Morto dopo 2 mesi di ricovero operaio caduto da ponteggio
Cinquantenne vittima di un incidente sul lavoro nel Messinese
MESSINA – È morto oggi dopo oltre due mesi di ricovero in ospedale Nino Spanò, 51 anni, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro a Montagnareale (Messina) lo scorso 20 dicembre. Stava effettuando alcuni lavori di carpenteria in uno stabile in fase di costruzione in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Caterina. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio, per ragioni ancora sconosciute, cadendo da una impalcatura posta a circa tre metri dal suolo e battendo violentemente la testa sull’asfalto. Immediato il trasporto in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti dove gli sono state prestate le prime cure. Da qui l’operaio era stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Messina in ragione del grave quadro clinico delineato dai sanitari del nosocomio pattese. Oggi la morte in ospedale.
Incidente sulla A7 nell’Alessandrino, muore operaio
Una persona è morta oggi in un incidente avvenuto sull’autostrada A7 Milano-Genova all’altezza di Castelnuovo Scrivia (Alessandria) in direzione sud.
Secondo le prime informazioni si dovrebbe trattare di un operaio che si trovava sulla carreggiata.
Gli operatori del servizio di soccorso 118 hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Cause e dinamica dell’incidente sono al vaglio della polizia stradale di Milano ovest. Dopo le 15:30 sulla A7 si è creato un km di coda a partire da Casei Gerola, nel Pavese.
Tragico incidente sul lavoro in un cantiere edile a Olbia: morto operaio precipitato davanti ai colleghi
Un operaio è morto in un cantiere edile a Olbia, terzo incidente sul lavoro in Gallura nel giro di una settimana
Ennesimo tragico incidente sul lavoro in Sardegna, nella zona della Gallura. A Olbia, un operaio originario del Kosovo è morto dopo essere precipitato da un’altezza di oltre 10 metri dal ponteggio del cantiere edile a cui lavorava. A nulla sono valsi i soccorsi chiamati dai colleghi presenti.
Si chiamava Bitichi Baskim, riportano i media locali, ed era nato in Kosovo nel 1981, non aveva ancora compiuto 43 anni, l’operaio morto in un cantiere edile di Olbia.
La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato 24 febbraio in via Londra.
Stando a una prima ricostruzione, l’uomo è precipitato da un’altezza di circa 10 metri, di fronte agli occhi degli inermi colleghi.
Testimoni presenti riferiscono che Baskim non fosse di turno al lavoro, ma che si trovasse sul luogo di passaggio, per salutare degli amici.
Lavoro. Schiacciato da un macchinario, muore un altro operaio: sono 148 da inizio anno
La vittima lavorava per una ditta esterna impegnata nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Stop immediato degli altri lavoratori. «Fermare questa strage silenziosa»
Non si arresta la tragica contabilità dei morti sul lavoro. E mentre sono ancora al vaglio della magistratura le cause che hanno provocato il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, dove hanno perso la vita cinque operai e altri tre sono rimasti gravemente feriti, in Campania si è consumata l’ennesima tragedia. È successo nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, dove un operaio di 52 anni, Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna con sede legale a Foggia, è morto schiacciato da un macchinario. L’uomo, un tecnico manutentore, stava lavorando nel reparto basamento motori ed è rimasto incastrato nel macchinario durante un intervento di manutenzione. Immediato l’allarme dei compagni di lavoro, ma per il tecnico non c’è stato nulla da fare: è morto durante i tentativi di liberarlo da parte dei sanitari del 118. La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta, mettendo sotto sequestro il macchinario e l’area dello stabilimento. Quello di Domenico Fatigati è soltanto l’ultimo nome della lista, già molto lunga, delle vittime del lavoro in queste prime settimane del 2024.
