Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

8 Aprile

Casalmaggiore, incidente mortale stamattina in una fabbrica: un operaio di 58anni è rimasto schiacciato sotto una pressa. Per lui a nulla sono valsi i soccorsi tempestivi

Ennesimo terribile incidente sul lavoro, questa mattina a Casalmaggiore: un operaio di 58 anni ha perso la vita mentre lavorava in una azienda del settore giardinaggio, finendo per cause in corso di accertamento sotto una pressa che non gli ha lasciato scampo.

L’infortunio mortale sarebbe avvenuto poco dopo le 10 di questa mattina e, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe finito sotto una pressa schiaccia cartone senza che nessuno potesse aiutarlo. In quel momento, infatti,sembra che non ci fossero altre persone sul posto e non è ancora noto se l’uomo abbia avuto un malore prima di cadere e rimanere schiacciato dal macchinario o se si sia trattato di una manovra errata o di una terribile fatalità. I soccorritori dell’Areu 118, giunti sul posto con ambulanza e auto medica, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo

Accosta col camion e muore travolto da un altro Tir sull’A21 Torino-Piacenza: Ivan aveva 53 anni

Ivan Paulon era un 53enne di Rivoli, in provincia di Torino. Pare si fosse accorto che il carico del suo furgone era stato sistemato male, così ha accostato ed è sceso per risolvere il problema. In quel momento è stato travolto e ucciso.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe fermato nella corsia d’emergenza per verificare la stabilità del carico sul suo furgone Daily cassonato. In quel momento, un altro camion lo ha investito, causandone la morte sul colpo. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari del 118, per Ivan non c’è stato nulla da fare. ​

Incidente in campagna, morto operaio straniero

Nelle campagne di La Martella(Matera) un operaio straniero di un’azienda agricola è morto nel pomeriggio in un tragico incidente. Secondo una prima ricostruzione, ha perso la vita mentre lavorava con una roto-imballatrice.

Vani i soccorsi degli operatori del 118 e dei vigili del fuoco che non hanno potuto fare niente per salvarlo. Sulla dinamica indagano i carabinieri.

Amianto : Sentenze

Benefici contributivi amianto, la prescrizione parte dalla conoscenza dell’esposizione

Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 8630 depositata oggi, accogliendo il ricorso del coniuge superstite

Il termine di prescrizione decennale per chiedere di poter godere dei benefici contributivi per l’esposizione all’amianto da parte del lavoratore (o da chi ne ha diritto) iniziano a decorrere dalla conoscenza del fatto e non dalla data di pensionamento che nulla prova. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 8630 depositata oggi, accogliendo il ricorso del coniuge superstite che aveva presentato la domanda nel 2016, otto anni dopo la morte del marito (avvenuta nel 2008).

La Corte di appello di Potenza, invece, aveva fissato il dies a quo dalla data del pensionamento del lavoratore quale «data ultima a partire dalla quale il diritto può essere fatto valere». Decretando, in riforma della decisione di primo grado, la tardività della domanda presentata all’Inps nel 2016 a fronte del collocamento in quiescenza nell’agosto del 2003.

Per la Sezione lavoro il ragionamento del giudice di secondo grado è errato in quanto prescinde “dall’effettivo accertamento che, a quella data, l’interessato avesse consapevolezza dell’esposizione ad amianto”. Secondo la consolidata giurisprudenza della Suprema corte, infatti, il diritto alla rivalutazione contributiva (articolo 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992) è assoggettato a prescrizione decennale, «con decorrenza dal momento in cui l’interessato abbia avuto conoscenza o potesse avere conoscenza del fatto di essere stato esposto oltre soglia ad amianto, durante le proprie lavorazioni» (n. 10225/2024).

