Incidente sul lavoro in un cantiere edile di via Pizzardi: ferito un operaio
L’uomo, un 33enne di origine pakistana, è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale in codice 2. Sul posto anche polizia e Ausl
Incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi, mercoledì 17 settembre, in un cantiere edile di via Pizzardi a Bologna. L’allarme è scattato intorno alle ore 16, quando un operaio è rimasto ferito mentre stava lavorando all’interno dell’area di costruzione.
Secondo le prime informazioni disponibili, si tratta di un uomo di 33 anni, di origine pakistana. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno stabilizzato il lavoratore e lo hanno trasportato in ospedale in codice 2 e non sarebbe in pericolo di vita.
A intervenire anche la polizia e il personale della Prevenzione sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ausl di Bologna, che ora stanno conducendo i necessari accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza previste nei cantieri edili.
Incidente sul lavoro a Burolo: operaio travolto da un carico di putrelle in un’azienda, trasportato in ospedale
Stava scaricando da un camion
Un incidente sul lavoro è avvenuto nella prima mattinata di oggi, mercoledì 17 settembre 2025, in una ditta di via Forchino a Burolo. Un operaio italiano di 61 anni è stato travolto da un carico di pesanti putrelle in ferro che stava scaricando da un camion. Le sue condizioni non sono gravi ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Ivrea.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 di Azienda Zero, i vigili del fuoco del distaccamento di Ivrea insieme ai colleghi del nucleo Usar, specializzato nel recupero di persone sotto macerie o simili, i carabinieri della compagnia di Ivrea e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4, a cui competono le indagini sull’accaduto.
Tragedia sul lavoro a Leini, morto un operaio 55enne: tensione dopo l’incidente, aggredita la troupe Rai
La disperazione e le scuse dei dipendenti, necessario l’intervento dei carabinieri
Un dramma quello che si è consumato poco dopo le 10 di questa mattina, martedì 16 settembre 2025, in una ditta di autodemolizioni e soccorso stradale, l’AT Srl di via Meucci 148/150, a Leini. Un uomo, un operaio di 55 anni, è morto dopo essere stato colpito e poi travolto da un carro attrezzi sul quale stava completando lavori di manutenzione. Una tragedia a cui si sono susseguiti momenti di forte tensione quando, sul posto, è arrivata la troupe di giornalisti Rai per documentare l’accaduto.
Giunta in via Meucci, una volta scesa dall’auto, la troupe Rai è stata vittima di aggressione da parte di un gruppo di dipendenti della ditta. Spintoni contro il furgone che hanno coinvolto il giornalista, Martino Villosio, ma che hanno interessato anche un operatore a cui è stato cercato di togliere la telecamera. Immediatamente intervenuti in carabinieri per placare gli animi e la disperazione, una volta ristabilita la calma, gli stessi dipendenti si sono riavvicinati alla troupe per chiedere scusa.
San Giuliano: precipita dal tetto di un capannone e muore a 36 anni –
Tragedia sul lavoro alla Ferolmet di San Giuliano Milanese:stamane attorno alle 11.50 un operaio di 36 anni è morto precipitando dal tetto dello stabilimento. L’uomo, impegnato in alcuni interventi manutentivi, ha perso l’equilibrio ed è caduto da diversi metri d’altezza. Inutili i soccorsi: sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari della Croce bianca di San Giuliano, l’automedica e l’elisoccorso, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Accertamenti affidati alla polizia locale e agli ispettori dell’Ats, chiamati a ricostruire dinamica e responsabilità dell’infortunio che ha spezzato una vita e scosso colleghi e comunità. Indaga la Procura di Lodi.
Schiacciato dal trattore, quarto morto sul lavoro da inizio anno. Federacma: “Assenza di controlli e protezioni minime”
Ancora un infortunio mortale nel Ravennate. L’associazione di categoria: “Senza una rete di controlli e una cultura della prevenzione, nessuno è al sicuro, nemmeno il più esperto degli agricoltori”
Il territorio ravennate si trova a piangere un’altra vittima di un infortunio sul lavoro. Si tratta dell’agricoltore 62enne Fabio Gonelli, che ha perso la vita ieri dopo esser stato schiacciato dal trattore che stava guidando, nelle campagne di Sarna, nel Faentino. È il quarto infortunio mortale da inizio anno. Le altre tre morti sul lavoro si erano verificate nella scorsa primavera.