Ennesimo infortunio sul lavoro, ferite gravi per un operaio di Gonars
Ennesimo infortunio sul lavoro in Friuli. Un operario di Gonars di 58 anni, dipendente di una ditta impegnata in alcuni lavori nell’area del Bastione fiorito e del Teatro Tenda del Castello di Gorizia, ieri mattina è rimasto gravemente ferito cadendo da un’altezza di circa 6 metri, mentre si trovava sul muro di cinta del maniero. Il personale medico giunto sul posto ha stabilizzato l’uomo che è stato trasportato in volo in condizioni piuttosto serie all’ospedale di Cattinara, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Indagano i Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco.
E proprio ieri i segretari generali di Cgil e Uil Udine, Emiliano Giareghi e Luigi Oggi, hanno incontrato il Prefetto di Udine, nell’ambito della mobilitazione nazionale alla quale hanno aderito, in provincia, le aziende metalmeccaniche e delle costruzioni. È stato proclamato uno sciopero di due ore a fine giornata o fine turno.
Incidente sul lavoro, operaio muore travolto da un muro nel Palermitano
Un uomo di 50 anni è stato travolto dal crollo di un’abitazione in ristrutturazione a Campofelice di Roccella
Un operaio edile di 50 anni originario di Lascari è morto a Campofelice di Roccella, nel Palermitano, investito dal crollo del muro di un’abitazione in ristrutturazione che si trova in via Madonnina di Gibilmanna. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, carabinieri e personale dell’Asp. La ditta per cui l’uomo lavorava stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un’immobile in campagna. L’operaio di 50 anni, è stato travolto dai blocchi di tufo che si sono sbriciolati e per lui non c’è stato nulla da fare.
Amianto, muore di mesotelioma a 54 anni, condanna per Inps
Per Corte d’Appello L’Aquila istituto deve indennizzare vedova
La Corte d’Appello dell’Aquila ha condannato l’Inps a riconoscere le maggiorazioni amianto e a ricostruire la posizione contributiva di Luigi Vitullo, morto a 54 anni di mesotelioma pleurico epitelioide a causa dell’esposizione professionale alla fibra.
Le perizie tecniche-ambientali del consulente tecnico d’ufficio (Ctu) confermano che l’operaio chietino, che dal 1976 al 1987 ha prestato servizio in diverse aziende nella provincia di Chieti, durante le sue mansioni è stato esposto direttamente e indirettamente a polveri e fibre di amianto.
Ad assistere come legale la famiglia di Vitullo è stato il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), Ezio Bonanni. Un compito particolarmente rischioso era la manipolazione di lastre di cemento amianto soggette a usura e spesso abbandonate nel cantiere. Nonostante il divieto di utilizzo introdotto dalla legge 257/92, Vitullo e i colleghi fino a metà degli anni ’90 hanno usato strumenti di protezione realizzati in amianto. Tutti gli operai, non informati dei rischi per la salute e senza che le aziende avessero adottato strumenti di prevenzione tecnica, quali aspiratori per le polveri o maschere e tute monouso, portavano involontariamente a casa abiti contaminati con polvere e fibre di amianto, esponendo anche i familiari. L’esordio della malattia per Vitullo risale a maggio 2015, a giugno la diagnosi di mesotelioma viene confermata. L’uomo muore ad Ancona un mese dopo.
La battaglia giudiziaria, ricorda una nota dell’Osservatorio, iniziò contro l’Inail, che nel 2019 ha riconosciuto il diritto in via amministrativa. L’Inps anche dopo il riconoscimento dell’Inail ha continuato a negare l’esposizione ad amianto nonché benefici e prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto spettanti alla vedova, Antonietta Cicchini, che all’epoca della morte del marito aveva 50 anni, costringendo a una nuova causa. La domanda in primo grado è stata rigettata, ma in appello il ricorso è stato accolto. L’Istituto è stato condannato al ricalcolo della pensione di indennità con un aumento di circa 5mila euro all’anno. Inoltre, la donna dovrà percepire 80mila euro circa tra gli arretrati dell’Inps e quelli dell’Inail.
