tentano un salvataggio disperato

Non c’è stato nulla da fare per il 52enne Armando Ballerini, morto nello stabilimento dove prestava servizio

23 Novembre

Operaio muore in un capannone del museo ferroviario a Spezia

Potrebbe esser rimasto schiacciato da pistone

Un operaio di 55 anni è morto questo pomeriggio mentre stava lavorando a un macchinario questo pomeriggio all’interno di un capannone del museo ferroviario di Migliarina (La Spezia) .

La dinamica è in fase di accertamento ma secondo quanto appreso il pistone potrebbe essere collassato schiacciando l’operaio.

Immediato sul posto l’intervento della Polizia e della Polfer oltre che delle ambulanze inviate dal 118. Sul posto anche i Vigili del fuoco ma quando i soccorsi sono arrivati non c’era più nulla da fare. L’operaio rimasto ucciso lavorava per una ditta esterna a Trenitalia. L’operaio che era presente al momento dell’incidente è in forte stato di choc.

Incidenti sul lavoro schiacciato da trattore, agricoltore grave

Si ribalta il trattore e l’uomo alla guida, 64 anni, rimane schiacciato. Ora l’agricoltore è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Il fatto è accaduto in via Carsedonia ad Oliveto Citra, nel Salernitano.

Soccorso dai sanitari del 118, il sessantaquattrenne è stato trasportato al presidio ospedaliero di Oliveto Citra dal quale, per le gravi lesioni riportate, i medici hanno deciso il trasferimento in eliambulanza all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

24 Novembre

Incidente sul lavoro a Calenzano, morto Fabrizio Margheri

Ancora un incidente mortale sul lavoro in Toscana. Fabrizio Margheri, 62 anni e titolare delle Officine Margheri di Calenzano, è morto per il cedimento dell’imbracatura di un cassone

Ancora un incidente mortale sul lavoro in Toscana. Fabrizio Margheri, 62 anni e titolare delle Officine Margheri di Calenzano, una ditta storica sul territorio, è scomparso la mattina di giovedì 23 novembre. Secondo una prima ricostruzione avrebbe ceduto l’imbracatura di un cassone che stava sollevando con un carroponte. Le indagini stanno cercando di chiarire proprio i motivi del cedimento che è costato la vita a Margheri.

Sul posto è intervenuto il 118 e l’uomo è stato rianimato, portato a Careggi ed è morto nel pronto soccorso dell’ospedale. Ma era chiaro sin da subito, fanno sapere dal 118, che le sue condizioni erano “incompatibili con la sopravvivenza”. 

Solo pochi mesi fa era scomparso improvvisamente anche suo fratello Mauro, con cui da 30 anni si occupava delle Officine Margheri che oggi hanno tre stabilimenti specializzati a Calenzano

Resta schiacciato sotto al peso del proprio trattore: morto un agricoltore di 69 anni

L’incidente in località Pravadal ieri, 23 novembre, dopo le 18.30. L’uomo era impegnato a estirpare delle piante morte dalla propria proprietà boschiva

È rimasto schiacciato sotto il l peso del suo trattore nel tardo pomeriggio di ieri Antonio Tirapelle, 69 anni, agricoltore residente a Roncà.
L’incidente è avvenuto tra le 18.30 e le 18.45 di ieri pomeriggio, in località Pravadal, la strada che sale al colle di Santa Margherita, che si imbocca subito a sinistra, passato il tunnel. 

Bernalda, perde il controllo del trattore che si ribalta e lo travolge: morto un 75enne

MATERA – Travolto dal trattore di cui era alla guida, è morto stamani a Bernalda (Matera) un anziano di 75 anni. Secondo quanto si è appreso, l’anziano ha perso il controllo del mezzo agricolo che si è ribaltato, finendo fuori strada nei pressi di via Torre Accio, alla periferia della città.

25 Novembre

Si accascia al suolo mentre lavora in cantiere, muore 59enne

Procura di Avezzano ha disposto la ricognizione cadaverica

Era da poco arrivato sul posto di lavoro, un’impalcatura nel cantiere su un ponte lungo la strada provinciale 17, quando si è accasciato al suolo ed è morto.

È avvenuto questa mattina a Bisegna (L’Aquila), inutili i tentativi di rianimare l’uomo, un 59enne di Pescasseroli (L’Aquila).

Sul posto i Carabinieri della stazione di Ortona dei Marsi (L’Aquila) e il competente dipartimento della Asl aquilana per le verifiche delle misure di sicurezza.
    La Procura della Repubblica di Avezzano (L’Aquila) ha disposto la ricognizione cadaverica per chiarire le circostanze del decesso. Stando alle prime informazioni, l’operaio stava lavorando per conto di una ditta incaricata dalla Provincia dell’Aquila dell’esecuzione di lavori sul ponte sul fiume Giovenco.

Muore schiacciato dal trattore, tragedia in un’azienda agricola di Pescia Romana

Intervento di 118, carabinieri e Asl. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare

Tragedia in un’azienda agricola di Pescia Romana, a Montalto di Castro. Un uomo di 55 anni, Domenico Gregori, è morto schiacciato sotto il peso del trattore sul quale si trovava e che si è ribaltato. Un incidente agricolo, le cui cause sono in fase di accertamento, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, sabato 25 novembre. 