Il tragico incidente sul lavoro
Secondo quanto ricostruito finora, Gonelli stava procedendo lungo via Galamina con il trattore carico di frutta, intorno alle 17.30 di lunedì, quando avrebbe perso il controllo del mezzo, per cause ancora da chiarire, ribaltandosi sull’argine del fiume Lamone. La dinamica dell’incidente è attualmente al vaglio dei Carabinieri e della Procura di Ravenna.
Vigonovo, travolto da un muletto: muore un pensionato di 61 anni
L’uomo effettuava lavori saltuari: ieri sera è stato schiacciato da un transpallet
VENEZIA – Un uomo di 61 anni, Stefano Bottaro, è morto nella tarda serata di ieri all’ospedale dell’Angelo di Mestre per un incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 19.45 a Vigonovo (Venezia), zona industriale di Tombelle.
VENEZIA – Un uomo di 61 anni, Stefano Bottaro, è morto nella tarda serata di ieri all’ospedale dell’Angelo di Mestre per un incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 19.45 a Vigonovo (Venezia), zona industriale di Tombelle.
PUBBLICITÀ
L’uomo, pensionato che effettuava lavori saltuari, è stato schiacciato da un transpallet a batteria cadutogli addosso dal cassone di un camion. Dopo le prime cure prestate dai medici del Suem e dell’elisoccorso di Mestre, assistiti dai vigili del fuoco, è stato portato in elicottero all’ospedale dell’Angelo di Mestre in gravissime condizioni.
Rocca San Giovanni, stop definitivo alla riapertura della discarica di amianto: la sentenza del Consiglio di Stato
Il sindaco Caravaggio: “Decisione che tutela ambiente, cittadini e comprensorio”
Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla lunga vicenda della discarica di amianto in località Fontanelli. Con la sentenza arrivata in questi giorni è stata definitivamente respinta la possibilità di riaprire il sito.
«Esprimiamo grande soddisfazione per questa attesa sentenza che scongiura una volta per tutte la possibilità di riattivare l’impianto – commenta il sindaco Fabio Caravaggio –. È stata una lunga e difficile battaglia giudiziaria che ci ha visti vittoriosi sotto ogni profilo, con una decisione che ha riconosciuto le nostre ragioni fondate su basi giuridiche, amministrative e sulla tutela dell’ambiente, dei cittadini e del comprensorio».
Il sito era stato aperto nel 1994 dalla società Smi srl, inizialmente come cava e poi come discarica di materiali inerti, fino a diventare un deposito di amianto. Alla fine degli anni Novanta la Regione smise di concedere l’autorizzazione e l’area rimase inattiva, pur restando sotto controllo. Nel 2017 la società Rsg srl aveva presentato un progetto di riqualificazione ambientale che prevedeva il recupero della discarica con una capacità utile di 210 mila metri cubi di materiali da costruzione contenenti amianto. Il comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) bocciò la proposta nel 2018. Ne seguirono i ricorsi al Tar e poi al Consiglio di Stato, che ora ha respinto in via definitiva l’istanza.
Per trent’anni ha lavorato a contatto con l’amianto. L’Inps dovrà pagare
La Corte d’appello riconosce a un’ex operaia della Videocolor l’indennizzo per il danno biologico. Ha lavorato a contatto con coibentazioni contenenti asbesto e si è ammalata
Ha respirato amianto per quasi trent’anni senza saperlo. Oggi, a 56 anni, provata da una grave pneumopatia interstiziale, M.R., ex operaia della storica Videocolor di Anagni (ex Vdc Technologies Spa) ha finalmente ottenuto giustizia. Dopo il primo grado di giudizio celebrato al tribunale di Frosinone con la condanna dell’Inail a indennizzare il danno biologico per la malattia professionale, la Corte d’appello di Roma ha ora condannato l’Inps a riconoscerle le maggiorazioni contributive per la lunga esposizione alla sostanza cancerogena e alla ricostituzione della posizione contributiva per il periodo di lavoro che va dal 1979 al 2006.