E allora, per come la fattispecie è stata “tipizzata” dalla legge, prosegue la decisione, “la consapevolezza o la conoscibilità sono indispensabili al fine di individuare il termine di decorrenza della prescrizione del diritto vantato e devono essere positivamente e puntualmente accertate”. Ha quindi errato la Corte di merito “nell’arrestarsi al vaglio della data del pensionamento, di per sé sprovvista di valenza probante”; in tal modo omettendo “la rigorosa verifica” delle effettiva conoscenza del fatto da parte del richiedente.

La Corte ha invece bocciato il motivo di ricorso con cui la vedova affermava la imprescrittibilità del diritto, ricordando la prescrittibilità discende dalle caratteristiche del beneficio della rivalutazione contributiva della posizione assicurativa, che si atteggia «come un diritto autonomo rispetto al diritto a pensione» e «sorge in conseguenza del “fatto” della esposizione ad amianto e determina una maggiorazione pensionistica avente natura in un certo qual modo risarcitoria».

Anche per lavoratori già pensionati alla data di entrata in vigore del Dl n. 269 del 2003, va dunque ribadita la prescrittibilità del diritto, considerato che «ciò che si fa valere non è il diritto al ricalcolo della prestazione pensionistica […] bensì il diritto a un beneficio che, seppure previsto dalla legge “ai fini pensionistici” e ad essi, quindi, strumentale, è dotato di una sua specifica individualità e autonomia, operando sulla contribuzione ed essendo ancorato a presupposti propri e distinti da quelli in presenza dei quali era sorto (o sarebbe sorto) […] il diritto al trattamento pensionistico». Posizione ribadita dalla Suprema corte anche di recente (n. 7446/2024).

7 Aprile

Muore sul lavoro colpito da una lastra di vetro caduta dall’alto

Tragedia in viale Pistelli a Lido di Camaiore: inutili i soccorsi per l’operaio di 56 anni. Sul posto municipale e tecnici della prevenzione

Ancora un incidente mortale sul lavoro. Si è verificato intorno alle 14,40 in Versilia, in un’azienda di viale Pistelli a Lido di Camaiore

Il 56enne Paolo Mariottoni, ingegnere di origini umbre (è nativo di Città di Castello) ma residente a Massa, per una dinamica tutta da chiarire al vaglio della polizia municipale e del personale degli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro è stato colpito da una lastra di vetro caduta dall’alto.

Secondo le prime ricostruzioni l’uomo, che stava lavorando al cantiere per la ristrutturazione dell’hotel Principe Palace, nelle vicinanze della Sala Bingo, è stato colpito da una delle lastre di vetro, probabilmente per le nuove finestre dell’albergo, che venivano movimentate con carrucole e ventose verso l’interno del cantiere.

Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi per l’uomo, un 56enne, non c’è stato niente da fare.

Presenti sul posto anche i vigili del fuoco.

Durissima la nota di Rifondazione Comunista: “Un altro operaio ha perso la vita a causa di un sistema che antepone il profitto alla sicurezza delle persone. Un lavoratore di circa 55 anni è stato schiacciato da una lastra di vetro caduta da una gru durante le operazioni di carico; è l’ennesima prova dell’incuria criminale che domina il mondo del lavoro. Questo non è un caso, non è fatalità: è l’esito di precise responsabilità. Quante volte ancora dovranno morire lavoratori sfruttati, privati dei diritti fondamentali, prima che istituzioni e imprenditori/padroni si decidano ad agire? Le morti bianche non sono tragedie inevitabili, ma crimini sociali figli di un modello economico che tratta la vita umana come merce da sacrificare sull’altare del guadagno”.

Operaio cade da un ponteggio: in codice rosso in ospedale

L’uomo è caduto dall’altezza di circa cinque metri a Casarza, è stato portato al San Martino con l’elicottero

Grave incidente nel pomeriggio di lunedì 7 aprile 2025 a Casarza Ligure. Un operaio di circa 40 anni è caduto da un ponteggio sul quale stava lavorando alla ristrutturazione di una casa, l’uomo è precipitato dall’altezza di circa cinque metri. È stato lanciato l’allarme intorno alle ore 16:30 ed è scattata la macchina dei soccorsi.