Trattore si ribalta, Domenico Gregori morto a 55 anni: la tragedia in un’azienda agricola di Pescia Romana

La vittima, 55enne della zona, al momento dell’accaduto sarebbe stato da solo. Quando è stato lanciato l’allarme, sul posto si è precipitato il personale sanitario del 118. Ma per l’uomo, purtroppo, era già troppo tardi e non è stato potuto far altro che constatarne il decesso.

26 Novembre

Amilcare Marchetti è morto annegato in acqua mentre lavorava

L’operaio di 54 anni era impegnato in alcune operazioni di manutenzione di A2A

ragedia sul lavoro a Sernio (Sondrio) dove un operaio di 54 anni, Amilcare Marchetti, è morto dopo essere scivolato in acqua. L’uomo, originario di Tirano, non è più riuscito a risalire in superficie, probabilmente per le temperature molto basse dell’acqua.

Secondo quanto si apprende, con i carabinieri della Compagnia di Tirano che stanno comunque indagando sull’incidente, Marchetti stava procedendo ad alcuni lavori di manutenzione dell’opera di derivazione “Traversa di Sernio” con l’ausilio di un macchinario quando sarebbe scivolato in maniera accidentale in acqua.

Da lì l’operaio non è più riuscito a risalire in superficie e il decesso sarebbe avvenuto per ipotermia in quello che è l’ennesimo incidente mortale sul lavoro. Il corpo di Amilcare Marchetti è stato recuperato nel corso della notte da parte dei vigili del fuoco del comando territoriale e del Nucleo Sommozzatori giunto appositamente da Milano.

27 Novembre

Incidente sul lavoro, schiacciato dall’albero che stava tagliando

In gravi condizioni un 64enne di Apiro, stava pulendo il Potenza a San Severino

San Severino (Macerata), 27 novembre 2023 – Un 64enne di Apiro è rimasto schiacciato sotto a un albero. Con la ditta di cui è dipendente, sempre di Apiro, stava pulendo il Potenza a San Severino, ma tagliando una pianta questa gli è caduta sopra. È stato intubato e portato a Torrette, è in gravi condizioni

Trattore si ribalta e finisce in una scarpata, morto operaio

E’ successo a Corigliano Rossano. Vittima aveva 32 anni

Un operaio di 32 anni, originario della Romania, che stava lavorando alla guida di un trattore per un’azienda agricola in località Thurio a Corigliano Rossano, è morto sul colpo dopo che il mezzo, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato finendo in una scarpata.
    Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco ed i carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano.
    Al momento, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, pare che la vittima possa essersi avvicinata troppo con il mezzo al ciglio della scarpata per poi precipitare.

Le indagini sono in corso per accertare la dinamica esatta dell’incidente.

28 Novembre

Treno travolge camion, morti i due conducenti

L’incidente è avvenuto a Corigliano Rossano, nel cosentino

Una dipendente delle Ferrovie dello Stato ed il conducente di un camion sono morti nello scontro tra i due mezzi avvenuto, per cause in corso d’accertamento, in località “Thurio” di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza.


    La donna che é deceduta era la capotreno del convoglio, un treno regionale che collega la frazione “Sibari” di Cassano allo Ionio con Corigliano Rossano.

Il treno ed il camion, subito dopo lo scontro, hanno preso fuoco. La capotreno ed il conducente del camion sono morti sul colpo.
    Sul posto i carabinieri ed i vigili del fuoco. Si sta accertando la dinamica dei fatti e, in particolare, i motivi per i quali il camion si trovasse sui binari.

Nessuno dei vagoni del treno ha subito conseguenze a causa dell’incidente e, dunque, nessuno dei passeggeri é rimasto ferito. Il conducente del camion viaggiava da solo a bordo del mezzo. Il locomotore ed il camion, a causa delle fiamme che li hanno investiti dopo lo scontro, sono andati totalmente distrutti. 

Il 30 novembre sciopero di 24 ore nelle ferrovie. Basta morti e incidenti mortali sui binari

29 Novembre

Incidente sul lavoro in Strada Maggiore: operaio gravissimo

Il trentaduenne è caduto dal secondo piano dell’edificio nel quale stava lavorando. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e il 118, il giovane è ricoverato al Maggiore in pericolo di vita

Bologna, 29 novembre 2023 – Gravissimo incidente sul lavoro oggi pomeriggio, intorno alle 16.30, nel centro città. Un operaio di 32 anni è caduto, probabilmente da un’impalcatura, mentre stava lavorando in Strada Maggiore, all’altezza del civico 74.

Ancora da chiarire la dinamica che ha portato alla caduta del giovane, sulla quale farà chiarezza la polizia, intervenuta sul luogo dell’incidente. In Strada Maggiore si sono precipitati anche gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica per prestare i primi soccorsi all’operaio.

Amianto : Discariche

Cantare, danzare, respirare… per dire No alla discarica di amianto

A Santhià domenica 3 dicembre

SANTHIA’ (VC) (28.11.2023 – 19.22) – “Canta, Danza… Respira! Il futuro è nell’aria”. E’ questo il suggestivo titolo della giornata di raccolta fondi che si terrà domenica 3 dicembre a Santhià, alle 17, allo Spazio Eventi di Via Monte Bianco. Il sindaco Angela Ariotti, l’amministrazione comunale insieme al Comitato di Salussola Ambiente è futuro, hanno organizzato infatti un intero pomeriggio di leggerezza, con canto e danza, per raccontare di una battaglia che si sta ancora combattendo: il No alla discarica d’amianto.