Castellammare, lavoratore esposto all’amianto: ottiene maxi risarcimento da 190mila euro
Castellammare, lavoratore esposto all’amianto: ottiene maxi risarcimento da 190mila euro Un imponente risarcimento di 190.000 euro è stato assegnato recentemente da parte del Tribunale Civile di Torre Annunziata a un lavoratore che ha contratto una malattia correlata all’esposizione all’amianto presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare. La vittoria in questa battaglia legale è stata ottenuta da un operaio di Scafati affetto da un tumore ai polmoni, una condizione riconosciuta da una sentenza come direttamente legata agli anni trascorsi in un reparto del cantiere navale a contatto con la pericolosa sostanza.
La strage di Firenze. Trovato il corpo del quinto operaio
Il bilancio definitivo del crollo nel cantiere Esselunga è di 5 morti e 3 feriti.
È stato ritrovato in serata il corpo del quinto operaio morto nell’incidente sul lavoro nel cantiere Esselunga di Firenze. Con il ritrovamento del corpo il bilancio definitivo del crollo avvenuto venerdì scorso è di cinque vittime e tre feriti. «Confermo che è stato trovato il corpo dell’ultima vittima, sono in atto le operazioni di recupero che non saranno brevi – spiega Marisa Cesario, comandante dei vigili del fuoco di Firenze -. Ha parecchio materiale addosso e parti pericolanti. Era a distanza più o meno di quattro metri dal perimetro di sinistra, più verso la parte centrale del cantiere, dopo che avevamo lavorato dalla parte del corridoio dove erano stati individuati gli altri corpi». Ora i vigili del fuoco, per arrivare a estrarre i resti, procederanno alle operazioni di «messa in sicurezza dello scenario, ancorando le parti pericolose, e allo scavo e alle demolizioni delle parti da togliere – ha aggiunto Cesario -. È da rimuovere il materiale che ha addosso, che non è poco. Ci sono parti pericolanti. Lo scenario è molto complesso ed è tuttora molto pericoloso dal punto di vista del crollo». Quando sarà aperto un varco sicuro, «il corpo verrà estratto dal cantiere e lo consegneremo per l’identificazione a Medicina Legale», ha concluso la comandante. «Un dolore indescrivibile. Una tragedia immane», ha commentato su X il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Schiacciato da una pianta, trovato morto dopo ore
La tragedia di San Severino (Macerata), la vittima aveva 69 anni: travolto dalla pianta che stava tagliando
San Severino (Macerata), 20 febbraio 2024 – Tragedianelle campagne di San Severino, dove questa sera un uomo di 69 anni è stato trovato morto, probabilmente schiacciato da una pianta che stava tagliando.
Il fatto è avvenuto in contrada Isola, nel territorio di San Severino, non lontano dal confine con Cingoli.
Stando a una prima ricostruzione, l’uomo stava lavorando in un terreno di sua proprietà quando è avvenuto l’incidente. Il 69enne settempedano sarebbe stato colpito da una pianta che stava tagliando, rimanendo schiacciato.
Precipitati dal tetto del capannone a Fornacette, Alderigi: “Colpito dall’altezza della caduta”
I due operai sono rimasti feriti gravemente dopo essere caduti dal tetto di un capannone di Fornacette, nel comune di Calcinaia, in provincia di Pisa
Ieri mattina, lunedì 19 febbraio, due operai che stavano effettuando il montaggio di pannelli solari sulla copertura di un capannone in via Fermi a Fornacette, nel comune di Calcinaia, sono precipitati da un’altezza di circa otto metri. I due lavoratori, di 29 e 32 anni, sono stati trasportati in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale Cisanello. Resta da chiarire la dinamica dell’incidente, anche se tra le ipotesi più accreditate c’è quella del cedimento del tetto del capannone.
