Si tratta di Guido Menghini, deceduto ieri ad 82 anni. Era stato dipendente delle Ogr, le Officine Grandi riparazioni di Bologna nelle quali si è lavorato per decenni a contatto con l’amianto e con materiali cancerogeni
BOLOGNA – Ennesima morte bianca per un dipendente delle Ogr, le Officine Grandi riparazioni di Bologna nelle quali si è lavorato per decenni a contatto con l’amianto e con materiali cancerogeni. Si tratta di Guido Menghini, assunto in Ogr nel 1970, con diagnosi mesotelioma pleurico del 4 febbraio dello scorso anno e purtroppo deceduto ieri ad 82 anni. Menghini in OGR faceva il falegname, adatto agli arredi delle carrozze e poi tappezziere, viene distaccato al Dopolavoro Ferroviario. La rabbia, scrive Salvatore Fais di Afeva Emilia-Romagna, esplode ogni volta che si rinnova puntualmente a ogni morte di colleghi a causa dell’amianto.
Amianto, riconosciuto il risarcimento per un funzionario di banca che si ammalò di tumore
All’uomo, 44 anni, venne diagnosticato un mesotelioma maligno del peritoneo. Oggi la sentenza del tribunale di Roma sancisce la relazione tra il tumore e l’amianto. Condannato l’Inail
«Mesotelioma maligno del peritoneo»: la diagnosi è di quelle che fanno tremare. La causa è inequivocabile: esposizione all’amianto. E oggi una sentenza del tribunale di Roma, emessa dal giudice del lavoro Luca Redavid, ne sancisce la correlazione.
Un funzionario di banca, romano di 44 anni, si ammala dopo che per cinque anni, dal 2000 al 2005, lavora in un palazzo di viale dell’Arte all’Eur. Un palazzo che viene bonificato tardivamente e male, dal momento che – in seguito a delle indagini effettuate nel 2007 – viene dimostrato che l’amianto, in cattivo stato di conservazione, cade dal soffitto dei corridoi e della mensa sulla testa dei dipendenti. E non solo: si trova anche nelle condutture dell’aria.
Eppure, nonostante un’invalidità del lavoratore riconosciuta all’80%, l’Inail nega l’origine professionale. Così il 44enne si rivolge all’Osservatorio nazionale amianto, che gli offre assistenza medica e legale. «Una sentenza storica, perché sancisce il primo riconoscimento giudiziale per un bancario rispetto ai 113 casi censiti riportati nel VII Rapporto mesoteliomi – la definisce così il presidente Ezio Bonanni, che ha ottenuto la condanna dell’ente -. Ora procederemo con l’azione di risarcimento dei danni, chiamando in causa l’istituto di credito».
Dramma sul lavoro: operaio schiacciato tra macchinario e scaffale, morto sul colpo
La tragedia a Buccinasco. Vittima un 52enne
Isoccorritori del 118 lo hanno trovato in arresto cardiaco, con accanto i suoi colleghi, gli stessi che hanno dato l’allarme. E nonostante l’immediato intervento e tutti gli sforzi per far ripartire il suo cuore, per lui non c’è stato nulla da fare.
Tragedia giovedì mattina a Buccinasco, dove un uomo di 52 anni è morto all’interno di una ditta che si trova al civico 6 di via Azalee. La chiamata al 112 è arrivata pochi minuti prima delle 5.30 dal capannone della società, che si occupa di logistica. Stando a quanto finora appreso, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato tra uno scaffale con alcuni bancali sopra e un transpallet elettrico che lui stesso stava guidando. Al lavoro, insieme ai medici del 118, anche i carabinieri della compagnia di Corsico, cui spetterà il compito di ricostruire con precisione le cause e la dinamica del dramma, avvenuto sotto gli occhi dei colleghi della vittima.
Il primo passo, stando a quanto riferito dagli stessi sanitari intervenuti, sarà verificare se il 52enne abbia avuto un malore mentre manovrava il macchinario e sia poi finito schiacciato o se a causargli l’arresto cardiaco fatale sia stato proprio l’incidente. Una grande mano arriverà dal racconto dei testimoni.
Incidenti lavoro: 55enne muore in azienda agricola Taranto
Schiacciato da un trattore che si è ribaltato
ANSA) – TARANTO, 25 AGO – Incidente mortale sul lavoro questa mattina in un’azienda agricola di Massafra nel Tarantino, specializzata nella produzione di agrumi.