LA STORIA DI UNA DISCARICA CHE NESSUNO VUOLE

Nel 2017 una società pavese presentò alla Provincia di Biella il progetto per realizzare una discarica di amianto a Salussola, in località Brianco. Il progetto prevedeva un volume pari a circa 1.500.000 mc, per una superficie di circa 80.000 mq, e uno scavo da realizzarsi ex novo, profondo 13 metri, e la formazione di un rilevato, alto 18 metri rispetto al piano di campagna. Nel progetto, l’impianto si collocherebbe su suolo agricolo di pregio, in adiacenza ad altri lotti a destinazione agricola e coltivati a riso che, per le sue qualità organolettiche eccezionali, ha raggiunto il riconoscimento e il merito di fregiarsi della DOP Riso di Baraggia biellese e vercellese. Inoltre si troverebbe su un’area che il Piano Tutela delle Acque della Regione Piemonte indica come zona di ricarica di falda degli acquiferi profondi, utilizzate per il consumo umano, e meritevoli di una tutela assoluta. Dal punto di vista geologico non vi sono potenti strati argillosi a protezione dell’acquifero: il collegamento diretto tra la falda superficiale e la falda profonda, caratteristica di queste zone, rende il sito molto delicato, poiché l’acqua che si infiltra in queste aree viene utilizzata a valle per l’approvvigionamento dei pozzi potabili.

“LE NOTTI IN BIANCO PER PREPARARE, STUDIARE, VERIFICARE”

«Nelle fasi relative alla presentazione del Progetto in Provincia di Biella, ebbi modo di incontrare le persone che fanno parte dell’Associazione Salussola Ambiente é Futuro. Persone appassionate del loro territorio, irriducibili, che hanno dedicato in questi lunghi anni ore e ore di studio, di analisi sui documenti prodotti, avvalendosi di tecnici del settore. Quando si trattava di presentare le Osservazioni, molti di loro passavano notti in bianco per lavorare sugli ultimi documenti da presentare. La loro tenacia e il fatto di credere, io stessa, che questa discarica occorreva combatterla, hanno fatto sì che il Comune di Santhià, da subito si sia schierato contro. Nei primi anni seguito dai Comuni di Verrone e Cerrione, successivamente anche da quello di Carisio» racconta il Ariotti.

Il procedimento è stato lunghissimo ed è stato caratterizzato dall’opposizione netta nella cittadinanza, che ha rappresentato con ogni mezzo, e ad ogni livello istituzionale, la propria contrarietà al progetto di una discarica evidentemente sovradimensionata rispetto alle reali esigenze del territorio, senza essere tuttavia riservata al suo servizio.

IL TAR BLOCCA IL PROGETTO. LA SOCIETA’ PROPONENTE HA FATTO APPELLO

Ci sono state centinaia di pagine, tra perizie ed osservazioni scritte, manifestazioni e sit-in, una petizione che ha raccolto 13.000 firme, appelli in Regione, ricorsi e controricorsi. Nonostante tutto l’iter si è concluso nel 2021 con l’approvazione del progetto da parte della Provincia di Biella, rendendo necessario ricorrere a nuove azioni legali: i Comuni di Santhià e Carisio, Legambiente sostenuta dal Comitato Salussola Ambiente è Futuro, il Consorzio del riso DOP di Baraggia biellese e vercellese, le aziende agricole limitrofe all’area interessata dalla discarica, tutti hanno fatto ricorso al TAR Piemonte per l’annullamento della determinazione della Provincia di Biella che autorizzava la discarica di amianto: con questi 4 ricorsi si è concretizzato un fronte di azione imponente, rappresentativo di diversi attori del territorio, che ha pochi precedenti nella storia del biellese e del vercellese.

A giugno il TAR Piemonte ha accolto i ricorsi, con una pronuncia che, di fatto, ha bloccato la discarica. La società proponente ha già fatto appello al Consiglio di Stato contro la sentenza, mettendo le amministrazioni di fronte a un duplice problema: le casse sono vuote e le forze umane sono poche.

“ARRENDERSI ADESSO SAREBBE UN GRAVE ERRORE”

«In questi anni abbiamo profuso una quantità enorme di energie e denari, tuttavia siamo consapevoli che arrendersi adesso sarebbe un errore. Un ricorso non è banale per una Amministrazione e peggio ancora per un Comitato, ma la situazione merita uno sforzo collettivo che si sta concretizzando. A chi sostiene questi sforzi va la gratitudine di tutti noi, e l’appello a continuare a sostenere tutti i soggetti che si battono da anni per dar voce a un territorio che chiede solo maggiore rispetto» commenta primo cittadino.

Ecco perchè non mancare a un pomeriggio di condivisione in cui potrete godere della musica del coro Melody Rock e dell’emozionante esibizione delle ballerine di Studio Danza Insieme.

Morto a causa dell’amianto, risarcimento milionario a famiglia

A Napoli. Osservatorio, sentenza apre porta alle altre vittime

NAPOLI, 30 NOV – La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna di Fincantieri S.p.A. e Sait Spa a risarcire la famiglia dell’operaio Angelo T. morto per un mesotelioma da esposizione alle fibre di amianto il 5 marzo 2016, a 72 anni, dopo grandi sofferenze. Lo rende noto un comunicato dell’Osservatorio Nazionale Amianto. I familiari della vittima, la moglie Francesca, i figli Alfonso e Maria, hanno ottenuto un indennizzo milionario. La storia di Angelo, nato e residente con tutta la sua famiglia a Castellamare di Stabia (Napoli) è simile a quella di tanti altri lavoratori esposti ad agenti patogeni letali. L’uomo ha lavorato dal 1963 al 1995 per l’azienda Sait che forniva manodopera alla Fincantieri. Nello specifico ha svolto mansioni di manovale fino al 1966, pittore per due anni e poi coibentatore, sempre a contatto diretto con le polveri di amianto. A confermare l’esposizione anche il dottore Roberto Ficuciello, specialista in medicina legale e delle assicurazioni, che ha riconosciuto il nesso di causalità tra la patologia riscontrata e il lavoro svolto dall’ex dipendente.