Sul posto il 118 ha inviato un’ambulanza della pubblica assistenza squadra Emergency, l’automedica Tango 2 e l’auto infermierizzata India.

L’uomo è stato soccorso ed è stato disposto il trasporto in ospedale con l’elicottero Drago dei vigili del fuoco, è stato portato al San Martino di Genova in gravi condizioni e in codice rosso per i traumi riportati nella caduta. Avviati anche gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente sul lavoro.

5 Aprile

Grave incidente sul lavoro ad Alessandria: uomo di 38 anni precipita da un’impalcatura, è in codice rosso

ALESSANDRIA, 5 aprile 2025 – Grave incidente sul lavoro questa mattina ad Alessandria, in un cantiere edile dove un operaio di 38 anni è precipitato da un’impalcatura al terzo piano. Le sue condizioni sono apparse da subito estremamente critiche: l’uomo è stato soccorso in codice rosso e trasportato con la massima urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alessandria.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente un mezzo di soccorso avanzato con infermiere a bordo e un’automedica, che hanno stabilizzato il paziente prima del trasporto in ospedale. Le cause della caduta sono ancora in fase di accertamento.

Presente sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri, che ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare l’eventuale rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro. L’area del cantiere è stata messa in sicurezza per consentire i rilievi e gli accertamenti del caso.

4 Aprile

Cade dal tetto di un capannone: lavoratore in codice rosso all’ospedale

L’incidente sul lavoro si è verificato presso un’azienda a Sona

Un grave incidente sul lavoro è stato segnalato nella tarda mattinata di oggi, venerdì 4 aprile, nei pressi di una ditta di forniture elettriche, situata nel Comune di Sona. In base a quanto riferito dai soccorritori del Suem 118, un operaio trentaduenne sarebbe precipitato dal tetto di un capannone, facendo un volo di circa sette metri. 

L’allarme è scattato quando erano circa le ore 11.10 di stamattina, facendo immediatamente avviare la macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza infermierizzata e un elicottero per il trasporto d’urgenza. In base ad una prima ricostruzione dell’episodio, l’uomo precipitato risulterebbe essere un lavoratore di una ditta di derattizzazione e disinfestazione. 

Il ferito, le cui condizioni sarebbero apparse subito critiche, è stato quindi trasportato d’urgenza, in codice rosso, presso l’ospedale di Verona Borgo Trento per ricevere le cure del caso. Sul posto vengono segnalati anche i carabinieri, intervenuti per effettuare i rilievi e accertare la dinamica dell’incidente. Al momento non sono ancora note le cause esatte all’origine della caduta.

Amianto : Sentenze

Sentenza storica a Napoli. Riconosciuta correlazione tra adenocarcinoma e esposizione all’amianto

Napoli, 26 marzo 2025 – Ieri i giudici della sezione Lavoro del Tribunale di Napoli hanno accolto il ricorso per la morte di un ex dipendente dell’Autorità Portuale partenopea che morì per un adenocarcinoma polmonare per la prolungata esposizione all’amianto sul luogo di lavoro. Un milione e mezzo il risarcimento pattuito per gli eredi dell’operaio.
I legali dello studio Imilex Lorenzo Irace, Giuseppe Manganiello e Giancarlo Itri hanno definito la sentenza “storica” in quanto “segna una svolta epocale nella tutela degli ex esposti all’amianto”. Il fatto risale nel periodo compreso tra il 1974 ed il 1990 quando il lavoratore aveva svolto mansioni di gruista all’interno del Porto di Napoli. Il giudice del lavoro ha confermato che sino alla fine del suo rapporto di lavoro era consuetudine trasportare imballaggi contenenti la sostanza killer. 
L’adenocarcinoma polmonare è una patologia che, al contrario del mesotelioma, non è direttamente riconducibile all’amianto. La sentenza dunque rappresenta per la primissima volta una correlazione tra chi ha contratto questa patologia e l’esposizione alle fibre di asbesto.

