Esposti all’amianto

Esposti all’amianto e poi licenziati: la protesta degli ex Montefibre

Da 18 anni inseriti nei percorsi di formazione della Regione senza alcun risultato. Per anni hanno lavorato a contatto con materiale cancerogeni, ma lo Stato non lo riconosce

Cambia il Governo, ma la musica è la stessa. Gli ex lavoratori Montefibre sono tornati a protestare davanti alla prefettura di Napoli. La loro è una vertenza che dura da 18 anni, da quando sono stati cacciati via dalla Montefibre e hanno vagato in vari programmi di formazione regionale senza mai essere reinseriti in alcun processo produttivo. Come se non bastasse, negli ultimi tempi hano scoperto di essere stati esposti all’amianto. Una condizione che li rende soggetti fragili, anche se lo Stato non gli ha mai riconosciuto alcuna indennità.

Tutte le interlocuzioni con il Governo Draghi si sono interrotte in estate, quando è partita la campagna elettorale. “Noi portiamo avanti la nostra battaglia su due fronti. – spiega Aldo Barbati, uno degli ex operai – Da un lato chiediamo alla Regione di sostenere gli ammortizzatori sociali che finora ci hanno tenuto in vita. La Regione dice che vuole formarci per lavorare e noi siamo contenti. Va tenuto conto, però, che abbiamo una media di 57 anni. Vorremmo anche delle tutele, perché a differenza di altre regioni, se in Campania esci dalla mobilità non puoi più rientrarci. E se un’azienda ci licenzia dopo sei mesi noi come sopravviviamo?”.

L’altro aspetto della vertenza è il rinoscimento della malattia professionale: “Su questo punto viviamo un paradosso – prosegue Barbati – L’Asl ci riconosce soggetti a rischio perché tutti noi abbiamo tracce di amianto nei polmoni e potremmo ammalarci in qualsiasi momento. Periodicamente dobbiamo sottoporci a controlli. Allo stesso tempo, però, lo Stato non ci riconosce la malattia professionale, né un indinnizzo per l’esposizione all’amianto”. Gli ex Montefibre vorrebbero incontrare il nuovo Governo a Roma, ma nessun sindacato ha voluto prendere in carico la vertenza.

26 Novembre 2022

Incidenti lavoro: operaio cade da 6 metri, grave

A Firenze, stava lavorando in un cantiere. Trasportato a Careggi

ANSA) – FIRENZE, 24 SET – Un operaio 45enne mentre stava effettuando un lavoro di carpenteria metallica in un cantiere dello Student Hotel in viale Belfiore a Firenze è caduto da un’altezza di circa 5/6 metri.


    L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi.

Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente avvenuto questa mattina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale del 118 e i tecnici del lavoro dell’Asl.
    Secondo l’Azienda sanitaria il 45enne non sarebbe in pericolo di vita. (ANSA).

Si ribalta col trattore e perde la vita. Tragedia nel Potentino a Moliterno

Un grave incidente che ha causato la morte di una persona si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri a Moliterno. A perdere la vita un uomo di 78 anni, che era alla guida di un trattore. L’uomo ha perso il controllo del mezzo ed è andato a finire in una scarpata. Le operazioni di recupero della salma e del mezzo si sono concluse in nottata.  mortale nelle campagne di Moliterno. Incessante è stato il lavoro dei Vigili del Fuoco di Villa D’Agri. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Viggiano per i rilievi e accertamenti del caso.

In pochi giorni, è la seconda brutta notizia che ha scosso la comunità di Moliterno. Solo qualche giorno fa un uomo di 67 anni è deceduto mentre stava caricando la legna su un mezzo. Sul caso indagano i Carabinieri che stanno ancora cercando di accertare le cause della morte.

Massa. Incidente sul lavoro, operaio folgorato da una violenta scarica elettrica

E’ successo in un cantiere edile in località Villette a Massa. L’uomo è stato portato all’ospedale Cisanello di Pisa con l’elisoccorso Pegaso: è gravissimo

Massa, 26 novembre 2022  – Un operaio è rimasto folgorato in un cantiere edile in località Villette a Massa. L’uomo è stato portato all’ospedale Cisanello di Pisa con l’elisoccorso Pegaso.

Secondo una prima ed ancora frammentaria ricostruzione dell’accaduto, pochi minuti prima delle 13 l’uomo si trovava all’interno di una cabina alla guida di una gru quando per cause ancora in corso di accertamento, mentre stava spostando alcuni blocchi di cemento, avrebbe urtato contro alcuni fili dell’alta tensione. Nell’incidente sul lavoro, l’operaio sarebbe rimasto folgorato da una violenta scarica elettrica che gli avrebbe procurato delle ustioni.