“L’ambiente di lavoro – si legge nella decisione – era al chiuso, all’interno dell’unità navale, e privo di aspiratori localizzati delle polveri e senza ricambio di aria. Locali chiusi, come la sala macchine, presso i quali trascorreva l’intera giornata lavorativa, gomito a gomito anche con altri colleghi”. Le attività che svolgeva “determinavano aerodispersione di polveri e fibre di amianto, che rimanevano liberate nell’aria”. “Con questa sentenza si aprono le porte al risarcimento dei danni anche per tutte le altre vittime nel cantiere navale di Castellammare, soprattutto con in riferimento alla congruità del risarcimento per esposizione professionale del lavoratore all’amianto”, commenta Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. (ANSA).

Amianto : Sentenze

Bidello morto per amianto al Volta di Trieste, la Corte d’Appello: «Il ministero risarcisca la famiglia»

Sentenza di primo grado ribaltata. Per i giudici l’esposizione professionale determinò il mesotelioma

TRIESTE. Aveva lavorato presso l’Istituto tecnico statale “Alessandro Volta” di Trieste, alle dipendenze del Ministero dell’istruzione, per tutta la sua vita professionale, dal 2 maggio 1967 fino al pensionamento, il 3 giugno 1985, ricoprendo le mansioni di bidello e magazziniere, oltre ad occuparsi della pulizia delle officine didattiche. Dall’anno scolastico 1970/1971 l’istituto si trasferì nel nuovo edificio di via Monte Grappa, spostandosi dalla sede di via Battisti. L’uomo morì l’11 luglio 2017 a causa di un mesotelioma epitelioide. Un decesso,…

Processo Enichem, assolti gli undici imputati accusati di omicidio colposo

Sono ex direttori, amministratori e membri dei consigli di amministrazione di quattro società che hanno gestito l’impianto chimico di Pieve Vergonte

Sono stati tutti assolti, perché “il fatto non sussiste”, gli undici imputati per omicidio colposo a Verbania nel processo Enichem 1.

Lo riporta il giornale ‘’Lo Spiffero’’.  Si tratta di ex direttori di stabilimento, amministratori e membri dei consigli di amministrazione di quattro società (Rumianca, Anic, EniChimica Secondaria ed EniChem Synthesis) che, tra gli anni ’70 e la metà degli anni ’90, hanno gestito l’impianto chimico di Pieve Vergonte.

”La vicenda – scrive Lo Spiffero – riguarda la morte di tre ex dipendenti che hanno lavorato nello stabilimento: due di loro si sono ammalati di mesotelioma della pleura, il terzo di tumore polmonare”.

A maggio il pm Nicola Mezzina, della Procura di Verbania, ritenendo che i decessi fossero dovuti alla presenza di amianto nello stabilimento, aveva chiesto per i 12 imputati (uno di loro, nel frattempo, è deceduto) condanne con pene da un anno a un anno e otto mesi.

Il Tribunale di Verbania però – scrive Lo Spiffero,  ‘’ha stabilito di non doversi procedere per quanto riguardo il reato, ascritto a tutti e 11 gli imputati, di lesioni personali colpose ai danni di una quarta persona, in quanto estinto per intervenuta prescrizione’’.

Amianto : Sentenze

Naja in mezzo all’amianto killer: alla vedova mezzo milione di euro

Risarcita dopo anni la moglie di un cannoniere. Aveva fatto la leva nel 1967 a Pordenone. Da oggi la sentenza del Tribunale di Roma è definitiva

Il ministero della Difesa risarcirà con mezzo milione di euro la vedova di Pietro Caratelli, deceduto a 71 anni nel 2018 a causa di un mesotelioma. L’uomo, durante il servizio di leva svolto a Pordenone nel 1967, era stato esposto nei mezzi corazzati all’amianto, all’uranio impoverito e al radon. Lo ha deciso il Tribunale di Roma, che ad aprile ha condannato la Difesa a risarcire la donna. Oggi la sentenza è diventata definitiva

Caratelli aveva prestato servizio in qualità di cannoniere nella caserma Franco Martelli di Pordenone. In quegli anni, aveva lavorato senza strumenti di prevenzione tecnica e individuale, manipolando materiali patogeni. A partire dai guanti e dalle pezze di amianto necessarie per utilizzare la mitragliatrice montata sui carri. L’amianto, inoltre, era diffusamente usato nella caserma, sia negli edifici, sia nelle officine.

Già nel 2020, la Difesa era stata condannata in via definitiva a riconoscere il militare vittima del dovere e il ministero dell’Interno a concedere alla donna i benefici assistenziali.