Vittima un dipendente di 55 anni.
L’uomo era ai comandi di un trattore che, durante lavori di aratura, si è ribaltato per cause in corso di accertamento, schiacciandolo. Il lavoratore è morto sul colpo. Sul posto il 118, gli ispettori dello Spesal (servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl e i carabinieri che hanno avviato le indagini per accertare la dinamica dell’accaduto e stabilire le responsabilità. (ANSA).
Incidente mortale nel Veronese: operaio travolto da un furgone, stava falciando l’erba
La vittima Matteo Tambalo, 42 anni, stava lavorando in un’aiuola sulla Strada statale 434 Transpolesana quando è stato investito dal mezzo
Verona, 25 agosto 2022 – Tragedia sul lavoro. Aveva 42 anni Matteo Tambalo, l’uomo che questa mattina è stato investito e ucciso da un furgone mentre stava tagliando l’erba in un’aiuola sulla Transpolesana, all’altezza di Isola Rizza
L’artigiano, residente a Cà degli Oppi, frazione di Oppeano, un comune nelle vicinanze, stava falciando l’erba vicino ad un’area di servizio ed è stato travolto da un furgone che viaggiava sulla carreggiata in direzione Rovigo.
Da una prima ricostruzione dei Carabinieri, il conducente ha perso il controllo del mezzo per cause in via di accertamento ed è sbandato investendo l’operaio che stava lavorando nell’aiuola sul latodestro della carreggiata.
I vigili del fuoco arrivati da Verona, hanno estratto la vittima ancora incastrata sotto il mezzo, purtroppo nonostante i soccorsi il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte dell’uomo.
Ferito il conducente del furgone, assistito dai sanitari e trasferito in ospedale. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza con l’autoscala anche l’insegna, colpita dal furgone durante l’investimento
Ennesima vittima sul lavoro, cade dal tetto e muore nel Cremonese
Sul posto i carabinieri della compagnia di Crema i vigili del fuoco di Cremona e la Ast della Val Padana.
Un uomo di 59 anni è caduto dal tetto di un capannone dove stava lavorando e ha perso la vita nell’impatto con il suolo. É accaduto a Offanengo, in provincia di Cremona. Sul posto i soccorsi del 118 di Areu che hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Sul posto i carabinieri della compagnia di Crema i vigili del fuoco di Cremona e la Ast della Val Padana.
Cisterna in fiamme tra Caorso e Castelvetro: due morti
Le vittime sono i conducenti dell’autocisterna e del furgone coinvolti nello scontro avvenuto in A21. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco di Piacenza e Fiorenzuola
La scena dell’incidente
AGGIORNAMENTO ore 16,30 – È di due vittime il tragico bilancio dell’incidente stradale avvenuto nella tarda mattinata del 25 agosto lungo l’autostrada A21, tra Caorso e Castelvetro. A perdere la vita i conducenti dell’autocisterna – avvolta dalle fiamme dopo lo scontro – e la persona alla guida del furgone coinvolto nel violento tamponamento. Entrambi devono ancora essere identificati. Un’altra persona, alla guida del camion tamponato a propria volta dal furgone, dopo l’impatto con l’autocisterna, è rimasta ferita e trasportata in ospedale per le cure del caso. Le operazioni di ripristino e messa in sicurezza della carreggiata sono ancora in corso. Sul posto anche gli operatori della Croce Rossa in sostegno ai tanti automobilisti rimasti loccati
Mezzi in fiamme dopo lo schianto in A21, identificate le due vittime
Nicola Negro, 56enne di Vicenza, e Stefano Cappelletti, 54enne di Verona, erano alla guida di un furgone e di una cisterna quando sono rimasti coinvolti in un tamponamento tra Caorso e Castelvetro: sono morti carbonizzati. Anche un ferito
Roma, 22 agosto 2022 – È stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il decreto relativo al Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro per l’annualità 2022. Si ricorda che il Fondo è destinato a sostenere le famiglie in caso di incidenti che abbiano causato la morte del lavoratore, con una somma una tantum. Per gli eventi verificatisi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 l’importo della prestazione è così definito:
6.000 € per nucleo familiare con un solo superstite;
11.400 € per nucleo familiare con due superstiti;
16.800 € per nucleo familiare con tre superstiti;
22.400 € per nucleo familiare con più di tre superstiti.