La Vdc Technologies Spa produceva componenti elettronici, in particolare cinescopi per televisori a colori. Per la donna, che era impiegata tra il reparto pedana, la sala maschere e il reparto vuoto, l’esposizione all’amianto era inevitabile: i macchinari, i forni per i cinescopi, le vasche e i ventilatori erano infatti rivestiti di pannelli e coibentazioni contenenti questa sostanza, detta anche asbesto. Nel 2015 la donna ha accusato i primi sintomi: tosse, fiato corto, dispnea. La diagnosi è arrivata poco dopo con un verdetto che non lascia scampo: malattia professionale asbesto-correlata. La sentenza riconosce non solo la malattia: la donna, già in pensione da quattro anni, sarà indennizzata con circa 20.000 euro di arretrati e un aumento mensile sulla pensione di circa 500 euro.
Doppio incidente sul lavoro, un operaio 61enne morto schiacciato da un muletto
Di Vigonovo, ricoverato in Rianimazione non ce l’ha fatta. Indagini dello Spisal, sopralluogo dei carabinieri e dell’ispettorato del lavoro. Il sindaco: «Vicini alla famiglia». Nel pomeriggio un altro infortunio alla Fincantieri
Doppio incidente sul lavoro nel Veneziano nella giornata di lunedì 15 settembre. Nel primo pomeriggio un operaio 50enne di Fincantieri è caduto dall’alto e per l’impatto si è fratturato le gambe. Più tardi all’interno di un cantiere nella zona artigianale di Tombelle a Vigonovo un 61enne è rimasto schiacciato da un transpallet elettrico precipitato da un camion ed è morto.
A Marghera tra le 15 e le 15.30 dopo la prima assistenza all’interno dei cantieri, un operaio bengalese precipitato da circa 4 metri è stato soccorso dal Suem mentre non riusciva a muovere più le gambe.
Tramite la prima assistenza dei colleghi, seppur spaventato e sotto shock, il lavoratore, di origini bengalesi, è stato immobilizzato e assistito fino all’arrivo dell’ambulanza. Non avrebbe mai perso conoscenza, nonostante la brutta caduta e quando è arrivato all’Angelo dopo le cure è stato tenuto in osservazione. Colleghi e amici hanno pubblicato un post Facebook, preoccupati, chiedendo di pregare per l’amico, intimoriti per aver reso pubblica la notizia dell’incidente sui social.
Incidente sul lavoro, operaio muore schiacciato nel Bresciano
Travolto da un carico in un capannone
Nuova vittima sul lavoro in provincia di Brescia.
Un operaio di 55 anni è infatti morto travolto da un carico.
È accaduto nei capannoni della Bettoni Plastiche di Torbole Casaglia. L’uomo stava movimentando un carico quando ha perso l’equilibrio e il peso lo ha schiacciato.
Tragico incidente sul lavoro nel Modenese: colpito dal braccio di una betoniera in un caseificio muore a 59 anni
È successo a Montecreto, quando i soccorsi si sono recati sul posto purtroppo non c’era più nulla da fare. Tiziano Bonacorsi viveva a Lama Mocogno. Indagano i carabinieri. I sindacati: “Edilizia, c’è una vera emergenza”
Modena, 12 settembre 2025 – Ennesimo tragico infortunio sul lavoro questa mattina caseificio Casello a Montecreto, in via provinciale.
Un muratore di 59 anni, Tiziano Bonacorsi di Lama Mocogno, è morto dopo essere stato colpito dal braccio di una betoniera, che avrebbe avuto un cedimento strutturale ed è ora sotto sequestro.
Sul posto sono accorsi subito i sanitari del 118 con automedica e ambulanza ed è atterrato poco dopo anche l’elisoccorso di Pavullo ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto per i rilievi i carabinieri di Sestola e Fanano. Sul posto anche la medicina del lavoro per i necessari rilievi.
Si ribalta con il trattore e resta schiacciato: in gravi condizioni in ospedale
Un uomo di San Colombano Certenoli è stato portato in gravi condizioni all’ospedale San Martino di Genova
Grave incidente nel pomeriggio di venerdì 12 settembre a San Colombano Certenoli: un uomo si è ribaltato mentre guidava il trattore ed è stato portato in ospedale in codice rosso con l’elicottero.
È successo verso le 16 a San Colombano Certenoli, in via Baranzuolo: l’uomo è stato soccorso dalla Croce Verde Carasco e dall’automedica Tango 1, sul posto anche i carabinieri.
Alla fine è stato portato all’ospedale San Martino di Genova in codice rosso, il più grave, con l’elisoccorso Drago dei vigili del fuoco.
Tragedia sul lavoro a Vittorito: un operaio muore dopo un volo di 12 metri
Ancora una volta, la cronaca si tinge di nero per una tragedia sul lavoro, che allunga la già drammatica lista delle vittime in Italia. Questa mattina, a Vittorito, un piccolo comune in provincia dell’Aquila, un operaio di 55 anni ha perso la vita in circostanze ancora da definire. L’incidente è avvenuto all’interno di un cantiere edile, dove si stavano svolgendo lavori di ricostruzione post-sisma.
L’uomo è precipitato da un’altezza di circa 12 metri, un volo che non gli ha lasciato scampo. I soccorsi, giunti sul posto con la massima urgenza, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le cause della caduta sono attualmente al vaglio degli inquirenti, che dovranno accertare se l’incidente sia stato dovuto a un malore, a una manovra errata o a una mancanza nelle norme di sicurezza.
Sul luogo dell’incidente si è recato il procuratore del tribunale di Sulmona, Luciano D’Angelo, che ha immediatamente aperto un fascicolo per fare piena luce sui fatti. L’area è stata posta sotto sequestro per consentire tutti i rilievi necessari.
La morte di questo operaio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’episodio, infatti, non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale in cui gli infortuni mortali continuano a essere una piaga sociale. È fondamentale che le indagini in corso stabiliscano le responsabilità e che le istituzioni e le aziende lavorino congiuntamente per garantire che ogni cantiere sia un luogo sicuro e che si adottino tutte le misure necessarie per prevenire simili tragedie.
Ancora una volta, la cronaca si tinge di nero per una tragedia sul lavoro, che allunga la già drammatica lista delle vittime in Italia. Questa mattina, a Vittorito, un piccolo comune in provincia dell’Aquila, un operaio di 55 anni ha perso la vita in circostanze ancora da definire. L’incidente è avvenuto all’interno di un cantiere edile, dove si stavano svolgendo lavori di ricostruzione post-sisma.
L’uomo è precipitato da un’altezza di circa 12 metri, un volo che non gli ha lasciato scampo. I soccorsi, giunti sul posto con la massima urgenza, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le cause della caduta sono attualmente al vaglio degli inquirenti, che dovranno accertare se l’incidente sia stato dovuto a un malore, a una manovra errata o a una mancanza nelle norme di sicurezza.
Sul luogo dell’incidente si è recato il procuratore del tribunale di Sulmona, Luciano D’Angelo, che ha immediatamente aperto un fascicolo per fare piena luce sui fatti. L’area è stata posta sotto sequestro per consentire tutti i rilievi necessari.
La morte di questo operaio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’episodio, infatti, non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale in cui gli infortuni mortali continuano a essere una piaga sociale. È fondamentale che le indagini in corso stabiliscano le responsabilità e che le istituzioni e le aziende lavorino congiuntamente per garantire che ogni cantiere sia un luogo sicuro e che si adottino tutte le misure necessarie per prevenire simili tragedie.
Tragedia a Brindisi: uomo muore dopo incidente sul lavoro
La scomparsa di un uomo di 52 anni, avvenuta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Perrino di Brindisi, getta un’ombra di dolore sulla comunità locale. La sua morte, purtroppo, è il tragico epilogo di un incidente verificatosi a San Vito dei Normanni, un evento che solleva interrogativi sulla sicurezza del lavoro e sulla fragilità umana di fronte alle forze in gioco. L’uomo, impegnato nella delicata operazione di sostituzione di una ruota del suo camion, è stato colpito dal veicolo stesso a seguito del cedimento improvviso del cric.
Un evento inatteso, un guasto meccanico che ha trasformato una routine lavorativa in una corsa contro il tempo, una lotta persa contro una forza inarrestabile.
La dinamica precisa resta ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, ma l’immagine evoca una scena di precarietà: un uomo, immerso nel lavoro, esposto ai rischi inerenti alla manutenzione di mezzi pesanti, un attimo di distrazione o un difetto strutturale che determina un destino ineluttabile. Il ricovero in codice rosso all’ospedale Perrino testimonia la gravità dei traumi subiti, una corsa disperata contro il tempo per salvare una vita spezzata prematuramente.
La morte, sopraggiunta in seguito, lascia un vuoto incolmabile per i familiari e gli amici, e alimenta un dibattito urgente sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro.