Morti sul Lavoro Novembre(2-15) 2023

2 Novembre

Caronno Varesino, 14enne travolto e ucciso dal trattore del padre

I due stavano lavorando in un terreno privato. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente

Caronno Varesino (Varese), 2 novembre 2023 – È morto a 14 anni schiacciato dal trattore guidato dal papà. È accaduto a Caronno Varesino nel pomeriggio di martedì 31 ottobre. La dinamica è al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Varese che hanno raccolto tutti gli elementi utili per fare chiarezza. Massimo il riserbo degli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione il quattordicenne e il genitore erano in giardino per effettuare alcuni lavori, sembra che al mezzo agricolo fosse agganciato un verricello probabilmente per trasportare del materiale, forse una pianta tagliata, ma per cause ancora da chiarire il ragazzino è rimasto impigliato ed è finito sotto il trattore. Il padre disperato ha subito chiamato i soccorsi, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i soccorsi del 118 e i carabinieri.

6 Novembre

Incidente sul lavoro in Calabria, morto operaio

Un operaio di 45 anni, originario di Bergamo ma da alcuni anni trasferitosi in Calabria, é morto in un incidente sul lavoro a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza.
    L’uomo è morto, durante l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di una casa, mentre stava conducendo un muletto che, a causa presumibilmente dell’urto con un cordolo, si é ribaltato, schiacciandolo.

La morte dell’operaio é stata istantanea.
    Sul luogo dell’incidente é intervenuto il personale del Commissariato di Corigliano Rossano della Polizia di Stato.

La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità.

7 Novembre

Tragedia sul lavoro: operaio cade da un mezzo e muore sul colpo

Cade dal mezzo durante attività di scerbatura lungo i margini della strada e muore sul colpo. Ancora una morte bianca nel Foggiano, questa volta in agro di Accadia. A perdere la vita, nella giornata di ieri, è stato un operaio di 51 anni, di origini romene, che era a lavoro lungo la Provinciale 136, sui Monti Dauni, per svolgere dei lavori appaltati da una ditta del territorio. Inutile l’intervento degli operatori del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sull’accaduto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri, che dovranno ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.

Incidente sul lavoro ad Andria, muore operaio di 38 anni

Un operaio di 38 anni di Andria, Raffaele Sardano, è morto nel pomeriggio mentre era al lavoro in un oleificio che si trova sulla provinciale 231 tra Canosa di Puglia e Andria.

Secondo quanto emerso dai primi rilievi, il tubo in acciaio di un macchinario che filtra l’acqua dall’olio sarebbe esploso forse per l’eccessiva pressione dell’aria.
    L’esplosione ha travolto la vittima che è morta sul colpo per un violento trauma cranico.
    Per il 38enne sono stati inutili i soccorsi prestati dal 118 che ne hanno solo potuto constatare il decesso.

Operaio muore per un malore in un cantiere nel veronese

Tragedia sul lavoro a Villa Bartolomea, al confine tra la provincia di Verona e quella di Rovigo, dove un operaio è morto mentre stava lavorando nel cantiere sul ponte Sardagnola, sul Fissero-Tartaro-Canal Bianco.
    La dinamica è ancora in fase di ricostruzione da parte dei Carabinieri, ma sembra che l’uomo sia stato vittima di un malore.

Sul posto anche gli ispettori dello Spisal.
    Il mese scorso è iniziato un intervento di ristrutturazione – che durerà 5 mesi – della struttura che collega la frazione di San Pietro in Polesine, nel comune di Castelnuovo Bariano in provincia di Rovigo.

8 Novembre

Incidente nello scalo ferroviario: fuoriesce sostanza tossica, 25 in ospedale

È successo nella mattinata di mercoledì 8 novembre. Sul posto i vigili del fuoco e il personale del 118

Una cisterna piena di cloruro di ottanoile ha avuto una perdita all’interno dello scalo merci di Milano Segrate (hinterland est di Milano) nella mattinata di mercoledì 8 novembre. Si tratta di una sostanza altamente tossica anche a basse concentrazioni. 25 operai dell’impianto sono stati accompagnati negli ospedali di Milano per accertamenti.

Tutto è accaduto poco dopo le 9.30, come riportato dall’agenzia regionale di emergenza urgenza (Areu). Ad accorgersi della perdita è stato il personale in servizio presso lo scalo ferroviario al momento del transito della cisterna. È subito scattata la chiamata al 112 e la centrale operativa ha inviato sul posto quattro ambulanze e due automediche, oltre i vigili del fuoco.

9 Novembre

Robot scambia operaio per una scatola di peperoni e gli schiaccia viso e il torace: morto il lavoratore 40enne

Il braccio robotico, confondendo l’uomo con una scatola di verdure, lo ha afferrato e spinto contro il nastro trasportatore

Un uomo è stato schiacciato da un robot in Corea del Sud ed è morto. Il robot non è riuscito a distinguerlo dalle scatole di verdure che stava trasportando. A riportare la notizia è la BBC.

L’incidente è avvenuto mentre l’uomo, un dipendente di un’azienda di robotica di circa 40 anni, stava ispezionando il robot.

Il braccio robotico, confondendo l’uomo con una scatola di verdure, lo ha afferrato e spinto contro il nastro trasportatore, schiacciandogli il viso e il torace, ha riferito l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.

Il 40enne è stato portato in ospedale ma è deceduto in seguito.

Secondo Yonhap, il robot era incaricato di sollevare scatole di peperoni e trasferirle su dei pallet.