Inoltre, nella dinamica dell’infortunio, avrebbe rimediato anche una frattura di una gamba. Prontamente soccorso, l’uomo è  stato trasportato in elicottero all’ospedale Cisanello di Pisa dove è adesso ricoverato in prognosi riservata nel reparto ustionati. Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenuti i tecnici della prevenzione dei luoghi di lavoro dell’Asl Toscana Nord-Ovest per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

25 Novembre 2022

Scontro tra un furgone e un camion, 3 morti nel Foggiano

Impatto frontale tra i due mezzi

ANSA) – CHIEUTI (FOGGIA), 25 NOV – Tre persone, di 22, 39 e 49 anni, sono morte nell’incidente stradale avvenuto nel pomeriggio sulla strada statale 16 tra San Severo e Chieuti nel Foggiano.

Le vittime, tutti operai di San Severo, viaggiavano a bordo di un furgoncino che si è scontato frontalmente con un tir che giungeva nel senso opposto di marcia.

Illeso e sotto choc l’autista del tir, un uomo di 60 anni di Petaccio (Campobasso). Il furgoncino è rimasto iincastrato sotto il camion. Sul posto sono intervenuti, oltre ai medici del 118, anche i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale. 

   Sono Salvatore Ferrara, di 49 anni di San Severo; Donato Nardella di 39 di Lucera; e Francesco Pio Ciavarella 22enne di Foggia, le vittime dell’incidente stradale avvenuto nel pomeriggio nel Foggiano. I tre viaggiavano a bordo di un furgoncino che si è scontrato frontalmente con un tir. Sono morti sul colpo. Si tratta di tre operai che rientravano dal Molise dove probabilmente avevano appena terminato di lavorare.

Amianto E Magistratura

Insegnante morta per l’amianto a scuola, il Ministero dell’Istruzione dovrà pagare 930mila euro

Insegnante morta per l'amianto a scuola, il Ministero dell'Istruzione dovrà pagare 930mila euro

Respinto il ricorso in appello. Olga Mariasofia D’Emilio è morta nel 2017: dieci anni prima aveva iniziato la procedura per il risarcimento danni. La figlia: “Una vergogna”


BOLOGNA – 
 “Mia madre ha avuto quello che ha sempre desiderato quando ha scoperto di avere un mesotelioma, mi diceva sempre che voleva giustizia, e in questi anni ho vissuto sentendo un dovere profondo nei suoi confronti, quello di non mollare”. Parla così Silvana, figlia di Olga Mariasofia d’Emilio, insegnante morta nel 2017 per mesotelioma per l’esposizione all’amianto avvenuta nella scuola media Farini di Bologna. Il ministero dell’Istruzione dovrà versare 930mila euro di risarcimento a favore dei figli; la corte d’Appello ha infatti respinto il ricorso del ministero contro la sentenza di primo grado che aveva stabilito il risarcimento.

D’Emilio ha insegnato alla Farini fra il 1981 e il 1990. All’interno della struttura, spiega l’Osservatorio nazionale amianto, è stata dimostrata la presenza della fibra killer dove, a respirarla, “non c’era solo la docente, ma i suoi colleghi, e anche tantissimi ragazzi”. Consapevole della sua esposizione, l’insegnante aveva ottenuto dall’Inail il riconoscimento di malattia professionale. Nel 2007, poi, aveva iniziato la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento danni ma, solo dopo la sua morte, i figli Silvana ed Andrea, grazie all’Ona e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, costituito con l’avvocato Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna, hanno vinto la causa contro il ministero per non aver rimosso l’amianto dalla struttura.

Morte operaio Smim, Raffineria esce da giudizio: procura, “per amianto omicidio colposo”

Gela. Ci sarebbero state responsabilità per la morte di un operaio che lavorò alle dipendenze dell’azienda Smim. Per anni, la società svolse attività sul territorio e nell’indotto di Eni. L’accusa di omicidio colposo è mossa all’ex proprietario, Giancarlo Barbieri. Secondo la procura e gli investigatori, non vennero adottate le misure necessarie per evitare l’esposizione del lavoratore alle fibre di amianto. Morì per le conseguenze di una grave patologia, secondo l’accusa legata all’incidenza delle polveri pericolose. Questa mattina, davanti al giudice Miriam D’Amore, è stato aperto il dibattimento. Preliminarmente, il legale di Raffineria Eni, l’avvocato Carlo Autru Ryolo, ha chiesto l’estromissione dell’azienda, chiamata in giudizio come responsabile civile, visto che Smim per un lungo lasso di tempo si è mossa negli appalti del sito industriale della multinazionale. Secondo il legale, non ci sarebbero collegamenti tra la vicenda del lavoratore poi morto e il ruolo di Raffineria. Il giudice ha accolto, estromettendo la società “per carenza di legittimazione passiva”.

