13 Luglio

Il 13 luglio 2025 si sono verificati incidenti mortali sul lavoro che hanno coinvolto trattori. A Palù, un agricoltore di 61 anni, Tiziano Barollo, ha perso la vita mentre lavorava. Un altro incidente, che ha visto un uomo di 47 anni travolto da un trattore, è avvenuto a Monterchi, ma in questo caso l’uomo è rimasto ferito gravemente, non deceduto. Questi eventi si inseriscono in un quadro più ampio di incidenti agricoli, come quello di Fumane dove un 26enne è morto nello stesso mese mentre lavorava con il suo mezzo agricolo

Nello specifico, il 13 luglio 2025, Tiziano Barollo è deceduto a seguito di un incidente con il trattore a Palù. Questo evento segue di poco un altro incidente simile avvenuto a Fumane, dove il 26enne Marco Accordini ha perso la vita mentre lavorava con il suo mezzo agricolo. Di fronte a questi tragici eventi, il sindacato Cisl ha sottolineato la necessità di un rafforzamento dell’attività ispettiva e di un coinvolgimento maggiore dei rappresentanti dei lavoratori nella vigilanza. In particolare, si chiede un aumento delle risorse umane e un’azione più incisiva per la verifica della conformità dei macchinari, con il sostegno alle aziende per la messa in sicurezza o sostituzione dei mezzi non a norma. 

12 Luglio

Cade in acqua mentre lavora e non riemerge: deceduto un uomo

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima sarebbe caduta mentre lavorava in un cantiere

-L’allarme è scattato questa mattina intorno alle 8.30: un uomo è caduto nelle acque del lago di Garda, e non è più riemerso. L’incidente si è verificato a Padenghe sul Garda, in via Marconi: sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco, allertati anche i sommozzatori e l’elicottero. 

L’epilogo, purtroppo, è stato il peggiore: dopo un’ora e mezzo di ricerche, il malcapitato è stato ripescato senza vita. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo, 59 anni, si sarebbe trovato al lavoro in un cantiere quando è casuto in acqua. L’ipotesi è che sia scivolato e abbia battuto la testa. L’esatta dinamica dell’accaduto, tuttavia, resta ancora da chiarire.

 Bologna, autocisterna si ribalta ed esplode: morto autista, due feriti

Una fitta nube di fumo nero si è innalzata in cielo a Crespellano, in Valsamoggia, dopo che il mezzo pesante è uscito di strada questa mattina. Inutili i soccorsi per salvare il conducente

11 Luglio

Doppio incidente sul lavoro a Ponzano e Vedelago: feriti un operaio e un elettricista

Incidente sul lavoro alle 6.20 di stamattina, venerdì 11 luglio, alla “Keestrack”. L’uomo, un 63enne, ha riportato un forte trauma cranico. Alle 9.30 infortunio anche alla “Bresolin”: giovane caduto da una scala. Indagini in corso da parte del nucleo Spisal

Grave incidente sul lavoro all’alba di oggi, 11 luglio, alle 6.20, alla Keestrack di Ponzano Veneto, in via Postumia. Un operaio di 63 anni,  G.O., per cause in corso di accertamento, è caduto mentre si trovava su un macchinario (sembra per la frantumazione in inerti), dall’altezza di circa due metri, e ha sbattuto violentemente il capo a terra. L’uomo, soccorso dai colleghi, è stato stabilizzato sul posto da medico e infermieri del Suem 118 e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La prognosi, a causa del forte trauma cranico, è riservata. A svolgere gli accertamenti del caso gli ispettori del nucleo Spisal dell’Ulss 2. Intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Montebelluna. La Keestrack è un’azienda specializzata in progettazione e costruzione di macchine per inerti.

Un altro incidente sul lavoro si è verificato alle ore 9.30 circa di oggi, 11 luglio, a Vedelago, in via Vicenza, presso la ditta Bresolin. Un dipendente, un 52enne di Riese Pio X, E.M., mentre stava utilizzando una scala, è caduto da un’altezza di tre metri sbattendo violentemente la testa. L’operaio è cosciente e non in gravi condizioni: è stato trasportato in elicottero al pronto soccorso dell’ospedale di Mestre. Per gli accertamenti del caso intervenuti i tecnici Spisal.