Tragedia a Ficulle, 66enne muore sotto al trattore che si è ribaltato

Tragedia a Ficulle – Nella tranquilla campagna umbra di Ficulle, un drammatico incidente ha portato alla morte di un agricoltore sessantaseienne. La giornata di ieri si è macchiata di tristezza quando l’uomo, mentre stava guidando il suo trattore verso un terreno di sua proprietà, è stato vittima del ribaltamento del mezzo. L’episodio richiama l’attenzione su una serie di incidenti sul lavoro che hanno scosso le campagne umbre, sollevando preoccupazioni e interrogativi su possibili cause e responsabilità.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai carabinieri di Ficulle, sembra che il trattore si sia ribaltato a causa di un dislivello del terreno lungo una strada provinciale, schiacciando l’agricoltore nel tragico incidente. La presenza di un’irregolarità nella superficie su cui l’uomo stava lavorando potrebbe aver contribuito al disastro, anche se ulteriori indagini sono in corso per determinare le cause esatte dell’incidente.

Tragedia sul lavoro, operaio di 47 anni muore dopo esser precipitato per 6 metri: stava lavorando nel cantiere di un centro commerciale

Il tragico incidente è avvenuto ieri (9 novembre) a San Bonifacio, nel Veronese: la vittima è il 47enne Antonio Brandiele, di Monteforte d’Alpone. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe precipitato violentemente al suolo dopo una caduta da circa 6 metri d’altezza

VERONA. É morto nella notte in ospedale il 47enne Antonio Brandiele, l’operaio precipitato da circa 6 metri mentre stava lavorando all’interno del cantiere di un nuovo centro commerciale a San Bonifacio, nel Veronese.

L’uomo, di Monteforte d’Alpone, è rimasto coinvolto nell’incidente attorno alle 17 di ieri (giovedì 9 novembre) ed è stato subito portato in per tutte le attenzioni mediche del caso. Le ferite si sono però rivelate troppo gravi e purtroppo nella notte il 47enne è deceduto.

Secondo le prime informazioni, l’uomo stava prendendo delle misure insieme ad un collega quando, per cause ancora da chiarire, è precipitato al suolo da un’altezza, come detto, di circa 6 metri. Una caduta terribile che ha fatto immediatamente scattare l’allarme.

10 Novembre

Schiacciato dal suo camion, 60enne sardo muore ad Ajaccio

La vittima era un camionista di Santa Teresa di Gallura

Tragico incidente sul lavoro ad Ajaccio, in Corsica: un camionista di 60 anni, Enrico Caruso, di Santa Teresa Gallura, è morto schiacciato dal rimorchio del suo camion mentre stava svolgendo alcune operazioni di scarico di merce per l’edilizia.

Il fatto è avvenuto ieri intorno alle 13.

Secondo quanto ricostruito dalla gendarmeria, il corpo di Caruso è stato anche trascinato per alcuni metri sull’asfalto. L’uomo è morto sul colpo. Lascia due figli e un nipotino.
    Il camionista si trovava in Corsica per conto della ditta Naseddu Snc di Santa Teresa Gallura che trasporta materiale edile e lavora molto con il settore dell’edilizia corsa. Caruso, persona conosciuta e ben voluta all’interno della comunità santaresina, lavorava da anni alla guida dei camion trasporti ed era solito fare la spola con Ajaccio.

Infortunio in un cantiere a Vigalzano, operaio cade da un’impalcatura: è in rianimazione

L’incidente questa mattina (10 novembre) nel centro della frazione di Pergine: l’uomo, 49 anni, ha perso l’equilibrio. I vigili del fuoco sono intervenuti con l’autoscala

L’incidente è avvenuto verso le 9.15. Da una prima ricostruzione, l’uomo si trovava su un’impalcatura quando ha perso l’equilibrio. Per soccorrerlo, i vigili del fuoco volontari di Pergine hanno dovuto utilizzare l’autoscala. L’uomo è stato poi affidato al personale medico e sanitario che lo ha trasferito in ambulanza all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’uomo, inizialmente in osservazione al Pronto soccorso, è stato trasferito in rianimazione per l’aggravarsi delle sue condizioni.

Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine e il personale dell’Uopsal.

I vigili del fuoco volontari perginesi sono intervenuti negli stessi istanti anche agli Assizzi, dove un uomo colpito da malore è stato soccorso in elicottero.

11Novembre

Auto fuori strada, 20enne muore mentre rincasava dopo lavoro

Un giovane barista di 20 anni, Cristian Medda., di Serramanna, è morto durante la notte in un incidente stradale sulla strada provinciale 58 al chilometro 3, all’altezza di Sanluri, nel Medio Campidano (provincia del Sud Sardegna).


    Secondo una prima ricostruzione, l’auto sulla quale viaggiava da solo, una Renault Clio, è finita fuori strada senza coinvolgere altri mezzi.

Tragedia sul lavoro in un meleto, cade dal carrello elevatore e sbatte violentemente la testa: Philip è morto a 32 anni

Il giovane era stata trasportato d’urgenza all’ospedale San Maurizio in condizioni disperate. Nelle scorse ore, purtroppo, è morto. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri 

Si tratta di Philip Waldner ed aveva 32 anni. Secondo le ricostruzioni fatte, l’uomo si trovava in un meleto su un carrello elevatore e stava montando un telo di protezione.

Ad un certo punto , però, ha perso l’equilibrio finendo a terra e sbattendo violentemente la testa.

Sul posto si sono portati i soccorsi sanitari. Fin da subito le sue condizioni si sono rivelate molto gravi ed è stato trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale del capoluogo altoatesino.

Il trauma cranico riportato, però, non gli ha lasciato scampo. Sull’episodio sono in corso le indagini da parte dei carabinieri.