22 Novembre 2022

Triste Notizia In Basilicata: Un Operaio È Morto In Un Incidente Sul Lavoro

Tragico incidente sul lavoro in Basilicata.

Ecco l’accaduto riportato da RaiNews:

Un operaio forestale di 67 anni di Moliterno, Vito Forastiero, è morto in un incidente sul lavoro.

L’uomo stava caricando legna su un autocarro.

Sul caso indagano i Carabinieri che stanno ancora cercando di accertare le cause della morte.

Diverse le ipotesi al vaglio: la morte per schiacciamento, il malore o la caduta accidentale.

Il cadavere è stato infatti trovato sotto la legna, caduta dal mezzo”.

TORANO NUOVO: OPERAIO MUORE A 35 ANNI PER UN INFARTO. LASCIA LA COMPAGNA E DUE FIGLI

TERAMO- Un giovane operaio marocchino, Hicham Zaki, è morto ieri  mentre stava lavorando in un cantiere edile a Torano Nuovo in provincia di Teramo.

L’uomo, secondo quanto riferisce il Centro, si è accasciato agonizzante in bagno e non si è più ripreso. I colleghi di lavoro, che  lo hanno trovato privo di sensi, hanno subito chiamato il 118 ma quando i soccorritori sono arrivati  il giovane era già deceduto. Sono stati  comunque fatti dei tentativi di rianimazione che non hanno dato esito. La causa della tragedia è certamente un infarto.

21 Novembre 2022

Auto contro trattore, muore 48enne, gravi moglie e 2 figlie

Viaggiavano tutti in una Renault Modus, incidente in Salento

ANSA) – LECCE, 21 NOV – Un 48enne è morto mentre sua moglie e le due figlie che viaggiavano con lui sono rimaste ferite gravemente nell’impatto della loro auto con un trattore.


    L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale che collega Casarano a Taurisano, in provincia di Lecce.

La vittima è Cosimo Carangelo, di Taurisano. Era alla guida di una Renault Modus con a bordo la moglie e le due figlie quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un trattore. L’impatto è avvenuto su un rettilineo. Ferito ma non in pericolo di vita il conducente del trattore. Sul posto per i rilievi gli agenti del commissariato di Taurisano. (ANSA).

19 Novembre 2022

Incidenti lavoro, cade in una scarpata in Canton Ticino: è grave

In ospedale operaio comasco precipitato per una decina di metri

ANSA) – MILANO, 19 NOV – Un operaio comasco di 53 anni è rimasto ferito in modo grave cadendo lungo una scarpata per una decina di metri in Canton Ticino (Svizzera).

Lo rende noto la Polizia cantonale.

L’uomo, a Vico Morcote, era impegnato in alcuni lavori di giardinaggio quando è caduto.
    Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia cantonale e i soccorritori della Croce Verde di Lugano che, dopo aver prestato le prime cure all’operaio, lo hanno trasportato in ospedale. (ANSA).
   Incidente sul lavoro ad Arezzo, muore sotto il trattore ribaltato

Incidente sul lavoro ad Arezzo, muore sotto il trattore ribaltato


Incidente mortale sul lavoro, questa mattina 19 novembre, nell’Aretino. Un uomo di 75 anni è rimasto schiacciato dal suo trattore.

E’ successo poco dopo le 10,00 in località San Zeno alle porte di Arezzo. Sul posto un’auto medica e un’ambulanza della Misericordia.

E’ stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso 2 e il Soccorso Alpino, perchè l’incidente si è verificato in un luogo impervio. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato. Il 75enne è morto sul posto.

Travolto dal carico del rimorchio del trattore, 54enne ricoverato in condizioni gravi

È accaduto questa mattina mentre l’uomo lavorava vicino a casa, a Madonna di Campiglio: sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso

MADONNA DI CAMPIGLIO. È stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Santa Chiara di Trento un uomo di 54 anni travolto questa mattina dal carico di un rimorchio, mentre faceva dei lavori vicino a casa, a Madonna di Campiglio.

Stando alle prime informazioni, l’uomo stava operando con un trattorino che trainava un carico di assi di legno. Il cedimento di una sponda del rimorchio avrebbe fatto finire violentemente il carico sul 54enne.

Sul posto è intervenuto anche l’elicottero di Trentino Emergenza

Un altro Mondo senza Amianto è possibile