Strage di operai. 2 morti a Napoli e Cosenza e 4 infortuni
20 febbraio 2024 – Mentre a cinque giorni dal crollo del cantiere di via Mariti a Firenze il corpo di Bouzekri Rachim giace ancora sepolto dalle macerie, la lunga scia di sangue che segna quotidianamente i luoghi di lavoro del nostro Paese non accenna ad arrestarsi, solo che, a seguito della notizia di infortunio plurimo, se ne parla mediaticamente con maggior veemenza. Questa mattina un conducente di un mezzo pesante è rimasto gravemente ferito dopo essersi ribaltati sul tratto dell’A7 tra Busalla e Bolzaneto in direzione Genova, non si hanno ulteriori notizie circa la salute del lavoratore. Infortunio mortale ieri a Casalnuovo di Napoli. La vittima è un trentacinquenne precipitato da circa tre metri di altezza durante alcuni lavori di ristrutturazione. All’arrivo dei soccorsi il giovane operaio era già morto. Sempre ieri, nel Pisano, due giovani operai di 29 e 32 anni originari della Guinea sono precipitati da un’altezza di 8 metri mentre stavano effettuando il montaggio di pannelli solari sulla copertura di un capannone. Entrambi in codice rosso sono stati trasportati in ospedale. Grave anche un altro operaio, di circa 30 anni, precipitato sabato dal tetto di un’azienda di Umbertide (Perugia). Nessun’altra notizia circa la dinamica dei fatti, proseguono le indagini degli inquirenti. E ancora sabato, Edison Malaj, di 54 anni, è moro schiacciato da una lastra di cemento caduta da una gru nel piazzale delle ex cantine sociali di Frascineto (Cosenza). Edison è morto sul colpo. Nello stesso momento a Montecalvario (Napoli) un operaio 52enne è caduto da un’altezza di 3 metri all’interno di una ditta nella quale stava procedendo a dei lavori di restauro della facciata. Si trova al Cardarelli di Napoli. Sabato era il giorno del suo compleanno.
Crollo cantiere Firenze, proseguono le ricerche del quinto operaio disperso
Quattro morti accertati e un uomo ancora sotto le macerie. Il bilancio del tragico incidente sul lavoro nel cantiere Esselunga di via Mariti
Cade dal ponteggio e muore: la vittima è un operaio di 35 anni
L’incidente sul lavoro è accaduto ad Afragola, in provincia di Napoli
Napoli, 19 febbraio 2024 – Precipita dal ponteggio e muore. È un operaio di 35 anni la vittima dell’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina ad Afragola, in provincia di Napoli. Il colpo è stato terribile: quando è arrivato al pronto soccorso di Villa dei Fiori era già privo di vita.
Il luogo dell’incidente è stato sequestrato e sono stati avviati i rilievi della scientifica. Nelle prossime ore, saranno ascoltati il datore di lavoro e i colleghi dell’operaio per ricostruire quanto accaduto. Indaga la procura di Napoli Nord.
Operaio muore schiacciato da lastra di cemento in Calabria
Carabinieri indagano per ricostruire la dinamica dell’incidente
Un operaio di nome Edison Malaj, di 54 anni, originario dell’Albania, è morto ieri pomeriggio a Frascineto, nel cosentino, schiacciato da una lastra di cemento caduta da una gru.
L’uomo, secondo quanto riporta la stampa locale, era al lavoro con altri operai nel piazzale delle ex cantine sociali di Frascineto quando, per cause da accertare, il lastrone trasportato dalla gru si è staccato colpendolo in pieno.
Inutile l’intervento dei medici del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Castrovillari coordinati dalla Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo.
Muore schiacciato da un escavatore in Val Sarentina
Ieri sera verso le ore 20 si è verificato un tragico incidente sul lavoro a Campo di Ronco in Val Sarentina.
Il proprietario del maso Pronger, Franz Heiss di 56 anni, è rimasto incastrato sotto un escavatore, mentre eseguiva dei lavori su un pendio.