  1. Cassazione Civile, Sez. Lav., 17 febbraio 2025, n. 4084:
    • Questa sentenza ha confermato la responsabilità del datore di lavoro (ABB Spa) per la malattia contratta da un lavoratore a causa dell’esposizione professionale all’amianto. Il lavoratore era stato esposto alle fibre di amianto per oltre trent’anni senza alcuna misura di protezione. La Corte ha riconosciuto la responsabilità civile del datore di lavoro per non aver adottato le necessarie cautele per prevenire il danno
    • Cassazione Civile, Sez. Lav., 26 marzo 2025, n. 8064:
    • La Cassazione ha confermato la condanna di Poste Italiane per l’esposizione all’amianto dei suoi dipendenti. Questa sentenza ribadisce l’importanza delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per prevenire danni alla salute dei lavoratori
    • Corte d’Appello di Ancona, Sentenza n. 98/2025 del 13 marzo 2025:
    • Questa sentenza si riferisce a un caso in cui significative quantità di polveri di amianto erano state rilasciate nell’ambiente di lavoro, esponendo i lavoratori a rischi per la salute
    • IV Sez. Penale della Suprema Corte, sentenza n. 11168/2025:
    • La sentenza affronta il tema del nesso causale tra l’esposizione all’amianto e le malattie correlate, un argomento ampiamente dibattuto
    • Corte di Cassazione, sentenza del 5 novembre 2024 (citata nel 2025):
    • Anche se non del 2025, questa sentenza è stata menzionata nel contesto delle recenti decisioni giurisprudenziali sull’amianto. Ribadisce la valenza causale dell’esposizione all’amianto anche in assenza di specifiche prove dirette

2 Aprile

Incendio in azienda a Verona: morto operaio di 50 anni folgorato da scarica elettrica

Incidente sul lavoro: la vittima stava utilizzando un carroponte. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri

Incidente sul lavoro in un’azienda a Trevenzuolo, in provincia di Verona. Vincenzo Arsena, un operaio di 50 anni, è morto nella ditta specializzata nella lavorazione di laminati in metallo Anodall Extrusion, con sede in via del Lavoro: l’allarme è scattato la mattina del 2 aprile. Secondo quanto riferito dai soccorritori, l’operaio stava lavorando sopra un carroponte quando è stato improvvisamente colpito da una scossa elettrica: è morto sul colpo, per poi essere avvolto dalle fiamme.

Sono in corso gli accertamenti sul posto da parte dello Spisal, il Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro dell’Uls 9, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e le cause del decesso dell’operaio. Da una prima ricostruzione, intorno alle 8 la vittima stava eseguendo alcune operazioni sul macchinario utilizzato per lo spostamento di materiali, quando è stato colpito da una scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo.

Operaio investito sulla A26 a Gravellona Toce, è grave

In un cantiere all’altezza del viadotto sopra la statale 33

Grave incidente sull’autostrada A26, all’altezza di Gravellona Toce (Vco), vicino al viadotto che sovrasta la statale 33 del Sempione.

Secondo le prime informazioni, un operaio al lavoro in un cantiere è stato investito.

Le sue condizioni sarebbero molto gravi.
    Secondo una prima ricostruzione si tratta di un incidente sul lavoro. L’operaio infatti sarebbe stato investito da uno dei mezzi del cantiere stesso.
    L’incidente è avvenuto sul viadotto ‘Domodossola I’, tra gli svincoli di Gravellona Toce e Ornavasso, sulla carreggiata nord della A26. Sul posto ci sono la polizia stradale per i rilievi e lo Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza degli incidenti sul lavoro) dell’Azienda sanitaria, mentre l’uomo è già stato portato via in elisoccorso per essere condotto in ospedale.

31 Marzo

Muore schiacciato da un armadio: un’altra tragedia sul lavoro alla Greenthesis

Il lavoratore, appena eletto RSU per la Filctem CGIL, è stato travolto da un armadio blindato all’interno dell’azienda

Ancora una tragedia sul lavoro, ancora un operaio morto durante l’orario di servizio. È accaduto il 31 marzo 2025 all’interno dell’azienda Greenthesis di Orbassano, specializzata nel trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti speciali. La vittima è un uomo di 58 anni, residente a Torino, recentemente eletto rappresentante sindacale unitario (RSU) per la Filctem CGIL. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato schiacciato da un armadio blindato all’interno del sito dell’interporto S.I.T.O, mentre stava facendo l’inventario di materiale in disuso.

La notizia è stata confermata dalla CGIL di Torino, che ha espresso profondo cordoglio e ha chiesto con fermezza che siano accertate le responsabilità“La dinamica dell’accaduto non è ancora chiara – si legge in una nota del sindacato – e siamo in attesa che gli inquirenti chiariscano le cause, ma non basta più parlare di fatalità. L’uomo è morto sul colpo”.

Nel frattempo, le indagini da parte dei carabinieri di Moncalieri e degli ispettori dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) dell’Asl To3 sono in corso per ricostruire quanto accaduto e verificare eventuali negligenze nella gestione della sicurezza. Ma, come spesso accade, la cronaca si trasforma in denuncia.

Respira anidride carbonica: muore uno dei soci dell’azienda

Tragedia a Petriolo, in provincia di Macerata: la vittima aveva 63 anni. Un dipendente è stato soccorso dai sanitari del 118

Macerata, 31 marzo 2025 – Tragico incidente sul lavoro oggi pomeriggio, muore imprenditore. L’uomo, secondo una prima ricostruzione della tragedia, avrebbe respirato anidride carbonica dopo l’esplosione di un compressore.

L’allarme è scattato nel pomeriggio, intorno alle 18, nella ditta Central Gru di Petriolo, in via Fiastra, nella zona industriale. Sul posto sono intervenuti il 118 e i vigili del fuoco.

Inutili, purtroppo, si sono rivelati i soccorsi. Per l’uomo, 63 anni, residente a Colbuccaro, non c’è stato nulla da fare: è uno dei soci dell’azienda specializzata in articoli e attrezzature per l’edilizia.

Cade per 15 metri mentre pota un albero: muore a 74 anni

La vittima è Heinz Leubin. L’infortunio fatale è avvenuto in una piccola località in val Sarentino. Nello stesso posto il 13 marzo scorso era morto un boscaiolo

BOLZANO. Un uomo di 74 anni ha perso la vita in val Sarentino, in Alto Adige, durante lavori di potatura di un grande albero. L’incidente è avvenuto nella stessa piccola località di montagna, Lana al Vento, dove appena due settimane fa un boscaiolo era stato colpito e ucciso da un masso. 

L’uomo questo pomeriggio è precipitato da un albero da un’altezza di 15 metri, lungo un ripido pendio. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso Pelikan 1, ma il medico d’urgenza ha solo potuto costatare la morte dell’uomo. 

Esplosione in un garage, molfettese morto in Svizzera

Vincenzo Ceci si trovava per lavoro a Raron, una località del Cantone Vallese

Si chiamava Vincenzo Ceci ed era originario di Molfetta, l’uomo di 29 anni deceduto venerdì scorso a causa di un’esplosione in un garage a Raron, una località del Cantone Vallese, in Svizzera, dove si trovava per lavoro. Nell’incidente è rimasto gravemente ferito un 59enne belga, trasportato d’urgenza all’ospedale di Losanna. La comunità di Molfetta è in lutto per la perdita improvvisa del giovane concittadino, che era molto conosciuto in città per il suo carattere mite e cordiale. Le autorità svizzere stanno indagando per chiarire le cause dell’accaduto. Non si esclude che possa essere disposto l’esame autoptico sul corpo del 29enne.