13 Novembre

Schiacciato tra un cancello e il furgone: operaio grave al Civile

Trasferito in elisoccorso dopo un infortunio sul lavoro

Soccorso dall’eliambulanza, dopo un  grave infortunio su lavoro, e poi ricoverato al Civile di Brescia: non è in pericolo di vita, ma la prognosi rimane riservata. L’uomo, un 54enne di Crema, avrebbe riportato gravi traumi all’addome e lacerazioni alla milza in seguito a un incidente avvenuto in un’azienda di via delle Industrie a Izano (CR).

Nel pomeriggio di venerdì 10 novembre, il 52enne sarebbe rimasto schiacciato tra il cancello della ditta e un furgone Mercedes Vito, per cause ancora al vaglio dei carabinieri e degli ispettori dell’Ats che, come da prassi, si sono occupati degli accertamenti di rito e faranno luce sulla dinamica dell’infortunio.

Giovane operaio morto in incidente stradale

Si stava recando al lavoro nel Centro Oli Total di Tempa Rossa. Denuncia della Uil Basiliata sull’ennesima morte “in itinere”

Lunedì 13 novembre 2023 – Ancora un nuovo incidente mortale “in itinere” vale a dire per raggiungere il posto di lavoro: un operaio di 21 anni di Sant’Arcangelo è morto mentre in auto raggiungeva il Centro Oli Total di Tempa Rossa .
L’incidente è avvenuto nella prima mattinata di ieri, 12 novembre, sulla Fondovalle dell’Agri in agro di Missanello.

La sua auto, per cause in corso di accertamento, si è ribaltata. Il giovane è morto sul colpo.
Per estrarre il corpo dall’abitacolo è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.

14 Novembre

Morto sul lavoro: operaio colpito da una pala al petrolchimico di Ravenna

La tragedia in un cantiere edile a vittima aveva 59 anni, era un dipendente di una ditta in subappalto che lavorava per Acmar

Ravenna, 14 novembre 2023 – Ennesimo incidente mortale all’interno del polo petrolchimico di Ravenna.

Un operaio di 59 anni, che lavorava in un cantiere edile, questa mattina poco prima di mezzogiorno ha perso la vita dopo essere stato colpito da una pala meccanica.

In base ai primi accertamenti, nell’area erano presenti due operai, addetti alla manovra delle pale meccaniche presenti, quando uno di loro è stato colpito.

Treviso, incidente sul lavoro alla Bocon di Pieve di Soligo: morta un’operaia di 26 anni

A perdere la vita Grishaj Anilauna dipendente dell’azienda di surgelati in provincia di Treviso: sarebbe rimasta incastrata in un macchinario

Anila Grishaj rimasta schiacciata da un macchinario

I colleghi di lavoro l’hanno trovata priva di sensi, intrappolata da un congegno che pare fosse stato solo recentemente acquistato dall’azienda, specializzata nel commercio dei surgelati. Subito è partito l’allarme ai soccorsi ma quando vigili del fuoco, medico e infermieri sono arrivati, per lei non c’era più nulla da fare. Inutile ogni tentativo di rianimazione. Per ora poco trapela dagli investigatori: il macchinario, posto sotto sequestro, potrebbe essere entrato in azione per errore proprio mentre la giovane, che era dipendente della «Bocon» da anni, stava eseguendo un controllo; un’altra ipotesi è che potrebbe essere stato utilizzato in maniera impropria.

Altre due tragedie sul lavoro: incidente grave in Canavese e un morto in Romagna oggi

A Ronco Canavese un uomo è stato ferito nel ribaltamento di un camion, a Ravenna un operaio è rimasto schiacciato da un escavatore. I dati dell’Inail parlano di un anno “difficile” per gli incidenti sul posto di lavoro

Un altro incidente sul lavoro. Questa volta in Piemonte, in Canavese, dove un uomo è rimasto ferito nel ribaltamento del suo camion.

L’autotrasportatore è ricoverato in prognosi riservata al Cto di Torino. L’incidente nel pomeriggio di oggi, martedì 14 novembre, a Ronco Canavese. 

L’uomo si trovava nella cabina di un camion carico di terra, all’interno del cantiere in corso sulla provinciale 47, quando il mezzo, per cause in fase di accertamento, si è ribaltato su un fianco.

autotrasportatore è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo ed è stato estratto dai vigili del fuoco, giunti a Ronco Canavese con l’elicottero Drago.

L’uomo ha riportato un forte trauma toracico: caricato sull’elicottero del 118, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cto di Torino. E’ stato intubato e ricoverato in prognosi riservata

Incidente sul lavoro in Trentino, tecnico ferito da un’esplosione

Un uomo di 43 anni, L.D., tecnico manutentore della ditta Mambelli, è rimasto ferito in seguito ad una esplosione mentre stava lavorando.

Dalle prime informazioni, l’uomo stava controllando la caldaia che si trova nell’autolavaggio dell’officina Autosarca alle Sarche, in Trentino.
    L’incidente si è verificato verso le 9.40 di questa mattina. Dalle prime informazioni la caldaia era nuova ed è scoppiata al primo avvio. L’autolavaggio si trova distante dalla struttura principale, quindi i danni sono stati contenuti. Sul posto i vigili del fuoco del Corpo permanente di Trento, i volontari di Calavino, il personale sanitario, i carabinieri e gli ispettori dell’Uopsal della Provincia di Trento. I vigili del fuoco hanno provveduto alla bonifica e alla messa in sicurezza dell’area. Sono in corso accertamenti. Il ferito, che sarebbe rimasto ustionato al volto e alle braccia, è stato trasportato in codice rosso con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento.