L’ecavatore è scivolato e l’uomo è stato sbalzato fuori, ma è rimasto incastrato sotto il mezzo. E’ stato liberato dai vigili del fuoco volontari accorsi sul posto, ma nonostante la rapidità dei soccorsi e tutti gli sforzi per evitare il peggio, la persona non ce l’ha fatta ed è deceduta. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza dell’area interessata dall’incidente e hanno recuperato il mezzo. Sul posto sono intervenuti anche la Croce bianca con il medico d’urgenza e le forze dell’ordine che hanno aperto indagini sull’accaduto. Heiss lascia la moglie e tre figli.
Firenze, trave di cemento crollata nel cantiere del supermercato. “Tre morti, tre feriti e due dispersi”
Grave incidente sul lavoro nella mattina di venerdì 16 febbraio al cantiere Esselunga di via Mariti
Firenze, 16 febbraio 2024 – Grave incidente sul lavoro nella mattina di venerdì 16 febbraio al cantiereEsselunga di via Mariti a Firenze. Una trave di cemento è crollata e ha colpito in pieno un gruppo di operai.
Due agricoltori travolti e uccisi dal trattore
Le vittime nel Bolognese e nel Cesenate, entrambe ultra 70enni
Due agricoltori ultra 70enni sono morti in Emilia-Romagna in due incidenti sul lavoro in agricoltura, mentre stavano guidando un trattore che li ha travolti e uccisi. Un uomo di 74 anni è stato investito da un trattore cingolato mentre stava raccogliendo legna a Paterno, frazione del comune di Mercato Saraceno, sull’Appennino cesenate.
Nel Bolognese, a Camugnano, la vittima ha 73 anni e la dinamica dell’incidente abbastanza simile. Nel Cesenate, l’allarme è partito dai parenti che non lo avevano visto tornare per pranzo, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e il personale medico.
Crollo in cantiere a Firenze, Giani: i morti sono cinque. Il Papa: dolore, serve più sicurezza
Altri tre operai rimasti coinvolti sono stati estratti vivi dalle macerie e sono stati portati all’ospedale di Careggi, due in codice rosso e uno in giallo. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è finito sotto sequestro
Operaio muore schiacciato da un mezzo in movimento
In un’azienda di Longhena, in provincia di Brescia
Un operaio di 40 anni è morto in serata in un’azienda di Longhena, in provincia di Brescia. L’uomo è stato investito da un mezzo in movimento.
Si tratta del terzo decesso sul lavoro nel Bresciano dall’inizio dell’anno.
La vittima è un bresciano di Dello, paese in provincia di Brescia. Sarebbe stato investito e schiacciato da un ragno, macchinario che era guidato da un collega che non avrebbe visto il 40enne. Sul posto i tecnici di Ats e i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente sul lavoro costato la vita all’operaio. Prima di lui dall’inizio dell’anno erano morti sul lavoro Fabrizio Bignotti alla Feralpi di Lonato, rimasto carbonizzato sotto quintali di materiale incandescente che stava movimentando. Il 30 gennaio era invece stato travolto da un treno Joao Rolando Martins Lima operaio impegnato a lavorare vicino alla stazione ferroviaria di Chiari.
Due morti sul lavoro a Modena e Avellino: uno precipita dal tetto, l’altro cade in un deposito
Due nuovi incidenti sul lavoro ingrossano le statistiche delle morti bianche. Gli ultimi due decessi sono avvenuti, entrambi mercoledì pomeriggio, a Novi di Modena e Monteforte Irpino. Nel primo caso è deceduto un 70enne dopo essere precipitato dal tetto di un capannone di un’azienda mentre stava effettuando dei lavori.
Sempre mercoledì, un magazziniere ha perso la vita all’interno di un deposito di prodotti farmaceutici a Monteforte Irpino, paese dell’Avellinese. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio è caduto da un’altezza di tre metri mentre stava recuperando scatoloni contenenti materiali collocati sugli scaffali. L’uomo è morto sul colpo