La famiglia scopre la tragedia: 16enne morto sotto il trattore, cosa è successo

Montopoli Valdarno (Pisa), 31 marzo 2025 – Una tragedia che lascia attoniti, un dolore senza fine per un incidente sul quale adesso i carabinieri e il personale dell’Asl della Medicina sul lavoro indagano. Un sedicenne è stato trovato morto, travolto dal trattore che sembra stesse guidando.

Accade nella serata di lunedì 31 marzo quando ormai era l’imbrunire. La famiglia del ragazzo, secondo le ricostruzioni, non lo ha visto tornare dai campi e si è allarmata. Il padre è andato nei campi e lo ha trovato privo di conoscenza appunto. Il mezzo si sarebbe ribaltato, schiacciando il ragazzo.

L’allarme è partito subito. Nell’azienda agricola sono arrivati i vigili del fuoco e il 118, oltre appunto a carabinieri e Asl. Ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Quando i medici sono arrivati il ragazzo era morto. Sono ore di disperazione per la famiglia, per una tragedia senza un perché.

L’incidente è accaduto a circa cinquecento metri dal luogo in cui il ragazzo viveva con la famiglia. La notizia della morte del ragazzo si è rapidamente sparsa nella zona. L’azienda agricola è conosciuta così come i titolari. Uno choc per tutti. Erano circa le 20.30 quando la famiglia ha scoperto cosa era accaduto. La tranquillità della zona è stata squarciata dalle sirene e dalle luci dei lampeggianti. 

29 Marzo

Cade dal balcone mentre lavora, muore un 53enne nel Biellese

La tragedia a Valdilana, il decesso all’ospedale di Novara

Non ce l’ha fatta un 53enne di Valdilana (Biella) precipitato dal balcone al secondo piano mentre – secondo la ricostruzione dei carabinieri – stava effettuando alcuni lavori forse con una scala.

A dare l’allarme un vicino di casa che l’ha trovato privo di conoscenza

Sul posto è intervenuto il 118 con l’ambulanza e l’elisoccorso.  Poi la corsa all’ospedale Maggiore di Novara. Troppo gravi le sue condizioni, l’uomo si è spento nella notte.

28 Marzo

Chi era Tommaso Altobelli, l’operaio di Cercola morto in un incidente sul lavoro

Si chiamava Tommaso Altobelli, aveva 60 anni e, ieri, venerdì 28 marzo, come ogni giorno, era uscito di casa per lavorare. Ma questa volta non è più tornato. La sua vita si è spezzata mentre lavoravai in via Puccini a Casalnuovo di Napoli, dove stava effettuando riparazioni idrauliche su una tettoia.

Una caduta di sei metri è stata fatale. I soccorsi, giunti tempestivamente, hanno solo potuto constatare il decesso.Tommaso non era solo un operaio, era un uomo amato da tutta la comunità.

Nato a Volla, ma residente a Cercola, marito, padre e appassionato di teatro, era membro della compagnia amatoriale CercolArte, nata per dispensare sorrisi e cultura nei teatri locali.

La morte di Tommaso è l’ennesima di una lunga scia di morti sul lavoro in Campania. Solo negli ultimi giorni, si contano altri tre casi: Nicola Sicignano, Umberto Rosito e Daniel Tafa, uccisi da incidenti evitabili, tra macchinari malfunzionanti, cantieri insicuri e negligenze.

Anche sulla morte di Altobelli, i Carabinieri della tenenza di Casalnuovo hanno aperto un’inchiesta per accertare responsabilità e verificare l’eventuale mancato rispetto delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro.

Ancora una volta, dietro i numeri delle statistiche ci sono volti, storie e famiglie spezzate. La Campania piange l’ennesima vittima di un sistema che continua a dimenticare la sicurezza dei lavoratori