15 Novembre

Incidente sul lavoro in un cantiere nautico, un ferito

A Santa Margherita Ligure. Un uomo schiacciato da imbarcazione
   

Grave infortunio sul lavoro in un cantiere navale di Santa Margherita Ligure (Genova) nel tardo pomeriggio.

Un operaio di 50 anni stava lavorando ad una barca in rimessaggio in via Dogali quando per cause in via di accertamento c’è stato un improvviso movimento dell’imbarcazione che lo ha travolto.

Amianto: Discariche

A Santhià uno spettacolo contro la discarica di amianto

Domenica 3 dicembre

Il Comitato Salussola Ambiente è Futuro, insieme al Comune di Santhià con il sindaco Angela Ariotti, invitano a Spazio Eventi di Santhià domenica 3 dicembre 2023 alle ore 17 dove si potrà assistere a due ore in leggerezza con il canto e la danza per aiutare nella battaglia contro la discarica di amianto in frazione Brianco.

Uno spettacolo contro la discarica

“Le prime chiacchiere che sono circolate in merito alla discarica risalgono esattamente a 7 anni fa, e siamo ancora qui, pervicaci come la gramigna, decisi a non mollare di un millimetro. In questi anni il Comune Di Santhià è stato un punto fermo tra le istituzioni che si sono opposte al progetto: abbiamo tutti investito tempo, energia e molto, molto denaro.Non è bello chiedere senza dare, per questo abbiamo pensato a organizzare uno spettacolo: vogliamo vedervi in tanti seduti in sala ad applaudire il coro Melody Rock e le danzatrici di StudioDanzaInsieme” spiega la referente del Comitato, Simonetta Magnone.

Operaio morto per esposizione all’amianto: Rfi condannata a pagare risarcimento da 238 mila euro

L’operaio pavese Francesco Maria Cairo, morto di mesotelioma pleurico, per 32 anni (dal 1969 al 2001), era stato capo tecnico negli stabilimenti di Torino e Milano di Ferrovie dello Stato. Rfi: “Vicenda precedente alla nascita della società”


Il Tribunale di Roma ha condannato Rete Ferroviaria Italiana a risarcire la famiglia dell’operaio pavese Francesco Maria Cairo deceduto a causa di un mesotelioma pleurico, il tumore causato dall’esposizione ad amianto. Per la vedova, Rita Vaghi, e il figlio Roberto, è stato riconosciuto un danno non patrimoniale di 238.814 euro. Lo rende noto l’Osservatorio Nazionale amianto.

L’operaio aveva svolto per 32 anni (dal 1969 al 2001) la mansione di capo tecnico negli stabilimenti di Torino e Milano di Ferrovie dello Stato esposto a polveri e fibre di asbesto. Nel 2019 arriva la diagnosi che lo condurrà alla morte solo tre anni dopo.


Il Tribunale di Roma ha condannato Rete Ferroviaria Italiana a risarcire la famiglia dell’operaio pavese Francesco Maria Cairo deceduto a causa di un mesotelioma pleurico, il tumore causato dall’esposizione ad amianto. Per la vedova, Rita Vaghi, e il figlio Roberto, è stato riconosciuto un danno non patrimoniale di 238.814 euro. Lo rende noto l’Osservatorio Nazionale amianto.

L’operaio aveva svolto per 32 anni (dal 1969 al 2001) la mansione di capo tecnico negli stabilimenti di Torino e Milano di Ferrovie dello Stato esposto a polveri e fibre di asbesto. Nel 2019 arriva la diagnosi che lo condurrà alla morte solo tre anni dopo

Già l’Inail aveva riconosciuto la malattia professionale, decretando l’accredito della rendita sia alla vittima, sia, in seguito al decesso, alla vedova, oltre alle prestazioni del Fondo vittime amianto. Adesso la decisione del tribunale capitolino che rileva che Rete Ferroviaria Italiana è responsabile delle mancate misure protettive per il lavoratore e del mancato controllo del loro effettivo uso.

“Ferrovie dello Stato, pur essendo nelle condizioni di poter apprezzare la nocività dell’amianto ampiamente impiegato nei rotabili ferroviari – recita la sentenza -, non solo hanno omesso di assicurare il corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale pur disponibili ma, altresì, hanno pure consentito lo svolgimento di attività a rischio amianto in ambienti comuni interessando quindi anche lavoratori destinati ad attività diverse…”. L’impiego sui rotabili ferroviari è una delle mansioni più a rischio di esposizione a questo terribile cancerogeno, in cui sono stati registrati più casi di mesotelioma, secondo gli ultimi dati forniti dall’Inail sono 696 fino al 2018.

La vicenda oggetto della sentenza risale a periodi ben precedenti al 2001, anno in cui ‘nasce’ Rfi. E da quel momento Rfi, quale Gestore dell’Infrastruttura, non ha mai svolto attivita’ di coibentazione con amianto o decoibentazione di rotabili”, precisa Rfi in una nota in merito alla sentenza.

“L’articolo sulla sentenza che risarcisce i familiari di un ex collega ferroviere, attribuendone il decesso a cause di lavoro – sottolinea Rfi – chiama in causa Rfi soltanto perché, quando dalla vecchia organizzazione (Azienda Autonoma e poi Ente Fs) fu creato, agli inizi del 2000, un Gruppo composto da più società per azioni, si decise che fosse Rfi a conservare legalmente le responsabilità proprie della vecchia ‘azienda’”.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile