Cede il solaio durante la gettata di cemento: operaio muore dopo un volo di tre metri
Un 58enne ha perso la vita, nella mattinata di oggi, durante i lavori di realizzazione di una vasca per la raccolta delle acque piovane, nel territorio di Corsano. Nulla da fare per la vittima: è spirato sul colpo. Sul luogo, oltre al 118, anche gli ispettori Spesal e i carabinieri di Tricase
CORSANO – Cede il solaio durante la gettata di cemento: un operaio muore dopo un volo nel vuoto di circa tre metri. La tragedia questa mattina a Corsano, lungo la via provinciale 187 che collega il comune al litorale di Novaglie: nulla da fare per Antonio Marsano. Un uomo di 58 anni che, come ogni mattina, si era recato al lavoro per svolgere attività di carpenteria per conto di una ditta edile con sede a Matino, vincitrice di una gara di appalto indetta dal Comune di Corsano.
Il drammatico incidente si è infatti verificato all’interno di un cantiere allestito per l’adeguamento dell’impianto di fognatura già esistente. Interventi pubblici, voluti dall’amministrazione comunale, per realizzare una vasca di raccolta delle acque piovane. Per cause che saranno stabilite e analizzate in un secondo momento, si sarebbe verificato il cedimento. Di certo c’è che l’operaio è stato immediatamente raggiunto dagli altri colleghi, presenti al momento dell’accaduto, per i primi soccorsi.
Purtroppo è però morto sul colpo: neppure gli operatori del 118 hanno potuto effettuare manovre di rianimazione, poiché il cuore del 58enne aveva ormai cessato di battere. Sul posto, oltre al personale sanitario, sono anche giunti gli ispettori dello Spesal (il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl) e i carabinieri della compagnia di Tricase per i rilievi e le successive indagini.
La salma dell’operaio, su disposizione della pubblica ministera di turno della Procura della Repubblica di Lecce, Erika Masetti, è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” del capoluogo salentino, in attesa del conferimento dell’incarico al medico legale per gli approfondimenti clinici e per l’autopsia. Tramite gli accertamenti sarà infatti possibile stabilire sia se la vittima soffrisse di patologie, sia l’eventualità di un malore che potrebbe averlo colpito all’improvviso. Sgomento e disperazione, intanto, fra i colleghi e nella comunità matinese per l’atroce perdita. L’ennesima, ingiusta morte su un luogo di lavoro.
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Dai primi accertamenti pare che a esplodere sia stato un impianto di gpl montato su un’autovettura in demolizione. La vittima nel comune pugliese era impegnata nella realizzazione di una vasca per la raccolta delle acque piovane
Tre operai sono rimasti feriti in seguito a un’esplosione avvenuta in un capannone all’interno di un’officina di autodemolizioni a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. Due di loro, un 31enne e un 29enne, sono stati trasportati in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli: il 31enne risulta in pericolo di vita. Il terzo ferito, un 39enne, è stato curato sul posto e poi trasportato all’ospedale del Mare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini sull’accaduto per accertare le cause dello scoppio. Dai primi accertamenti pare che a esplodere sia stato un impianto di gpl montato su un’autovettura in demolizione.