L’11 luglio 2025, si sono verificati incidenti mortali sul lavoro che hanno coinvolto trattori. Almeno tre agricoltori hanno perso la vita a causa di ribaltamenti di trattori, e un camionista è deceduto per cause simili. Questi eventi si inseriscono in un quadro più ampio di aumento delle morti sul lavoro, con quasi 400 decessi nei primi cinque mesi del 2025, un aumento del 4,6% rispetto all’anno precedente, secondo l’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega. Il mese di luglio 2025 ha già registrato 44 morti sul lavoro, con una media di 4 al giorno, e il totale per l’anno si avvicina a 600 decessi. 

10 Luglio

Vicenza, bracciante agricolo trovato morto in un campo di mais a Sossano

(Adnkronos) – Il cadavere di un bracciante liberiano e regolare in Italia, Michael Tony, di 43 anni, è stato trovato martedì mattina dai suoi colleghi di lavoro in un campo di mais di Sossano (Vicenza). Il corpo dell’uomo, la cui scomparsa era stata denunciata il 1° luglio scorso dal titolare dell’azienda agricola per cui lavorava regolarmente assunto, era in avanzato stato di decomposizione e per risalire con certezza alla causa della morte la procura di Vicenza ha aperto un’indagine e disposto l’autopsia. Secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza, la scomparsa dell’uomo però risalirebbe già al 27 giugno, quando Tony non si era presentato al lavoro.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tragedia a Teano (Caserta): agricoltore 67enne muore schiacciato dal trattore

10 luglio 2025 – Un agricoltore di 67 anni, noto e stimato nella comunità teanese, è deceduto questa mattina in un tragico incidente. L’uomo stava lavorando nel suo fondo a San Lieno, area collinare conosciuta anche come le “Rocce del Diavolo”, quando il suo trattore si è ribaltato, schiacciandolo senza lasciargli scampo.

Nonostante l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco di Teano e di un’ambulanza del 118, il personale sanitario non ha potuto che constatare il decesso. Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche i Carabinieri e la salma è stata riconsegnata alla famiglia in vista delle esequie.

La vittima era un agricoltore esperto, meccanico provetto e punto di riferimento nel mercato a “chilometro zero” locale. La sua scomparsa ha scosso l’intera comunità, che lo ricorda come un lavoratore appassionato e sempre disponibile.

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7 Luglio

Cade dal tetto e muore, 50 enne operaio perde la vita a Barano

Incidente mortale sul lavoro a Barano d’Ischia. Un operaio edile di nazionalità ucraina ha perso la vita in seguito ad una caduta da una notevole altezza. L’uomo, 50enne, era impegnato in un intervento di manutenzione sul tetto di una abitazione nella frazione di Buonopane quando, per cause da accertare, è caduto dal tetto dell’edifico, perdendo la vita.Secondo alcune testimonianze l’incidente sarebbe avvenuto prima che un forte acquazzone colpisse l’isola di Ischia nella mattinata odierna. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della stazione di Barano che hanno avviato le indagini del caso. Da chiarire le cause e la dinamica dell’accaduto.La salma del 50enne è stata posta sotto sequestro e sarà sottoposta ad autopsia. Dolore e sconcerto sull’isola per il tragico accadimento che pone ancora l’accento sulla necessità di garantire una sempre crescente attenzione alla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro

Tragedia sul lavoro a Colleferro: muore un operaio di 66 anni

Colleferro (RM), 7 luglio 2025 – Un nuovo incidente mortale sul lavoro scuote la città di Colleferro. Oggi, intorno alle ore 14:00, Sergio Albanese, 66 anni, ha perso la vita mentre stava effettuando lavori di manutenzione esterna su un edificio nel cuore della città, nei pressi della Farmacia Comunale di Colleferro Scalo.

Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro, l’operaio stava operando all’interno di un cestello elevatore per ripristinare la vernice sulla facciata dell’edificio, quando improvvisamente la piattaforma si sarebbe sganciata o piegata, facendo precipitare l’uomo nel vuoto. Un impatto fatale, che non ha lasciato scampo al lavoratore.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti prontamente i Vigili del Fuoco, gli ispettori dell’ASL competente, la Polizia Locale e i sanitari del 118, che però hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Le indagini proseguono per chiarire le dinamiche esatte e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.


6 Luglio

Il 6 luglio 2025, si sono verificati due incidenti mortali sul lavoro che hanno coinvolto dei trattori, uno in Piemonte e un altro nel Veneto. Questi eventi fanno parte di un trend più ampio, con il settore agricolo che rappresenta circa il 20% delle morti sul lavoro e i trattori che sono la causa principale di tali incidenti. 

In particolare, nel primo caso, si è trattato di un incidente che ha coinvolto un trattore a Piossasco, nel torinese, che ha causato la morte di un uomo di 58 anni, Pierangelo S. Nel secondo caso, un uomo di 78 anni è morto a seguito di un incidente con il trattore a Caorle, in provincia di Venezia. 

Questi due eventi portano a un totale di 6 vittime sul lavoro nell’ultima rilevazione, con due di esse che sono decedute in incidenti con trattori,. Nel complesso, il settore agricolo rappresenta una percentuale significativa delle morti sul lavoro, con i trattori che sono la principale causa di incidenti mortali in questo settore. 

5 Luglio

Alla nefasta media giornaliera dei morti sul lavoro, si aggiungono quelle per il caldo. È deceduto ieri El Khabch Abdelmajid, l’operaio coinvolto in un infortunio a Tezze sul Brenta, Vicenza. «Un altro nome che si aggiunge a un elenco sempre più vergognoso – ha commentato la Flai Cgil – È inaccettabile restare zitti quando c’è chi antepone il massimo profitto alla vita umana». Uno stagista di 17 anni è invece rimasto ferito cadendo da un’altezza di circa tre metri a causa del cedimento di un controsoffitto. Nel frusinate intanto si registra il secondo morto su un cantiere in tre giorni: ad Atina un operaio di 58 anni addetto alla realizzazione della nuova rete a fibra ottica ha avuto un malore e si è accasciato. Un decesso per il caldo anche nel siracusano: un agricoltore di 58 anni è morto per infarto dovuto alle alte temperature. A Pordenone un uomo di 38 anni è deceduto mentre lavorava nei boschi con il padre.

Travolta dal rimorchio del trattore guidato dal marito, muore una donna di 68 anni

L’incidente agricolo questa mattina a Bellante (Teramo): il mezzo si è ribaltato lungo un pendio e la vittima è morta sul colpo, schiacciata dal veicolo

4 Luglio

Atina (Frosinone), 58enne operaio ha un malore e muore in un cantiere

Secondo morto sul lavoro in un cantiere in tre giorni nella provincia di Frosinone. È successo ad Atina dove un operaio di 58 anni, addetto alla realizzazione della nuova rete a fibra ottica lungo via Randolfi, ha avuto un malore e si è accasciato. Il personale sanitario del 118 di Cassino è intervenuto per provare a rianimare l’uomo e prestargli i primi soccorsi, ma non c’è stato niente da fare. I carabinieri hanno effettuato i rilievi per ricostruire nei dettagli l’accaduto.

Amianto : Sentenze

Amianto in Telecom: il Tribunale di Bari condanna l’INAIL a riconoscere la malattia professionale di un ex tecnico di Bari

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Bari ha condannato l’INAIL a riconoscere la malattia professionale cagionata dall’esposizione ad amianto di F.V., affetto da multiple placche pleuriche bilateralied ispessimenti pleuriciIl lavoratore è stato impiegato per 31 anni in attività di assistente tecnico presso la sede Telecom Italia di Bari in Via Caldarola, a circa 50 mt dallo stabilimento Fibronit di Bari.