Morto schiacciato da un albero. Per l’Asl è un incidente sul lavoro
Catalogata come “morte bianca” quella di Daniele Giorgi, lavoratore agricolo 54enne deceduto a Sorbano. La Procura prosegue gli accertamenti. I funerali nella chiesa di Guamo
Lucca, 20 agosto 2022 – Il giorno dopo l’amarezza per la tragica fatalità è ancora più grande. Quella di Daniele Giorgi, 54enne di Guamo colpito da un albero in un campo privato a Sorbano del Giudice, è una morte bianca. Così è stata catalogata dal dipartimento di prevenzione dell’Asl che giovedì mattina era sul posto per gli accertamenti e che ora indaga, di concerto con la Procura, proprio sulle condizioni in cui Giorgi operava quella mattina e sul tipo di incarico che era in essere. La vittima, lavoratore agricolo autonomo, si dava spesso da fare in questo ambito. Conosciuto da tutti lì a Sorbano, in tanti si rivolgevano a lui per manzioni di questo tipo. Ed è quello che, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe successo anche quel giovedì mattina quando Giorgi, con il suo inseparabile furgoncino blu, si è recato a Sorbano del Giudice. Quando il temporale lo ha sorpreso si trovava lì, in quel giardino privato, sotto quei grossi pioppi, per tagliare un albero abbattuto dal vento la sera prima.
Le condizioni atmosferiche non erano certo le più adatte per quel tipo di operazione, ma forse nessuno, nemmeno la stessa vittima, avrà pensato al peggio. Eppure il peggio è arrivato: improvviso e repentino, come una raffica di vento, appunto. Ieri l’esame esterno affidato al dottor Stefano Pierotti ha confermato la morte per schiacciamento: Daniele Giorgi ha perso la vita sotto quel grosso pioppo. E per quanto a causare materialmente la caduta dell’albero, e quindi la morte del 54enne, sia stata la bufera, la Procura, chiamata a fare il suo lavoro, dovrà far luce su e ventuali corresponsabilità. I contorni delle indagini rimangono per il momento ancora sbiaditi. Vivissimo, al contrario, è il dolore di parenti e amici che martedì daranno l’ultimo saluto al loro amico, fratello, figlio. I funerali, organizzati dall’agenzia Galardi, si terranno la mattina alle 10, nella chiesa di Guamo.
TRAGEDIA A PALAZZO CANAVESE – Muore a 30 anni schiacciato dal trattore: vittima un giovane agricoltore di Piverone
Il giovane agricoltore era ai comandi di un trattore che, all’improvviso, si è ribaltato e lo ha schiacciato. A dare l’allarme è stato il padre del 30enne dal momento che l’incidente sul lavoro si è verificato in un terreno di sua proprietà
PALAZZO CANAVESE – Tragedia a Palazzo Canavese: un giovane agricoltore di appena 30 anni è morto a seguito di un incidente sul lavoro, schiacciato dal trattore con il quale stava operando. L’incidente si è verificato ieri, sabato 20 agosto 2022, intorno alle 19.30. La vittima si chiamava Stefano Actis Dana ed era residente a Piverone.
l giovane agricoltore era ai comandi di un trattore che, all’improvviso, si è ribaltato e lo ha schiacciato. A dare l’allarme è stato il padre del trentenne dal momento che l’incidente sul lavoro si è verificato in un terreno di sua proprietà. Poco dopo, nelle vicinanze, è atterrato l’elicottero del 118. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito molto gravi. I medici hanno tentato un disperato trasporto d’urgenza fino al Cto ma quando l’elicottero è arrivato in ospedale non c’era già più niente da fare: poco dopo, infatti, il cuore del trentenne ha smesso di battere a causa del grave trauma toracico addominale riportato nell’incidente.