In Brianza terzo grave infortunio sul lavoro in tre giorni. Operaio resta incastrato in un macchinario
L’incidente si è verificato in un’azienda tecnica di via Martiri dei Boves a Vimercate. Soccorso, il 35enne è stato portato in gravi condizioni in ospedale. Lunedì il decesso di Mamadou Tourè, padre di quattro figli
Vimercate (Monza e Brianza), 10 settembre 2025 – Mentre i sindacati preparano una manifestazione, a Monza, contro le morti sul lavoro, in Brianza si consuma l’ennesimo dramma. Un operaio di 35 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere rimasto incastrato in un macchinario, all’interno di un’azienda tecnica di via Martiri dei Boves a Vimercate nella tarda mattinata di oggi. Soccorso grazie alla chiamata dei colleghi, l’uomo è stato portato in gravi condizioni in ospedale. Sul posto per i rilievi i tecnici ATS e la Polizia Locale. A rendere ancora più intollerabile l’incidente, c’è che si tratta del terzo incidente sul lavoro in Brianza da inizio settimana. Cioè in tre giorni
.E dunque, come detto, i sindacati scendono in piazza per chiedere provvedimenti efficienti per migliorare la situazione della sicurezza sul lavoro. Appuntamento a Monza, in piazza Castello, alle 18. Il corteo è stato organizzato da Cub con la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza, di cui fanno parte anche Arci Scuotivento, FOA Boccaccio 003, S.I.Cobas e USB Unione Sindacale di Base. La mobilitazione chiede l’approvazione della legge sul reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro, e l’abolizione delle norme che indeboliscono i controlli sulla sicurezza e la salute
Incidente sul lavoro: a Policoro perde la vita uomo di 45 anni
Un uomo è morto in un incidente nei campi a Policoro, nei pressi di bosco Pantano. Era alla guida di un trattore che si è ribaltato.
La vittima sarebbe un 45enne originario del Bangladesh.
Vano l’intervento di vigili del fuoco e 118 per portare soccorso, mentre sono in svolgimento gli accertamenti per stabilire l’esatta dinamica della tragedia.
Stando alle prime testimonianze, il mezzo stava procedendo su una strada interpoderale, quando una delle ruote sarebbe finita su un dislivello causandone il ribaltamento.
Ostia, operaio precipita dal quinto piano e muore. Stava lavorando sulla facciata di un palazzo
La vittima aveva 53 anni. A dare l’allarme sono stati i colleghi e i residenti del palazzo
Tragedia a Ostia dove un operaio, cittadino romeno di 53 anni, è morto mentre stava lavorando alla ristrutturazione della facciata di un palazzo. È precipitato dal quinto piano di un edificio in via Mare di Tasman, all’altezza del civico 15, finendo sul cortile dello stabile.
A dare l’allarme i suoi colleghi e i residenti del palazzo. Inutili i soccorsi. I medici del 118 arrivati del vicino ospedale Grassi, infatti, non hanno potuto fare altro che appurare la morte dell’operaio. Sul posto i carabinieri della compagnia di Ostia e il personale della Asl. I militari ora sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente. Non è chiaro se il 53enne abbia avuto un malore oppure se sia sporto troppo dal balcone. Secondo quanto appreso l’operaio era impegnato per conto di un’impresa edilizia in una serie di lavori per ristrutturare la facciata esterna dell’edificio e dei balconi.
Si tratta della seconda morte bianca nella capitale nelle ultime 48 ore dopo quella di Daniele Cucchiaro che, nella giornata, ha perso la vita mentre stava manovrando un carro trasportatore sul lungotevere all’altezza di piazza Trilussa.
Si ribalta con il trattore: 70enne in codice rosso
L’uomo trasportato d’urgenza al San Martino dopo il ribaltamento del mezzo agricolo
n uomo di circa 70 anni questo pomeriggio, poco dopo le 16 è rimasto gravemente ferito a Masone a seguito del ribaltamento di un trattore. Secondo quanto riferito dai soccorritori, l’anziano ha riportato traumi agli arti inferiori ed è stato trattato sul posto dal personale del 118.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e l’elisoccorso Drago di Genova, che ha provveduto al trasporto dell’uomo all’ospedale San Martino in codice rosso. Le condizioni dell’anziano restano gravi, ma stabili secondo le prime comunicazioni mediche.
Le autorità stanno indagando sulle cause del ribaltamento del trattore. Non sono ancora disponibili ulteriori dettagli sulle dinamiche dell’incidente.