L’attività lavorativa dell’ex tecnico Telecom 

L’ex dipendente Telecom ha svolto attività di assistente tecnico con funzione di coordinamento e di controllo dei tecnici specializzati negli allacciamenti telefonici e nella manutenzione degli stessi, insieme alla manutenzione di cavi telefonici posati su pali in legno e di grossi cavi telefonici posati nelle tubazioni sotterranee. Proprio nello svolgimento di tali attività, nonché in quelle di collaudo dei lavori affidati alle imprese appaltatrici, l’ex tecnico è stato esposto ad amianto anche a causa delle operazioni di coibentazione e scoibentazione in totale assenza di strumenti di prevenzione e di mezzi di protezione personale.

Per l’intero periodo di lavoro, dal 1969 al 2000, F.V. è stato esposto alla fibra killer non solo direttamente, ma anche indirettamente e per contaminazione degli ambienti in cui svolgeva la sua attività lavorativa. 

La sede Telecom Italia S.P.A. (già Sip S.p.a) di Bari in Via Caldarola, si trovava a circa 50 mt dallo stabilimento Fibronit di Bari, sito industriale dismesso, nel quale venivano prodotti manufatti in cemento amianto. Proprio attraverso la lavorazione di questo minerale allo stato friabile si generava l’aerodispersione di polveri e fibre di amianto anche nelle zone adiacenti allo stabilimento.

F.V., come tutti i lavoratori Telecom Italia che operavano sul territorio Italiano e impiegati come tecnici o manutentori nelle centrali telefoniche, era stato dotato di un telo ignifugo a forma di lenzuolo contente amianto crisotilo, al fine di proteggere i materiali e gli oggetti dalle fiamme dei cannelli saldatori a gas propano utilizzati per la colatura di piombo e stagno e per l’applicazione di guaine termo restringenti.

Nel 2020, l’ex dipendente Telecom Italia aveva presentato domanda all’INAIL per il riconoscimento della malattia professionale, che in un primo momento gli è stato negato. Pertanto, ha deciso di rivolgersi all’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, per intraprendere la sua battaglia giudiziaria. 

Il Tribunale, a seguito dell’accertamento medico legale che ha confermato il nesso causale della malattia con l’esposizione alla fibra killer durante l’attività lavorativa, ha condannato la Telecom Italia a riconoscere ad F.V. una rendita mensile per la malattia professionale. La vittima è, infatti, attinta da una condizione di sofferenza anche per il rischio di insorgenza del mesotelioma pleurico

2 Luglio

Si sente male mentre lavora, lo trovano morto al volante in autostrada: aveva 73 anni

La vittima è un camionista: è riuscito a fermarsi in una piazzola di sosta sulla A4, prima di accasciarsi, forse per un malore improvviso

Ha accostato, riuscendo a fermarsi in una piazzola di sosta in autostrada, e ha perso i sensi, accasciandosi al volante. Lo hanno trovato senza vita nella cabina del suo tir stamattina, mercoledì 2 luglio. La vittima è un camionista di 73 anni. È successo lungo l’autostrada A4, nel tratto compreso tra i caselli di Sirmione e Peschiera, nel territorio di Pozzolengo, piccolo comune della provincia di Brescia.

Camionista trovato morto: aveva 73 anni

L’uomo era a bordo del suo camion. Stando a quanto ricostruito finora dagli agenti della polizia stradale di Verona sud, intervenuti sul posto per i rilievi necessari, il camionista stava lavorando: era in viaggio in direzione Verona quando ha accostato il suo mezzo. L’allarme è stato lanciato intorno alle 6.30, forse da un altro camionista di passaggio. All’arrivo dei soccorsi, l’uomo era già morto e non c’è stato nulla da fare per rianimarlo. Il personale medico non ha potuto far altro che constatare il decesso del camionista.

Si schianta contro un trattore mentre va al lavoro: morto 45enne

Il dramma si è consumato attorno alle 9 odierne, 2 luglio, in via Cadorna a San Martino di Lupari. La vittima viveva a Campo San Marino. E’ intervenuto anche l’elisoccorso, ma per il centauro, Morgan Navuzzi, non c’è stato nulla da fare

Un altro Mondo senza Amianto è possibile