Cles, morte sul lavoro: imprenditore schiacciato a un telaio di ferro
La vittima è Ilario Valentini, 74 anni, ferito anche un tirocinante diciasettenne
Cles (Trento), 19 agosto 2022 – Ancora un morto sul lavoro. La tragedia è avvenuta a Cles, in Trentino, poco prima delle 9.30 di oggi. La vittima è un imprenditore di 74 anni, Ilario Valentini, titolare della ditta Valentini Srl, che produce gru, teleferiche e funicolari. L’uomo è morto travolto da un telaio in ferro di circa 8 metri quadrati. Un tirocinante di 17 anni, presente sul luogo di lavoro e rimasto parzialmente incastrato sotto il telaio, è riuscito a salvarsi, liberandosi da solo e dando l’allarme.
Secondo una prima ricostruzione, il telaio è scivolato da un basamento, per cause ancora da accertare, travolgendo il titolare dell’azienda e il giovane tirocinante. In quel momento non erano presenti altri operai all’interno della sede della ditta. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, con l’elicottero sanitario, i vigili del fuoco, la polizia locale, i carabinieri e gli ispettori dell’Uopsal. Il giovane 17enne, ferito alle gambe, è stato trasferito in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è in pericolo di vita.
Morto in scooter mentre andava a lavoro: a travolgerlo un’auto forse passata con il rosso
Fabrizio Veneziale lavorava da non molto in un bar in zona Tor de’ Schiavi, mentre in precedenza aveva prestato servizio per numerosi anni presso l’Antico Caffè Castellino in centro
Schiacciato da una lastra di metallo, giovane operaio muore sul colpo
La vittima aveva solamente 28 anni
Dramma sul lavoro in una ditta di via dell’Ecologia a Borgo San Giacomo Brescia Verso le 13.30 di oggi, giovedì 18 agosto, un operaio di 28 anni è morto sul colpo schiacciato da una grossa lastra di metallo.
Stando a una prima ricostruzione fornita dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova, pare che il 28enne – originario del Marocco – sia stato travolto da una lastra staccatasi da un carroponte in movimento, presente all’interno dell’azienda. Un impatto terribile, che – purtroppo – non gli ha lasciato scampo.
Sul posto sono presenti anche i tecnici di medicina del lavoro, che dovranno ora ricostruire l’esatta dinamica e accertare che siano state rispettate tutte le norme di legge sulla sicurezza.
Cagliari, cade da pontile di raffineria: morto operaio
Incidente sul lavoro oggi nel golfo di Cagliari. Un operaio di 42 anni è caduto in mare mentre stava lavorando su un pontile della raffineria Saras a Sarroch. “Un ponteggista di un’impresa d’appalto, mentre svolgeva attività ordinarie presso il pontile, è caduto in mare – si legge in una nota della Sarlux-Saras -. I soccorsi subito intervenuti sul luogo hanno recuperato l’operaio ormai privo di vita”. Erano le 9.30 quando l’operaio, dipendente della ditta d’appalto Turisman, stava lavorando su un pontile ed è caduto in mare dall’altezza di due metri. Ha perso i sensi e sono stati inutili tutti gli interventi per cercare di salvarlo. Per fare chiarezza sulle cause dell’incidente la Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta: per la pm Diana Lecca l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.
Incidenti: torna da lavoro in moto, muore carabiniere 41enne
Scontro con auto a Barletta dopo turno di notte
(ANSA) – BARI, 15 AGO – Un carabiniere 41enne è morto questa mattina in un incidente stradale a Barletta.
Il militare stava tornando a casa in moto, dopo un turno di lavoro notturno a Manfredonia (Foggia).
A quanto si apprende la sua moto si è scontrata, per cause da accertare, contro un’auto. La Procura di Trani sta coordinando le indagini per accertare la dinamica dell’incidente. (ANSA).
Morire andando al lavoro: una strage (quasi) quotidiana
Nei primi sei mesi del 2022 sono aumentati i decessi avvenuti nel tragitto tra casa e lavoro, mentre sono in calo quelli avvenuti durante le attività lavorative.
Si chiama infortunio in itinere e nei primi sei mesi del 2022 ha causato 121 decessi, una media di due vittime ogni tre giorni per quella che è quasi una strage quotidiana. Tra i morti sul lavoro registrati quest’anno c’è stato un forte incremento degli incidenti letali avvenuti nel tragitto di andato o ritorno tra casa e lavoro. Secondo i dati provvisori dell’Inail, dal 1° gennaio al 30 giugno 2022 c’è stato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2021, dei soli casi in itinere, passati da 94 a 121.